Il progetto di
demonizzazione dell’Islam – a parole naturalmente tale demonizzazione viene
puntualmente negata – ed il mito del Clash
of Civilizations (scontro di civiltà) di Samuel Huntington sono stati
abilmente messi in atto da decenni ed oggi iniziano a dare i loro risultati,
con maggioranze silenziose qui negli USA pronte ad appoggiare altre guerre di
espansione, una volta chiamate ‘guerre giuste’ ed oggi divenute, quasi per
magia, ‘guerre umanitarie’.
Il concetto di guerra umanitaria o di terroristi - che quando combattono dalla propria parte sono patrioti e quando sono dalla parte avversa diventano terroristi - sono il risultato di una profonda ‘contaminazione’ del linguaggio che è stato piegato alle esigenze dell’Impero, il quale non può rischiare di vedere le proprie scelte inficiate da un eventuale mettersi di traverso di un’opinione pubblica che chiami le cose con il loro nome, che con il termine guerra intenda morte, distruzione, fame, ingiustizia. Allora se la chiamiamo guerra umanitaria mettiamo in primo piano il bene che si pretende di perseguire, così che il termine guerra evocherà al massimo un riferimento ai collateral damage, ai danni collaterali.
Il concetto di guerra umanitaria o di terroristi - che quando combattono dalla propria parte sono patrioti e quando sono dalla parte avversa diventano terroristi - sono il risultato di una profonda ‘contaminazione’ del linguaggio che è stato piegato alle esigenze dell’Impero, il quale non può rischiare di vedere le proprie scelte inficiate da un eventuale mettersi di traverso di un’opinione pubblica che chiami le cose con il loro nome, che con il termine guerra intenda morte, distruzione, fame, ingiustizia. Allora se la chiamiamo guerra umanitaria mettiamo in primo piano il bene che si pretende di perseguire, così che il termine guerra evocherà al massimo un riferimento ai collateral damage, ai danni collaterali.
Oggi la “guerra globale al terrorismo viene
presentata come ‘scontro di civiltà’, una lotta tra valori e religioni in
competizione, mentre in realtà si tratta di una pura e semplice guerra di
conquista, determinata da obiettivi strategici ed economici”.[1]
Che poi sono l’assicurare
– sotto la direzione della Banca Mondiale e dell’IMF, il Fondo Monetario
Internazionale – agli USA ed ai loro alleati il controllo delle fonti di
energia, la privatizzazione delle aziende di proprietà statale ed il
trasferimento delle risorse economiche dei Paesi aggrediti nelle mani del
capitale straniero.
Ora però – con le recenti
vicende di Siria e Iran - per la prima volta negli ultimi decenni questa
incontrastata espansione sembra venir ostacolata dall’opposizione combinata di
Russia e Cina. Allora ai proclami di guerra si sostituisce il subdolo
alimentare la guerra civile interna con la speranza che un altro regime sgradito
– o non più gradito - all’Impero venga rovesciato da improbabili ‘primavere
arabe’, come è già accaduto nel caso di Tunisia, Egitto e Libia.
Tutta l’attenzione continua comunque a essere sistematicamente indirizzata verso l’esterno, mentre all’interno degli USA sono in continuo aumento le misure antidemocratiche e le limitazioni delle libertà individuali, con la militarizzazione della polizia, i poteri praticamente illimitati attribuiti da Obama alla Homeland Security, con il rinnovo quadriennale, nel 2011, del Patriot Act che sancisce la legalità di arresti, torture e finanche di uccisioni di cittadini americani se richiesto dalla ‘sicurezza nazionale’ nonché di controllo – meglio dire spionaggio - pressoché assoluto sull’intera popolazione.
Tutto ciò fa pensae che qualcosa stia vigorosamente spingendo le élite dominanti ad accelerare la realizzazione del progetto del NWO attraverso sempre più manifesti processi di controllo e di mistificazione degli eventi a livello mondiale.
Probabilmente questo è dovuto a due ordini di fattori.
Prima di tutto all’aumento esponenziale delle persone che – grazie ad Internet – riescono ad informarsi in tempo reale di quanto accade nel mondo, sfuggendo alle ‘sirene’ del mainstream, da anni ormai quasi completamente embedded.
In secondo luogo al
‘risveglio interiore’ di molte persone che iniziano a prendere posizione –
interiormente ed esteriormente – contro la realizzazione del progetto del NWO,
che sta palesemente trascinando l’umanità su una china disastrosa.
Gli effetti della crisi economica del 2008 stanno infatti palesando le contraddizioni del liberismo assoluto - che ha di fatto deificato il ‘Mercato’ ponendolo al di sopra di ogni valore umano – mostrando il vero volto del progetto di un Nuovo Ordine Mondiale.
udolf Steiner affermò espressamente, nel lontano 1919, che “l’elemento anglo-americano potrà certamente conseguire il dominio mondiale ma senza la tripartizione della società tale dominio inonderà il mondo con la malattia e la morte della cultura”[2].
Vale a dire che senza la ‘correzione’ dell’idea della tripartizione dell’organismo sociale il modello anglosassone non porterà che degradazione alla cultura umana.
Quali sono dunque, alla luce di queste indicazioni, le conseguenze per l’umanità di questo modello in termini di sofferenza per la vita umana?
Il capitalismo sfrenato, il consumismo, la globalizzazione, l’inquinamento, la diffusione capillare della droga, la volgarizzazione della cultura, sostituita dal culto delle immagini televisive, l’apparire a scapito dell’essere.
Il perpetuarsi di vastissime sacche di miseria e di degradazione e l’incessante ricorso alla guerra e alla sopraffazione di chi non segue gli stessi principi sociali o politici.
Come non riconoscere negli eventi di oggi le avvisaglie di quella ‘terza prova’ cui alludeva Massimo Scaligero come a una necessaria correzione al deragliamento della cultura occidentale: “Questa contraddizione giunta collettivamente
al limite, ormai per la seconda volta, nell'attuale secolo, conoscerà la sua istanza risolutiva nei prossimi decenni quando si presenterà la terza prova: la quale è virtualmente cominciata e pesa ormai su ciascun essere umano, come segreta angoscia, come segreta paura, come senso d'inutilità e senso di impotenza.”[3]
Il senso di angoscia che pervade – ormai da decenni – le popolazioni umane è stato creato ad arte dalle élite dominanti per mantenere le persone in uno stato di continua soggezione, di paura di perdere quanto si è acquisito - quando non la vita stessa - sempre per colpa dell’altro: il bolscevico, il brigatista, il terrorista…
Quale via d’uscita?
L’unica possibile; quella della consapevolezza e della lucidità sempre maggiori di chi intraprende con serietà un percorso spirituale.
Quella di un’azione interiore e di una trasformazione progressiva di se stessi in accordo con la lucida comprensione dei segni dei tempi.
Senza trascurare la pervicace tenacia nell’indagare ogni aspetto della nostra vita – compresa la politica, la storia e l’economia - alla luce della conoscenza spirituale, che deve divenire il nostro fedele strumento di conoscenza sia del Mondo spirituale sia di quello fisico.
“L'ora presente – scrive Massimo Scaligero - è grave:
non è una espressione retorica, questa. Chi conosce come realmente stiano le cose, sa che quei pochi che
hanno una qualunque responsabilità interiore, non dovrebbero ormai perdere più
un minuto di tempo, non dovrebbero più rimandare di un attimo la loro decisione
per quei superamenti che in segreto essi veramente conoscono di quale natura
debbano essere”.[4]
[1] Michel Chossudovsky,
Towards a World War III Scenario. https://store.globalresearch.ca/store/towards-a-world-war-iii-scenario-the-dangers-of-nuclear-war/
[2] Rudolf Steiner, O.O.194 La
missione di Michele - La manifestazione dei segreti dell’essere umano
[3] Massimo Scaligero, Iniziazione
e Tradizione, pag.42
[4] Ibidem