mercoledì 21 agosto 2013

Il settimo templare, un thriller massonico

tratto da L'opinione del 9 agosto 2013 (http://www.opinione.it/cultura/2013/08/09/bagatin_cultura-09-08.aspx)

di Luca Bagatin

Questa volta è la Newton Compton Editori a pubblicare in italiano il nuovo gustosissimo romanzo di Eric Giacometti e Jacques Ravenne, due fra i migliori autori di thriller a sfondo massonico ed esoterico che esistano al mondo. “Il settimo templare” è infatti il quinto romanzo del duo francese pubblicato in Italia dopo “Il rituale dell'ombra”, “I Fratelli oscuri”, “La congiura Casanova” e “La setta del Kaos”. Il pubblico italiano si attendeva anche gli altri due libri di Giacometti e Ravenne, già pubblicati in Francia dalla Fleuve Noia (“Lux Tenebrae” e “Apocalypse”), ma probabilmente dovremo ancora attendere. La trilogia del commissario Antoine Marcas in Francia è diventata un vero culto, al punto che ne stanno anche realizzando un ottimo fumetto. Antoine Marcas, commissario di polizia francese del dipartimento Beni Culturali, è un massone dichiarato appartenente al Grande Oriente di Francia.
È lui l'avventuroso protagonista dei romanzi di Giacometti (noto per aver condotto diverse inchieste giornalistiche sulla Massoneria) e Ravenne (Maestro massone di Rito Francese) che, attraverso la sua cultura esoterica, riuscirà a risolvere intricati enigmi. Ne “Il settimo templare” Marcas si troverà a dover risolvere l'enigma relavito alla decapitazione del Fratello massone Jean Balmont, peraltro stranamente appartenente all'Ordine dei Gesuiti (da sempre in lotta contro la Massoneria) e fondatore della Loggia di derivazione templare Secreti Templum, composta da sette templari massoni legati alla Chiesa cattolica, i quali si dice custodiscano il segreto relativo alla vendetta dei Cavalieri Templari nei confronti di Re Filippo Il Bello e di Papa Clemente V, rei nel 1307, di aver fatto arrestare e condannare a morte i Cavalieri del Tempio per meri intrighi di potere e di ricchezza. Che cosa si cela dietro al motto della Loggia Secreti Templum, ovvero “Sette Templari, tre porte, un'unica Verità ? Come mai il Vaticano ha assoldato dei pericolosi terroristi dell'Est allo scopo di conoscere il segreto di tale Loggia? Dove si trova il mitico tesoro che i Templari fuggiti alla persecuzione si dice siano riusciti ad occultare? Come sempre i romanzi di Giacometti e Ravenne sono scritti su due livelli narrativi: uno storico e l'altro ambientato ai giorni nostri.
La terribile persecuzione ai danni dei Templari e la loro conseguente vendetta si mescolano agli avvenimenti odierni. Così come i rituali dei Templari che, secoli dopo, saranno mutuati dalle Logge massoniche, sono perfettamente descritti tanto quanto i rituali della moderna Massoneria. Il lettore, dunque, più che in un romanzo qualsiasi, sembra di vivere la Storia. Una Storia che si tramanda – nel secretum – anche ai giorni nostri. La spiritualità templare e massonica contrapposta alla religione cattolica, fondata piuttosto sul potere e sulla ricchezza, piuttosto che su solide basi gnostiche e spirituali. I romanzi di Giacometti e Ravenne si soffermano molto su che cos'è la Massoneria e sul suo ruolo storico e moderno. Per questo possono essere di assoluto interesse, sia per l'Iniziato che per il profano che di Massoneria ed esoterismo serio mastica poco o ne ha solo sentito lontanamente parlare. Oggi, in particolare nei Paesi mediterranei quali Francia e Italia, i massoni sono spesso e anche a ragione, ritenuti anticlericali. Ma anticamente poteva dirsi così? Si pensi che i massoni del XV secolo erano profondamente credenti in Cristo che si dice essere stato anch'egli un Libero Muratore.
Fu poi l'ortodossìa cattolica a renderli anticericali, in quanto questa si discostò profondamente dal messaggio cristiano di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza che ancora oggi è alla base della moderna Massoneria. Ne “Il settimo templare” vedremo come nel 1314 i Cavalieri Templari – per sfuggire all'Inquisizione cattolica - divennero muratori operativi e portarono nelle Logge le conoscenze provenienti da Oriente. E scopriremo come mai nella Chiesa di Saint-Merri, costruita a Parigi nel XVI secolo, sia ben visibile una statua raffigurante il Bafometto dei Templari, ovvero una sorta di “demone androgino”, che, secondo molti occultisti, potrebbe simboleggiare il “Padre della Conoscenza”. Scopriremo anche il significato del grado massonico praticato nel Rito Scozzese Antico ed Accettato, ovvero il grado di Cavaliere Kadosh, simbolo della vendetta templare ai danni di Trono (potere statuale) ed altare (potere temporale), ovvero i due poteri che negarono da sempre le conoscenze gnostiche dell'Antichità portate avanti dai cosiddetti “eretici”, fossero questi Bogomili, Catari, Templari, Alchimisti o Liberi Muratori. Antonie Marcas in quest'avventura si avvarrà inoltre della collaborazione di Gabrielle, una Sorella massona della Gran Loggia Femminile di Francia ed anche tale particolare elemento non può che essere di sicuro interesse per il lettore che desidera addentrarsi nella conoscenze delle Obbedienze massoniche femminili che, benché ritenute minoritarie, sono invece, sia in Francia che nella nostra Italia, molto attive.

domenica 18 agosto 2013

Corto Maltese il massone esoterismo a fumetti


tratto da Repubblica del 23 novembre 2002

di Roberto Incerti

I MARI del Sud, le calli di Venezia, il deserto, la Siberia. Ma anche l' Egitto con il Nilo, le sfingi, le piramidi. Corto Maltese - nella vita a fumetti che gli ha regalato il grande Hugo Pratt (1927-1995) - non ha mai frequentato luoghi banali. Colto, romantico, l' avventuriero viaggia solo o in compagnia di duchesse che assomigliano alla Dietrich di «Shanghai Express» e sempre finisce al centro di avventure misteriose. Dove una forte simbologia esoterica compare fra triadi cinesi, signori della guerra, treni blindati, maschere e pugnali. Adesso, per scoprire il Corto Maltese più arcano, si tiene il convegno «Il derviscio, lo sciamano, il massone. Gli incontri iniziatici di Corto Maltese» (Hotel Palace di Viareggio, ingresso libero. Oggi dalle 9 alle 20, domani dalle 9.30 alle 12.45, info 058446134). Coordinerà le giornate Aldo Alessandro Nola, storico e grande esperto della massoneria a cui ha dedicato molti libri. Nel convegno si cercheranno accostamenti fra le simbologie dei dervisci, degli sciamani e dei massoni. E' la prima volta che Corto Maltese viene esaminato attraverso la simbologia massonica. Questo rende ancora più prezioso i l convegno di Viareggio. Pratt entrò nella massoneria nel 1976 quando fu iniziato alla loggia veneziana «Hermes». E Corto Maltese - basta pensare a opere come «Favola di Venezia», «Corte Sconta detta Arcana» e «Wheeling» - si imbatte spesso in sacerdoti-guaritori, massoni, segni esoterici. Che fanno parte del dandysmo di Corto Maltese, un personaggio che, com' è noto, cita a memoria poeti come Rimbaud e Coleridge, oltre ad avere in casa una tela di Gauguin. In occasione del convegno vi saranno anche una mostra delle opere giovanili di Pratt (alcune delle quali inedite) e un' esposizione di oggetti e libri massonici presenti nei fumetti di Corto Maltese. All' hotel Palace sarà altresì funzionante un ufficio postale che effettuerà un annullo speciale in occasione dell' evento.

domenica 11 agosto 2013

«Asia misteriosa» alla ricerca del Re del mondo

Tratto da "Il Giornale" dell'8 agosto 2013

Di Luca Gallesi

La scienza moderna è basata sulla causalità, come ricordava Jung nell'introduzione all'edizione inglese dell'I Ching. Però la fisica quantistica, aggiungeva il padre della psicologia analitica, ha messo in crisi questo assioma, spostando l'attenzione dalla causalità alla casualità, ovvero alla possibile - anzi: frequente - incursione delle forze irrazionali del caso nell'ordinata quotidianità razionale. La storia del pensiero moderno è affollata di contaminazioni fra magia e scienza, a partire dall'alchimista Newton che considerava l'Universo un crittogramma divino e scriveva a Leibniz che l'enigma del calcolo infinitesimale sarebbe stato svelato solo dall'iniziato capace di applicare le migliori tecniche di concentrazione mentale.La commistione di pensiero «alto» e bassa superstizione caratterizza soprattutto la prima metà del secolo scorso, quando fiorirono scuole, gruppi e riviste di esoterismo, attingendo prima all'opera di occultisti come Eliphas Levi e Papus, e poi di personaggi più presentabili come Reghini, Evola e Guenon. Un importante tassello per la conoscenza del Novecento esoterico viene aggiunto da un testo per la prima volta tradotto in italiano, a ottant'anni dalla prima edizione: Asia misteriosa, di Zam Bhotiva, pseudonimo dell'occultista italiano Cesare Accomanni (Edizioni Arkeios, pagg. 236, euro 17,50 a cura di Gianfranco de Turris e Marco Zagni). Il libro svela la storia della «Confraternita dei Polari» e dell'«Oracolo della Forza Astrale», rispettivamente una misteriosa organizzazione rosicruciana attiva in Francia ufficialmente fino alla proibizione delle società segrete sotto Vichy e un complicatissimo metodo divinatorio basato su calcoli matematici. I curatori ci accompagnano in un vorticoso viaggio, dai Catari ai nazisti esoterici, dai monasteri tibetani alle cattedrali parigine, alla ricerca del Re del Mondo, o, più modestamente, dei misteriosi Tre Saggi.

mercoledì 24 luglio 2013

LE CHIOCCE D'ORO

LE CHIOCCE D'ORO
Crisofauna e tesori animati nella terra delle eccellenze etrusche




Le Chiocce d’oro sono tra le più diffuse e al contempo enigmatiche creazioni dell’immaginario popolare. Numerose leggende le vogliono nascoste in antichi sotterranei e custodite da sinistri guardiani: in molti avranno sentito parlare, da qualche anziano, di tesori del genere trovati nelle campagne e di fortunati che avrebbero 'cambiato vita' dopo la loro scoperta. Ma al di là delle comuni dicerie, in questi racconti esiste senz’altro un più complesso substrato simbolico, legato da un lato al mondo matriarcale e dall'altro a quello dell’oltretomba.
Per comprendere il valore antropologico delle Chiocce d'oro abbiamo ritenuto opportuno contestualizzarle nel variegato sistema della crisofauna: il mondo onirico di tutti quegli animali fatti d'oro e pur misteriosamente animati. Da tale prospettiva la narrazione delle singole leggende toscane, svolta minuziosamente dagli autori di questo libro, acquisterà una coerenza e una validità sorprendenti.
tra i luoghi e gli argomenti trattati:
PORSENNA E L'ESERCITO DEI PULCINI D'ORO
DALLA CAPPADOCIA AL CHIANTI
LA VOLPE D'ORO E IL MONDO ETRUSCO
I SOTTERRANEI DI SAN RABANO
LA MULA D'ORO DI SESTO FIORENTINO
LA GROTTA DEL RIELLO E I VAPORI DEL BULICAME
IL RAGNO D'ORO
LA BIFOLCATA E IL VITELLO D'ORO
IL GRUGNO DORATO DEL PORCELLINO DI FIRENZE
DRAGUT E LA CHIOCCIA DELL'ELBA


martedì 23 luglio 2013

MERLINO, UN MITO ITALICO

MERLINO, UN MITO ITALICO
Grotte, sorgenti e simboli. L'archetipo del mago arturiano nella geografia psichica d'Etruria
di Bernardo Tavanti



In Merlino, druido per antonomasia, coincidono antichi simbolismi legati alla magia maschile e ai poteri interiori dell’uomo. La sua funzione ha permesso una strategica mediazione tra cultura celtica e valori cristiani, ed è stata impiegata soprattutto in Francia e Britannia che vissero un’evangelizzazione lenta e complicata.
Al contrario, qui in Italia, la figura del mago-condottiero sembra essersi estraniata dall’immaginario collettivo, salvo per le mere fantasie indotte dal cinema e dal romanzo anglosassoni. Ma ad una più attenta analisi sui territori italici e in particolare su quelli dell’antica Etruria, l’atavico mago risulta presente nelle leggende rurali come nella toponomastica, nella letteratura come nel folklore, ricalcando personaggi e simboli che da epoca antichissima percorrono la nostra società.          
tra gli argomenti trattati:
LE ORIGINI LETTERARIE E SIMBOLICHE
MONTE BIBELE E LA TUMULAZIONE ITALICA
LE SIBILLE APPENNINICHE
L'ARUSPICE A ROMA E I PRIMI SANTI-DRUIDI
IL GALVANO DI MONTESIEPI E I POETI TOSCANI
IL «DRUIDO» FRANCESCO E  LE QUERCE SACRE
GLI ALCHIMISTI E LE GROTTE MERLINIANE DEI GIARDINI INIZIATICI
I SACRI BOSCHI E LE FONTI DI MORGANA
LA GROTTA DI ARCIDOSSO
e tanti altri.


lunedì 22 luglio 2013

Divinazione per principianti





Autore:
Scott Cunningham (1956-1993) è stato scrittore prolifico di libri sulla Wicca e attivo diffusore della spiritualità pagana nel nostro tempo. Il suo stile fresco e diretto lo ha reso popolare soprattutto tra i praticanti solitari dell’Arte che cercano una guida erudita a cui affidarsi. Grande conoscitore di erbe e iniziato in diversi Ordini, considerava la Wicca una religione che parla all’uomo moderno tramite simboli e concetti antichi. I suoi libri hanno influenzato notevolmente i cambiamenti all’interno del movimento wicca e dei suoi seguaci.  


Argomento:
Dall’approccio pratico e pensato per raggiungere tutti quelli che vogliono avvicinarsi alla materia, questo libro rappresenta una guida completa alla divinazione: l’arte di determinare il passato, il presente e il futuro. Presentando e spiegando le più importanti tecniche divinatorie odierne e dell’antichità, Cunningham mostra come chiunque, anche senza essere un indovino, può praticare questa arte e ricevere non solo utili risposte alle proprie domande, ma anche importanti aiuti in merito alle scelte future. Il lettore viene guidato attraverso le tecniche del pensiero simbolico, la natura dell’illusione che chiamiamo tempo e un’utile guida all’uso dei principali strumenti divinatori.