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venerdì 5 dicembre 2025
SIMBOLI E MISTERI NELLE AVVENTURE DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE E ATTRAVERSO LO SPECCHIO
sabato 29 novembre 2025
La poesia è preghiera e la spiritualità parla una lingua universale
tratto da "Il Giornale" del 4 dicembre 2024
Dai Pigmei ai "Salmi", dai Tamil ai taoisti. Un'antologia senza confini sull'eterno
di Paolo Bianchi
Non poteva essere intitolata in maniera più opportuna questa antologia di poesia religiosa, Versi a Dio (Crocetti Editore, pagg. 338, euro 30, a cura di Davide Brullo, Antonio Spadaro e Nicola Crocetti, traduzioni di vari autori, in parte dei curatori stessi). L'idea è di raccogliere testi da tutto il mondo e da tutte le epoche che riflettano la tensione umana verso il divino. Opera compiuta egregiamente attraverso un lavoro di squadra che ha coinvolto lo scrittore, poeta e critico letterario (e collaboratore di queste pagine) Davide Brullo, Nicola Crocetti, il principale editore di poesia in Italia, e padre Antonio Spadaro, già direttore della rivista La Civiltà Cattolica e da poco nominato da Papa Francesco sottosegretario del Dicastero vaticano per la cultura e l'educazione.
Il libro si apre con una Lettera ai poeti di Papa Francesco; il pontefice li definisce «occhi che guardano e che sognano», «voce delle inquietudini umane» e «coloro che plasmano la nostra immaginazione». Una missione non da poco, e che da un punto di vista cattolico richiama l'importanza di comunicare il messaggio evangelico.
Attenzione, però. Questa non è un'antologia destinata soltanto ai cattolici, né soltanto alle persone di fede. Anche gli agnostici, anche gli atei vi possono attingere, non fosse che perché molti dei testi provengono da epoche e da luoghi dove nessuna religione organizzata aveva ancora visto la luce. Spiega Spadaro: «Le liturgie sono state spesso accompagnate o seguite dalla poesia» e «In rari casi la poesia si genera proprio perché la liturgia è impedita». Di fatto l'espressione poetica scaturisce da una necessità spirituale. Rifacendosi a un altro gesuita, il critico letterario Henri Bremond, per stabilire la relazione fra poesia e preghiera e a proposito dell'affinità fra sentimento religioso e ispirazione poetica, Spadaro osserva che fra le due esperienze sussistono analogia e continuità. La preghiera non è necessariamente poesia, ma la poesia tenderebbe a raggiungere la preghiera.
Dai frammenti che ci pervengono da popolazioni antiche, dai Pigmei dell'Africa equatoriale agli Apache in America del Nord, dai Dinka del Sudan fino agli Iacuti della Siberia settentrionale, è presente il topos comune dell'invocazione a un Dio sole. Poi ci sono fonti più recenti che fanno riferimento a un autore preciso, o a un'autrice, come nel caso della deliziosa Antal, la poetessa indiana di etnia Tamil che nel IX secolo dopo Cristo scriveva: «Il loto si impenna al nascente sole/ il giglio sigilla i suoi petali;/ vestiti di zafferano e cenere/ gli asceti percorrono la via/ verso il sacro tempio, per suonare/ la conchiglia di buon auspicio».
Attraversando i continenti e venendo all'Europa, incontriamo il fiume immenso dei nostri Antichi, Grecia e Roma. E qui le invocazioni agli dei abbondano. Scegliamo quelle alla dea dell'Amore, per esempio quella di Saffo ad Afrodite, a cui la poetessa chiede «e ciò che il mio cuore desidera si compia/ portalo a compimento, e tu stessa/ sii mia alleata»; e quella di Lucrezio a Venere, nel De rerum natura, che più classica non si può, vista la sua attualità: «A maggior ragione, dea, concedi alle mie parole/ un'eterna bellezza e fa' che sul mare e sulla terra/ si plachino le opere feroci della guerra». Magari... I versi del buddhismo, del taoismo, del confucianesimo e dello shintoismo hanno in comune il fatto di non essere invocazioni a un Dio, ma illuminazioni sull'anima, e sulla natura, quella umana compresa.
Della Bibbia sappiamo già, basterebbe citare i Salmi, un esempio di come ci si possa rivolgere a Dio attraverso immagini poetiche. Alcune fra le pagine più belle di questo volume sono frutto della mistica cristiana. La scelta d'includere il Cantico delle creature sarebbe stata scontata (e qui di opzioni scontate non ce ne sono). Di Francesco d'Assisi leggiamo invece la formula di esortazione e lode che si chiude su due versi di sintesi folgorante: «Astinenza dal male/ saldatevi nel bene». Per non parlare della spinta ascetica, quasi erotica, di Fiamma d'amor viva di san Giovanni della Croce.
Il libro si legge in qualunque ordine e direzione, anche aprendolo a caso, come un I Ching, un testo divinatorio. Che ci s'imbatta in una sura del Corano o in un componimento del grande poeta arabo-siciliano Ibn Hamdis («Vedo le Pleiadi sorgere, e sembrano un vezzo di sette perle, di cui hai fatto collana»), si potrà concordare su quanto scritto nel Seicento, in un lampo accecante, dall'umanista enciclopedico tedesco Daniel Czepko: «Accade che Dio e l'uomo irrompano insieme». Resta il fatto che il poeta si rivolge sempre a qualcuno.
«Il poema tende a un Altro, esso ne ha bisogno, esso ha bisogno di un interlocutore: lo va cercando» ha scritto un altro poeta tedesco di origine rumena, Paul Celan, ateo e morto suicida nel 1970. «Ogni oggetto, ogni essere umano, per il poema che è proteso verso l'Altro, è figura di questo Altro». Comunque lo vogliamo definire, si tratta pur sempre di un richiamo a un'essenza pura.
venerdì 21 novembre 2025
“Sculptus in Tenebris” (2001), di H. P. Lovecraft: quando anche un saggio diventa raro
in collaborazione con l'autore Simone Berni
“Sculptus in Tenebris”: L’opera che scolpisce Lovecraft nella tenebra
Segnalazione di Emanuele Varone
Se siete appassionati del lato oscuro della letteratura, e in particolare dell’universo lovecraftiano, c’è un libro che non potete lasciarvi sfuggire: Sculptus in Tenebris. Saggi e iconografia lovecraftiana. Pubblicato nel 2001 da Nuova Metropolis Edizioni di Milano, questo volume è molto più di un semplice omaggio a Howard Phillips Lovecraft. È un ritratto intellettuale e visivo, quasi una scultura narrativa che plasma il mito dello scrittore di Providence nelle pieghe più insondabili del terrore e del sogno.
Un’antologia che scolpisce l’ignoto
Curato da Michele Tetro, critico noto per i suoi approfondimenti sul cinema fantastico, Sculptus in Tenebris offre un insieme di saggi critici e una ricca iconografia sull’universo lovecraftiano. L’obiettivo è ambizioso: intrecciare analisi letterarie sui temi cosmici e onirici di Lovecraft con indagini sull’influenza delle correnti artistiche del Novecento, come simbolismo e surrealismo. La parte iconografica è un fiore all’occhiello, con illustrazioni ispirate ai Miti di Cthulhu, opere di artisti italiani e internazionali, documenti d’archivio e fotografie a colori.
Il titolo in latino, che potremmo tradurre come “scolpito nelle tenebre“, è un richiamo ironico e colto all’arte come tentativo di dare forma all’indicibile, un tema centrale nella visione lovecraftiana.
La rarità e il valore per i collezionisti
Il volume è oggi fuori catalogo e può essere trovato soprattutto in mercatini dell’usato, su piattaforme di librerie specializzate come Delos Store, eBay, AbeBooks o in circuiti collezionistici. Il valore di mercato è in crescita costante, motivo per cui rappresenta un piccolo gioiello per appassionati di Lovecraft e studiosi del weird. Chi lo possiede sa di avere tra le mani non solo un libro, ma un pezzo di culto per la critica letteraria specialistica italiana inizi Duemila.
Dove cercarlo e come riconoscerlo
Per reperire questo volume è consigliabile puntare su librerie antiquarie o siti online specializzati nella narrativa fantastica e horror. Date le caratteristiche della sua produzione, è raro trovarlo in condizioni perfette, ma le copie con copertina integra e sovraccoperta sono particolarmente ambite. In un mercato che premia l’unicità e l’edizione curata, possedere Sculptus in Tenebris significa avere accesso a un repertorio di studi e immagini che non solo approfondiscono la figura di Lovecraft, ma ne ampliano la mitologia estetica e culturale. Un acquisto da veri cacciatori di libri, per chi ama esplorare il lato oscuro della letteratura con rigore e passione.
giovedì 13 novembre 2025
“La creatura di Mortegliano” di Antonio Chiumiento, raro libro ai margini perfino dell’Ufologia…
in collaborazione con l'autore Simone Berni
Alberto Cecon mi segnala un libro che, essendo una edizione privata, è raro e piuttosto difficile da localizzare nei siti di vendita. Si tratta di La creatura di Mortegliano di Antonio Chiumiento (s.l., Editoriale Programma. 2012) – il libro non sembra posseduto da alcuna biblioteca del sistema OPAC SBN.
Il libro è il resoconto dell’apparizione di un supposto “essere alieno” presso Mortegliano, in Friuli, nel febbraio del 2012. Il libro è stato scritto dall’ufologo pordenonese Antonio Chiumiento. La vicenda fin dall’inizio scatenò una clamorosa bagarre tra ufologi, con strascichi polemici e una serie di minacce e di scontri accesissimi sull’autenticità del fenomeno di cui in rete è ancora possibile leggere alcune ricostruzioni, non si sa quanto attendibili.
Ad ogni modo a noi cacciatori di libri poco interessa la vicenda in sé ma soltanto il libro che ne è scaturito e soprattutto la sua rarità sul mercato, che è notevole.
La vicenda dell’apparizione e gli altri libri
L’ufologo Antonio Chiumiento (n. 1949) ha indagato a lungo sulle apparizioni di oggetti volanti non identificati e su avvistamenti di creature misteriose in diverse località d’Italia, tra cui Mortegliano, in provincia di Udine. Chiumiento ha scritto in dettaglio dell’accaduto nel suo libro La creatura di Mortegliano, organizzando all’epoca incontri e conferenze, nei quali ebbe modo di presentare le sue scoperte e mettere al corrente il pubblico circa le sue indagini in merito.
Uno dei principali episodi indagati da Chiumiento riguarda l’osservazione di una misteriosa creatura alta e stranissima, avvenuta nel 2012 su un greto del Tagliamento, da parte di un attendibile imprenditore friulano di cui non è mai stata fornita l’identità. L’ufologo ha anche raccolto testimonianze di avvistamenti di creature simili in diverse altre località d’Italia, tra cui Seveso in provincia di Milano, il Goriziano, alcune località in provincia di Pordenone e due episodi sulle coste della Calabria.
Chiumiento ha sottolineato le analogie tra gli identikit delle creature avvistate e la creatura di Mortegliano del 2012. Tutte le persone coinvolte si sono rivolte solo a lui per riferire le proprie esperienze. L’ufologo pordenonese ha successivamente scritto Avvistamenti e presenze misteriose (Treviso, Programma, 2014) e Obiettivo non identificato (Edizioni Segno, 2020).
mercoledì 29 ottobre 2025
Vril, la società del mistero dietro la nascita del nazismo
sabato 18 ottobre 2025
CONCLUSO IL GALA’ DEL "BOOK TRAILER LUXCO FEST"
"BOOK TRAILER LUXCO FEST" SVOLTOSI IL 12 OTTOBRE 2025 AL SIMON HOTEL
DI POMEZIA.
La ricercatrice italiana del fenomeno UAP/AEROSPAZIO dott.ssa Francesca Bittarello, suggella un altro successo organizzativo ma come sottolinea lei stessa :”Questo è un evento edizione uno legato all’audiovisivo e alla cultura libraria che si discosta dagli eventi che sono abituata a organizzare su Aeronautica e Aerospazio/UAP ma che da subito ho capito potesse diventare un evento clou che coniugasse cinema e libri un connubio imprescindibile ma che pochi portano avanti, un book trailer è l’anima movie di un libro e non in ultimo aiuta il libro ad essere conosciuto da una fetta sempre maggiore di pubblico”.
I Giurati che hanno deciso i vincitori della prima edizione del BOOK TRAILER LUX-CO FEST 2025: sono stati scelti dall’organizzatrice in maniera eterogenea ma di alta qualità professionale, il Dott. Mario Sante Belli - Direttore Generale Simon Hotel Pomezia e Aprilia; la Dott.ssa Eleonora Felici - Social Media Manager - Customer Satisfation; il Sig. Saverio Pagliuso - Consigliere Comune di Pomezia Fratelli D'Italia; Antonella Laganà - Artista Pittrice riconosciuta in ambito internazionale.
Vincitore della prima edizione 2025 l’autore Kempes Astolfi con il book trailer del libro “La Rapina delle Pizze” e come dice lui stesso “Un ringraziamento immenso va all'organizzatrice di questo meraviglioso festival, Francesca Bittarello, che ha creduto nel potere delle storie raccontate per immagini e ha creato uno spazio dove la letteratura incontra il cinema. Grazie per aver reso possibile tutto questo. Un grazie profondo alla Giuria - Saverio Pagliuso, l'artista italo-francese Antonella Laganà ed Eleonora Felici - per aver visto qualcosa di speciale nel mio lavoro. La vostra sensibilità e competenza mi onorano”
Dopo i saluti sono stati proiettati nel maxi-schermo i tanti Book Trailer partecipanti ovvero filmati audiovisivi cinematografici che raccontano il libro. Dopo la proiezione nel maxi-schermo dei Book trailer e seguita la premiazione dei vincitori con le motivazioni della giuria per il quale hanno vinto.
Durante la giornata anche assaggi gratuiti per il pubblico di aziende partner per gli eventi della LUXCO EDIZIONI tra i quali il rinomato negozio caseario DOP il Bocconcino di Aprilia e Roma e il negozio dolciario Dolci Momenti Naima con raffinati confetti di Sulmona.
Per informazioni e rivedere i momenti salienti dell’evento www.booktrailerluxcofest.it. E già l’organizzatrice pensa all’edizione 2026.




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