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sabato 13 novembre 2021

Satanismo e invidia sociale

di Cavaliere Vermiglio

Qualche mese fa è morta Raffaella Carrà e per alcuni giorni tutti mass media ne hanno parlato ad ogni ora del giorno ricordando l'artista nota anche all'estero, in particolare in Spagna. Ovviamente tutto nella normalità delle cose. L'elemento curioso è stato che un giorno gironzolando in Internet esce un video in cui si accusava l'artista di essere una sorta di Contessa Bàthory e che il suo successo fosse dovuto proprio a queste abominevoli pratiche. Sugli artisti esistono molte leggende e i racconti sui patti con il diavolo risalgono al medioevo se non prima, però accusare un'artista di pratiche così orrende mi pare una sincera esagerazione. Forse chi ha fatto quel video che ho stoppato subito, si è fatto influenzare dalle teorie complottiste di QAnon e vede in ogni persona di successo un satanista. Ed è quest'ultimo punto che vorrei focalizzarmi. La vita degli artisti è sicuramente più interessante di altri personaggi di successo e può dare adito ad aneddoti e leggende, ma anche ad invidia. In queste persone che credono ai complotti, ai patti con il diavolo o al fatto che ad ogni successo nasconda qualcosa di losco, non potrebbe trattarsi di semplice invidia? E queste teorie diventano un modo per giustificare la propria incapacità di accettare il successo altrui?

Lo vediamo anche in ambiti comuni che l'invidia sia molto diffusa: il vicino che guarda male perché vede uscire il condomino con il trolley o quello con l'auto nuova, per quanto modesta e così via. Quanto di questo sentimento è presente in quelle persone che credono che Raffaella Carrà sia stata una novella Contessa Bàthory? La vita è complessa e sicuramente non sempre ad un impegno seguono dei risultati perché spesso il caso ci si mette di mezzo, ma è anche altrettanto vero che senza impegno e capacità i risultati non si ottengono. Pensiamo al caso degli sportivi: si possono invidiare quanto si vuole, ma obiettivamente per mantenersi in forma si sottopongono a duri allenamenti. Quanto la diffusione delle teorie su complotto, satanismo, sacrifici umani per mantenersi giovani, ecc. sia dovuto ad una cultura impastata di invidia sociale e vittimismo?