Visualizzazione post con etichetta fanta-teorie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fanta-teorie. Mostra tutti i post

mercoledì 2 dicembre 2020

Gli Accadi: il primo impero militare

 in collaborazione con il blog Fanta-Teorie: https://fanta-teorie.blogspot.com/2014/08/gli-accadi-il-primo-impero-militare.html

Quello Accadico viene generalmente giudicato dagli esperti come il primo impero della storia.

L'impero Accadico appunto, o Impero di Akkad, detto così per via della capitale Akkad.

Fu un'antica popolazione semita, una delle prime per essere precisi. Ad un certo punto della sua storia guidato da un uomo carismatico, Sargon, divenne la più potente delle popolazione del medio oriente. Tanto da inglobare Sumer che era assai più florida e progredita, ma non dotato di un sufficiente elemento militare per contrastarli. Si ebbe dunque una fusione a ciò che oggi chiamiamo L'impero di Sumer e Akkad, o impero sumero accadico.

Possiamo infatti fare una distinzione tra Sumer e Akkad, ovvero che con Sumer abbiamo una struttura simile a quella della Grecia antica, composta da una serie di città stato indipendenti tra loro, ma accomunate da usi, costumi e lingua.

Akkad invece è il preludio di un'era dove il sovrano si fonde con l'eroe e con la divinità diventandone il signore, riuscendo così a porre sotto di se un corposo territorio molto e popolazioni molto differenti tra loro. L'anticamera dell'impero Persiano.

Geografia e genesi

Si hanno i primi segni di Akkad in Mesopotamia già nel periodo Proto-Dinastico II e III (2750 - 2350 circa).

L'ipotesi degli esperti è che siano migrati secoli prima dal deserto siro-arabico. In questo caso iniziamo a notare come in Mesopotamia ci siano già le premesse per una coabitazione di popoli differenti. Tale coabitazione  nel corso dei secoli sarà sempre più turbolenta fino ad arrivare ad un periodo si stabilità con l'impero Persiano.

L'impero accadico prende il nome dalla propria capitale Akkad (fondata nel 2300 a.c. da Sargon I), posta a sinistra dell'Eufrate. Ancora rimane controversa la questione sulla capitale, ovvero se di co-fondazione al regno voluta da Sargon o già pre-esistente e rinominata dal sovrano stesso. Successivamente comunque Kish diverrà la capitale.

Strutture politiche, sociali e religiose.

Con la fondazione di Akkad da parte di Sargon I si da inizio all'impero accadico. L'intento era quello di creare un regno che unificasse il golfo persico con il mediterraneo. Ma ciò avverrà soltanto con l'impero Persiano prima e Alessandro Magno poi.

Con l'avvento di Sargon I si percepisce un cambiamento nelle strutture politiche della Mesopotamia. Mentre a Sumer l'EN.SI (governatore) lo si era per meriti di competenza, ossia per istruzione e per meriti religiosi, infatti spesso essere sacerdote guida risultava decisivo per guidare la città, con l'impero accadico questo muta, conferendo all'elemento militare motivo di supremazia. Ovvero il più forte comandava. Gli ensi sotto Sargon infatti erano si governati ma sempre vassalli al monarca assoluto. Non vi era nemmeno la presenza di un'assemblea degli anziani, come avveniva a Sumer.

Almeno da ciò che si è scoperto per ora.

Non si può definire con certezza ma ad un certo punto Sargon ebbe (per i canoni di allora) la sfrontatezza di autoproclamarsi "re delle quattro parti", alias, re del mondo conosciuto. Questo mostra un nuovo approccio nella figura del capo e del sovrano. Infatti fino ad allora tale titolo veniva riconosciuto solo alle grandi divinità Anu, Enlil e Shamash.

Per tale aspetto cominciò a diffondersi un culto per il sovrano, che potremmo vedere evolversi nel corso della storia e trovarne l'apice con l'adorazione del Faraone e del Gran Re.

Ormai Sumer era sotto il controllo di Akkad e anche se all'inizio riluttante, si cominciò a notare una chiara tendenza di propaganda del sovrano, ma sempre nei limiti degli Dei.

Con Sargon abbiamo l'affermarsi di un Sovrano-eroe che con carisma, forza e valore riesce a trascinare il popolo e farsi strada.

A Sargon I succedette Rimush che regnò dal 2278 - 2270 a.c.

Morto Sargon i popoli che mal volentieri ne subivano il dominio no tardarono a ribellarsi e il nuovo sovrano dovette subito porre rimedio. Il suo regno fu breve e travagliato. A causa della congiura organizzata, molto probabilmente, dal fratello maggiore bramoso del trono Manishtushu.

Quest'ultimo regnò dal 2269 -2255 a.c.

Anche Manishtushu dovette, appena salito al trono, affrontare numerose ribellioni, che a fatica riuscì a sedare. Una volta posto il suo dominio di destituì del titolo di "Re di Akkad" e di

"Lugal-Kalam-Ma" ossia Re del paese di Sumer per autoproclamarsi Lugal-Kis "Re della Totalità".

Naram-sin succedette al padre Manishtushu. Il suo regno durò dal 2254 -2218 a.c. fu il quarto re di Akkad diretto discendente di Sargon I. Naram-sin riuscì durante il suo regno a raggiungere l'apice dell'impero di Akkad. Dopo aver sedato anch'egli varie ribellioni estese il suo dominio dal golfo persico fino al lambire le coste del mediterraneo, ma senza avere mai un diretto controllo.

Sotto il suo regnò si intensificò la figura del sovrano e il suo culto, autoproclamandosi "Dio della sua terra".

Fu abile a comprendere che tale vastità di territorio andava frazionata ed infatti pose due centri amministrativi, Nagar e Ninive.

Shar-Kalli-Sharri è stato il quinto re dell'impero Akkad, figlio di Naram-sin governò per ben 25 anni, dal 2217 al 2193. L'intera durata del suo regno fu il più duro. All'inizio dovette controllare un periodo di profonda anarchia e crisi dinastica dove oltre a lui si elessero altri quattro re. Nanum, Igigi, Imi ed Elulu. Alla fine della contesa prevalse Dudu che regnò dal 2189 al 2169 a.c.

Shu-Turul fu ultimo re dell'impero di Akkad e regnè dal 2169 - 2154 a.c.

Non riuscì a sostenere con forza le continue ribellioni e questo indebolì parecchio la struttura territoriale e anche la sua posizione. Oltre alle guerre intestine dovette far fronte alle minacce esterne, la cui più terribile fu quelle dei Gutei nel 2162 a.c. che pose un definitivo freno alla potenza accadica. Da li in poi l'impero di sgretolò fino ad esse del tutto inglobato in altri regni.

Conclusione

In definitiva l'impero di Akkad diede un forte impulso monarchico del tipo assolutista, ma durante il suo regno Akkad non favorì solo la guerra, ma anche la fortificazione dell strutture sociali e religiose presenti già a Sumer. Dunque non erano solo rozzi barbari guerrieri, ma anche un popolo che capì ciò che era giusto salvare e migliorare. E così fecero.

Inglobò anche la sfera religiosa di Sumer di cui divinità divennero alche le proprie.

La divinità principale di Akkad era Ishtar (Inanna per i Sumeri) che veniva rappresentata dalla stella del tramonto, dunque il pianeta venere.  Essa era la dea della fertilità, dell'amore, della bellezza e anche della guerra, figlia di Anu e sorella di Enki e Enlil.

Nonostante il tramonto dell'impero la lingua semitica accadica e quella sumera divennero la lingua scritta per le funzioni notarili e liturgiche.

Buona viaggio nella storia...

mercoledì 7 ottobre 2020

Conosci Eratostene di Cirene?

in collaborazione con il blog Fanta-Teorie:

https://fanta-teorie.blogspot.com/2020/08/conosci-eratostene-di-cirene.html


Quanti di noi conosco Eratostene di Cirene?

In pochi quasi certamente eccetto per chi ha studiato matematica, fisica, e altre materie scientifiche in modo più approfondito, non limitandosi all'insegnamento scolastico.

E' vissuto tra il 276 a.c. al 194 a.c. circa. Un vero matusalemme per l'epoca. Secondo i suoi contemporanei e i posteri eccelleva i tutti i campi del sapere. E' stato precettore di Tolomeo IV Filopatore. Viene ricordato per essere stato un erudito matematico, astronomo, geografo, filologo, filosofo e poeta della Grecia antica.

Viene anche suggerito dalla maggior parte dei posteri come il padre della Geodesia (lo studio della forma della terra).

Quasi certamente è stato uno dei primi ad aver tentato di calcolare la dimensione della Terra, avvicinandosi molto alla cifra corretta pur attuando un metodo molto semplice oltre 2200 anni fa.

A lui dobbiamo anche l'algoritmo per trovare i numeri primi che fino a lui era rimasto irrisolto o comunque il metodo non era molto preciso.

Inoltre è stato il terzo direttore della biblioteca di Alessandria d'Egitto.

Un curriculum davvero di tutto rispetto. Ma allora perché quasi nessuno lo conosce? Quali sono le cause?

Bisogna ammettere che per sentirne parlare bisogna aspettare l'università oppure raramente anche le superiori.

A mio modesto parere bisognerebbe rivedere il sistema scolastico italiano e anche le priorità dei libri di testo. Oltre ad Eratostene meriterebbero più spazio anche i Sumeri per esempio. Ma non solo la lista è assai lunga. Purtroppo!

mercoledì 6 maggio 2020

La maledizione dei Faraoni tra realtà e fantasia

in collaborazione con il blog Fanta-Teorie:

https://fanta-teorie.blogspot.com/2020/04/la-maledizione-dei-faraoni.html

Sono molte le superstizioni riguardo le maledizioni delle tombe degli antichi Faraoni. Fantasia o Realtà?
Sembra che ci sia poco di vero nei nefasti auguri incisi sulle antiche tombe egizie. Queste maledizioni servivano soprattutto per tenere lontano i predoni di tombe. Probabilmente i sacerdoti che le emanavano erano davvero convinti della loro efficacia e per questo le disseminavano ad ogni tomba che avesse importanza. Almeno questo siamo stati predisposti a pensare secondo la storia tradizionale. E se invece i sacerdoti usavano le maledizioni per nascondere un altro pericolo? Almeno una parte di loro, ovvero quelli che conservavano la vera conoscenza degli antichi, coloro che per molti hanno costruito la Grande Piramide e la Sfinge. Chi siano questi antichi sapienti non ci è dato saperlo ma possiamo solo ipotizzare.
Partiamo dal principio.
Nel 1956 Zakharia Ghoneim riuscì tramite calcoli matematici basati sulla struttura a trovare l'entrata della Piramide di Djoser che secondo l'egittologia classica è la prima piramide costruita dagli antichi egizi. A differenza delle successive quella di Djoser è a gradoni molto simile alle piramidi presenti in Sud America e in Mesopotamia. A questo punto due possono essere le motivazioni di tale somiglianza.
1) I costruttori della piramide di Djoser condividevano le conoscenze dei costruttori delle piramidi mesopotamiche e sud Americane.
2) La struttura a gradoni è più semplice da realizzare e man mano che sono diventati esperti piramidisti (è un termine sbagliato ma concedetemi la vena poetica) poi hanno iniziato a costruirle come quelle nella piana di Giza.

Aperta la piramide di Djoser non trovarono la mummia ma solo una tomba con molti oggetti di valore. Anche questa tomba conteneva una maledizione ma Ghoneim morì molti anni dopo.


Piramide a gradoni di Djoser - Immagine da Wikipedia

A questo punto arriviamo al famosissimo Tutankhamon. Per prima cosa nella sua tomba non ci sono funeste dichiarazioni di morte rivolte ai profanatori di tombe ma un lieto messaggio che auspica serenità e pace al faraone stesso.
Il capo della spedizione Howard Carter morì 16 anni dopo la scoperta della tomba, per vecchiaia. Ad alimentare le dicerie sulla maledizione furono le morti a catena verificatesi dopo la scoperta della cripta. Morirono Lord Carnavon, suo fratello, l'infermiera che  aveva assistito il Lord, il segretario del Lord, tre collaboratori e sua moglie.
35 anni dopo arrivò un medico a chiarire l'accaduto, il dottor Geoffrey Dean che per casualità trovò in un suo paziente gli stessi sintomi che portarono al decesso Carnavon e gli altri.
Trattasi di istoplasmosi detto anche "il male delle caverne". E' diffuso da funghi microscopici che si annidano in animali (principalmente pipistrelli), detriti organici e polvere.


Maschera d'oro di Tutankhamon - immagine da Wikipedia

Rimane comunque senza spiegazione la morte di molti altri studiosi egittologi avvenuta quando le spedizioni nella terra dei faraoni sono diventate di massa. A venire in aiuto di questi misteriosi decessi sono le conseguenze di Hiroshima e Nagasaki. Per quanto sembra assurdo queste morti strane, attribuite alle maledizioni dei faraoni sono il risultato di cancrena atomica in quanto hanno gli stessi sintomi delle vittime delle due bombe atomiche.
Lo stesso Ghoneim nei suoi studi afferma che la pece e le bende usate per mummificare erano assai radioattive. Pare che i sacerdoti egizi erano a conoscenza di tale male ma non sappiamo dire se conoscevano la radioattività oppure lo ritenevano una manifestazione di una divinità.
Inoltre i residui presenti nella pece e nelle bende si disperdevano nell'ambiente della tomba rendendo la sala altamente radioattiva.
Pertanto la lunga permanenza di studiosi con le mummie li ha fatti ammalare e morire.
Mistero risolto? Pare proprio di si. Almeno fino a prova contraria ma ci rimane il dubbio su quanto i sacerdoti sapessero sulla radioattività e sull'energia atomica.


mercoledì 4 marzo 2020

Il bisogno del divino

in collaborazione con il blog Fanta-Teorie:

https://fanta-teorie.blogspot.com/2020/02/da-quando-luomo-ha-memoria-possiamo.html

Da quando l'uomo ha memoria possiamo dire che la sua aspirazione più grande sia l'incontro con il divino. Che sia fisica o spirituale fa poca differenza perché l'importante è vivere questa esperienza. La bramiamo, in certi casi, come se fosse l'unico vero scopo della nostra vita. In tutte le epoche e in tutte le religioni esistono storie di incontri tra l'uomo ed il divino. Cambiano i personaggi ma il contesto rimane pressoché invariato.
Perché questa necessità di incontrare il divino?
Possiamo semplicemente dire che siccome siamo avidi di risposte a molte domande cerchiamo il contatto divino convinti che sia la chiave per risolvere ogni enigma.
In altri casi cerchiamo l'incontro con il divino perché desideriamo sentirci speciali. Chi non desidera sentirsi speciale? Sperando di non essere un semplice granello di sabbia nella spiaggia dell'umanità.
Il contatto tra uomo e divino è sempre stato lo stesso?
Se andiamo a ritroso e osserviamo i testi sacri notiamo come in ogni Genesi il rapporto tra uomo e divino sia del tutto normale. Poi quasi sempre avviene una rottura e questo rapporto diventa astratto, conflittuale e sempre più remoto.
Per esempio quando gli Anunnaki creano l'Adapa egli non è per nulla turbato nel vederli e parlargli (fonte: I Sumeri alle radici della storia di Kramer).

Discorso analogo per la Genesi biblica. Quando Adamo ed Eva vivono nel giardino non hanno sgomento nel vedere e sentire Dio/Yahweh. Le cose cambiano dopo che mangiano dall'albero della Conoscenza. Da allora in poi avranno sempre timore e reverenza nei confronti del Creatore.
Perché? Forse una volta che acquistano conoscenza capiscono il divario che c'è tra l'uomo e Dio?

Ma come si comunica con il divino? Oppure come hanno comunicato in passato?
Sono interrogativi interessanti che si pone Zecharia Sitchin nel suo libro La Bibbia degli Dei.
Telepaticamente, con ologrammi, segni, tramite visioni, durante i sogni, oppure parlando?
Se parlavano che lingua era?
Purtroppo non lo sappiamo. Inutile dire che siamo nel campo delle astrazioni.

Nella religione dell'antica Grecia il rapporto tra uomini e dei era spesso tragico ma nonostante tutto c'era sempre il desiderio della rivelazione. Era un rapporto spesso fisico e parlato che la maggior parte delle volte portava l'essere umano alla disfatta.
Con l'avvento del Cristianesimo tale rapporto è diventato sempre più onirico e meno fisico fino a perdersi in segni, sogni e rivelazioni.
Per assurdo un evento naturale e del tutto casuale poteva essere interpretato come volere divino o risposta ad una preghiera.

Non siamo qui a parlare di verità di fatto oppure di eventi storicamente provati. Ma rimane il fatto che tutti gli esseri umani aspirano ad avere questo incontro così unico nella vita.

sabato 1 febbraio 2020

I Giganti esistevano grazie ad una Luna della Terra?

in collaborazione con il blog Fanta-Teorie:

https://fanta-teorie.blogspot.com/2020/01/i-giganti-esistevano-grazie-ad-una-luna.html

Partiamo dall'inizio. Come si è formata la Luna?

Sono diverse le teorie che si sono successe negli anni:
La Luna si è formata insieme alla Terra
La Luna si è formata dopo la Terra con detriti rimanenti
In origine vi era la Terra. Poi si scontrò con un pianeta delle dimensioni di Marte (circa) chiamata Theia. Da questo impatto nacque la Terra, la Luna e parte della fascia di Asteroidi tra la Terra e Marte.
La Luna era un satellite vagabondo catturato dalla gravità della Terra
La Luna è una base aliena artificiale.
Sulla terza ipotesi ci sarebbe da fare un post in merito perché ricorda molto la teoria di Sitchin tratta dall'Enuma Elish.

Le teorie sono diverse, ognuna con dei pro e dei contro ma attualmente nulla di definito. Forse l'ultimo punto può essere quello più discutibile. Ma non sta a me sindacare.
Leggendo il libro di Peter Kolosimo - Terra senza tempo, mi sono incuriosito molto sul capitolo dei giganti. L'autore ripropone gli studi del Francese Denis Surat e dell'inglese H. S. Bellamy. Ne cita altri ma loro due in particolare.
I due studiosi per prima cosa ipotizzarono che la Terra avesse avuto altre due Lune prima di quella attuale, questo basandosi su degli studi fatti da Horbinger (che addirittura ne ipotizzava 6 o 7). Sempre loro affermano che la Terra ha avuto due grandi ere geologiche, ognuna terminata con un cataclisma dovuto all'impatto della rispettiva luna. Continuano dicendo che questa terza era terminerà con la caduta della terza e ultima luna causando la fine dell'umanità.
Sempre tali studiosi credevano che la seconda luna avesse causato la nascita dei giganti per due motivi: il primo perché emanava raggi radioattivi che aumentava l'evoluzione e la crescita delle forme di vita, secondo perché essendo assai vicina diminuiva la forza di gravità della terra e questo creava meno impedimento gli organismi per crescere.
Inoltre Kolosimo ipotizza che la caduta della seconda luna sia la causa della scomparsa di Atlantide, Lemuria, Mu e Gondwana.

Sulle due lune prima di questa attuale non possiamo tanto sindacare. E' una teoria e per tanto è vera, è falsa fino a prova contraria.
Sulla tesi che l'attuale satellite provocherà un cataclisma invece ho da ridire in quanto secondo i dati del Lunar Laser Ranging la stessa si allontana dalla Terra di 38mm all'anno, fino a quando non ci saluteremo del tutto. Cosa non imminente, credetemi sulla parola.
Secondo un'altra teoria apparsa su Business Insider Italia la Terra aveva due lune un tempo, questo a causa dell'impatto con Theia. I due satelliti che nacquero dalla collisione poi si fusero. Così si potrebbe spiegare perché la nostra attuale Luna ha due facce completamente diverse. Quella rivolta a noi con mari di lava solidificata e quella oscura con rilievi e altopiani. Se fosse vera annullerebbe totalmente le tesi di Surat e Bellamy.

Ma torniamo ai giganti.
Come si spiega che oggi i giganti non ci sono più? Sempre secondo i due studiosi, la causa è da ricondurre alle mancate radiazioni che non solo aumentavano di dimensioni gli esseri viventi ma li rendevano più intelligenti. Questo a detta degli studiosi giustifica la capacità di erigere costruzioni magnifiche come la Grande Piramide, ma soprattutto tutte le reti di caverne e grotte che si trovano nel sottosuolo che sembrano, sempre secondo i due studiosi, essere state create artificialmente collegando apparentemente tutti i centri nevralgici del mondo antico.
Personalmente scarterei le radiazioni soprattutto perché geologi e studiosi non hanno trovato nessun fossile e nessun strato della crosta terrestre perlustrano colpito da strane radiazioni che possano provare tale tesi.
Sulla minore forza di gravità invece?
Ci può stare, ma può la Terra avere un satellite così vicino senza subire danni tali da impedire lo svolgersi della vita?
La prova che Surat e Bellamy offrono a tale teoria sembra essere il fatto che nella seconda era geologica terrestre i mari solcavano l'altopiano delle Ande (luogo dove hanno effettuato numerose ricerche). La pressione che esercitava la seconda luna era tale da schiacciare le acque e farle risalire. Una sorta di mega alta marea perenne.
Una prova al quanto esile, nonostante la scienza accademica conferma la presenza di acqua in un passato remoto in gran parte delle terre ora emerse trovando per esempio sulle Alpi fossili di conchiglie.
In conclusione, seppur suggestive, le teorie di Surat e Bellamy sono da bollare, almeno in parte. Questo non vuol dire che i giganti non siano mai esistiti o siano favole. In tutto il mondo ci sono tracce scritte e non solo della presenza in un lontanissimo passato di esseri giganti e fuori dal comune. Nella Bibbia, nei testi Sumeri, Indù, Sud America, Oceania, tutti parlano di giganti come se fosse una sorta di ricordo condiviso di tutta la razza umana.

Vorrei comunque spezzare una lancia a favore di Kolosimo dicendo che le teorie che propone nel libro Terra senza Tempo, lo fa a scopo conoscitivo e non accademico. Spesso nel libro mette le mani avanti dicendo che trattasi di teorie e che vengono citate solo per curiosità. Molte di queste teorie sono state oggi totalmente sfatate (come quella sopra citata), altre resistono in quanto forse non avremmo mai una risposta definitiva e soddisfacente.

Leggi anche tu Terra senza Tempo di Peter Kolosimo


martedì 7 gennaio 2020

La curiosa scoperta dell'Uomo di Neanderthal

in collaborazione con il blog Fanta-Teorie:

https://fanta-teorie.blogspot.com/2019/12/la-curiosa-scoperta-delluomo-di.html

Chi non ha mai sentito parlare dell'uomo di Neanderthal?
Fino a poco tempo fa si pensava che la sua scomparsa era dovuta all'arrivo dell'uomo Sapiens, più veloce, più forte e più intelligente.
Oggi una nuova teorie apparsa in un articolo di Wired (e non solo) conclude dicendo che invece l'estinzione dell'uomo di Neanderthal è stata solo sfortuna.
Clicca qui per leggere l'articolo

Ma come e chi ha scoperto l'uomo di Neanderthal?
Scopriamolo in questo riassunto tratto dal libro Terra senza Tempo di Peter Kolosimo.

In una sera del 1856 un gruppo di operai stavano scavando in una cava di pietra nella Valle di Neander (da qui il nome Neanderthal) vicino Dusseldorf. D'un tratto si imbatterono in alcuni resti di ossa. Non vi fecero molto caso anche perché non era insolito trovare resti simili durante degli scavi. Anche queste ossa sarebbero finite nel dimenticatoio se non fosse stato per il proprietario della cava. Un signore di nome Pieper. Tale uomo conosceva un professore di nome Johann Carl Fuhlrott, insegnante di ginnasio, che nel tempo libero si divertiva a cercare, catalogare e studiare resti di ossa, alle quali tesseva racconti di uomini vissuti in epoche antichissime. Appunto il signor Pieper diede queste ossa al signor Fhulrott, in modo che potesse trovare loro un'altra storia.
Ci volle un anno affinché il professore Fhulrott ricavasse una storia da queste ossa insieme all'amico anatomista Hermann Schaaffhausen. Ma alla fine lo fece, consegnando al mondo un modesto saggio dove affermava che le ossa rinvenute nella valle di Neander fossero i fossili di un uomo primitivo. Da qui ha inizio la storia dell'Uomo di Neanderthal.
Inutile dire che tale teoria scatenò un pandemonio nel mondo scientifico di allora, bollando il tutto come fantasia.
Poi nel 1859 uscì il famoso libro L'origine delle Specie del naturista Charles Robert Darwin e allora tutto cambiò. Fhulrott morì nel 1877 ma in vita non godette mai della stima dell'intera comunità scientifica. Divenne celebre e famoso solo dopo la sua morte, un po' come i grandi pittori della storia. Stessa sorte è toccata al collega anatomista Hermann Schaaffhausen.
Però insieme raggiunsero un traguardo molto importante. Di fatto sono stati i padri fondatori della Paleoantropologia.

Mi sento di profetizzare che tra venti o trent'anni studiosi come Zecharia Sitchin, Graham Hancock, Mauro Biglino, Pietro Buffa, e molti altri che oggi non nutrono di buona considerazione dal mondo accademico, domani saranno ritenuti dei rivoluzionari e dei precursori della storia umana. Mi sento di profetizzare che in un futuro non troppo lontano la Paleoastronautica diverrà una realtà quantomeno da considerare ufficialmente anche nel mondo accademico.