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martedì 7 gennaio 2020

La curiosa scoperta dell'Uomo di Neanderthal

in collaborazione con il blog Fanta-Teorie:

https://fanta-teorie.blogspot.com/2019/12/la-curiosa-scoperta-delluomo-di.html

Chi non ha mai sentito parlare dell'uomo di Neanderthal?
Fino a poco tempo fa si pensava che la sua scomparsa era dovuta all'arrivo dell'uomo Sapiens, più veloce, più forte e più intelligente.
Oggi una nuova teorie apparsa in un articolo di Wired (e non solo) conclude dicendo che invece l'estinzione dell'uomo di Neanderthal è stata solo sfortuna.
Clicca qui per leggere l'articolo

Ma come e chi ha scoperto l'uomo di Neanderthal?
Scopriamolo in questo riassunto tratto dal libro Terra senza Tempo di Peter Kolosimo.

In una sera del 1856 un gruppo di operai stavano scavando in una cava di pietra nella Valle di Neander (da qui il nome Neanderthal) vicino Dusseldorf. D'un tratto si imbatterono in alcuni resti di ossa. Non vi fecero molto caso anche perché non era insolito trovare resti simili durante degli scavi. Anche queste ossa sarebbero finite nel dimenticatoio se non fosse stato per il proprietario della cava. Un signore di nome Pieper. Tale uomo conosceva un professore di nome Johann Carl Fuhlrott, insegnante di ginnasio, che nel tempo libero si divertiva a cercare, catalogare e studiare resti di ossa, alle quali tesseva racconti di uomini vissuti in epoche antichissime. Appunto il signor Pieper diede queste ossa al signor Fhulrott, in modo che potesse trovare loro un'altra storia.
Ci volle un anno affinché il professore Fhulrott ricavasse una storia da queste ossa insieme all'amico anatomista Hermann Schaaffhausen. Ma alla fine lo fece, consegnando al mondo un modesto saggio dove affermava che le ossa rinvenute nella valle di Neander fossero i fossili di un uomo primitivo. Da qui ha inizio la storia dell'Uomo di Neanderthal.
Inutile dire che tale teoria scatenò un pandemonio nel mondo scientifico di allora, bollando il tutto come fantasia.
Poi nel 1859 uscì il famoso libro L'origine delle Specie del naturista Charles Robert Darwin e allora tutto cambiò. Fhulrott morì nel 1877 ma in vita non godette mai della stima dell'intera comunità scientifica. Divenne celebre e famoso solo dopo la sua morte, un po' come i grandi pittori della storia. Stessa sorte è toccata al collega anatomista Hermann Schaaffhausen.
Però insieme raggiunsero un traguardo molto importante. Di fatto sono stati i padri fondatori della Paleoantropologia.

Mi sento di profetizzare che tra venti o trent'anni studiosi come Zecharia Sitchin, Graham Hancock, Mauro Biglino, Pietro Buffa, e molti altri che oggi non nutrono di buona considerazione dal mondo accademico, domani saranno ritenuti dei rivoluzionari e dei precursori della storia umana. Mi sento di profetizzare che in un futuro non troppo lontano la Paleoastronautica diverrà una realtà quantomeno da considerare ufficialmente anche nel mondo accademico.