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venerdì 5 dicembre 2025
mercoledì 7 maggio 2025
2025 LOUNGE WEBTV GENOVA: L'APPRODO INCONTRA VITO FOSCHI TRA POLITICA ED ESOTERISMO
Intervista a Vito Foschi che fra le varie cose parla del suo libro sull'interpretazione simbolica delle avventure di Alice.
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sabato 15 aprile 2023
“Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel paese delle meraviglie” di Vito Foschi
“Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel paese delle meraviglie” di Vito Foschi.
Per Stamperia del Valentino in libreria
“Tanto si è scritto e detto sugli aspetti iniziatici delle avventure di Pinocchio, dove a una prima spiegazione tutto sembra apparire evidente. Complice lo stesso nome del protagonista, derivato da una crasi tra ‘pineale’ e ‘occhio’, ventilando così uno stretto legame con il ‘terzo occhio’ delle tradizioni iniziatiche orientali. Molte più perplessità hanno destato invece i segnali indubbiamente presenti nell’opera di Lewis Carroll”, spiega l’editore Paolo Izzo (Stamperia del Valentino) nell’introduzione al libro “Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel paese delle meraviglie e attraverso lo specchio” di Vito Foschi, inserito nella collana Polifemi (€ 12,00 – pagine 88).
La piccola Alice sogna, viaggia, cade in una tana di coniglio, entra in uno specchio, gioca a scacchi, incontra buffi personaggi come il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, la Regina di Cuori, i Brucaliffo… Ma dietro tutto questo cosa si nasconde? È solo la sfrenata fantasia dell’autore o dietro ad un apparente trionfo dell’irrazionale ritroviamo antichi simboli sotto una nuova forma? La tana del coniglio è la caverna della Dea Madre, il Brucaliffo la trasformazione iniziatica, lo specchio rimanda al mito di Dioniso. Il sogno di Alice ad una lettura altra… È un viaggio iniziatico, e questo libro ne svela i significati nascosti.
“La tentazione di attribuire al semplice caso la presenza di tanti segnali affioranti nella apparentemente onirica narrazione di Carroll, parrebbe perlomeno azzardata, anche alla luce dei tanti, troppi spunti rilevati nelle due opere dello scrittore inglese, di cui in questo contesto si parla”, continua Izzo. “Un recente intervento di Jake Fior, scrittore ed esperto dell’argomento, rilasciato al quotidiano inglese The Observer, pone chiarezza sulla questione, dichiarando che Carroll aveva un preciso interesse per l’esoterismo e possedeva una ricca biblioteca con testi sul soprannaturale”.
Carrol ha scritto chiaramente un racconto per bambini, ma secondo l’autore “possiamo definire con una certa sicurezza che il viaggio della piccola Alice è un viaggio iniziatico”. E il libro di Foschi saprà meravigliare chi vorrà seguirlo in questa stupefacente avventura.
La piccola Alice sogna, viaggia, cade in una tana di coniglio, entra in uno specchio, gioca a scacchi, incontra buffi personaggi come il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, la Regina di Cuori, i Brucaliffo… Ma dietro tutto questo cosa si nasconde? È solo la sfrenata fantasia dell’autore o dietro ad un apparente trionfo dell’irrazionale ritroviamo antichi simboli sotto una nuova forma? La tana del coniglio è la caverna della Dea Madre, il Brucaliffo la trasformazione iniziatica, lo specchio rimanda al mito di Dioniso. Il sogno di Alice ad una lettura altra… È un viaggio iniziatico, e questo libro ne svela i significati nascosti.
“La tentazione di attribuire al semplice caso la presenza di tanti segnali affioranti nella apparentemente onirica narrazione di Carroll, parrebbe perlomeno azzardata, anche alla luce dei tanti, troppi spunti rilevati nelle due opere dello scrittore inglese, di cui in questo contesto si parla”, continua Izzo. “Un recente intervento di Jake Fior, scrittore ed esperto dell’argomento, rilasciato al quotidiano inglese The Observer, pone chiarezza sulla questione, dichiarando che Carroll aveva un preciso interesse per l’esoterismo e possedeva una ricca biblioteca con testi sul soprannaturale”.
Carrol ha scritto chiaramente un racconto per bambini, ma secondo l’autore “possiamo definire con una certa sicurezza che il viaggio della piccola Alice è un viaggio iniziatico”. E il libro di Foschi saprà meravigliare chi vorrà seguirlo in questa stupefacente avventura.
La casa editrice
Editore dal 2002, Paolo Izzo, alter-ego della Stamperia del Valentino, gestisce con estremo rigore le scelte editoriali della sua “creatura”. Il risultato è un catalogo di alto profilo sia nell’ambito della cultura napoletana, che in quello della produzione di stampo umanistico, esoterico e storico.
La Stamperia del Valentino vuole riportare all’attenzione del pubblico la Napoli colta, folkloristica e letteraria. A tal proposito seleziona opere rivolte al curioso colto come allo studioso, con un occhio all’originalità e completezza dei temi proposti.
Titolo: Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel paese delle meraviglie
e attraverso lo specchio
Autore: Vito Foschi
Collana: I Polifemi
Prezzo: € 12,00
Pagine: 88
ISBN: 979-12-80721-45-7
Disponibilità: Marzo 2023
La Collana
Il ciclope Polifemo - che sembra risiedesse nella napoletana isoletta di Nisida - dovette il suo nome alla propensione al “molto parlare”. Un chiacchierone, dunque, stando all’etimo greco polì-femì. Questa collana mutua dal mitico personaggio omerico l’interpretazione più nobile di quel nome, intendendo proporre libri piccoli (nei costi e nel formato) ma che “hanno molto da dire” e che quindi vale la pena di “ascoltare”.
sabato 9 ottobre 2021
Spazio Fatato recensisce il "Simbolismo di Alice" di Vito Foschi
Vi segnaliamo la recensione del libro "SIMBOLI E MISTERI NELLE AVVENTURE DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE E ATTRAVERSO LO SPECCHIO" da parte di Spazio Fatato:
https://www.spaziofatato.net/recensione3-vito-foschi/
martedì 7 settembre 2021
Video recensione del libro Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio di Vito Foschi
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sabato 26 giugno 2021
Alice nel Paese delle Meraviglie: un'analisi simbolica
di Redazione
Vi presentiamo il nuovo libro di Vito Foschi "Simboli e misteri nelle Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio", in cui procede ad un esame simbolico dei due racconti dedicati al personaggio di Alice inventato da Lewis Carroll, alias Charles Lutwidge Dodgson.
Vi presentiamo il nuovo libro di Vito Foschi "Simboli e misteri nelle Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio", in cui procede ad un esame simbolico dei due racconti dedicati al personaggio di Alice inventato da Lewis Carroll, alias Charles Lutwidge Dodgson.
Il libro si apre con l'analisi de "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" che nell'interpretazione data dall'autore diventa un viaggio iniziatico alla ricerca della vera natura del Sè per poi proseguire con l'esame simbolico di "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" in cui la partita di scacchi in cui è impegnata la piccola Alice è la partita della vita per ricongiungere gli opposti e la scacchiera microcosmo che rispecchia il macrocosmo.
Il libro si chiude con un'appendice composto da tre saggi in cui Vito Foschi esamina il simbolismo del gioco, quello degli scacchi e quello dello specchio.
Il libro è di facile lettura e di piccola paginazione che ne agevolano la lettura. La copertina scelta dall'autore mostra Alice con una chiave in mano che solleva una tenda(velo) dove si scorge una porticina: un'immagine quantomeno simbolica.
Vi consigliamo la lettura di questo breve saggio.
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giovedì 1 gennaio 2015
Il Viaggio Iniziatico di Alice nel Paese delle Meraviglie
tratto da Lex Aurea n. 38 (http://www.fuocosacro.com/pagine/lexaurea/lexaurea38.pdf)
di Vito Foschi
di Vito Foschi
Una premessa. In questo articolo andrò a interpretare il
racconto di Alice nel Paese delle Meraviglie, precisando che l'autore non aveva
interessi esoterici e il suo libro non ha intenti simili, ma è semplicemente
una storia pensata per i bambini. Ciò chiaramente non esclude
un'interpretazione simbolica del testo. Dopotutto se è accettabile dalla
critica letteraria un'interpretazione sessuale simil freudiana non si riesce a
capire perché non sia possibile farne una simbolica: nell’in-terpretazione di
una favola la tana del coniglio può essere tranquillamente un simbolo sessuale,
ma non per esempio un simbolo della Dea
Madre che si adorava nelle grotte. Se va bene che il coniglio sia un simbolo
sessuale e sinceramente di primo acchito non è la prima cosa che viene in mente
del coniglio, ma semmai la sua velocità, allora dovrebbe andar bene affermare
che la tana sotterranea possa rappresentare gli stati inferi dell’essere, da
attraversare prima di passare agli stati superiori.
Alice è una bambina ben educata, ma sopratutto è immersa nel
razionalismo ottocentesco. La sua è una mente razionale e va finire in un mondo
che sovverte le regole: gli animali parlano, le persone cambiano dimensioni,
ecc. Cose che una mente razionale non può accettare, ma nel racconto deve
imparare a fare. Certo può essere un semplice scontro fra razionalità della
società vittoriana ottocentesca e un modo di pensare più spontaneo, più
infantile, ma a volte l'irrazionale può aprire altre porte.
Alice si trova in un prato quando si addormenta sognando
tutta l’avventura, che solo alla fine del racconto si svela essere solo un
viaggio onirico. Nel suo sogno-viaggio, Alice, incontra molteplici animali e
ciò in qualche modo ricorda i viaggi degli sciamani con i loro animali
totemici.
Fra i tanti animali sicuramente quello che occupa il posto
di rilievo è il coniglio che è l’iniziatore, colui che fa intraprendere il
viaggio ad Alice e che la guida durante il percorso.
Dopo la caduta nella tana del coniglio Alice si trova in una
strana stanza sostanzialmente vuota, ma cosparsa di porte. Su un tavolino di
vetro trova una piccola chiave che apre una porticina occultata da una tenda.
Alice compie vari tentativi per aprire la porticina e penetrarci, ma senza
successo. Prende la chiave e apre la porta, ma l’apertura è troppo piccola per
passarci e riesce solo a vedere che dà su un bellissimo giardino. Sarà il
Paradiso riservato agli iniziati? Torna indietro e trova una bottiglietta da
cui beve e si rimpicciolisce alle giuste dimensioni per attraversare la
porticina, ma trova la porta chiusa e la chiave sul tavolino, ormai
irraggiungibile. Alice riconquista la sua altezza, recupera la chiave, apre la
porta, riesce a rimpicciolirsi ma ritrova la porta chiusa. Dopo un altro
tentativo la scena cambia completamente. Alice non è pronta a superare la
prova. Per tutto il racconto cambia le sue dimensioni alla ricerca di quelle
giuste.
Per superare la prova deve possedere due qualità, la chiave,
ovvero il mezzo per penetrare la
Verità e la giusta altezza ovvero la giusta predisposizione
d’animo. Non bisogna essere alti, ovvero avere orgoglio, perché ciò non può che
far perdere la verità.
Dopo la scena della stanza dalle molteplici porte Alice si
ritrova rimpicciolita in un mare formato dalle lacrime cadute quand’era un
gigante. Vi ritrova vari animali con qui intavola una discussione e con cui fa
una corsa “confusa” ovvero una corsa in cui ogni partecipante corre dove vuole
senza curarsi di seguire un percorso. In questo episodio prevale l’assurdità è
sembra solo un intermezzo per far uscire Alice dalla stanza dalle molteplici
porte e proseguire il racconto con altre prove. In effetti il racconto si
conclude con l’avvistamento del Bianconiglio che corre come al suo solito ed
Alice che prontamente lo rincorre. Il coniglio la continua ad indirizzare nella
giusta direzione. Seguendo il Bianconiglio, Alice finisce nel Paese delle
Meraviglie e seguendolo ancora si allontana dall’assurda situazione della corsa
confusa per proseguire nel suo viaggio.
Altro animale simbolico è il bruco che Alice incontra a metà
racconto. Il bruco rimanda alla crisalide, alla trasformazione, alla morte
simbolica e alla rinascita come farfalla ovvero come essere nuovo non più
legato alla terra, ma al cielo. Il bruco è perciò perfetto simbolo
dell’iniziazione.
A fine racconto Alice incontra un grifone, animale
mitologico unione di cielo e terra, leone ed aquila, simbolo dell’iniziazione
proprio per la sua doppia natura. L’iniziazione non è un passaggio? Un
passaggio da una condizione umana, terrena ad una superiore? E il leone a cui
spuntano le ali non ne è che un simbolo. E tale animale compare alla fine del
racconto quasi a voler simboleggiare l’ormai acquisita iniziazione di Alice che
da lì a poco si sveglierà dallo stato di sonno: si risveglia alla sua nuova
condizione, come una qualsiasi iniziazione con la morte iniziatica e il
successivo risveglio. Altro elemento caratterizzante il grifone è la coda
formata da un serpente, animale sicuramente legato alla terra, ma in grado di
infilarsi nei buchi, quindi in qualche modo partecipe della natura sotterranea
e in tal modo ideale completamento con il leone e l’aquila dei tre mondi, dando
così al grifone una completezza. Ma non solo questo, il serpente oltre alle
note valenze negative, che nel grifone non compaiono, è un altro simbolo
iniziatico per la sua caratteristica di cambiare pelle, quindi di lasciare la
sua vecchia natura e di acquisirne un’altra.
A livello allegorico l’aquila rappresenta l’intelligenza per
la sua capacità di guardare lontano, il leone la forza e il coraggio e il
serpente la furbizia. Quindi anche a livello allegorico il grifo è un simbolo
di completezza, la forza guidata dalla intelligenza ed aiutata dalla furbizia
per svelare gli inganni.
“Ecco: io
vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e
semplici come le colombe”. (16 Vangelo secondo Matteo)
Sulla Regina di Cuore collerica si sprecherebbero le
congetture psicologiche dal classico complesso di Edipo alla madre della vera
Alice che proibisce al giovane Carrol di vedere la bambina. D’altro canto la
regina è di cuori e non può essere che preda di forti emozioni essendo il cuore
l’organo deputato a ciò. Il rosso è anche il colore delle forti emozioni e
della rabbia, ma non dimentichiamo che il rosso è anche il colore della
nobiltà, e quindi naturale corollario della sovranità. Per tutto l’episo-dio la Regina minaccia tutti di
far tagliare loro la testa ed è emblematico che ciò accade alla fine del
racconto. La decollazione ha un forte significato simbolico, di morte e poi di
rinascita. Staccare il capo dal corpo ovvero lo spirito dal corpo, dalla
componente materiale, liberarlo dalla materia, non a caso decollare, è anche
etimologicamente far volare.
L’ultimo episodio del racconto vede Alice imputata in un processo. La
bambina ha già conosciuto il Grifo che come abbiamo visto ha un preciso
significato iniziatico e durante il processo mantiene un atteggiamento di
sufficienza e quasi di irritazione per tutti quei buffi personaggi: oramai il
suo viaggio volge al termine. Il passaggio è terminato, l’iniziazione è
avvenuta, la testa simbolicamente si è staccata dal corpo e può volare libera e
tutti quei buffi personaggi, rappresentanti gli stati dell’essere precedenti
all’iniziazione, sono solo d’intralcio
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