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lunedì 6 gennaio 2020

Tritemio e la Confraternita Celta

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/tritemio-e-la-confraternita-celta/

La Confraternita Celta: società segreta o modello di conoscenza “universale”?

Un abate nero, la misteriosa Confraternita Celta e un pizzico di occultismo sembrano gli ingredienti per un romanzo eppure sono parte della storia.

C’è un personaggio che non dovrebbe sfuggire all’interesse di quanti si occupano di occultismo, società segrete e crittografia: Johannes Trithemius (Trittenheim, 1° febbraio 1462 – Würzburg, 13 dicembre 1516), pseudonimo di Johann von Heidenberg italianizzato in Giovanni Tritemio.

Si può guardare a Tritemio come modello di uomo universale del Rinascimento, i cui interessi vastissimi spaziavano dalla matematica allo studio delle lingue (tra le molte lingue conosceva l’ebraico e il caldeo), dalla astrologia alla crittografia, all’occultismo. Venne definito “bibliofago” e “abate nero” a causa dei suoi interessi. Era in contatto e corrispondenza con uomini di ingegno, principi, cabalisti, alchimisti, maghi e astrologi, ed ebbe come allievi Paracelso e Cornelius Agrippa von Nettesheim (dei quali ti parlerò in un prossimo post). L’opera che su tutte lo ha consacrato all’immortalità è la Steganographia, edita postuma e messa nell’Indice dei libri proibiti nel 1609.

L’abate nero tra i suoi studi di magia non esclude quelli di magia oscura e demonologia e definisce il De officiis spirituum (Liber Officiorum Spirituum), attribuito a Salomone come un libro maledetto e diabolico. L’incipit di questo libro è: In hoc libro sunt omnia secreta artium. Questo volume è importante per gli studiosi delle cose occulte perché è una delle pietre d’angolo della Pseudomonarchia Daemonum e dell’ Ars Goetia.


La tradizione vuole che mentre Tritemio era all’Università di Heidelberg, spinto dai suoi interessi verso l’occulto e la scienza aderisse o co-fondasse la Confraternita Celta «che studiava l’astrologia, la matematica e la letteratura». Probabilmente ne facevano parte insieme a lui Johann von Dalberg e Rudolf Agricola. Il poeta e letterato Conrad Celtis, pseudonimo di Conrad Pickel (10 febbraio 1459 – 4 febbraio 1508), uno tra gli uomini che contribuirono alla formazione di Tritemio, potrebbe essere stato in qualche modo ispiratore della Confraternita Celta, non tanto per la facile assonanza con il suo cognome, ma perché in uno dei suoi numerosi viaggi, durante un soggiorno in Italia, ebbe modo di apprezzare il modello delle Accademie umanistiche del nostro paese. Al suo rientro in Germania Celtis volle imitare questo modello esemplare di cultura e fondò prima l’accademia: Sodalitas Litterarum Vistulana (1496) e successivamente in Ungheria, la Sodalitas Litterarum Hungaria. L’accademia Sodalitas Litterarum Rhenana fondata da Celtis intorno al 1495 aveva tra i sui membri anche Tritemio.

È pertanto l’alchimia una casta meretrice, che ha molti amanti, ma tutti delude e a nessuno concede il suo amplesso. Trasforma gli stolti in mentecatti, i ricchi in miserabili, i filosofi in allocchi, e gli ingannati in loquacissimi ingannatori… (da Annalium Hirsaugensium Tomus II, S. Gallo, 1690, 225; citato in Umberto Eco, Il pendolo di Foucault, cap. 58, Bompiani 2007).

Ci sarebbe molto altro da dire, ma per oggi penso possa andare bene così

   Gioia – Salute – Prosperità