sabato 20 luglio 2019

Questione di vampiri

tratto da: http://www.cacciatoredilibri.com/questione-di-vampiri/

Il 16 giugno 1816 è una data che nessun amante dell’horror dovrebbe ignorare. Fu una notte di tempesta e di vento incessante per gli ospiti di una Villa sul Lago di Ginevra, Villa Diodati, i quali, impossibilitati ad uscire, non trovarono niente di meglio che sfidarsi a scrivere racconti del terrore. Tra di loro c’era nientemeno che Lord Byron, accompagnato dal suo medico e segretario personale John W. Polidori. Tra gli altri ospiti c’erano Percy Shelley e la sua compagna Mary Wollstonecraft, e anch’essi presero parte alla sfida.
Il mattino seguente erano così nate due delle creature delle tenebre tra le più popolari per tutto il XX secolo e fino ai nostri giorni: Frankenstein e Il Vampiro, quest’ultimo l’autentico precursore del Dracula di Bram Stoker. La signora Wollstonecraft, infatti, di lì a poco sposerà il suo compagno assumendone il cognome, Shelley, ed è da tutti ricordata come la creatrice di Frankenstein.
Meno noto per il grande pubblico, invece, è il primo Vampiro letterario il cui protagonista presenta già in nuce le tipiche connotazioni del vampiro Stokeriano, ossia un gentiluomo di nobile stirpe, di bell’aspetto, che sugge il sangue alle sue malcapitate vittime di notte, per poi nascondersi o defilarsi di giorno.
Fu l’umile medico-segretario di Byron, ossia John William Polidori, inglese di origini italiane, a creare questa figura, mutuandola dalle caratteristiche di un personaggio (Lord Ruthwen) di un’opera del suo più famoso e talentuoso principale. L’opera di Polidori uscirà solo nell’aprile del 1819, prima in periodico e poi in volume, con il titolo The Vampyre: A Tale (London: Sherwood, Neely, & Jones). Fu attribuita inizialmente allo stesso Byron, il quale ne rigettò energicamente la paternità. Lo stesso anno il libro uscì in Francia, sempre in inglese, con il titolo The Vampyre: A Tale by the Right Honorable Lord Byron (Paris: Galignani, 1819). Ma quale fu la prima edizione italiana? Da sempre i nostri bibliografi riportano un’edizione del 1831, stampata a Udine (probabilmente un’edizione clandestina). Il riferimento lo troviamo nell’opera più importante dedicata alla letteratura “vampiresca”, ossia I vampiri tra noi, a cura di Ornella Volta e Valerio Riva (Milano, Feltrinelli, 1960). I curatori citano pertanto Il Vampiro, novella di Lord Byron del 1831 come prima apparizione dello scritto nella nostra lingua. Tra l’altro il libro non pare posseduto da alcuna biblioteca.
Fabio Giovannini, massimo esperto di letteratura sui vampiri in Italia, fa giustamente notare che il racconto di Polidori ebbe una fama e una popolarità così alta in quegli anni che non si può pensare che la prima edizione italiana sia apparsa solo dodici anni più tardi. Ce ne deve essere stata qualcun’altra nel frattempo. Ma nessuna biblioteca italiana sembra venire in soccorso del curioso bibliografo deciso a vederci chiaro. Ultim’ora: Fabio Giovannini segnala che nel periodico Il Raccoglitore, anno 1820, vol. VII, Milano, esiste una versione raccontata del Vampiro di Polidori, a cura di Davide Bertolotti.

mercoledì 17 luglio 2019

USA E UFO, IL MITO DI ROSWELL COMPIE 70 ANNI

tratto da "L'Opinione" del 3 luglio 2017

di Redazione

Quest’anno c’è anche un festival gastronomico a tema: gli Ufo. Il mito che affonda le sue radici in avvistamenti ed “incontri ravvicinati” trova le sue “prove” nel deserto del New Mexico, a Roswell, diventata capitale mondiale degli Ufo dopo che 70 anni fa un oggetto mai visto prima sulla Terra precipitò in un ranch nei pressi della cittadina. L’episodio resta ad oggi avvolto nel mistero, ma per i numerosi “appassionati” di Ufo non vi sono dubbi: l’oggetto misterioso era un veicolo extra-terrestre e fu il Pentagono che, intervenendo con rapidità, sequestrò il veicolo per evitare che la vicenda diventasse di dominio pubblico.

Così ogni anno migliaia di persone tornano a Roswell per commemorare quegli accadimenti: fatti ai loro occhi che confermano l’esistenza di alieni e le numerose teorie delle loro visite sulla Terra. Si tratta di “festeggiamenti” che proseguono per giorni e con le iniziative più disparate per ripercorrere gli eventi del 1947. Un pellegrinaggio di migliaia di persone rimaste impermeabili alla tesi ufficiale delle autorità Usa, secondo cui il misterioso oggetto caduto sul ranch di Mac Brazel era un pallone aerostatico usato in un esperimento militare segreto per ottenere informazioni sui test nucleari sovietici.

La vicenda ha avuto picchi di interesse a intermittenza nei decenni, ma resta il “caso simbolo” per chi ritiene che gli alieni esistono e fanno visita alla Terra regolarmente. Si può quindi immaginare la delusione quando si è scoperto che ai fatti di Roswell si fa solo cenno nelle oltre 130mila pagine di documenti sugli Ufo che un paio di anni fa sono state rese disponibili online. In compenso chi in questi giorni decide di fare visita a Roswell per commemorare quel momento potrà anche visitare il “Museo Internazionale degli Ufo” sorto nella cittadina negli ultimi anni, mentre il “festival degli Ufo” è diventato un evento anche di intrattenimento, con numerose attività. La sua fama è cresciuta con gli anni incastonando Roswell nell’immaginario collettivo: decine i libri a riguardo, un episodio della serie tv X-Files dedicato agli eventi di Roswell, qualche anno fa è stato persino realizzato un musical sul tema.


sabato 13 luglio 2019

“Piccola enciclopedia degli alieni” di Micol Beltramini in libreria

tratto da http://www.cacciatoredilibri.com/piccola-enciclopedia-degli-alieni-di-micol-beltramini-in-libreria/

di Simone Berni

Appare ora in libreria per l’editore 24 ore cultura srl di Milano un libro davvero singolare che può a ragione, pur nella sua stranezza, ascriversi alla ufologia, materia che ben sappiamo essere dall’ambiente estremamente variegato. Si tratta della Piccola enciclopedia degli alieni: storia illustrata di cinquanta extraterrestri quasi veri di Micol Arianna Beltramini con le illustrazioni di Diego Zucchi. Di cosa parla questo libro?. Per esempio di Mothman (ovvero dell’Uomo-Falena): chi conosce le opere dell’ufologo John Keel, sa bene a cosa ci si riferisce, parla del Chupacabras, una misteriosa specie di canide di incerta classificazione zoologica e di tante altre entità biologiche anomale oppure di fenomeni difficili da inquadrare (anche appartenenti alla cosiddetta archeologia misteriosa o spaziale) e comunque inquietanti. L’opera è costituita di 110 pagine in 8° grande, ha copertina rigida e dorso telato. Prezzo: 17,90 €. [E. P.]

mercoledì 10 luglio 2019

NEW YORK POST: “PENTAGONO CONTINUA A INDAGARE SUGLI UFO”

tratto da "L'Opinione" del 24 maggio 2019

di Redazione

“Il Pentagono sta ancora indagando sugli Ufo”. Lo sostiene il New York Post citando direttamente in esclusiva un portavoce del Dipartimento della Difesa, Christopher Sherwood, il quale ha parlato di un’iniziativa governativa segreta denominata Advanced Aerospace Threat Identification Program (Aatip), che “ha condotto ricerche e indagini su fenomeni aerei non identificati”.

Una rivelazione che ha fatto breccia tra vari media, anche stranieri. Finora il Pentagono aveva sempre detto di aver chiuso l’Aatip nel 2012, ma Sherwood ha riconosciuto che il Dipartimento sta ancora indagando su fenomeni aerei non identificati. “La Difesa è sempre preoccupata di identificare tutti gli aeromobili nel nostro ambito operativo, nonché di identificare qualsiasi funzionalità straniera che possa rappresentare una minaccia per la patria”, ha precisato. “E continuerà ad indagare attraverso le normali procedure - ha aggiunto - le segnalazioni di aeromobili non identificati rilevati dall’aviazione militare americana al fine di garantire la difesa della patria e la protezione contro il fattore sorpresa da parte dei nostri avversari”.

A parere di alcuni osservatori però restano margini di ambiguità, in quando la definizione di fenomeni aerei non identificati sarebbe diversa da quella di Ufo (oggetti volanti non identificati). Per Nick Pope, che ha svolto indagini segrete sugli Ufo per il governo britannico negli anni Novanta, i commenti del Pentagono sono invece una “rivelazione bomba”. “Le precedenti dichiarazioni ufficiali erano ambigue e lasciavano aperta la possibilità che l’Aatip si occupasse semplicemente delle minacce aeronautiche di nuova generazione riguardanti aerei, missili e droni - ha sottolineato - Questa ammissione chiarisce che hanno davvero studiato quelli che il pubblico chiama Ufo”. L’esistenza del programma - che non era classificato ma era noto solo ad una ristretta cerchia di persone - è stata ammessa dal Pentagono solo alla fine del 2017.

L’Aatip è stato avviato nel 2007 e inizialmente finanziato con 22 milioni di dollari annui su richiesta di Harry Reid, all’epoca leader della maggioranza democratica al Senato e appassionato di fenomeni spaziali. Gli Ufo, comunque, sono stati per decenni al centro di indagini negli Stati Uniti, anche da parte dell’esercito, e nel 1947 l’aviazione cominciò una serie di studi per far luce su oltre 12 mila presunti oggetti non identificati prima di terminarli nel 1969.

sabato 6 luglio 2019

Ordine dei Gufi la storia e Batman

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/ordine-dei-gufi-un-nome-per-molte-societa-segrete/

Ordine dei Gufi: un nome per molte società segrete


Ordine dei Gufi, un nome per almeno tre Ordini diversi, questo può facilitare la confusione, se si prendono in considerazione le scissioni, le cause interne ed esterne, gli scandali e chi più ne ha ne metta diventa davvero facile scambiare un Ordine con l’altro. In questi appunti darò una rapida informazione sull’Ordine dei Gufi, il materiale che emerge dalla ricerca è tanto e mi riservo di ampliare questo articolo in un futuro non remoto.

Di Ordine del Gufo ne sono esistiti almeno tre:

Independent, International Order of Owls, St. Louis 1890 (I.I.O.O.);
Order of Owls, South Bend, Indiana 1904 (OOO);
Afro-American Order of Owls, Mariland 1911 (AAOOO).

Le tre associazioni erano indipendenti l’una dall’altra e solo la 2 e la 3 si sono incrociate e date battaglia nelle aule di un tribunale per il simbolo che le caratterizzava.

Independent, International Order of Owls

Dell’Ordine dei Gufi primigenio, almeno per quanto riguarda la nostra ne troviamo notizia nella Cyclopædia Of Fraternities di Albert B. Stevens edita nella seconda edizione a New York nel 1907:

“Organized by William Richardson, G. A. Meacham, and others, Freemasons, at St. Louis, Mo., in 1890, a secret society having sociability and recreation for its objects. Only Freemasons (Master Masons) are eligible to membership. The presiding officers of subordinate bodies are called Sapient Screechers, and instead of Lodges, places of meeting are called Nests, the overning body being the Supreme Nest-of the World. The Order numbers about 2,500 members”.

Quest’Ordine era aperto ad i soli Massoni, nello specifico ad i soli Maestri, questa non è una novità nel mondo delle Freaternità, basti pensare al di certo più conosciuto Shriners. Shriners che sta per Ancient Arabic Order of the Nobles of the Mystic Shrine e si abbrevia AAONMS, crea l’anagramma di A Mason (un massone), di questo Ordine dedito alla beneficenza e alla costruzione di ospedali parlerò in un altro post nelle prossime settimane.

Order of Owl

L’Ordine dei gufi associazione fraterna tra volontari e senza scopo di lucro che è stata fondata il 20 novembre 1904, nello Stato dell’Indiana, e dal 31 gennaio 1929, ha mantenuto la sua sede principale e la sede di attività a Hartford, Connecticut.” Questo Ordine ammetteva solo cittadini bianchi ed era diviso in quattro gradi. Per ogni grado vi erano riti di iniziazione, toccamenti e parole segrete per il riconoscimento. I gruppi locali erano detti “nidi”. Il fondatore di questo ordine John W. Talbot pare sia stato condannato per abusi sessuali e sia stato al centro di alcuni scandali. L’Ordine dei Gufi era aconfessionale, ma nel tempo venne coinvolto in alcune questioni inerenti la religione.

Si legge nel loro rituale di iniziazione:

“La vita è l’enigma degli enigmi, l’unico mistero imperscrutabile di ogni epoca. […] La nostra cura non è il futuro dell’anima, ma il benessere del corpo. La nostra missione è rendere piacevole la tua permanenza sulla terra.  […] Stiamo per ammetterti in una grande fraternità che cerca di fare, tra tutti i tempi della vita dell’uomo, tra l’infanzia e la morte, terreno comune, dove possiamo incontrarci e socializzare allo stesso livello per il bene comune. Nel nido dei gufi tutti sono uguali. Non consociamo alto, basso, ricco o povero; cortesia e gentilezza sono le nostre parole.

Puoi avere distinzione nella vita sociale, potresti aver raggiunto il successo, avere ricchezza e un posto di comando, stiamo per darti qualcosa di meglio, qualcosa che il denaro non può ottenere, e che il potere non può costringere. In un attimo sarai ammesso in una camera più ricca delle miniere di Ophir. In esso troverai il più prezioso dei favori della terra: “L’amicizia dei tuoi amici”.

Afro-American Order of Owls

Qualche anno dopo nasce Afro-American Order of Owls – è appena il caso di ricordare che 19 giugno 1964, il Senato degli Stati Uniti approvò il Civil Rights Act – e sono subito scintille per la tutela del marchio da un lato e per non far creare confusione tra una società di bianchi e una di neri. Afro-American Order of Owls nasceva con lo scopo principale di contribuire alle spese per i funerali dei suoi membri e fini di assistenza.

Ti riporto parte degli atti della causa Afro-American Order of Owls v. Talbottenutasi nel 1914 in Maryland. per leggere il pdf clicca qui: Afro-American Order of Owls v. Talbot Fonte: Casetext.

Per finire questi appunti – precari e provvisori – non posso esimermi da una spicciola riflessione sulla somiglianza dei nomi nella Società Segrete e gruppi esoterici, è sempre necessario essere cauti e cercare di capire bene con quale associazione ci si sta relazionando. Vi sono ancora oggi associazioni che possono avere nomi simili, ma perseguire scopi opposti e ci si potrebbe facilmente trovare imbrigliati in qualcosa che non si desidera, non dimenticare mai: Prudenza e Conoscenza!

Corte dei gufi o The Court of Owls

Dopo aver parlato dell’Ordine dei Gufi non posso non citare la Corte dei Gufi società segreta criminale che compare in alcune pubblicazioni della DC Comics tra cui Batman. La Corte dei Gufi ha sede a Gotham City ed esisteva secoli prima dell’arrivo del supereroe in calzamaglia e ali di pipistrello. Prima che venisse alla luce vi erano solo delle voci sulla sua esistenza, ma si pensava fosse solo il frutto della fantasia di qualche paranoico.

Sulla Corte dei gufi e sul suo braccio armato gli Artigli – giovani circensi rapiti ed addestrati per diventare scriminali – vi è anche una filastrocca:

Sta’ in guardia dalla Corte dei Gufi, che ti osserva con cipiglio,

notte e dì tra granito e calce, dal suo ombroso nascondiglio.

Lei ti scruta dentro casa, lei ti spia dentro al giaciglio,

non parlare mai di lei, o verrà a prenderti l’Artiglio



Direi che per oggi può bastare, alla prossima settimana e non dimenticare di farmi sapere cosa ne pensi dei Gufi…



Gioia – Salute – Prosperità


mercoledì 3 luglio 2019

Scienza e magia, nella tesi di Calasso c'era già l'Adelphi

tratto da Il Giornale del 19/12/2018

di Fabrizio Ottaviani


Nel 1840 gli operai che lavoravano in una chiesa di Norwich profanarono inavvertitamente una tomba, rompendo la lastra che la sigillava.

Alcune parole in latino consentivano di risalire al proprietario, un medico morto nel 1682 le cui ceneri, assicurava l'epigrafe, avevano il potere di trasformare la polvere in oro. Il medico era Thomas Browne. Di volta in volta sequestrato dai letterati, dagli storici della filosofia o dagli appassionati di alchimia (era un sodale del figlio di John Dee, famoso mago del Rinascimento), Browne aveva scritto opere celeberrime Religio Medici, Urn Burial per limitarsi a un paio di titoli considerate da Coleridge, de Quincey, Virginia Woolf e Lytton Strachey alla stregua di capolavori.

Al medico di Norwich un giovane Roberto Calasso dedicò la tesi di laurea, ora pubblicata col titolo I geroglifici di Sir Thomas Browne (Adelphi), discussa nel 1965 alla Sapienza di Roma, relatori Mario Praz e Sergio Donadoni, allora forse il massimo esperto di cose egiziane. La scelta non fu casuale: mentre l'Europa perdeva tempo a discutere le trascurabili opinioni di Percy Snow sulle «due culture», la scientifica e l'umanistica, Calasso si immergeva nello studio di un autore che la fa saltare. Tolleranza e Bibbia, poesia e scienza, cattolici e calvinisti, ermetismo rinascimentale e meccanica galileiana nelle pagine di Browne rivelano una conciliabilità che la matrice erasmiana spiega solo in parte. In realtà, Browne era personalità pochissimo polemica e del resto anche il titolo della sua opera più nota, La religione del medico, è un ossimoro pacificato, il medico e il religioso valendo come rappresentanti di due modi antitetici di accostare l'universo. Sul piano filosofico, Calasso è ben informato: sa che nel '600 lo scetticismo era usato per rafforzare la Chiesa, non per minarla; che fra macchine e filosofi scoccarono idilli memorabili... Il Browne di Calasso è deista fino all'osso: il mondo è il ritratto di un Dio che dissemina la natura di leggi per far impazzire gli scienziati e dannare filosofi. La compostezza accademica, obbligatoria in una tesi di laurea, non trattiene il losco movimento di alcuni tentacoli rizomatici in puro stile Adelphi, la casa editrice di cui Calasso sarebbe diventato il direttore: una citazione estravagante da Valéry, l'apparizione in una sola pagina di due dandy, Baudelaire e Beerbohm, un passo di Borges (che adorava Browne)...

sabato 29 giugno 2019

FESTIVAL DELLE MAGIE ANTICHE

l'Associazione Culturale Le Magie Antiche organizza, nei giorni 3 e 4 Agosto 2019 (inizio degli allestimenti Venerdì 2 Agosto dalle 17:00 alle 21:00), il

FESTIVAL DELLE MAGIE ANTICHE

Tutte le strade percorse dall'uomo alla ricerca del proprio benessere

...dai Segnatori all'Olistica...