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UFOLOGIA: UNO SGUARDO AL CIELO
tratto da "L'Opinione" del 18 giugno 2021
di Pierpaola Meledandri
“Abbiamo a che fare con più “visitatori da altrove” che ci monitorano da tempo, specie dopo Hiroshima e Nagasaki. Peraltro, pur nella loro diversa origine, non ci hanno né conquistati, né schiavizzati, per cui non credo siano più pericolosi di certi leader politici nostrani”. Abbiamo parlato di Ufologia nell’intervista al dottor Roberto Pinotti (*).
Dottor Pinotti, la sua fama è mondiale, la sua presenza sui media è stata costante nel corso degli anni. Nel cielo stellato dal 2019 al 2021 ha osservato qualcosa di diverso?
Il lockdown ha consentito alla gente di osservare il cielo molto più di prima e ciò spiega l’aumento delle segnalazioni durante la pandemia. Nel corso della vita è capitato anche a me, in occasioni diverse, di avvistare degli Ufo. A parte un avvistamento personale negli anni ’60, nel 1978 (anno in cui in Italia si sono avuti oltre 2mila avvistamenti che imposero alla nostra Aeronautica di seguire istituzionalmente il tema da allora in poi), per tre ore (da Mezzanotte alle 3) con una compagnia di altre 10 persone (3 donne fra cui mia moglie e 7 uomini, tra i quali un professore universitario) ho osservato una dozzina di diversi oggetti che, isolati e anche in formazione hanno eseguito una sorta di “show” aereo di fronte a noi. E li fotografammo pure. Il giorno successivo tornammo in zona in nove per verificare il posto alla luce del sole, e fummo sorvolati da un grande oggetto sigariforme in quota di apparenza e compattezza metallica, che osservammo fino alla sua scomparsa per almeno mezzo minuto. Poi nel 1997, in Messico, osservai un oggetto luminoso ovoidale con una troupe della Tv svizzera che però non fu in grado di riprenderlo, nonostante la prolungata osservazione. Infine, nel 2017, durante l’annuale Simposio ufologico mondiale da me organizzato da 30 anni a San Marino, una vasta formazione di Ufo ad alta quota è stata vista e filmata da numerosi testimoni in pieno giorno. La osservai anche io fra i tanti.
L’Universo è troppo grande e misterioso, per non pensare ad altre forme di vita intelligenti. Ci esponga brevemente quanto i suoi studi possano fare chiarezza su tale realtà.
Ormai la scienza ammette che è impossibile, anche a livello di calcolo delle probabilità, che non esistano civiltà extraterrestri. E il Seti (Search for extra-terrestrial intelligence) le ricerca da tempo. E lo dice anche Santa Romana Chiesa a livello teologico. Lo ha perfino detto Papa Francesco.
A suo avviso, il progetto di riduzione della popolazione mondiale, del quale si vocifera da un po’ di tempo, è un’astrusa teoria complottista o c’è del vero?
Purtroppo credo che l’arma batteriologica nota come Covid-19 non sia “scappata di mano” a qualcuno per errore o fatalità. Il tutto appare funzionale a un piano di depopolazione planetaria configurato da più parti da tempo. Credo poco alle coincidenze fortuite.
Quali sono le sue considerazioni sulle origini di questa pandemia? A suo avviso l’incipit del Covid-19 è solo terrena?
Sì, è solo terrena e artificiale, come ormai sta emergendo. Fred Hoyle aveva ipotizzato tanti anni fa che la Spagnola con i suoi 50 milioni di morti fosse dovuta ad un virus extraterrestre importato sulla Terra da meteoriti, e oggi il suo “discepolo” Chandra Wikramasinghe ha ipotizzato lo stesso per il Covid-19. Ma non ci sono prove.
Avvistamento, tracce, filmati, provenienti da varie parti del mondo, sono interpretabili in molti modi. A suo avviso gli extraterrestri ci osservano o sono anche tra noi?
Ci osservano da tempo immemorabile in quanto civiltà a loro inferiore, arretrata ma anche eticamente non affidabile, da cui l’assenza di contatto di massa. E sono anche fra noi, ovviamente quelli che per apparenza fisica possono farlo. Non ci troviamo di fronte ad esponenti di un’unica specie planetaria.
Ritenendo presenti fra noi esseri con sembianze umane ma appartenenti ad altri mondi, quali sarebbero gli indicatori per riconoscerli?
Visto che con alcuni di loro la differenza appare minima non è facile rispondere.
Il fenomeno degli extraterrestri continua a catturare l’attenzione di tanti, pur sussistendo moltissimi negazionisti. Ci illustri il suo pensiero.
I negazionisti sono ormai una specie quasi un via di estinzione. Ora gli Ufo sono stati sdoganati – auto-smentendosi – perfino dal Pentagono. Max Planck diceva che una nuova verità scientifica si impone non grazie ai suoi sostenitori, ma perché i suoi detrattori muoiono, mentre cresce una nuova generazione atta ad accettarla. Ormai l’idea della esistenza degli alieni è pacifica per oltre l’80 per cento della gente.
Infine, fa parte della sua lunga esperienza la raccolta di dati empirici che facciano pensare a un contatto diretto fra gli umani e gli alieni?
Assolutamente sì. L’evidenza di questi è quanto di meglio ci può essere per comprovare la realtà di certi fenomeni. È successo più volte con l’analisi di reperti o tracce lasciate dagli Ufo stessi.
Esiste un progetto degli extraterrestri relativo alla Terra? E se esiste quali sono il loro i loro fini? Desiderano conquistarci, sottometterci, sfruttarci?
Abbiamo a che fare con più “visitatori da altrove” che ci monitorano da tempo, specie dopo Hiroshima e Nagasaki. Peraltro, pur nella loro diversa origine, non ci hanno né conquistati, né schiavizzati, per cui non credo siano più pericolosi di certi leader politici nostrani. Magari qualcuno è migliore di noi.
(*) Nato a Venezia il 1944, politologo, sociologo e giornalista scientifico, è stato un ricercatore aerospaziale consulente del Seti (l’Ente radioastronomico per la ricerca di civiltà extraterrestri) che ha collaborato con l’Asi, l’Esa, l’International Space University e l’Università di Firenze. Ha al suo attivo oltre 50 titoli di saggistica in sette lingue e nel 1967 ha fondato il Centro ufologico nazionale (Cun) di cui è presidente. Noto al pubblico italiano e non solo per i suoi popolari interventi radiotelevisivi, anche la Rete lo indica come uno dei massimi esperti di Ufo, astrobiologia, protostoria, fenomeni insoliti ed esoterismo. Ha realizzato un centinaio di congressi mondiali e di quelli da lui annualmente coordinati sotto l’egida del Governo di San Marino 30 sono stati dedicati agli Ufo e 20 alla vita extraterrestre. Dirige le riviste di divulgazione scientifica Ufo e Archeomisteri. Il suo profilo su Wikipedia è pure stato realizzato in inglese, francese, rumeno, bulgaro e cinese. Ha visitato una trentina di paesi in cinque continenti. Astrofilo, gli è stato dedicato nell’ufficiale Minor Planets Catalogue l’asteroide Pinotti 12470-1997BC9, scoperto il 13 gennaio 1997 dall’astrofila Maura Tombelli del Gruppo Astrofili di Montelupo Fiorentino (Firenze). Dal 2020 è presidente dell’Icer (International coalition for extraterrestrial research), il sodalizio globale teso ad affrontare la provenienza non terrestre degli Ufo nelle sedi istituzionali e in ambito Onu.
domenica 6 aprile 2025
La leggenda dei dannati di Alagna
in collaborazione con l'autore Michele Leone
tratto da: https://micheleleone.it/dannati-alagna/
La cupa leggenda dei dannati di Alagna in Val Sesia
Le Alpi, le montagne tutte, sono ricche di leggende, di misteri, di miti, oggi incontriamo quella dei dannati di Alagna in Val Sesia (Vercelli). Per narrare la leggenda dei dannati di Alagna mi avvarrò delle parole di Maria Savi-Lopez.
«Altra poetica leggenda italiana che ricorda le anime. dei poveri morti, dannati a rimanere nei ghiacciai, è quella che narrasi in Alagna, in Val Sesia, e che tra- scrivo come l’ebbi dall’egregio cav. Farinetti. “In tempi non molto lontani vi era in Alagna la pia credenza, specialmente fra le donne, che le anime dei defunti, prima di salire al cielo erano obbligate per purgare le lievi colpe, di passare qualche tempo nei ghiacciai del Monte Rosa; e questo tempo poteva essere abbreviato dalle preghiere dei parenti e degli amici, quando fossero fatte sopra i ghiacciai stessi. Quindi nell’estate, nei di festivi, comitive di donne si recavano in pellegrinaggio alle falde inferiori dei ghiacciai più vicini, e colà giunte si ponevano colle ginocchia nude sul vivo ghiaccio, pregando con fervore per le anime dei loro cari defunti.
Non sono molti anni chi dettò queste linee, incontrò un giorno a poca distanza del ghiacciaio di Bors una buona donna con un sacchetto in tela sulle spalle, dal quale sporgeva un manico di legno; interrogata per sapere dove era diretta, e quale strumento avesse nel sacco, disse di recarsi ai ghiacciai per farvi alcuni gradini con una piccola scure, affinché l’anima di sua madre, morta pochi giorni prima, vi potesse più facilmente salire.
Questa pia credenza intorno alle anime purganti nei ghiacciai ha potuto avere qualche fondamento nel fenomeno singolare e misterioso, che si verifica qualche volta nei luoghi ove il ghiacciaio presenta una superficie alquanto estesa e poco inclinata. Nelle giornate calde di estate, il ghiaccio fonde sotto i raggi del sole formando una quantità di rigagnoli, i quali infiltrandosi nelle numerose piccole crepaccie più o meno profonde, producono alle volte dei suoni strani e sorprendenti, mentre sembra udire pianti, gemiti e singhiozzi di persone dolenti. Chi scrive queste parole ebbe occasione più volte di udire, non senza viva commozione, tali lamenti, e non si meraviglia punto, come la pia credenza, sopra narrata, abbia potuto avere origine nella mente semplice e buona dei montanari che abitano in vicinanza dei grandi ghiacciai».
Chi ha veduto nel loro spaventevole aspetto certe altissime regioni alpine, e sa che cosa siano di notte, al pallido chiaror della luna i ghiacciai rotti dai crepacci paurosi, e coperti dalle nere diramazioni delle morene, può immaginare solo in tutta la sua grandezza il quadro imponente apparso alla fantasia degli alpigiani, quando hanno visto le innumerevoli schiere di fantasmi intenti al notturno lavoro onde distruggere il ghiaccio; ma più terribile ancora deve essere la scena, quando la tormenta imperversa ed i turbini di neve si levano verso il cielo scuro, quando i larici si spezzano, le montagne franano sotto l’urto violento delle valanghe, e gli spiriti travolti dalla bufera infernale, flagellati dalla neve gelida e dai rami spezzati, sono gittati da rupe a rupe e da cima a cima , nella guerra del vento contro le montagne. Scena spaventevole fra le Alpi!»
Spero ti sia piaciuta la leggenda dei dannati di Alagna, dimmi cosa ne pensi nei commenti e condividi questo post con i tuoi conoscenti. Presto un’altra storia o un’altra leggenda.
Gioia – Salute – Prosperità