venerdì 5 febbraio 2016

Iniziazione di Gesù

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: http://micheleleoneblog.blogspot.it/2015/10/iniziazione-di-gesu.html


Mentre lavoravo alla preparazione del secondo volume de Il Mondo Secreto di De Castro, ho riletto il passo che oggi vi riporto.
“Giunta la sera stabilita i notturni segnali apparvero sulla montagna. Gesù e Giovanni si affrettarono a recarsi al luogo del convegno; nel quale trovarono un mandatario dell’ordine vestito di bianco. Furono da costui guidati a subire le loro prove; senza le quali non avrebbero potuto entrare nel luogo ove erano radunati i membri dell’ordine; compiute le quali furono condotti nel seno dell’assemblea, ove i fratelli stavano seduti in semicerchio divisi secondo i quattro gradi della sapienza. Alla presenza di quei sapienti, le cui candide vesti porgevano testimonianza dell’innocenza del loro animo e della loro vita, i due giovinetti, con la mano destra appoggiata sul petto e la sinistra stesa lungo il fianco, pronunciarono con purissimo affetto i loro voti, e promisero di rinunciare ai tesori terrestri, alla gloria e alla potenza di quaggiù; e giurarono, dando e ricevendo un bacio fraterno, obbedienza e segretezza. Dopo di che furono (così volevano gli statuti dell’ordine) condotti in una remota caverna, ove restarono tre giorni e tre notti a meditare sulla nuova vita a cui erano chiamati; e la terza sera furono ricondotti nell’assemblea per essere interrogati, ed indi per pregare in comune; e ricevuto di bel nuovo fraterno bacio, furono vestiti di bianco, meritando quel simbolo con la schiettezza e purezza del cuore; e si diede loro un piccolo alveare, emblema dell’operosità della setta. Intonato il canto di lode e sedutisi da soli, come impongono le regole dell’ordine, e non in comune, al banchetto d’amore e di carità, furono congedati, affinché rimanessero in completa solitudine dodici lune, nella custodia dell’antico, per rendersi degli delle novelle iniziazioni.                                                                   
Passato l’anno, l’ordine li riebbe più ferventi che mai, e più deliberati alla missione che avevano assunta. Nella meditazione e nel digiuno il loro spirito grandeggiò; e gli inattesi incrementi svelarono la natura e la potenza divina. Però i successivi gradi si dischiusero ad essi come a figli amatissimi; e compiute le obbligatorie e rituali prove ebbero nell’ordine seggio degno della loro sapienza e delle loro virtù”.
E’ mia intenzione, leggere questo passo come una “favola”, ma in questa “favola” ci sono degli elementi che sono o dovrebbero essere caratteristici di molte scuole iniziatiche passate e presenti. Mi limiterò a sottolinearne un paio. Tipico delle scuole iniziatiche è il giuramento obbedienza e segretezza, non deve stupire che lo si ritrovi nella iniziazione degli Esseni. L’essere vestiti di bianco da un lato rimanda al candidato e dall’altro alla purezza che la maggior parte delle scuole iniziatiche hanno come divisa, è quasi superfluo ricordare che questo è il colore del grembiulino che cinge i fianchi degli Apprendisti Accettati nella Libera Muratoria. La metafora o simbolo dell’alveare è presente nella tradizione ermetica, e ad esso ed alle api fanno riferimento numerosi autori di scuola Rosa+Croce, come la famosa rosa alveare che su trova nel testo Summum Bonun di R. Fludd ed il motto Dat Rosa Mel Apibus. Il periodo di solitudine di dodici lune, simile alla lunghezza di un anno ha molteplici richiami con le scuole iniziatiche. In ultimo, nonostante ai candidati siano state riconosciute qualità divine, la scuola degli Esseni non si esenta dal compiere le obbligatorie e rituali prove; questo è quanto avviene o dovrebbe avvenire in ogni società Tradizionale ed Iniziatica. Non importa chi sia il candidato, la ritualità e le prove non sono un orpello.                                             
 A queste brevi e veloci considerazioni se ne potrebbero aggiungere molte altre e di varia e più profonda natura, ma l’ora è tarda…
Gioia – Salute – Prosperità

mercoledì 3 febbraio 2016

La Papessa Giovanna... E se fosse tutto vero?



La cosiddetta "leggenda" della Papessa Giovanna potrebbe non essere una favola medievale. Da secoli e secoli il racconto di una donna salita al soglio pontificio nel IX secolo utilizzando il trucco di vestirsi da uomo viene spacciato per pura invenzione finalizzata a screditare la Chiesa. Secondo questo racconto, dopo due anni di pontificato Giovanna sarebbe stata scoperta a causa della nascita prematura del suo bambino avvenuta mentre stava guidando una processione per le vie di Roma, con conseguente lapidazione dell'autrice dell'impostura da parte dei fedeli che assistevano alla cerimonia.

A distanza di circa milleduecento anni dal periodo in cui è collocata questa "leggenda", Pietro Ratto - professore di Storia e Filosofia, giornalista e saggista - pubblica il suo eclatante Le Pagine strappate (edizioni Elmi's World) - finalista al Premio Carver 2014 - in cui racconta il suo affascinante studio dell'edizione in volgare risalente al 1552 del Delle Vite de' Pontefici di Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, confrontandola con due edizioni successive della stessa opera: quella del 1562 (in latino) e quella del 1650 (in volgare). Dall'analisi dell'edizione del 1552, condotta su una copia sfuggita alla censura del Concilio di Trento, e dalla comparazione di questa con quelle successive, corrette dal Revisore e Direttore della Biblioteca vaticana Onofrio Panvinio, Ratto ricostruisce un complesso meccanismo di ri-numerazione dei papi Giovanni da Giovanni VIII, nell'edizione del 1552 identificato proprio nella Papessa, al Giovanni a cui originariamente il Platina attribuisce il numerale XXIV riferendosi a Baldassarre Cossa. Pontefice, quest'ultimo, che nelle due edizioni successive viene drasticamente retrocesso al numerale XXIII (e oggi ritenuto Antipapa) proprio per effetto della rimozione del Giovanni VIII (Giovanna) successore di Leone IV. L'elemento di maggior rilievo di questa ricerca, però, è costituito dalla scoperta di un complicato procedimento escogitato dai censori vaticani consistente nella correzione di date e di nomi di pontefici al fine di riassorbire i due anni di pontificato di Giovanna, da cancellare dalla storia soltanto perché attribuito ad una donna. Un meccanismo che di fatto assottiglia progressivamente la differenza tra la versione del 1552 e quella del 1650, a partire dall'anno della morte di Leone IV (855) fino al definitivo riallineamento delle due cronologie, raggiunto in occasione della consacrazione di Benedetto IX, verificatasi nel dicembre 1032.

Da notare, infine, l’importante e inconfutabile prova che il saggio fornisce relativamente alla presenza del busto di Giovanna tra quelli degli altri Pontefici, ben visibile nel duomo di Siena ancora nel 1595.

Un elemento molto importante, questo, dato che fino ad oggi anche questa particolare circostanza è sempre stata liquidata come l’ennesima falsità collegata alla Fabula e messa in circolazione dai soliti “eretici” protestanti.

lunedì 1 febbraio 2016

La profezia di Guénon sulla rovina occidentale

tratto da Il Giornale del 28/01/2016

Torna un testo-culto del tradizionalismo. Riletto oggi riserva sorprese...


Luca Gallesi


Pensare a un intellettuale francese convertito all'Islam fa subito immaginare che possa trattarsi di un potenziale terrorista, così come sapere che lo stesso personaggio sia pure un alto maestro massone evoca immediatamente la sua partecipazione a oscuri complotti o a disinvolte speculazioni bancarie.

Curiosamente René Guénon (1886-1951), pur avendo abbracciato la fede musulmana e scalato i vertici dell'esoterismo massonico, non diventò né un terrorista né un banchiere, ma fu invece un lucido e apprezzato pensatore, caposcuola del cosiddetto pensiero tradizionale, che annovera tra le sue fila Julius Evola, Frithjof Schuon, Titus Burckhardt, S.H. Nasr e altri maestri del '900...Capita quindi a proposito, per poter meglio comprendere tanto l'Islam quanto le scuole di pensiero esoterico, una nuova edizione di uno dei testi più importanti del Guénon, quella Crisi del mondo moderno tradotta da Julius Evola, (Edizioni Mediterranee, pagg. 254, euro 14,50) che fu pubblicata per la prima volta da Hoepli nel 1937 e poi riedita ancora nel '53 e nel '72. Il pensiero di Guénon è quanto di più anti-moderno si possa immaginare: per lui, come per gli altri pensatori «tradizionali», la decadenza è cominciata una decina di migliaia di anni fa, e tutto il periodo storico non ne è che l'ultima fase. La caduta, ossia l'allontanamento dal mondo metafisico, è diventata ancora più veloce a partire dal Rinascimento, poi con l'Illuminismo, e il Ventesimo secolo non ha fatto che accelerare ulteriormente il disfacimento. Questa edizione, riveduta e aggiornata da Gianfranco de Turris (in collaborazione con A. Scarabelli e G. Sessa), esce in un momento storico delicato, che, a distanza di novant'anni dalla pubblicazione originale, ne fa risaltare il carattere quasi profetico di alcuni parti, sia per quanto riguarda il degrado del mondo moderno che per apprezzare la civiltà del mondo antico. Leggere, oggi, i capitoli dedicati alla contrapposizione tra Oriente e Occidente, oppure alla critica dell'individualismo e alla inevitabile esplosione demografica del Terzo mondo, che il dilagare del consumismo avrebbe trasformato in invasione dei Paesi più ricchi, fa un certo effetto, così come fanno riflettere alcune affermazioni sulla presunta oscurità del Medio Evo, quando, ricorda Guénon, la Somma Teologica di Tommaso d'Aquino rappresentava un libro di testo che tutti gli studenti dovevano affrontare nella sua interezza, e tanto basti per stabilire la siderale distanza con gli studenti odierni, alle prese con ridicoli «crediti».

sabato 30 gennaio 2016

Magia e Storia Parte I

in collaborazione con l'autore Michele Leone

Ciao a tutti, ecco il video (molto amatoriale) della prima parte della chiacchierata su Magia e Storia durante il convegno del 21 novembre. Presto spero le altre puntate




venerdì 29 gennaio 2016

Beatles e Satanismo, un paio di libri rari

di Simone Berni

Bookle.org, stasera ci ha veramente sorpresi. Ecco due libri cult di Gino Armuzzi: Centomila atomiche su Liverpool (Frassinelli, 1997) e Sognavo di essere Bukowski (Sperling & Kupfer, 1994). Se siete dei complottisti nati, se amate Beatles e Satanismo, se siete succubi dei vostri eroi, se prendete abitualmente il thè con Charles Manson o provate la biancheria intima di Roman Polanski....ecco le vostre letture. Cercateli anche voi su Bookle.org: ce ne sono ancora delle copie disponibili!


sabato 23 gennaio 2016

Dischi volanti

di Simone Berni(*)

Oggi vi presento uno dei primi libri pubblicati in lingua portoghese sugli UFO (il mondo li chiamava ancora Flying saucers, a quei tempi). Si tratta di: "O Mistério dos Discos voadores", di Donald E. Keyhoe (Porto, Editorial O Primerio de Janeiro, 1955). La copertina è praticamente la stessa di quella dell'edizione originale americana. Un salto indietro nel tempo di 60 anni...
























Simone Berni, bibliofilo e cacciatore di libri è ideatore di Bookle.org  nuovo super motore di ricerca per libri rari, nuovi e usati. Se c'è un libro che state cercando senza successo e soprattutto se non avete tempo da dedicarci, Bookle.org è il sito che fa per voi. Fare una ricerca su Bookle.org equivale a fare la stessa ricerca contemporaneamente su: Maremagnum, Abebooks, Amazon, eBay, IBS, Comprovendolibri, Subito, Kijiji, Il Libraccio. Inoltre, ogni giorno nuovi siti si aggiungono a questa lista. Cine se non bastasse, potete registrarvi gratuitamente e il sito cercherà, cercherà, cercherà in automatico il vostro libro senza stancarsi mai. E Quando lo troverà, vi invierà una mail per avvertirvi.
Che State aspettando? Andate su Bookle.org e fate la vostra prima ricerca.

Guénon, un classico per tradizione

tratto da Il Giornale del 5/10/2008

di Tommy Cappellini

«Perché l’acqua degli oceani non vola via quando la Terra gira?». Risposta dello scienziato: «Ah, la forza di gravità». Risposta del poeta: «Perché la Terra è una Palla Magica». Sono due modi di vivere, due opposte morali, due lontane felicità. Tra i pensatori da leggere per fare un po’ di chiarezza interiore a proposito, c’'è René Guénon, sul quale Jean-Pierre Laurant ha scritto il saggio René Guénon. Esoterismo e Tradizione (Edizioni Mediterranee, pagg. 232, euro 23,50, trad. Dorella Giardini). Guénon stava dalla parte della quarta dimensione di ogni nostra esperienza, quella runica, indoeuropea, antipsicologica e incantatoria, sensuale e indicibile. Fu un matematico che rifondò la metafisica. Un cattolico che morì - al Cairo, nel 1951 - da musulmano. Insomma, un mistico.