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martedì 19 dicembre 2023

“I POTERI DELLE TENEBRE”: E VOI LO AVETE LETTO IL NUOVO DRACULA DI BRAM STOKER?

Tratto https://www.cacciatoredilibri.com/i-poteri-delle-tenebre-il-nuovo-dracula-di-bram-stoker/

Di Simone Berni

La strana edizione islandese di Dracula

Malauguratamente, per gran parte degli studiosi e dei librai l’edizione islandese del 1901 è ancora unanimemente riconosciuta come la prima traduzione del Dracula di Bram Stoker, sebbene la traduzione ungherese, e relativa coeva edizione in volume, andrebbero considerate le prime in ordine cronologico. L’unico dubbio che la traduzione islandese possa aver preceduto quella ungherese è legato alla data apposta in calce alla prefazione dell’edizione di Reykjavik, ossia agosto 1898. Ad ogni modo, l’edizione ungherese in volume precede di tre anni quella analoga islandese.

Datazione a parte, Dracula di Bram Stoker fu tradotto per i lettori islandesi da Valdimar Ásmundsson, giornalista e scrittore; inizialmente apparve a puntate nel periodico «Fjallkonan» di Reykjavik, e questo a partire dal 13 gennaio 1900. Il traduttore era il marito dell’editor Bríet Bjarnhéðinsdóttir.

Sia l’edizione a puntate che quella in tomo portano il titolo di Makt Myrkranna (ossia: “Forze delle tenebre”, o “Potenze delle Tenebre“), che fu ideato dallo stesso Ásmundsson. Dal colophon lo stampatore risulta essere Nokkrir Prentarar di Reykjavik. In realtà Nokkrir Prentarar significa “stampatori vari” in lingua islandese. Il libraio Agúst Eirikur della Libreria Bokin di Reykjavik ci spiega amabilmente che non è noto dove e quali fossero realmente in città questi stampatori. Félagsprentsmiðjan risulta essere il nome della casa editrice.

Ma è veramente “Dracula”?

Solo in anni più recenti ci si è resi conto, analizzando il testo del romanzo, che Makt Myrkranna non era affatto un’edizione integrale e fedele del romanzo di Stoker. La trama è risultata diversa e c’erano delle aggiunte piuttosto interessanti, al punto da poter parlare quasi di un nuovo romanzo. Il testo risulta essere più breve dell’originale, con una suspense più concentrata e un arricchimento del lato sensuale ed erotico della trama. Dice uno dei primi italiani ad essersi accorto della stranezza, ossia, Francesco Brandoli:

“È evidente come la trama di Powers of Darkness, nella seconda parte del romanzo, si discosti in maniera massiccia dal testo originale, aprendo molti spunti a possibili sviluppi e intrecci della trama.

È ipotizzabile che, avendo Stoker ceduto i diritti di pubblicazione all’editore per Inghilterra e Stati Uniti, lo stesso abbia poi trattato direttamente la cessione in Islanda, per lucrare maggiormente, forse cedendo una delle prime stesure del romanzo (all’epoca non era facile né rapido inviare copie, non certo via mail, e questo potrebbe aver favorito – ipotizzo – l’invio di un manoscritto di bozza già pronto).”

Il romanzo, quindi, è uscito anche in italiano, con il titolo de I Poteri delle Tenebre: Dracula, il manoscritto ritrovato, di Bram Stoker e Valdimar Ásmundsson (Milano, Carbonio Editore, 2019).

Per la cronaca, il romanzo Powers of Darkness, per la prima volta in lingua inglese, curato da Hans Corneel de Ross, uno dei massimi studiosi di Dracula, è uscito nel 2017 per Overlook Duckworth.

sabato 14 maggio 2022

Les Sept Têtes du Dragon Vert, di Teddy Legrand (Paris, Éditions Berger-Levrault, 1933) [in Francese]

in collaborazione con l'autore Simone Berni

tratto da: https://www.cacciatoredilibri.com/libri-di-primavera-32/


Brossura editoriale originale; formato di 11,9 x 18,3 cm circa; 249 pagine; prima edizione.

Chi è l’autore?

Teddy Legrand è uno pseudonimo, che potrebbe anche essere collettivo e quindi comprendere più autori. Supposizioni ne sono state fatte. Si va dalla spia francese Charles Lucieto allo scrittore Xavier (Marie, Alphonse) de Hauteclocque (1897-1935). Poi c’è chi vi vede la mano di Jean d’Agraives , pseud. di Frédéric Causse (1892-1951) o anche quella di Pierre Mariel, all’anagrafe Pierre-Maurice Marie (1900-1980), giornalista, romanziere ed occultista dell’estrema destra francese.

Di cosa parla il libro?

Les Sept Têtes du Dragon Vert è un romanzo esoterico-iniziatico, infarcito di citazioni e di rimandi ad altre opere. L’opera è paradossalmente poco conosciuta anche in Francia, almeno dalla maggior parte dei lettori. Però è indiscutibilmente nel mito. Un volume, questo, che è il primo (o tra i primi) a fare un preciso collegamento tra le meditazioni dei monaci tibetani e il Nazismo. Alcuni studiosi d’oltraple ritengono che alcuni brani del libro siano stati ripresi, sviluppati e magistralmente rielaborati da Louis Pauwels e Jacques Bergier nel loro Le matin des magiciens.


Come un elaborato mix di spionaggio, politica ed esoterismo con una trama di fondo che gira attorno a un complotto criminale della politica internazionale, mettendo poi sul piatto ogni aspetto dei romanzi e della narrativa del tempo. Dalla rivoluzione russa, all’ascesa del nazismo, ai servizi di intelligence, fino a includere i segreti dell’alta finanza e le società segrete (ma leggi massoneria).

Come dice l’editore francese Jean-Marie Fraisse (che nel 2012 ne ha diffuso una ristampa, di certo non la prima e neppure l’ultima), non è neppure da escludere che Ian Fleming abbia tratto ispirazione dalla trama del romanzo o dall’atmosfere e dalle connessioni che il libro fa, per costruire il suo mirabile agente segreto 007 di Sua Maestà britannica. Dice sempre Fraisse:

“(…)Questo libro è allo stesso tempo un romanzo poliziesco, un romanzo di spionaggio, un “thriller” come diciamo ora – un libro di suspense, dove è perfino presente un certo grado di umorismo, a volte, portando aria fresca nel clima di mistero e minaccia, tipico delle prospettive asfittiche della politica e del dietro le quinte della Storia.”

Teorie molto accattivanti sono quelle che vogliono che il romanzo sia stato facilitato dai servizi segreti francesi, in un momento della politica internazionale dove anche l’esoterismo e lo spionaggio erano veicoli importanti di contatti e relazioni.

Conclude l’editore francese:

“Dietro Les Sept Têtes du Dragon Vert, e lo pseudonimo dell’autore, Teddy Legrand – lo riveliamo oggi – si nascondeva qui un giornalista, scrittore e ufficiale, che due anni dopo l’uscita del libro avrebbe dato la sua vita per la Francia, nei servizi segreti, avendo accettato, nonostante la minaccia che gravava su di lui, di continuare una missione che considerava un dovere: indagare, allertare la Francia e il mondo dei pericoli che correvano, cercare di difendere loro da tali pericoli e, come agente, combatterli. Il suo nome? Xavier de Hautecloque.”

Secondo una nota di Serge Caillet:

Jean Mariel, figlio di Pierre Mariel, mi conferma formalmente che Teddy Legrand era lo pseudonimo di suo padre, assicurando: “Teddy Legrand, Werner Gerson, Pierre Montloin sono solo “la stessa penna di mio padre: Pierre Mariel! Resta inteso che questo romanzo è stato certamente il culmine di una collaborazione, di un pool di informazioni incaricate di far passare forse uno o più messaggi”. Jean Mariel mi dice anche: “Ho conosciuto Jean d’Agraive, ero giovane, giocavo con i suoi due figli”. Che l’opera sia frutto del solo Pierre Mariel, o che derivi da una collaborazione con Jean d’Agraive, questo è quindi un mistero in gran parte risolto.

sabato 7 marzo 2020

“Dischi volanti automotori” di Elia Nitti

in collaborazione con Simone Berni:

http://www.cacciatoredilibri.com/su-ebay-ce-dischi-volanti-automotori-di-elia-nitti/

del 16/12/2019

Uno dei titoli cult dell’ufologia italiana
Una copia di Dischi volanti automotori di Elia Nitti (Roma, Casa Editrice “Mondo Nuovo”, 1963) appare in vendita su eBay, al costo di 150 €. Sottotitolo esplicativo: un documento sconcertante e meraviglioso che può gettare luce sul mistero della energia che fa muovere i dischi volanti.

Si tratta di un titolo posseduto solamente dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. È un opuscolo di appena 64 pagine, molto importante per i collezionisti del settore e ricercato in quanto cade in un’epoca (prima anni ’60) dove la problematica ufologica era ancora una disciplina di forte richiamo.




domenica 25 novembre 2018

“Storia dell’Inferno” di Herbert Vorgrimler al mercatino

tratto da: http://www.cacciatoredilibri.com/storia-dellinferno-di-herbert-vorgrimler-al-mercatino/

ROMA MERCATINO DI MONTEVERDE Via Quattro Venti Venerdì 6 Luglio 2018 è stato avvistato un libro di sicuro interesse e curiosità, edito da Piemme in prima edizione italiana nel 1995. (La prima edizione tedesca è del 1993). Trattasi di Storia dell’inferno, di Herbert Vorgrimler (Casale Monferrato, Piemme, 1995). Sottotitolo: Il sorgere e il fiorire dell’idea dell’aldilà dall’antica Babilonia ai nostri giorni. Dalla prima di copertina: “Una grande ricostruzione storica, letteraria, artistica e teologica del più spaventoso incubo dell’umanità”. Dalla quarta di copertina: “La Mesopotamia e l’Egitto, i Greci e i Romani, l’Antico e il Nuovo Testamento. La storia della teologia cristiana e il pensiero moderno: un viaggio culturale di millenni nel mondo delle tenebre e del male assoluto”. Il volume, di ben 525 pagine e con numerose illustrazioni anche a colori fuori testo, è prezzato, come nuovo, 10 €. (E. P.)