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venerdì 7 febbraio 2020

I GRANDI MITI, DA ORIENTE A OCCIDENTE — Viaggio tra le narrazioni sacre. - presentazione

Sabato 14 Marzo 2020 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate all’“Incontro con l’Autore”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi alla presentazione di un volume straordinario e unico nel panorama editoriale italiano, pubblicato dalla LuxCo Editions:

I GRANDI MITI, DA ORIENTE A OCCIDENTE — Viaggio tra le narrazioni sacre.

L’opera raccoglie i contributi di quattro diversi autori, ROSSANA CARNE, STEFANIA TOSI, CORINNA ZAFFARANA e MARZIO FORGIONE i quali, individualmente esperti nel rispettivo ambito della tematica del mito, tracciano un itinerario ideale che attraverso alcuni miti selezionati del Giappone, dell’Egitto, della Grecia e del Mesoamerica indagano le modalità con cui gli uomini si sono relazionati con il sacro e il divino.
Si tratta perciò di un testo di grande interesse storico-antropologico che nell’ambito della divulgazione non accademica intende offrire al lettore una fonte di informazione e approfondimento chiara, ampia e autorevole.

La serata sarà condotta e moderata da un ospite d’eccezione, la Dott.ssa LUCIA RONGIOLETTI

Ancora una volta la nostra Associazione si pregia di offrirvi un evento di straordinario interesse al quale non mancare assolutamente!

La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando i numeri 379.1610521 - 346.9451451 - o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.


domenica 21 maggio 2017

“TEONANACATL: STORIA, MITO E ATTUALITA’ DEI FUNGHI SACRI DEL MESSICO” – (Prima Parte)

Sabato 10 Giugno 2017 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate ai “Dialoghi di Esoterismo”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi alla prima di due imperdibile serate in compagnia di MARZIO FORGIONE che ci parlerà sul tema:

“TEONANACATL: STORIA, MITO E ATTUALITA’ DEI FUNGHI SACRI DEL MESSICO” – (Prima Parte)

In Messico è nota la presenza di diverse specie di funghi allucinogeni (Psilocybe, Conocybe e Panaeolus, tutti appartenenti alla famiglia delle Agaricaceae) che gli antichi Maya e gli Aztechi assumevano durante alcune cerimonie religiose. Venivano chiamati Teonanacatl, “carne degli Dei” in lingua Nahuatl, e venivano principalmente utilizzati per interrogare gli dei o per scacciare le forze del male, oltre che per certe procedure di carattere iniziatico. Questi funghi provocano potenti allucinazioni e inducono uno stato sognante senza perdita di coscienza, in cui il consumatore diventa totalmente indifferente ed inconsapevole dell’ambiente circostante. A questa fase iniziale ne segue poi una seconda, in cui insorge una grande stanchezza, fisica e mentale, oltre che un’alterazione della percezione dello spazio e del tempo. Durante gli stati di trance visionaria indotti dai funghi si possono osservare animali selvatici, disegni astratti e coloratissimi ed enormi funghi antropomorfi. Come succede anche per il Peyote, sembra che gli indios fissino nella mente i geometrici e variopinti motivi osservati durante i loro «viaggi» nel mondo degli spiriti per poi riprodurli su tappeti e vestiti.
E probabilmente anche i Maya degli altipiani del Guatemala, 3000 anni fa, facevano la stessa cosa e ci lasciarono testimonianza delle loro pratiche “teofaghe” realizzando le famose statuette note con il nome di “Pietre Fungo”, raffiguranti figure totemiche umane e animali sormontate da un’ampia cappella fungina che hanno sconcertato gli archeologi per lungo tempo.
Oggi questi reperti sono interpretati come una sorta di icona associata ai rituali di un’antica religione fondata sull’uso sacramentale di questi funghi, che, si ipotizza, furono la prima pianta allucinogena utilizzata ritualmente. Gli Aztechi sostenevano inoltre che i funghi fossero in grado di parlare e questo può essere spiegato dal fatto che le allucinazioni indotte dai funghi si manifestano, oltre che attraverso visioni colorate, con suoni di varia natura. Se l’opposizione spagnola verso l’uso sacramentale dei vegetali enteogeni fu massiccia, il Teonanacatl fu sicuramente l’obiettivo più odiato.
L’ intolleranza religiosa dei conquistadores aumentava il loro disprezzo e la loro paura nei confronti di questa pianta, che con la sua azione allucinogena era in grado di mettere gli indios in diretto contatto con il loro Dei. Gli Spagnoli scoprirono che i Funghi Sacri usati in questi riti venivano definiti dagli Indios col nome di teonanàcatl, vocabolo che il lingua nauhatl significa, come già detto, “carne degli dei”; a seconda poi delle diverse culture in seno alle quali si svolgevano questi riti, essi potevano essere assunti dal solo sciamano/curandero, oppure distribuiti anche ai partecipanti alla cerimonia. Non è difficile cogliere la somiglianza fra la somministrazione di questi funghi ed il rito dell’Eucarestia nella liturgia cattolica. Per questo motivo i missionari al seguito dei conquistadores interpretarono queste pratiche nella chiave di una parodia, diabolica e disgustosa, della comunione e dell’ostia consacrata. Tuttavia, nel tentativo di reprimere questa particolare usanza, gli spagnoli riuscirono solamente a relegare questa pratica nelle zone più inaccessibili dell’entroterra, dove ha prosperato sino ad oggi, anche se con modalità diverse e ragioni differenti. E spesso in ambiti segreti preclusi a chi non è parte di queste culture.
Anche se gli sciamani hanno da sempre scelto i diversi tipi di fungo in base alla loro esperienza personale, allo scopo e alla disponibilità stagionale, il Fungo Sacro più utilizzato risulta essere la Psilocybe mexicana (contenente numerosi alcaloidi indolci, soprattutto psilocybina), un piccolo fungo che cresce sulle alture e nei prati umidi del Messico meridionale. I curanderos (soprattutto le donne — e la celebre Maria Sabina di cui si parlerà ne fu un esempio straordinario), lo consumano in cerimonie di guarigione — particolarmente intrise di un sincretismo religioso fatto di paganesimo e cattolicesimo — per entrare in contatto con gli spiriti benevoli e convincerli a guarire le malattie.
Di tutto questo e di moltissimo altro ancora si parlerà in questa imperdibile conferenza a cui siete tutti invitati.

Anche questa volta il nostro Centro si pregia quindi di invitarvi ad una serata straordinaria a cui, naturalmente, non dovete assolutamente mancare!

La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.

Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.

— ATTENZIONE : LA SECONDA PARTE DI QUESTA CONFERENZA SI TERRA’ SABATO 17 GIUGNO —


sabato 26 novembre 2016

SULLE TRACCE DEL SERPENTE PIUMATO: VIAGGIO NELL’ANTICA TERRA DI AZTLAN

Sabato 3 Dicembre 2016 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate ai “Dialoghi di Esoterismo”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad una imperdibile serata in compagnia di MARZIO FORGIONE che ci parlerà sul tema:



SULLE TRACCE DEL SERPENTE PIUMATO: VIAGGIO NELL’ANTICA TERRA DI AZTLAN — (Prima Parte)


La conferenza, che si svilupperà in due distinti incontri, presenterà le risultanze di un recente viaggio studio organizzato dal Centro Studi e Ricerche C.T.A 102 nei siti più importanti e misteriosi legati alla nascita del culto del Serpente Piumato, Quetzalcoatl/Kukulcan, una delle principali e fondamentali divinità del pantheon delle culture dell’America Centrale precolombiana. Quando gli spagnoli approdarono sulle coste dell’attuale Messico, molte grandi civiltà di quel continente erano già scomparse. Tuttavia i popoli sopravvissuti all’epoca dei conquistadores spagnoli conservavano ancora i ricordi di antichi avvenimenti, tramandati per lo più oralmente ma, come nel caso dei Maya ed in parte anche degli Aztechi, anche in forma scritta.
Man mano che i conquistadores procedevano nell’invasione e nella sottomissione di quelle culture, venivano scoperti siti monumentali, spesso caratterizzati dalla presenza di piramidi, simili a quelle dell’antico Egitto.
Emblematiche in questo contesto sono le monumentali piramidi di Teotihuacan, nei pressi dell’attuale Città del Messico. Tutt’oggi gli studiosi si interrogano su che davvero le abbia costruite. Quel che è certo, è che quando gli Aztechi si impadronirono del sito, le piramidi già erano lì ed i nuovi occupanti battezzarono quel luogo proprio con questo nome, Teotihuacan, che, in lingua Nahuatl, significa “luogo in cui gli uomini diventano dei”.
Prima dell’arrivo degli Aztechi quel luogo era abitato dai Toltechi, ma anche essi si interrogavano su chi avesse costruito le piramidi.
Da rilevare che i Maya, la cui civiltà si sviluppò molto più a sud, erano sicuramente a conoscenza dell’esistenza di quel luogo.
Tra le raffigurazioni presenti nel sito di Teotihuacan, la più diffusa è quella di Quetzalcoatl, il Serpente piumato, al quale è dedicato anche un tempio.
Questa divinità veniva adorata in quasi tutte le civiltà precolombiane e la sua origine è molto antica.
Il Serpente piumato, il Signore del Sapere, era la divinità che aveva portato la conoscenza agli uomini e dato l’avvio alla civiltà. Quetzalcoatl insegnò agli uomini a misurare il tempo ed a conoscere il corso delle stelle e stabilì il corso dell’anno e delle stagioni; insegnò anche agli uomini l’agricoltura. Secondo la leggenda, Quetzalcoatl scomparve in cielo, ma prima di partire promise che un giorno sarebbe tornato. Questa divinità era adorata con nomi diversi da Olmechi, Mixtechi, Toltechi, Aztechi, Maya e Quichè. In particolare i Maya lo chiamavano Kukulkan, i Quichè Gukumatz, i Toltechi e, successivamente gli Aztechi, come già accennato, Quetzalcoatl.
La seconda parte della conferenza avrà luogo Sabato 17 Dicembre alle ore 21,15.
Ancora una volta il nostro Centro si pregia di invitarvi ad un evento di grande interesse a cui, naturalmente, non dovete assolutamente mancare!
La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.
Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.