venerdì 31 marzo 2023

Nell'eclissi degli intellettuali chi brillò fu Elémire Zolla

tratto da "Il Giornale" del 26 Maggio 2022 

Un "conoscitore di segreti": così Grazia Marchianò racconta il grande orientalista, a vent'anni dalla morte

Luigi Mascheroni

Il puro conoscitore - diceva Elémire Zolla - «Si limita a sapere o a non sapere o a sapere dubitando», senza nutrire illusioni, senza ombra di fede.

Conoscitore puro, senza steccati mentali di fronte ai più vari campi del sapere, uomo senza ombre di fede e nessuna illusione, Elémire Zolla (1926-2002) è stato uno dei pensatori più grandi del nostro secondo Novecento: filosofo e storico delle religioni, studioso di dottrine esoteriche, frequentatore della mistica occidentale e orientale, indagatore delle sfere più segrete della spiritualità umana.

Torinese, ma di madrelingua inglese, poliglotta e poligrafo - parlava francese, italiano, tedesco, e studiò spagnolo, portoghese, russo... e scrisse moltissimo, tutta la vita era laureato in Giurisprudenza, quando già si interessava di Medicina legale e Psichiatria forense, poi fu critico letterario, romanziere (Minuetto all'inferno dopo alcune esitazioni della casa editrice Einaudi uscì nella collana «I Gettoni» con risvolto di Elio Vittorini e vinse il premio Strega Opera prima nel '57), ebbe una carriera accademica durata 40 anni, come docente di Letteratura anglo-americana, fra le Università di Catania, Genova e La Sapienza di Roma. Viaggiò moltissimo: in Birmania, Corea, India, Indonesia e Bali, Hawaii, Giappone, Iran, Israele, Taiwan, gli Stati Uniti degli indiani d'America... Scrittura elegante e erudizione sterminata, fu grande uomo di editoria: lavorando con la casa editrice Borla e con Alfredo Cattabiani alla Rusconi portò l'attenzione in Italia su autori come Carlos Castaneda, Ananda Coomaraswamy e J.R.R. Tolkien (è sua la prefazione alla prima edizione italiana del Signore degli anelli), o come Marius Schneider, Pavel Florenskij, Simone Weil, Eric Voegelin, tutti spiriti totalmente estranei all'egemonia culturale dei tempi. Fondò la rivista trimestrale Conoscenza religiosa: 67 fascicoli, molti monografici, dal 1968 all'83, una miniera di sapienza diffusa in tutte le discipline umanistiche del mondo. E fu firma nobile della Terza pagina del Corriere della sera dal 1958 al 2000. Ciò significa che non fu un intellettuale isolato, anzi. Di certo però non fu mai davvero compreso, almeno in Italia, rispetto ad altri Paesi nel mondo.

Chi lo conosce meglio, a fondo, è Grazia Marchianò, l'ultima moglie (Zolla fu sposato con Maria Luisa Spaziani, poi a lungo legato con Cristina Campo), anche lei orientalista e già ordinaria di Estetica all'Università di Siena. Conobbe Zolla nel '70, quando lui era segretario dell'Istituto Accademico di Roma, con lui percorse il tratto di strada più importante delle loro vite e dopo la morte di Elémire ha continuato a curarne la memoria con la pubblicazione di tutte le opere per Marsilio: «Io scelsi subito Cesare De Michelis, un italianista che aveva la stessa ampiezza di vedute di Zolla, poi però si dovette superare un piccolo dissidio con Roberto Calasso, che rivendicava il diritto sui suoi scritti...». Oggi, a venti anni dalla morte del marito, Grazia Marchianò organizza un convegno internazionale su «Il conoscitore di segreti: il lascito intellettuale di Elémire Zolla» all'Accademia Vivarium Novum di Villa Falconieri, a Frascati, donando alla stessa Accademia la grande biblioteca del marito, 300 casse trasportate qui dalla loro casa di Montepulciano con 9mila volumi divisi in sezioni disciplinari da capogiro: Simbologia, Letterature antiche e moderne, Etnologia, Antropologia, Sciamanesimo, Scienze religiose, Alchimia, Astrologia, Esoterismo... Più l'intera collezione oggi rarissima - della rivista Conoscenza religiosa e l'archivio privato: un centinaio di faldoni con quaderni autografi, fotografie, appunti preparatori per i libri e gli articoli giornalistici, ma purtroppo poche lettere («Aveva la strana idea che, una volta lette, non dovesse essere conservate»... e chissà cosa ci siamo persi).

Conoscitore di segreti, raccoglitore di scintille, maestro sì ma scomodo ancora un anno fa Piergiorgio Odifreddi, nel coccodrillo di Roberto Calasso, non ha risparmiato dure critiche a Zolla e a una certa deriva «antiscientifica» di Adelphi intellettuale a sé che intravide l'Eclisse dell'intellettuale... Chi fu davvero Elémire Zolla?

lunedì 27 marzo 2023

L’alchimista e astrologo britannico Robert Fludd torna in libreria con due nuovi volumi per Stamperia del Valentino


Stamperia del Valentino già si è occupata di Robert Fludd, il medico, alchimista, teosofo e astrologo britannico vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento, pubblicando un trattato di geomanzia nel 2019 e altri due volumi nel 2021, uno sull’astrologia, l’altro sull’origine e la struttura del cosmo. Torna oggi con “De Musica Mundana - L’Armonia delle Sfere”, disponibile già a marzo e “Sui Numeri divini e la divina Armonia”, in libreria tra aprile e maggio 2023.

La lezione di Fludd nel “De Musica” riprende gli insegnamenti arcaici di Platone, di Aristotele e di Giamblico, ispirati tutti dalla pitagorica armonia delle sfere. Il cosmo è articolato in una sua indefinita molteplicità, ma ritrova la propria radice unitiva attraverso una melodia che armonizza divinamente tutte le sue partizioni. Il testo di Fludd offre l’opportunità di approfondire un aspetto importante di questo processo microcosmico di consapevolezza, come chiarisce Valentini in postfazione. “Le partizioni del cosmo”, spiega “si emanano e vengono riassunte in ambito magico-realizzativo con funzioni simboliche, come appunto le note musicali e l’espressione del ritmo come andamento noetico del manifestato”. Il dio Apollo coniugava la sua natura solare al canto, alla musica e alla poesia, “quali espressioni ieratiche che scaturiscono dall’estasi iniziatica, che ricompongono lo iato tra la natura umana a quella divina”.

Disanima sull’emanazione del mondo materiale e della sua creazione da parte del Divino, per “Sui Numeri divini e la divina Armonia”. Attraverso i numeri e le armonie, lo studio condotto sulla scorta delle tradizioni dettate nelle sacre scritture, e della loro interpretazione nel pensiero classico, da Pitagora a Platone.


L’autore


Robert Fludd o Robertus de Fluctibus (1574-1637). Medico, alchimista, teosofo e astrologo britannico. Filoso ermetico, apparteneva alla tradizione ermetico-cabalistica del Rinascimento sviluppatasi da Marsilio Ficino, Pico della Mirandola e Paracelso. Diede un forte impulso alla diffusione della concezione dei Rosacroce nel mondo, scrivendo l’opera cosmologica Utriusque Cosmi, maiores scilicet et minores, metaphysica, physica atque technica Historia, in cui le corrispondenze segrete tra il “mondo più grande” e il “mondo più piccolo” riguardano i rapporti tra l’universo (macrocosmo) e l’uomo (microcosmo). Fu anche l'autore di De astrologia, sua opera principale sull'argomento.


La casa editrice


Editore dal 2002, Paolo Izzo, alter-ego della Stamperia del Valentino, gestisce con estremo rigore le scelte editoriali della sua “creatura”. Il risultato è un catalogo di alto profilo sia nell’ambito della cultura napoletana, che in quello della produzione di stampo umanistico, esoterico e storico.

La Stamperia del Valentino vuole riportare all’attenzione del pubblico la Napoli colta, folkloristica e letteraria. A tal proposito seleziona opere rivolte al curioso colto come allo studioso, con un occhio all’originalità e completezza dei temi proposti.



Titolo: De Musica Mundana
Sottotitolo: L’Armonia delle Sfere
Autore: Robert Fludd
Postfazione: Luca Valentini
Collana: Sotto il cappello
Prezzo: € 18,00
Pagine: 86
ISBN:  979-12-80721-38-9
Disponibilità: marzo 2023




Titolo: Sui Numeri divini e la divina Armonia
Autore: Robert Fludd
Collana: Sotto il cappello
Prezzo: € 23,00
Pagine: 146
ISBN:  979-12-80721-39-6
Disponibilità: aprile-maggio 2023



Della stessa collana
Guarda il catalogo: www.stamperiadelvalentino.it


lunedì 20 marzo 2023

24° Convegno di Ufologia città di Pomezia

 Ed ecco la locandina del prossimo 24° Convegno di Ufologia città di Pomezia del 26 marzo 2023 al Simon Hotel organizzato dalla sempre attiva Francesca Bittarello; tra i Conferenzieri  ci saranno il boliviano Victor Nunzi, Antonio Riggi, Fabio Ippoliti, Ferdinando Santoro, il vaticanista Riccardo Narducci e il Generale Domenico Rossi Già sottosegretario di Stato alla Difesa e con lo scienziato  rumeno Vasile Droj. Dalle 13 alle 14 durante la pausa pranzo con il panino alieno ci saranno gli assaggi gratuiti del Birrificio OXIANA partner commerciale degli eventi per tutto il 2023.

Per le info dettagliate sul Convegno visitare il sito web.

www.convegnoufologiapomezia.it




domenica 19 marzo 2023

Mistero Peter Kolosimo, il creatore di mondi

tratto da "Il Giornale" del 10 Dicembre 2022

Un romanzo, una raccolta di saggi e un convegno ricordano il padre della fantarcheologia italiana. Fra Ufo, miti, scienza

Luigi Mascheroni

Per coloro i quali «l'Uomo di Palenque» veniva davvero dallo spazio, Peter Kolosimo è un amico. Per tutti gli altri, un mistero.

Mistero Peter Kolosimo.

Pioniere dei viaggi stellari a bordo della navicella Fantasia, giornalista e divulgatore che osò andare Oltre il cielo che è il titolo della celebre rivista di astronautica e fantascienza dove debuttò come firma e sorta di Doctor Who che più velocemente di tanti altri seppe viaggiare nello spazio e nel tempo tra fascinazione, scienza, fantascienza e pseudoscienza, Peter Kolosimo, che poi era italianissimo, si chiamava Pier Domenico Colosimo (1922-84) anche se a un certo punto sostituì la «C» del cognome con una «K» arcana, è stato colui che tra gli anni Sessanta e Settanta, epoca d'oro di enigmi e segreti, diffuse a livello di massa la fantarcheologia (o, se preferite, la paleoastronautica o teoria del paleocontatto). Stiamo parlando, ma a bassa voce, perché la rivelazione non è per tutti, degli «antichi astronauti». La domanda, alla quale non si può opporre un Sì, ma neanche un No, è: esiste la possibilità che nei millenni passati entità extraterrestri abbiano raggiunto il nostro pianeta consegnando agli uomini conoscenze tecnologiche segrete, lasciando traccie nascoste del loro passaggio? Risposte: il mito di Atlantide, la Stele di Palenque, la Pila di Baghdad, i geroglifici dell'Altipiano di Nazca, la Carta di Piri Re'is, i manufatti Maya, le conoscenze astronomiche dei Dogon, gli Ufo, il triangolo delle Bermude, la Grande Piramide... E poi, come si spiega quel teschio di bisonte, conservato al Museo di Paleontologia di Mosca, risalente a un periodo compreso fra i 30 e i 70mila anni fa, con un foro rotondo come quello di un proiettile? Chi poteva a quel tempo sparare a un animale se non qualcuno proveniente da un altro mondo?

Ecco. Peter Kolosimo su quel mondo «altro» aprì una finestra, trent'anni prima di Stargate, quando, nell'anno 8000 a.C. un'astronave piramidale atterrò nelle vicinanze di accampamento di cavernicoli... Un raggio luminoso sull'alba dell'uomo. Storie di antichi astronauti, di continenti scomparsi e di futuri passati.

Peter Kolosimo, nato per sbaglio a Modena da un ufficiale dei carabinieri calabrese e una madre statunitense, una giovinezza passata a Bolzano, tre lingue (italiano, tedesco, inglese) e una laurea in Filologia germanica all'Università di Lipsia (di cui però non abbiamo alcuna documentazione...), si arruolò durante la Seconda guerra mondiale, in quanto altoatesino, nella Wehrmacht ma già qui la biografia stinge nella leggenda e nella re-interpretazione della Verità... - da cui però disertò divenendo partigiano in Boemia, per poi aderire al comunismo di stampo marxista-leninista... E poi il giornalismo, e poi la direzione della stazione di Radio Capodistria, e poi centinaia di articoli con decine di pseudonimi, e la seconda vita nella Torino magica ed esoterica degli anni Sessanta e Settanta, e poi libri di straordinario successo, la fondazione nel 1972 del mensile Pi Kappa, che sono le iniziali di Peter e Kolosimo... La vita come un fantaromanzo. Qualcuno ha fatto notare che la sua biografia non è meno misteriosa dei tanti ambiti di ricerca da lui indagati.

Dosando sapientemente dati veri, dubbi o falsi, tra saggio, affabulazione e letteratura fantastica, grazie a una scrittura ammaliante e una potente capacità di immaginare e di narrare, Peter Kolosimo tanto infastidito da note bibliografie quanto ipnotizzato da teorie eretiche ha saputo costruire, con la perfezione degli antichi architetti, un nuovo immaginario che collega le incisioni rupestri sul Monte Musinè al continente perduto di Mu, la parapsicologia all'esobiologia, le iscrizioni etrusche alle statue dell'Isola di Pasqua, le sfere di pietra della Costa Rica ai monili precolombiani, i misteriosi «jet d'oro» a forma di aerei a reazione, esempio perfetto di «oggetti fuori dal tempo», come il meccanismo di Antikythera, la prova (provata?) dell'esistenza degli antichi viaggiatori interspaziali. E se i carri di fuoco del mito e della Bibbia fossero state astronavi?

Del resto, quelli erano anni dell'immaginazione al potere... Erano gli anni in cui Peter Kolosimo scriveva libri dai titoli immaginifici soprattutto per la mai abbastanza ringraziata casa editrice Sugar come Terra senza tempo, Ombre sulle stelle, Astronavi sulla preistoria, Fratelli dell'infinito, Italia mistero cosmico... Erano gli anni in cui, accadde nel 1969, Kolosimo vinse addirittura il Premio Bancarella con il super bestseller Non è terrestre, anni in cui le sue opere erano tradotte in 60 Paesi (!), dalla Russia alla Cina, ed era uno degli scrittori italiani più conosciuti al mondo.

Poi tutto ciò tramontò. Morto nel 1984 a Milano, pur sopravvivendo, svenduto a poche lire, tra Remainders e bouquiniste, Peter Kolosino è scomparso dall'editoria, dai giornali, dalle trasmissioni tv. Polvere fra le stelle.

Ma a volte, e non solo gli antichi visitatori, ritornano. E così nel centenario della nascita, Pier Domenico in arte Kolosimo è di nuovo fra noi. I Wu Ming, affascinati da un marxista leninista con la passione per l'archeologia misteriosa e le civiltà extraterrestri, ne fanno uno dei personaggi del nuovo romanzo UFO 78 (Einaudi); Bolzano gli dedica un convegno di studi all'Eurac convention center proprio nel giorno della nascita, il 15 dicembre (partecipano anche la moglie, Caterina Kolosimo, giornalista e scrittrice, e la figlia Alessandra, studiosa e ricercatrice); mentre un gruppo di accademici, coordinati da Fabio Camilletti, lo omaggia con un Almanacco della fantarcheologia (Odoya) che prova a mettere ordine nella sua biografia, indaga l'originalità della sua saggistica confrontandola con quella dei suoi maestri ed epigoni, da Von Däniken a Jacques Bergier e riflette, senza nostalgia, sull'eterna fascinazione per le meraviglie del possibile e i mondi «altri» che Peter Kolosimo seppe raccontarci meglio di chiunque. Anche se forse, ma proprio per questo, non sono mai esistiti.


martedì 7 marzo 2023

“Alchimia semplificata” di René Schwaeblé con la prefazione di Sigfrido Höbel

“Scienza chimerica che cerca la Pietra Filosofale e la Panacea Universale”. Questa la spiegazione del termine “alchimia” per i dizionari di tutto il mondo. “I dizionari” chiarisce Sigfrido Höbel nella prefazione di “Alchimia semplificata” scritto da René Schwaeblé e pubblicato da Stamperia del Valentino, “dovrebbero quindi definire la medicina come scienza chimerica, che cerca di guarire i calli ai piedi”. Perché, secondo Höbel, in Alchimia la Pietra Filosofale non occupa più spazio di quanto non facciano i calli ai piedi in medicina. L’Alchimia è la scienza della vita, della vita nei tre regni: vegetale, animale e divino. “Essa” continua Höbel  “si propone di separare il principio attivo dalla materia inerte; è la metafisica della chimica organica e di quella inorganica, come l’Astrologia è la metafisica dell’Astronomia”. L’alchimia studia le cause e i principi, la legge universale ed eterna dell’evoluzione che “impercettibilmente muta il piombo in oro e perfeziona l’uomo”. Con il regno animale l’Alchimia diventa terapeutica; con il regno vegetale si fa agricoltura, si innesta, sogna di risorgere, di arrivare alla palingenesi; con il regno minerale diventa chimica, sogna di trasmutare metalli e metalloidi. Infine, “con il regno divino, l’Alchimia diventa ermeneutica, insegna a convertire il pane e il vino in Corpo e Sangue”.

L’Alchimia, in tempi relativamente recenti, ha subito una dolorosa diaspora, sconosciuta agli operatori classici almeno fino a tutto il Seicento. Una scissione in due anime parallele che sembrano inconciliabili, nonostante apparirebbe cosa acquisita che l’aspetto spirituale-speculativo (ben incarnato dalle discipline ermetiche) e la pratica di laboratorio siano tra esse complementari e funzionali ad un reciproco controllo di sana progressione nel cammino iniziatico dell’Operatore.

René Schwaeblé in questa sua opera sembra ricomporre in modo esemplare la diaspora, coniugando i due aspetti proprio in un periodo storico che vedeva maggiormente radicalizzato il divario. Forse è proprio questa la dichiarazione d’intenti che l’Autore ha inteso racchiudere in quel “Semplificata”, attributo che all’idea stessa di Alchimia potrebbe sembrare veramente estraneo.


L’autore

René Schwaeblé (Parigi, 13 marzo1873–1938) è stato uno scrittore francese autore di romanzi popolari, in particolare di genere noir, oltre ai popolari libri scientifico-esoterici.


La casa editrice

Editore dal 2002, Paolo Izzo, alter-ego della Stamperia del Valentino, gestisce con estremo rigore le scelte editoriali della sua “creatura”. Il risultato è un catalogo di alto profilo sia nell’ambito della cultura napoletana, che in quello della produzione di stampo umanistico, esoterico e storico.

La Stamperia del Valentino vuole riportare all’attenzione del pubblico la Napoli colta, folkloristica e letteraria. A tal proposito seleziona opere rivolte al curioso colto come allo studioso, con un occhio all’originalità e completezza dei temi proposti.

Titolo: Alchimia semplificata
Collana: I Polifemi
Autore:  René Schwaeblé
Prefazione:  S. E. F. Höbel
Prezzo: € 14,00
Pagine: 102
EAN: 9791280721242


La Collana

Il ciclope Polifemo - che sembra risiedesse nella napoletana isoletta di Nisida - dovette il suo nome alla propensione al “molto parlare”. Un chiacchierone, dunque, stando all’etimo greco polì-femì. Questa collana mutua dal mitico personaggio omerico l’interpretazione più nobile di quel nome, in - tendendo proporre libri piccoli (nei costi e nel formato) ma che “hanno molto da dire” e che quindi vale la pena di “ascoltare”.

Della stessa collana

Guarda il catalogo: www.stamperiadelvalentino.it