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giovedì 29 dicembre 2022

I libri più belli? Naturalmente quelli che non esistono

tratto da "Il Giornale" del 16 Marzo 2021

Gli pseudobiblia hanno una qualità unica. Essendo libri citati come veri in altre opere letterarie, o cataloghi o Indici, ma del tutto immaginari, sono facilissimi da leggere

di Luigi Mascheroni

Gli pseudobiblia hanno una qualità unica. Essendo libri citati come veri in altre opere letterarie, o cataloghi o Indici, ma del tutto immaginari, sono facilissimi da leggere. Non esistendo.

Strano. Gli pseudolibri sono libri mai scritti, che esistono solo come titolo, magari con degli estratti, di cui si parla in qualche romanzo, soprattutto di fantascienza o dell'orrore. Eppure su di loro si conta ormai una lunga letteratura, la cui consistenza è inversamente proporzionale alla sostanza dei titoli in oggetto. Che non hanno pagine. Libri fantasma. Esempio colto: gli immaginifici pseudobiblion recensiti in Finzioni di Jorge Luis Borges. Esempio popolare: nel primo film della saga di Fantozzi, il protagonista corre alla stazione per riportare un giallo alla figlia di un azionista dell'Azienda dal titolo Hanno ucciso un caro ometto, volume che ovviamente nessuno ha mai scritto.

Il primo a parlarne scientificamente fu Lyon Sprague de Camp in un articolo ormai leggendario, e che forse neppure esiste: The Unwritten Classics (ovvero I classici mai scritti), uscito su The Saturday Review of Literature nel 1947. Poi la materia è stata ripresa, approfondita, ampliata, e così gli pseudolibri di per sé libri che esistono solo in altri libri - alla fine si sono imparentati con altre categorie di libri: quelli esistiti e andati distrutti; libri apocrifi; libri che esistono ma è come se non esistessero perché rarissimi o irreperibili ma diventati di culto. La lista è lunga, e va dal manoscritto anonimo che secondo Alessandro Manzoni raccontò per primo la storia di Renzo e Lucia al manoscritto di cui Il nome della rosa è un'Eco, fino alla raccolta di racconti Three Early Stories di J. D. Salinger, pubblicata postuma nel 2014: tradotto in Italia l'anno dopo dal Saggiatore come I giovani, il libro fu contestato dagli eredi di Salinger, ritirato dalla vendita, mandato al macero e poi resuscitato da Simone Berni che si è autopubblicato una serie di parodie libri fisici con pagine bianche, sigla il Sabbiatore, autore lo stesso Salinger - tipo I bambini, Gli adolescenti, Gli adulti...

Colti giochi letterari, pastiche, divertissement bibliofili... Sull'argomento un ottimo manuale di partenza (a proposito: il Manuale delle Giovani Marmotte è uno pseudolibro dell'universo immaginario della Disney, ideato nel 1954 da Carl Barks, ma che nel '69 la Mondadori pubblicò per davvero) è il libricino dei superesperti Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco Pseudobiblia (appena uscito da Bietti) che riprende un vecchio saggio apparso in appendice ai I libri maledetti di Jacques Bergier (Mediterranee, 1972). Bene. Qui dentro troverete tutto quello che c'è sui libri che non ci sono, dal troppo celebre Necronomicon di H.P. Lovecraft al maledetto Libro di Thoth, dalle Stanze di Dzyan al terribile Il Re Giallo di cui ha osato parlare apertamente R. W. Chambers nel 1895, ma la cui lettura - ammesso che si possa leggere un libro inesistente - dicono renda pazzi.

domenica 14 marzo 2021

Scrittori-maghi e libri segreti ​Il lato esoterico del romanzo

 tratto da Il Giornale del 24/07/2016 

Una monumentale guida sui sottili legami tra occultismo e letteratura. Da Apuleio a Coelho

di Luigi Mascheroni


Religioni misteriosofiche e gnosticismo,magia e Cabala,i sogni di Swedenborg e il Necronomicon, l’egizianismo novecentesco di Schwaller de Lubicz e il nazismo magico... E poi confraternite sataniche,i Grandi Antichi fino ai legami tra David Bowie ela Qabbalàh...

Dentrola parola «esoterismo» ci sta di tutto (anche se solo ciò che ne resta fuori è davvero per pochi). E per fare chiarezza sul vastissimo «mondo altro» delle (cono)scienze occulte e soprattutto - ecco l’aspetto più interessante - per illuminare le ricadute letterarie dell’occulto su moltissimi scrittori, come Apuleio, Dion Fortune, Balzac o D’Annuzio fino al cabalista Jorge Luis Borges... ecco un’utilissima, monumentale Guida alla letteratura esoterica (Odoya, pagg. 632, euro 30; a cura di Claudio Asciuti, con testi di numerosi specialisti del settore). Un libro per soli adepti, sfogliando il quale si scopre che:

MAGHI PERMALOSI William Somerset Maugham (1874-1965) prese a modello Aleister Crowley - il più grande mago del Novecento - per il romanzo The Magician (1908). Lo scrittore inglese lo aveva conosciuto a Parigi, in un caffè chiamato Chat Blanc (che poi nel libro diventa il Chien Noir...), e non l’aveva trovato per nulla simpatico. A sua volta, Crowley, detto la Grande Bestia, fondatore del moderno occultismo e fonte di ispirazione per molti satanisti, si lamentò del ritratto di Maugham, dicendo che aveva scopiazzato qua e là dettagli veri e falsi. E quando il regista Rex Igram nel 1926iniziò agirare unfilm tratto da The Magician, Crowley intentò causa per diffamazione alla Metro Goldwyn Mayer. Più tardi, nel ’64,il «mago»farà persino una comparsata in Festa mobile diHemingway.Ah... VincenzoConsolo hafattoinvece di Crowleyil protagonista del suo romanzo Nottetempo, casa per casa, premio Strega nel 1992. (BUONE) IDEE

DALL’ALTRO MONDO Scrittori che appartennero alla Golden Dawn, società segretainiziaticafondata sulla tradizione della Qabalah: Arthur Machen (uno dei più importanti autori dell’orrore e del mistero: si legga Il Grande Dio Pan); Algernon Blackwood, autore del romanzo breve I salici, considerato da H.P. Lovecraft uno dei testi cardine della letteratura fantastica; Bram Stoker, creatore di Dracula; H.G. Wells, padre della moderna fantascienza; e William Butler Yeats, già in contatto con la Società teosofica di Madame Blavatsky.

PSICOANALISTI DAI PIEDI CAPRINI Dion Fortune, pseudonimo di Violet Mary Firth (1890-1946), prima di diventare unafortunata scrittrice di romanzi «fantastici» ed ermetici come Il demone amante (1929) o Il dio dal piede caprino (1936), fu un’attentissima studiosa di magia e analista di impronta freudiana (a 23 anni era una delle psicoanaliste meglio pagate di Londra). Oggi non la legge più nessuno.

LA VOCE DELL’ARMENO Franco Battiato già prima della collaborazione col filosofo Manlio Sgalabro scriveva i testi delle sue canzoni sotto l’influenza di mistici indiani, del buddhismo, i sufi, e soprattutto, il pensiero dell’esoterista armeno Georges Ivanovic Gurdjieff (1877-1949). Sua l’espressione «Centro di gravità permanente» che fece la fortuna dell’album La voce del padrone (1981).

PLAGI ENIGMATICI Rimane un mistero perché la grande scrittrice Katherine Mansfield passò gli ultimi mesi di vita all’«Istituto per lo sviluppo armonioso dell’uomo» di Gurdjieff, a Fontainebleau, Francia, dove morì nel gennaio 1923. Un caso di plagio (non letterario, ma psicologico)?

IL FU MATTIA TEOSOFO Domanda numero uno: e se i rapporti di Luigi Pirandello con l’esoterismo e lo spiritismo non fossero improntati a una caustica ironia, come suggeriscono alcune sue pagine, ma scaturiscano da una profonda (e nascosta) convinzione, come sembrano dimostrare altre? Forse allora Il fu Mattia Pascal potrebbe essere letto come «un “trattato” di spiritismo mascherato da astute pennellate di autoanalisi della scissione dell’Io» (l’amico Luigi Capuana, invece, è accertato: credeva agli spiriti, fotografava ectoplasmi e partecipava a sedute spiritiche).

ECHI DI UN COMPLOTTO Domanda numero due: ma quella di Umberto Eco per i complotti (un complotto per nascondere un libro pericoloso è quello che circonda la biblioteca del Nome della rosa, complotti sono quelli a cui credono i «diabolici» nel Pendolo di Foucault, complotti avvolgono i maledetti Protocolli dei Savi di Sion nel Cimitero di Praga, e fondato per alimentare veri e falsi complotti è il giornale di Numero zero...) è puro divertissement letterario o una vera e propria ossessione (complottista)?

CROCE E SPIRITI Da ricordare il giudizio di Benedetto Croce su Antonio Fogazzaro, autore dell’inquieto romanzo Malombra (1881) nel quale sembra manifestare un esemplare caso di reincarnazione: «Riconosce importanza ai fenomeni della suggestione, della telepatia, dello sdoppiamento, della chiaroveggenza, dello spiritismo, come segni di futura unione della scienza con la fede».

IL PESSOA DAI MILLE VOLTI Fernando Pessoa lasciò duemila documenti inediti sull’astrologia, la sua più grande passione (sottaciuta dai critici). Altri interessi dello scrittore di Lisbona in ambito esoterico: l’ordine Templare di Portogallo (di cui si diceva iniziato), i Rosa+Croce, la Massoneria, la teosofia, la Gnosi e il «sebastianismo», il movimento mistico-secolare legato al mito millenarista del «Quinto Impero» che propugnava il ritorno del re Sebastiano I che avrebbe riportato il Portogallo agli antichi splendori. Comunque, al di là delle interpretazione politicamente corrette, Pessoa era fortemente conservatore, antidemocratico, monarchico.

PESSIME ALCHIMIE Il più grande bluff esoterico della letteratura? Per Claudio Asciuti (curatore della Guida alla letteratura esoterica) è Paulo Coelho, «uno scrittore che ha diluito, banalizzato e annacquato in un profluvio di operette una conoscenza sapienziale millenaria, rendendola irriconoscibile. I suoi romanzi sono un concentrato dei peggiori vezzi moderni e delle più trite “verità” New Age, scritti in uno stile piatto, con il tono di una favola per bambini».

ATTENTI AL MAGHETTO Se date da leggere ai vostri figli i libri di Harry Potter, ricordatevi che qualcuno li ha accusati di essere uno straordinario vettore di anticristianesimo e, addirittura, satanismo.


sabato 30 maggio 2020

Una strana storia: la collana “romanzi occulti” di Dracula nata in guerra

in collaborazione con Simone Berni: https://www.cacciatoredilibri.com/una-strana-storia-la-collana-romanzi-occulti-di-dracula-nata-in-guerra/

21/05/2020

Una strana storia inizia sempre in maniera normale…

La genesi di un mito

Dracula, di Bram Stoker (Milano, Fratelli Bocca Editore, 1945), ossia la rarissima prima edizione integrale italiana del libro cult del ‘900 mondiale (anche se la prima edizione inglese è del 1897) è un libro che negli ultimi anni ha acquistato notorietà crescente fra i comprovenditori sulla rete. Ormai è praticamente impossibile che un esemplare venga ignorato o non riconosciuto in un mercatino e ceduto per pochi euro.

Come si sa, in Italia esce una prima volta (in forma non integrale) per l’editore Sonzogno di Milano nel 1922 con il titolo di Dracula: l’uomo della notte e c’è un errore nel nome dell’autore (Brahm invece di Bram). Traduttore: Angelo Nessi. La copertina è la stessa in pratica dell’edizione francese del 1920 e nel volto del vampiro c’è una pur vaga rassomiglianza con quella dell’edizione ungherese di Drakula del 1898, per conto dell’editore Jëno Rakosi di Budapest.

Due decenni più tardi (l’anno è il 1945) entrano in scena gli Editori Fratelli Bocca di Milano. Stavolta l’edizione viene tradotta integralmente, da Remo Fedi. Copertina color seppia con un pipistrello marrone rossastro in primo piano, all’interno di un rettangolo. Quest’edizione (una “edizione di guerra“) risente naturalmente del periodo storico: la guerra, le difficoltà economiche nelle quali versavano anche gli editori, non ultima la difficoltà nei rifornimenti di carta e materie prime. Si tratta, perciò, di copie dall’aspetto fragile, un po’ sbiadite, spesso sovra-inchiostrate. Ma che conservano inalterato tutto il loro fascino.

La collana
Ed eccoci al punto focale di questa segnalazione: la collana. Dracula di Bram Stoker esce per gli Editori Fratelli Bocca nella collana cosiddetta “Romanzi occulti“. Dracula risulta essere il numero 7 della serie. Gli altri sono tutti romanzi esoterici ed iniziatici, alcuni di estremo interesse. Si spazia dal Tibet, alla magia, all’occultismo in senso stretto. Una scelta di campo non casuale quella di aver inserito il romanzo di Stoker. La prima cosa che non si può far a meno di notare è che i romanzi, benché numerati, non risultano elencati in ordine cronologico. Per esempio, il romanzo numero 1 della collana è stampato nel 1945 ma il numero 2 è del 1944 e così via. D’altra parte, si parla qui di una strana storia, no? La spiegazione credo che risieda nel fatto che, alcuni volumi, inizialmente previsti per il 1945, e numerati di conseguenza, furono invece stampati nel 1944 e viceversa. I titoli di cui si è a conoscenza sarebbero 14, ma soltanto di 11 si ha la certezza che siano stati effettivamente pubblicati.

Ecco l’elenco completo delle pubblicazioni (comprese quelle dubbie):

1. Mipam: il Lama delle Cinque saggezze, di Lama Yongden; Alessandra David-Neel (Milano, Fratelli Bocca, 1945, stampa 1944). Su eBay a 14,90 €.
2. Il domenicano bianco, di Gustavo Meyrink (Milano, Fratelli Bocca, 1944). Su eBay a 55,50 €.
3. La notte di Valpurga, di Gustavo Meyrink (Milano, Fratelli Bocca, 1944). Su eBay a 30,50 €.
4. Magia d’amore e magia nera: il Tibet sconosciuto, di Alexandra David-Neel (Milano, Fratelli Bocca, 1945, stampa 1944). Su eBay a di 34,63 €.
5. Zanoni, di Edoardo Bulwer Lytton; versione dall’Inglese con note di Francesco Cusani (Milano, Fratelli Bocca, 1945; 2° ed. nel 1952 ). Su eBay a 49,99 € – e a 7,50 €.
6. L’idillio del loto bianco, di Mabel Collins (Milano, Fratelli Bocca, 1944, stampa 1945). Su eBay a 20,50 €.
7. Dracula, di Bram Stoker ((Milano, Fratelli Bocca, 1945; 2° ed. nel 1952).
8. La sacerdotessa di Iside, di Edoardo Schuré (Milano, Fratelli Bocca, 1946). Su eBay a 19,50 €.
ex 8. L’angelo della finestra d’occidente, di Gustavo Meyrink; traduzione e introduzione di Julius Evola (Milano, Fratelli Bocca, 1949). Su eBay a 30,50 €.
9. Il fiore e il frutto, di Mabel Collins (Milano, Fratelli Bocca, dopo il 1949 oppure mai pubblicato).
10. (ma poi 9.). Il medico miracoloso: John Silence, di Algernon Blackwood (Milano, Fratelli Bocca, 1946). [Il medico meraviglioso] Su eBay a 35,40 €.
11. Romanzo senza parole: viaggio in astrale in venti notti successive, di Angiolo Biancotti (Milano, Fratelli Bocca, 1949). Su eBay a 15 €.
11bis. L’amante del Diavolo, di J. W. Brodie-Innes (Milano, Fratelli Bocca, dopo il 1949 oppure mai pubblicato).
12. Una strana storia, di Edward Bulwer-Lytton (Milano, Fratelli Bocca, dopo il 1949 oppure mai pubblicato).


Alcune curiosità

Uno dei titoli più misteriosi della collana è senz’altro il n. 9 (o meglio, che avrebbe dovuto essere il n. 9 – al posto de Il medico miracoloso), cioè: Il fiore e il frutto, di Mabel Collins (Milano, Fratelli Bocca, dopo il 1949 oppure mai pubblicato). Nessuna traccia, né sul sistema bibliotecario né sui canali di vendita. Il titolo in inglese è: The Blossom and the Fruit. A True Story of a Black Magician. Un romanzo sovrannaturale inquietante scritto nel 1887 che, si dice, fosse poi continuato da Madame Blavatsky, la nota medium e sensitiva di origine russa. Salvo sviste, o cambi di titolo radicali, il libro non sembrerebbe mai essere stato pubblicato in italia.

Poi c’è (o meglio, non c’è) L’amante del Diavolo, di J. W. Brodie-Innes (Milano, Fratelli Bocca, dopo il 1949 oppure mai pubblicato). Doveva essere il numero 11 della collana, secondo le intenzioni, ma non sembra essere mai uscito. John William Brodie-Innes (1848-1923) fu un membro di spicco dell’Ordine Ermetico del Tempio Amen-Ra della Golden Dawn di Edimburgo. Il libro era probabilmente la traduzione di The Devil’s Mistress, uscito in Inghilterra nel 1915. Il romanzo è ambientato nel 1600 ed è la storia di Isabelle Goudie, una contadina, con una vita noiosa e senza prospettive, fino a che il Diavolo entra nella sua esistenza. Prima di rendersene conto, Isabelle è innamorata e bramosa del Re delle Tenebre. E anche lui è colpito da Isabelle, i cui poteri spirituali completano perfettamente la sua divinità nera. Anche questo libro, non sembra mai essere stato pubblicato in Italia.

Ed eccoci a Una strana storia, di Edward Bulwer-Lytton (Milano, Fratelli Bocca, dopo il 1949 oppure mai pubblicato). Doveva essere il n. 12 della collana, ma se ne sono perse completamente le tracce, fino al 2019 quando il libro è uscito in Italia, per l’editore romano Settimo Sigillo, con un saggio introduttivo di Fabio Venzi. Dalla scheda editoriale:

“In questo romanzo l’autore ritorna sui temi trattati in Zanoni: il mesmerismo, la chiaroveggenza, l’ipnotismo, la visione di fantasmi e, soprattutto, l’occultismo. Ispirato da un sogno, il romanzo narra le vicissitudini di un dottore, Allen Fenwick, che si oppone al suo rivale, il dottor Lloyd, sostenitore delle teorie e dottrine di Mesmer. Il corso degli eventi lo porterà a rivedere la sua posizione ed in particolare ad accettare che l'”anima” è qualcosa di separato dall’esistenza corporale. Fenwick percorrerà così un vero e proprio percorso iniziatico, un “rito di passaggio”, alla scoperta di se stesso e dei “misteri” della vita. Una strana storia, dopo Zanoni e La Razza ventura, che completa la trilogia dei romanzi occultisti di Bulwer-Lytton.”

mercoledì 9 ottobre 2019

I primi libri sugli UFO negli Stati Uniti d’America: come è iniziato il mito dei “piatti volanti”

tratto da http://www.cacciatoredilibri.com/i-primi-libri-sugli-ufo-negli-stati-uniti-damerica-come-e-iniziato-il-mito-dei-piatti-volanti/

In principio fu… il 1950
Ho sempre avuto una curiosità insoddisfatta: quale è stato il primo libro pubblicato al mondo sul fenomeno dei dischi volanti? La questione è abbastanza complessa. Innanzi tutto parliamo di Stati Uniti d’America, e non potrebbe essere diversamente dato che tutta la problematica ufologica cosiddetta moderna parte dal 1947 con gli avvistamenti del pilota Kenneth Arnold nello Stato di Washington. Però, non sembra ci siano riferimenti chiari e incontrovertibili fino all’annus mirabilis 1950. Secondo gli esperti librai di Arcturus Book di Port St. Lucie, Florida, Behind the Flying Saucers (“Dietro ai dischi volanti”) (New York, Henry Holt and Company, 1950) di Frank Scully sarebbe uno dei primi tre libri pubblicati sull’argomento. È comunque da considerarsi il libro più importante degli inizi della problematica ufologica. Fu questo testo a scatenare l’entusiasmo popolare per i dischi volanti, la prima tiratura andò a ruba e le successive edizioni ebbero comunque tirature da record. Tutti i libri sugli Ufo degli anni ‘50 e ‘60 citano il lavoro di Scully, o almeno lo citano quelli – e non sono poi molti – dotati di una bibliografia.
Ma quell’anno escono in America – come minimo – altri cinque libri nei quali o si accenna o si parla diffusamente dei dischi volanti. Si tratta di: Star Guests (“Visitatori dalle stelle”) di William Duddley Pelley (Noblesville, Soulcraft); Flying Saucers: Portents of These “Last Days” (“Dischi volanti: un prodigio del nostro tempo”) della Sanctilean University (Santa Barbara, J. F. Rowny Press); The Flying Saucers Are Real (“I dischi volanti sono reali”) di Donald E. Keyhoe (New York, Fawcett Publications Inc.); Is Another World Watching? (“Ci stanno osservando da un altro mondo?”) di Gerald Heard (New York, Harper & Brothers) e Beyond the Moon (“Al di là/oltre della Luna”) di Edmond Hamilton (New York, Nal Signet Books). Traduco, per comodità, il termine saucer in disco.
Di The Flying Saucers Are Real di Donald E. Keyhoe esiste una recente ristampa di un appassionato ufologo disponibile su Lulu.com, il sistema di stampa digitale che ha ormai rivoluzionato l’editoria di nicchia.

Ma qualcuno dice che…
C’è però una seconda ipotesi sul primo nato tra i libri sugli UFO, anzi sui Flying Saucers. Nature of Infinite Entities di Orfeo Angelucci, di solito datato al 1952, potrebbe invece essere stato stampato la prima volta nel 1948 in una rarissima edizione a cura dell’autore. Lo afferma James R. Lewis (ed.) nel suo libro The Gods Have Landed (“Gli Dei sono atterrati”) (New York, University of New York Press, 1995).
Come in altri paesi, anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito prima dell’anno 1950 hanno fatto la loro comparsa alcuni libri che proponevano e anticipavano tematiche che poi sono diventate prettamente ufologiche. Tra di questi si può ricordare Frank E. Sorenson, con il suo Now We Fly (“Adesso voliamo”) (Chicago, John C. Winston Co., 1944). Due anni più tardi esce un pamphlet di Kenneth Goff, dal titolo: Traitors in the Pulpit and Treason Toward God (“Traditori nel pulpito e tradimento verso Dio”) (Englewood, Colorado, edizione privata, 1946). In questo libricino di appena 61 pagine compare un capitolo intitolato: The Flying Saucers: From Russia, From Another Planet, Or From God (“Dischi volanti: dalla Russia, da un altro pianeta o da Dio”).

Le sovraccoperte, il vero fattore scatenante!
In ogni caso, i primi lavori sui dischi volanti sono goffi, imprecisi, in quanto il fenomeno è nuovo e la casistica ancora insufficiente per uno studio sistematico. E questo lo si capisce benissimo anche leggendone solo qualche pagina. Lo stesso Kenneth Arnold – che involontariamente dette il via all’Ufologia come fenomeno di massa nel 1947 – decide di mettere nero su bianco e assieme a Ray Palmer fa uscire, ma non prima del 1952, The Coming of the Saucers (“L’arrivo dei dischi”) (Amherst, Wisconsin, Amherst Press).
Dei libri appena elencati sono soprattutto le sopraccoperte illustrate che colpiscono la fantasia della gente. Behind the Flying Saucers di Frank Scully è un volume in ottavo con copertina rigida in tela celestina, con due linee blu che si intersecano al piatto anteriore. Nella sopraccoperta un “piatto” volante bianco solca il cielo color verde mare e si addentra nell’oscurità. Se prendiamo questo libro come il punto di partenza della rivelazione del problema-Ufo, si può dire che una simile immagine rappresenta l’oscurità dalla quale il problema non uscirà mai più. Oltre mezzo secolo più tardi siamo ancora a dibattere su che cosa sono, da dove vengono e che cosa vogliono questi benedetti dischi volanti. Il libro di Scully parla di strani omuncoli che sarebbero precipitati con il loro disco volante. Inizialmente queste teorie erano state pubblicate sulla rivista Variety e poi messe in volume. Il concorrente True fece svolgere delle indagini e smascherò uno dei testimoni scientifici di Scully, screditando così le affermazioni dell’autore.
The Flying Saucers Are Real di Donald E. Keyhoe è invece un libricino in sedicesimo, copertina rigida ma non rilegata. Largo esattamente 4 pollici e un quarto, è un vero e proprio pocket. La copertina è rivestita tipograficamente da una sottile pellicola trasparente che con il tempo tende a staccarsi. Così è abbastanza difficile trovare una copia di questo libro in perfetto stato. Un libraio di Glendale, California, chiama questa pellicola con il nome di plasticine, ma non so se è corretto. L’illustrazione della copertina è da autentica saga stellare, con dischi volanti fantasiosamente sagomati e colorati, da cui dipartono misteriosi fasci di luce. Il tutto in orbita sulla Terra; si intravede la California in basso. Questa immagine è diventata un classico dell’Ufologia, riportata spesso in locandine e manifesti in occasione di mostre e convegni sui dischi volanti. O riprodotta su pubblicazioni del settore. L’autore, Frank Tinsley, potrà esserne soddisfatto, speriamo solo ne abbia ricavato il giusto guadagno.
Il librettino in sé non è rarissimo, credo ce ne siano in circolazione ancora una certa quantità di copie. Come detto, però, sono rare le copie perfettamente conservate, con ancora la pellicola attaccata. Come se non bastasse, la carta di questo libro tende facilmente ad ingiallire e con il passare dei decenni ritengo diventerà assai fragile.
Per assurdo, infatti, i libri non andrebbero mai letti, soprattutto certe brossure tascabili. Leggendole, pian piano si rovinano, allentandosi o addirittura scollandosi. Per i librai le copie unread (“non lette”) sono le migliori, e il perché è evidente al momento di pagare il conto!

La Sanctilean University, il pazzo lato dell’America!
Del lotto degli aspiranti al titolo – forse più platonico che altro – di “primo nato” tra i libri sui dischi volanti fa parte anche lo strano Flying Saucers: Portents of These “Last Days” della Sanctilean University. È in realtà un booklet, cioè un libricino, poco più che un opuscoletto. Conta 40 pagine in formato ottavo, ha una copertina giallo cadmio, con titolazioni in azzurro. È il booklet n. 2 della serie della Sanctilean University di Florence, Arizona. Va subito detto cosa sia questa Sanctilean. Una specie di congrega religioso-culturale che professa ideali new age, una delle tante che caratterizzano il poliedro Stati Uniti d’America. Questa università, sono loro stessi che lo dicono, “è una Educational Corporation dello stato dell’Arizona, in possesso di tutte le autorizzazioni legali di ogni altra università al mondo”. Il libretto in questione non è frequente sul mercato del raro, in effetti deve essere stato stampato in un numero limitatissimo di copie, poste in vendita a 50 cents l’una nel 1950. Si divide in tre parti e nell’ultima tratta del fenomeno dei dischi volanti. La sezione in questione si intitola “Flying Saucers and Related Phenomena”.
L’autore del libretto non è specificato chiaramente. Tutte le indicazioni presenti riportano il nome della Sanctilean al posto di quello dell’autore, il quale, in carne e ossa, potrebbe essere il reverendo John Lowell che due anni prima (1948) aveva pubblicato un altro volumetto per la stessa serie, per la cronaca si trattava di The Impending Golden Age, considerato abbastanza raro in prima edizione. Dice lo stesso reverendo Lowell:

“La Golden Age – L’Età dell’Oro – è il settimo anno dei tredici che compongono un ciclo solare di avanzamento. Le Età dell’Oro sono periodi ricorrenti di rinnovamento astronomico della Terra, in preparazione per il successivo atto nel processo di creazione. La prossima Golden Age è imminente”.

Così almeno si riteneva nel 1948.

Ma insomma, chi ci sta guardando da lassù?
Gerald Heard, un raffinato scrittore nato nel 1889 in Inghilterra e trapiantato in California dal 1937, fu autore del celebre Is Another World Watching? (New York, Harper & Brothers, 1950). L’edizione americana fu poi seguita da quella inglese, nota con il titolo The Riddle of the Flying Saucers (“L’enigma dei dischi volanti”), edita da Carroll & Nicholson di Londra. Da notare come curiosità il fatto che il titolo dell’edizione americana viene usato come sottotitolo nell’edizione inglese e viceversa.
Anche la sopraccoperta di Is Another World Watching? porta un’illustrazione che poi diventerà familiare per chi si occupa di dischi volanti. La Terra vista da un oblò di un’astronave misteriosa. Un disegno che lascia tutto lo spazio necessario all’immaginazione di ognuno di noi. L’edizione inglese, invece, in maniera più esplicita sotto il profilo del messaggio da dare al futuro lettore, porta una sopraccoperta nella quale campeggia il nostro pianeta illuminato dal sole e dal quale fuoriesce una squadriglia di nove dischi volanti.
L’edizione americana è un libro rilegato con copertina rigida in tela color cappuccino al dorso e finta tela, più scura, ai piatti. Il colore di fondo della sopraccoperta è il grigio grafite. Il formato è l’ottavo, le pagine 183, con quattro tavole di fotografie di dischi volanti. In questo libro Heard si produce in un’ardita teoria. Secondo lui i dischi volanti vengono da Marte. I marziani sarebbero simili a dei grandi insetti ma dotati di un’intelligenza superiore.
Ho, come curiosità, trovato un libro molto particolare scritto da Frank Scully. Si tratta di Blessed Mother Goose (“Benedetta mamma oca”) (Hollywood, House-Warven, 1951). Altro non è che un libro di canzoncine e di rime per maestrine d’asilo. Nulla che riguardi l’Ufologia. Stupende le illustrazioni di Keye Luke. Al frontespizio noto una bella dedica dell’autore a una bambina che ha perso il padre nella guerra di Corea. All’interno del volume, come segnalibro, c’era una bella foto d’epoca che ritrae l’autore mentre consegna una copia del suo lavoro a un sacerdote

[testo tratto da “Dischi volanti e mondi perduti“, in: A caccia di libri proibiti, di Simone Berni (Edizioni SimOn, 2019)]

sabato 29 aprile 2017

Guida alla Massoneria. Un viaggio nei misteri dell’iniziazione

Guida alla Massoneria
Un viaggio nei misteri dell’iniziazione
di Michele Leone
Odoya edizioni 2017
In libreria dal 20 Aprile, 384 pagine, 20 euro, collana Odoya Library






Michele Leone nel realizzare questa guida alla massoneria “3.0” ha unito esigenze differenti. La prima è quella di attualizzare un "fenomeno" che compie trecento anni proprio nel 2017 e l’altra quella di organizzare e descrivere nel dettaglio il suo background. Benché l’anniversario sia ghiotto: nel 1717 si costituisce la più importante Grande Loggia ovvero quella londinese, Leone critica l’influenza che questa ha oggi sulle massonerie europee, fino a chiedersi se l’immobilismo inglese non abbia "ucciso" lo spirito massone. Oltre a questo attacco frontale, l’autore si fa latore anche di una battaglia: l’ingresso delle donne a pieno titolo nella latomistica istituzione.
Ma Leone è prima di tutto un teorico in grado di spaziare tra mito e contemporaneità, rendendo nota non solo la storia della Massoneria, ma anche la sua protostoria. Partendo dal presupposto che capire a fondo la materia è proprio solo degli iniziati (“sarebbe come spiegare un bacio”) prova a fornire un filo di Arianna utile per tutti, anche per chi non ha intenzione di diventare Apprendista.
Bisogna quindi seguirlo nel doppio presupposto materiale e spirituale della Massoneria: da un lato traccia quindi le storie delle Corporazioni, Gilde e poi Logge di muratori e architetti, mentre dall’altro si addentra nella storia delle scuole iniziatiche perché, tra le tante cose che metterebbero d’accordo ogni massone c’è il fatto che la Massoneria sia eminentemente una scuola iniziatica.
L’ambizioso lavoro su simboli, riti e miti è puntellato da una foltissima messe di citazioni da Leon Battista Alberti , Apuleio, Umberto Eco, Le Goff, Jung, René Guénon, la Bibbia e tante altre fonti eccellenti. Se seguire simbologie e rituali a volte diventa ostico per il neofita, è invece veramente utile per capire il “fenomeno” in genere conoscere la narrazione alla base di tutti i credo delle logge, ovvero il mito di Hiram. Coloro ai quali non fosse familiare la storia dell’edificazione del tempio di Salomone e del semidivino architetto che introdusse la divisione tra Apprendisti, Compagni e Maestri — in grado di riconoscersi
tramite parole, toccamenti e segni — troveranno interessante il suo racconto in questo libro addirittura in differenti versioni. La narrazione della storia di Hiram è in questo caso completa di liaison con ritualità e simbologie ancora in uso.
Per quanto sempre al limite del “libro per iniziati”, il pregio della Guida alla Massoneria è quello di organizzare l’armamentario concettuale massone per la prima volta secondo un’ottica italiana.
Basti aggiungere la presenza nel volume di materiali utili quali il succoso capitolo “E se volessi diventare Massone?” e alcune costituzioni in appendice come quella legata a Federico II e si capisce come di una Guida alla Massoneria così aggiornata e completa ce ne fosse proprio bisogno.
Michele Leone dalla fine degli anni Novanta ha indirizzato le sue ricerche prevalentemente nell’ambito delle “scienze tradizionali”, con peculiare riferimento alla Tradizione Ermetica e alla Massoneria. È responsabile della collana “I Ritrovati” per Mondi Velati Editore. Collabora con alcune testate periodiche e per Delta, Rassegna di Cultura Massonica, per la quale è direttore del comitato di redazione. Numerose le sue pubblicazioni: Il linguaggio simbolico dell’esoterismo (2013, con M. Centini); Le Magie del Simbolo (2014, con G. Zosimo); Misteri Antichi e Moderni. Indagine sulle società segrete (2015), oltre alle curatele di volumi di Enrico Queto, Giovanni de Castro, Eugène Goblet d’Alviella e altri. www.micheleleone.it



venerdì 29 gennaio 2016

Beatles e Satanismo, un paio di libri rari

di Simone Berni

Bookle.org, stasera ci ha veramente sorpresi. Ecco due libri cult di Gino Armuzzi: Centomila atomiche su Liverpool (Frassinelli, 1997) e Sognavo di essere Bukowski (Sperling & Kupfer, 1994). Se siete dei complottisti nati, se amate Beatles e Satanismo, se siete succubi dei vostri eroi, se prendete abitualmente il thè con Charles Manson o provate la biancheria intima di Roman Polanski....ecco le vostre letture. Cercateli anche voi su Bookle.org: ce ne sono ancora delle copie disponibili!


sabato 23 gennaio 2016

Dischi volanti

di Simone Berni(*)

Oggi vi presento uno dei primi libri pubblicati in lingua portoghese sugli UFO (il mondo li chiamava ancora Flying saucers, a quei tempi). Si tratta di: "O Mistério dos Discos voadores", di Donald E. Keyhoe (Porto, Editorial O Primerio de Janeiro, 1955). La copertina è praticamente la stessa di quella dell'edizione originale americana. Un salto indietro nel tempo di 60 anni...
























Simone Berni, bibliofilo e cacciatore di libri è ideatore di Bookle.org  nuovo super motore di ricerca per libri rari, nuovi e usati. Se c'è un libro che state cercando senza successo e soprattutto se non avete tempo da dedicarci, Bookle.org è il sito che fa per voi. Fare una ricerca su Bookle.org equivale a fare la stessa ricerca contemporaneamente su: Maremagnum, Abebooks, Amazon, eBay, IBS, Comprovendolibri, Subito, Kijiji, Il Libraccio. Inoltre, ogni giorno nuovi siti si aggiungono a questa lista. Cine se non bastasse, potete registrarvi gratuitamente e il sito cercherà, cercherà, cercherà in automatico il vostro libro senza stancarsi mai. E Quando lo troverà, vi invierà una mail per avvertirvi.
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