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mercoledì 15 marzo 2017

I MISTERI DEL CODICE VOYNICH

Sabato 25 Marzo 2017 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate ai “Misteri Antichi e Moderni”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad un imperdibile appuntamento in compagnia di FABRIZIO SALANI che parlerà sul tema:

“I MISTERI DEL CODICE VOYNICH”

Definito «il libro più misterioso del mondo», il Codice Voynich è l’unico testo che fino ad oggi non è stato ancora tradotto. Storici, scienziati e crittologi dei servizi segreti di tutto il mondo hanno tentato di decifrarlo, ma inutilmente. Oltre ad essere scritto in una lingua ignota, il manoscritto contiene immagini di piante che non sono identificabili con nessun vegetale attualmente noto. L’unica copia esistente è conservata alla Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell'Università di Yale, negli Stati Uniti.
La curiosità su questo manoscritto, databile intorno alla seconda metà del 1400 è sempre stata elevata e, negli ultimi 10 anni, è molto cresciuta. L’opera è stata protagonista di documentari dei più noti canali di divulgazione scientifica, nei quali eminenti scienziati hanno avanzato svariate ipotesi sulla sua genesi. Questo straordinario documento è stato attribuito al grande Leonardo Da Vinci, come al celebre mago e veggente inglese John Dee, ma persino c’è chi si è spinto ad attribuirne l’origine agli alieni.
Durante la serata, il relatore mostrerà filmati inediti di cui possiede l'esclusiva mondiale, nonché del materiale originale dell'epoca che è in suo esclusivo possesso.

Data la straordinaria esclusività di questa serata Vi consigliamo di non perdere l’occasione di essere presenti a questa affascinante conferenza! Vi aspettiamo quindi, come sempre, numerosi!

La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.

Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.



martedì 7 febbraio 2017

“IL CASTELLO DI WEWELSBURG E I SUOI MISTERI”

Sabato 11 Febbraio 2017 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate a “Misteri Antichi e Modernii”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad un imperdibile appuntamento in compagnia di STEFANO MASELLA che parlerà sul tema:

“IL CASTELLO DI WEWELSBURG E I SUOI MISTERI”



Situato nella località di Büren nella Renania Settentrionale-Vestfalia (Germania), il castello di Wewelsburg avrebbe dovuto divenire un vero e proprio tempio del nazismo, un luogo che avrebbe dovuto custodire i segreti dell’Ordine Nero delle SS. Costruito fra il 1603 e.v. e 1609 e.v. dal vescovo-principe di Paderborn Dietrich von Fürstenberg sulla collina del villaggio di Wewelsburg, il castello passo' di mano in mano finche' Himler lo aquisto' per farne la sede permanente delle guardie del Fuhrer, una sorta di ombelico del mondo col compito di far risorgere la razza ariana, purificata del contatto con gli uomini inferiori. Uno dei motivi della scelta di questo castello era la sua forma a punta di freccia, particolare che richiamava la potenza della lancia di Longino, orientata per giunta verso nord, punto di riferimento della Thule e dell'antica religiosita' celtica e pagana. Il luogo ideale, quindi, per scatenare quelle forze occulte che, al pari della potenza militare, avrebbero nella mente di Himmler, reso possibile il progetto del nazismo. All'interno di stanze predestinate si svolgevano riti di particolare potenza. Secondo certi resoconti qui si studiavano pratiche per il controllo della volonta' a distanza, di medianita', di energie scatenate per aiutare il Fuhrer nella sua sanguinosa scalata al potere. Ma poteva realmente tutto questo avere un'influenza concreta nella vita politica e militare di una e piu' nazioni? Al piano terra del castello c'era la Gruppenfuhrersaal, una stanza circolare con 12 colonne ed al centro una ruota solare con 12 raggi a forma di runa, il carattere Sieg, cioe' vittoria, le stesse che si ritrovano nel simbolo delle SS e nello Swastika. Era la sala dedicata al vertice delle SS, 12 eletti che avevano compiti non solo militari ma anche esoterici.
Himmler riteneva che il nazismo necessitasse della presenza di un Ordine d’uomini pronti a difendere il regime e la nazione, e non solo sul piano militare, ma anche su quello mistico e spirituale. Perciò egli si adoperò in questo senso, desiderava fortemente la formazione di quelli che lui definì i “Cavalieri del Reich". Le SS dovevano essere perciò i nuovi super uomini concepiti della religione del sangue, il cui compito era mantenere l’equilibrio del nazismo, e preservarlo dai pericoli. Una specie di nuova aristocrazia tedesca, un’élite di guerrieri, la cui forza era essenziale non solo per la loro sopravvivenza, ma anche per quella della razza ariana. Di conseguenza Himmler pensò di organizzare le SS sulla base dell’ordinamento dei cavalieri teutonici.
Ciò fu appurabile con chiarezza durante il conflitto mondiale, quando le terre conquistate ad est della Germania furono divise secondo un criterio feudale, tra gli Ufficiali delle SS. Nello stesso numero di ufficiali della SS che dovevano sedere nella Gruppenfuhrersaal era insito di un significato mitico. Essi erano, infatti, dodici, come dodici erano i sommi cavalieri di Re Artù, che si riunivano attorno alla sua tavola.
Di tutto questo, e molto altro ancora, si parlerà in questa intrigante conferenza a cui siete tutti invitati!
Da quanto avrete intuito, si tratta di una serata da non perdere assolutamente! Vi aspettiamo, come sempre, numerosi!
La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.
Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.

mercoledì 18 gennaio 2017

“GOETEIA: ARS CONGRESSUM CUM DAEMONE - L’ARTE DI EVOCARE I DEMONI”

Sabato 28 Gennaio 2017 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate ai “Dialoghi di Esoterismo”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad un imperdibile appuntamento in compagnia di CORINNA ZAFFARANA e GIUSEPPE GIORGIO che parleranno sul tema:

“GOETEIA: ARS CONGRESSUM CUM DAEMONE - L’ARTE DI EVOCARE I DEMONI”

Cosa sono i demoni? 
Forme di energia psichica o proiezioni delle nostre più profonde paure? 
Qualsiasi sia la definizione, esiste davvero la possibilità di evocare un "demone" in forma visibile e sensibile senza postulare uno stato semplicemente folle o allucinatorio?
La tradizione esoterica è ricca di indicazioni relative all'Ars Congressus cum Daemone e la stessa psicoanalisi si è a lungo occupata dell'incontro con forme, volti e voci inquietanti provenienti dalle profondità del nostro inconscio.
In questa serata dedicata ad uno degli aspetti più controversi dell'esoterismo cercheremo di capire cosa siano veramente i "demoni"; se si tratti solo di simboliche leggende o se sia davvero possibile incontrare le nostre paure attraverso i metodi tradizionalmente insegnati nelle Scuole di Alta Filosofia Iniziatica; quali siano i procedimenti corretti e i pericoli legati a questa elevata forma di "Magheia".

Anche in questo caso il nostro Centro si pregia di invitarvi ad un evento di grande interesse a cui, naturalmente, non dovete assolutamente mancare!

ATTENZIONE: Solo in occasione di questa conferenza il nostro Centro offrirà la possibilità di acquistare il volume "LA GOETIA DI RE SOLOMONE" di Aleister Crowley, edito in italiano dal S.O.T.V.L., con uno sconto speciale del 5 euro sul prezzo di copertina!

La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.

Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.


sabato 26 novembre 2016

SULLE TRACCE DEL SERPENTE PIUMATO: VIAGGIO NELL’ANTICA TERRA DI AZTLAN

Sabato 3 Dicembre 2016 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate ai “Dialoghi di Esoterismo”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad una imperdibile serata in compagnia di MARZIO FORGIONE che ci parlerà sul tema:



SULLE TRACCE DEL SERPENTE PIUMATO: VIAGGIO NELL’ANTICA TERRA DI AZTLAN — (Prima Parte)


La conferenza, che si svilupperà in due distinti incontri, presenterà le risultanze di un recente viaggio studio organizzato dal Centro Studi e Ricerche C.T.A 102 nei siti più importanti e misteriosi legati alla nascita del culto del Serpente Piumato, Quetzalcoatl/Kukulcan, una delle principali e fondamentali divinità del pantheon delle culture dell’America Centrale precolombiana. Quando gli spagnoli approdarono sulle coste dell’attuale Messico, molte grandi civiltà di quel continente erano già scomparse. Tuttavia i popoli sopravvissuti all’epoca dei conquistadores spagnoli conservavano ancora i ricordi di antichi avvenimenti, tramandati per lo più oralmente ma, come nel caso dei Maya ed in parte anche degli Aztechi, anche in forma scritta.
Man mano che i conquistadores procedevano nell’invasione e nella sottomissione di quelle culture, venivano scoperti siti monumentali, spesso caratterizzati dalla presenza di piramidi, simili a quelle dell’antico Egitto.
Emblematiche in questo contesto sono le monumentali piramidi di Teotihuacan, nei pressi dell’attuale Città del Messico. Tutt’oggi gli studiosi si interrogano su che davvero le abbia costruite. Quel che è certo, è che quando gli Aztechi si impadronirono del sito, le piramidi già erano lì ed i nuovi occupanti battezzarono quel luogo proprio con questo nome, Teotihuacan, che, in lingua Nahuatl, significa “luogo in cui gli uomini diventano dei”.
Prima dell’arrivo degli Aztechi quel luogo era abitato dai Toltechi, ma anche essi si interrogavano su chi avesse costruito le piramidi.
Da rilevare che i Maya, la cui civiltà si sviluppò molto più a sud, erano sicuramente a conoscenza dell’esistenza di quel luogo.
Tra le raffigurazioni presenti nel sito di Teotihuacan, la più diffusa è quella di Quetzalcoatl, il Serpente piumato, al quale è dedicato anche un tempio.
Questa divinità veniva adorata in quasi tutte le civiltà precolombiane e la sua origine è molto antica.
Il Serpente piumato, il Signore del Sapere, era la divinità che aveva portato la conoscenza agli uomini e dato l’avvio alla civiltà. Quetzalcoatl insegnò agli uomini a misurare il tempo ed a conoscere il corso delle stelle e stabilì il corso dell’anno e delle stagioni; insegnò anche agli uomini l’agricoltura. Secondo la leggenda, Quetzalcoatl scomparve in cielo, ma prima di partire promise che un giorno sarebbe tornato. Questa divinità era adorata con nomi diversi da Olmechi, Mixtechi, Toltechi, Aztechi, Maya e Quichè. In particolare i Maya lo chiamavano Kukulkan, i Quichè Gukumatz, i Toltechi e, successivamente gli Aztechi, come già accennato, Quetzalcoatl.
La seconda parte della conferenza avrà luogo Sabato 17 Dicembre alle ore 21,15.
Ancora una volta il nostro Centro si pregia di invitarvi ad un evento di grande interesse a cui, naturalmente, non dovete assolutamente mancare!
La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.
Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.

sabato 5 novembre 2016

I MISTERI DELL’ARCHEOLOGIA EGIZIA

Sabato 12 Novembre 2016 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate agli “Incontri con l’Autore”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad un’interessantissima serata in compagnia di MASSIMO BARBETTA IL quale ci parlerà sul tema:

“I MISTERI DELL’ARCHEOLOGIA EGIZIA”.


Gli antichi egizi erano estremamente interessati all'astronomia, che essi ponevano in correlazione con la religione e le manifestazioni dei loro dei. Il loro interesse, tuttavia, in chiave cosmologica, ricadeva su di un'area di cielo relativamente estesa, che comprendeva 2 complete costellazioni zodiacali, e la parte occidentale di una terza costellazione zodiacale. A queste si aggiungevano 1 costellazione posta subito sotto la fascia zodiacale, molto nota al pubblico grazie agli studi di Robert Bauval, e le parti settentrionale di due costellazioni adiacenti poste subito sotto la fascia zodiacale. Gli egizi correlavano tale territorio celeste al concetto delle "Acque celesti" o cosmiche. All'interno di quest'area era precisamente collocato, molto verosimilmente, sia il "Duat" o Regno Infero, associato al Mondo dei Morti, sia il luogo da cui provenivano i loro dei ed a cui essi, tornavano periodicamente, (accompagnando, talvolta, secondo leggende antichissime, il faraone nel loro viaggio). Questo preciso luogo celeste, connesso con la Vita e con la Creazione, era considerato come un "Utero" che apparteneva alla dea del Cielo. I faraoni, nelle loro tombe, onoravano ed adoravano in maniera devota questo specifico luogo celeste, correlato agli stessi dei che da lì provenivano. Questo lontanissimo luogo era raggiunto tramite 3 condotti o corridoi, dalla forma stretta, sinuosa, simile ad un serpente entro cui si muoveva, a velocità folle la barca del dio Ra, per poi arrestarsi un avolta uscita da questto 'tunnel'. Gli antichi egizi dovevano mantenere il più stretto riserbo sul luogo e sulle modalità per raggiungere questo luogo e solo ai faraoni era consentito di poterne parlare, nelle loro tombe, sia pure in forma molto criptata e nascosta, come manifestazioni del loro rapporto elettivo e speciale con i loro dei. I dignitari che ambivano a mostrare il cielo, nelle loro tombe, quando si trovavano in corrispondenza di quest'area di cielo, "Top Secret" o, meglio "Cosmic Secret", dovevano usare criptature ed omissioni secondo un codice ben preciso e regolato, che nascondesse sistematicamente, per rispetto verso gli dei, ogni specifica allusione a queste conoscenze segrete.
Massimo Barbetta (1961) Medico oculista, è appassionato degli studi classici e delle lingue antiche: latino e greco, e, in forma amatoriale, di ebraico e geroglifico. Da oltre 15 anni è cultore della storia medievale, della cultura e delle leggende dei sumeri, dei babilonesi, degli ebrei, dei greci e dei romani. Collaboratore delle riviste “Mystero”, “Archeo-Misteri” ed “UFO-Notiziario”, è membro del “C.I.R.P.E.T.” (Comitato Interdisciplinare per le Ricerche Proto-storiche e Tradizionali) e partecipa da anni, con personali relazioni, a congressi e conferenze su questi temi. Da più di 12 anni si occupa attivamente di ricerche e approfondimenti sulla cultura dell’Antico Egitto e sull’Archeo-Astronomia, avendo pubblicato le sue ricerche in oltre 40 articoli, in questi e altri campi di indagine, sulla rivista “Archeo-Misteri”. È autore del volume “Stargate il Cielo degli Egizi”, Uno Editori.
Ancora una volta il nostro Centro si pregia di invitarvi ad un evento di grande interesse a cui, naturalmente, non dovete assolutamente mancare!
La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.
Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.

domenica 16 ottobre 2016

Dal Caos all’Ordine: Biocentrismo e Meccanica Quantistica

Sabato 29 Ottobre 2016 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate agli “Incontri con l’Autore”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad un’interessantissima serata in compagnia di IOANNIS TSIOURAS che parlerà sul tema:
“Dal Caos all’Ordine: Biocentrismo e Meccanica Quantistica”





La conferenza, che fa da sfondo alla presentazione del libro di Ioannis Tsiouras “E come stella in cielo il ver si vide” – Edizioni Giuseppe Laterza/ Ebook edizione Youcanprint – ha l’intento di diffondere contenuti di stampo saggistico-divulgativo di tipo esoterico, filosofico, scientifico e teologico.
Si tratta di un viaggio nella conoscenza. L’intento del libro, e di questa conferenza, è quello di indurre a riflettere e a seminare dubbi. Nel corso della serata verranno presentate specifiche curiosità che avranno lo scopo di stimolare l’uditorio a proseguire e ad approfondire gli argomenti trattati. In questa presentazione l’autore non intende quindi rivelare alcuna verità, ma semplicemente fornirà a chi sarà presente quegli elementi che possono risultare utili ed essenziali alla ricerca della verità stessa.
L’argomento centrale che permea e fa da filo conduttore lungo tutta l’opera è il motto esoterico: Ordo ab Chao (Ordine dal Caos)! Ogni trasformazione ha una causa; all’origine della catena di cause-effetti doveva esserci una causa “prima” priva di causa, ovvero una fonte originaria del moto priva di moto. A questa causa, che rappresenta la causa ultima del divenire dell’universo, Aristotele ha dato il nome di “motore immobile” o “primo motore” (in greco πρῶτον κινοῦν ἀκίνητον). Il motore primo aristotelico doveva essere una sostanza “sovrasensibile”, eterna, immobile, incorporea, priva di grandezza e di parti e sempre in atto. Esso avrebbe mosso direttamente il primo cielo, non per contatto (poiché è immateriale), ma “come oggetto d’amore”, ossia come causa finale: l’amore che move il sole e l’altre stelle di Dante.
Gli scienziati nel loro modello termodinamico dell’universo hanno individuato due tendenze segnate da due frecce che hanno una direzione opposta all’altra: la freccia pessimistica e la freccia ottimistica.
La caratteristica principale della termodinamica è il tempo e il tempo è percepito dall’uomo attraverso il mutamento che nella scienza si chiama entropia trattata dal 2° principio della termodinamica. Secondo questo principio, dunque, l’entropia esprime il grado di disordine in un sistema e che aumenti con il trascorrere del tempo, mentre la sua energia disponibile e utilizzabile, diminuisce continuamente. Questo fino a quando l’energia ordinata, cioè quella utilizzabile, venga esaurita e l’universo avrà la Morte Termica (massimo disordine, massima entropia ed energia da utilizzare pari a zero).
La freccia pessimistica del tempo è segnata dall’entropia e porta verso la distruzione e verso la degradazione e la morte. La freccia ottimistica del tempo è segnata dalla neghentropia (entropia negativa) che spinge verso l’aumento dell’ordine e verso la vita.
Vivere è conoscere, apprendere, comunicare e sapere. La cognizione coincide con il processo stesso della vita. Lo spontaneo emergere di un nuovo ordine nel percorso evolutivo, che costituisce la base stessa della creatività vitale, ha donato all’Homo sapiens diverse proprietà emergenti. I processi vitali sono associati alla dimensione cognitiva della vita, e l’emergere, attraverso gli stati di maggiore complessità e organizzazione, di un nuovo ordine ha portato allo sviluppo del linguaggio e dell’autocoscienza, che conferisce alla mente umana la facoltà del libero arbitrio, secondo la quale ogni persona è libera di fare le proprie scelte e di prendere decisioni in base alla volontà.
È incredibile come l’uomo sia riuscito a partorire la sua esistenza nel tempo e nello spazio. Di punto in bianco ha avuto consapevolezza di essere un vivo osservatore estraneo al grande e meraviglioso spettacolo della terra. Per Newton lo spazio e il tempo erano due entità assolute e immutabili e l’universo era un ambiente rigido e inalterabile. La fisica classica newtoniana concorde perfettamente con l’esperienza di tutti i giorni, ma non è più valida per le velocità che si avvicinano alla velocità della luce del mondo subatomico e intergalattico dove il tempo non scorre con la stessa velocità. Queste scoperte hanno scatenato una vera rivoluzione, che ha comportato una revisione delle leggi della fisica newtoniana.
La meccanica quantistica ha messo in discussione il fondamento stesso della concezione meccanicistica del mondo, cioè il concetto di realtà della materia. Mentre la fisica classica che esprime l’intuizione umana descrive una realtà in cui le cose sono sempre in un certo modo, la meccanica quantistica descrive il mondo in uno stato confuso, indeterminato, apparentemente incoerente, nel quale le cose sono in parte in un modo e in parte in un altro e si lavora con la probabilità. Le cose diventano certe solo quando un’osservazione o una misurazione adeguata le costringe ad abbandonare le possibilità quantistiche e a scegliere una tra le alternative. L’osservazione o la misurazione rileva la realtà e in quel momento la “funzione d’onda collassa”.
La meccanica quantistica rivela una fondamentale unità dell’universo: mostra che non possiamo scomporre il mondo in unità minime dotate di esistenza indipendente. Più entriamo in profondità nella materia, più ci accorgiamo che non esiste nessun mattone fondamentale isolato come gli atomi così come avevano pensato gli atomisti, ma sveliamo una rete di relazioni dinamiche tra le varie parti del tutto.
La meccanica quantistica ha cambiato i riferimenti facendo salire l’uomo sul palcoscenico trasformandolo nel protagonista di questo meraviglioso spettacolo che è la vita! Siamo noi, gli attori-spettatori, a creare lo spettacolo; ognuno per conto proprio contribuisce ed è responsabile della sua realtà.
La scienza, dunque, ha cambiato nel tempo l’idea sulla realtà: la fisica Galileiana, Newtoniana e la relatività di Einstein, avevano considerato l’uomo come un semplice osservatore della realtà. Con l’avvento della meccanica quantistica la scienza ha rivalutato l’uomo e da semplice spettatore lo ha fatto diventare protagonista facendolo salire sul palcoscenico della realtà della vita.
I tentativi di riunire tutte le forze per produrre una struttura unica e comune, la Teoria del Tutto (il LOGOS di Eraclito), come il modello delle stringhe e la teoria M, richiedono l’ipotesi di almeno otto dimensioni spaziali e una temporale, nessuna delle quali ha una vaga reminiscenza nell’esperienza umana, né tanto meno può essere verificata sperimentalmente in alcun modo, ma soprattutto non coinvolgono la coscienza.
La scienza moderna non riesce ancora a dare una risposta soddisfacente a questa domanda: qual è la natura di questa cosa che chiamiamo realtà, dell’universo nel suo complesso? Questo perché nelle equazioni della Teoria del Tutto, manca un elemento cruciale del cosmo. Questo elemento è la coscienza. La nuova Teoria del Tutto dovrebbe considerare che gli elementi fondamentali della realtà siano fatti di coscienza.
Il nuovo paradigma della realtà, dunque, sviluppato da R. Lanza, si chiama Biocentrismo.
Secondo il Biocentrismo è l’osservatore vivente che crea la realtà. Ciò che noi percepiamo come reale è un processo che coinvolge la nostra coscienza. Non può essere percepito nulla che non abbia interagito con la nostra coscienza, quindi il mondo esterno deve essere correlato alla coscienza. Il mondo esterno e la coscienza sono correlati.
Secondo il Biocentrismo di Lanza, non esiste alcun universo fisico al di fuori della vita e della coscienza. Nulla è reale prima di essere percepito. Non c’è mai stato un tempo in cui sia esistito un universo esterno, silente, dal quale sia sbocciata la vita casualmente in un tempo successivo. Spazio e tempo esistono solo come costruzioni mentali, come strumenti per la percezione. Gli esperimenti in cui l’osservatore condiziona i risultati sono facilmente spiegabili dall’intercorrelazione tra coscienza e universo fisico. La natura e la mente non sono irreali, sono correlate. Non viene assunta alcuna posizione riguardante Dio. … … come pensava Parmenide e come noi sappiamo, il tempo non esiste eccetto come idea dell’Ora. Perciò, “passato” e “futuro” sono illusioni. E con questo, ogni nozione che dipende dal tempo, compreso il fatto che noi che esistiamo come consapevolezza, non cesseremo mai di essere.
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Quanti veli la scienza dovrà ancora levare per vedere la “vera” realtà? E questa realtà esiste davvero?
E se esiste perché esiste cosi? E perché avviene tutto questo?
I veli che abbiamo davanti ai nostri occhi sono “forse “molteplici. Quello che noi percepiamo è la realtà o è un’illusione? Le reti neurali dei nostri sensi e del cervello creano e perpetuano l’illusione che si ha quando si osserva il triangolo di Kanitza con i suoi falsi lati e l’interno chiaro.


Anche in questa occasione il nostro Centro si pregia di invitarvi ad un evento di grande interesse a cui, naturalmente, non dovete assolutamente mancare!

La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it

Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.

Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.

sabato 11 giugno 2016

“L’INFINITA RICERCA: IL SANTO GRAAL — TRA STORIA E LEGGENDA”

Sabato 11 Giugno 2016 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate ai “IDialoghi di Esoterismo”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad un’interessantissima serata in compagnia di CORINNA ZAFFARANA (Soror A.X.E.L.) la quale ci introdurrà ad un tema di estremo fascino:

“L’INFINITA RICERCA: IL SANTO GRAAL — TRA STORIA E LEGGENDA”

Il Santo Graal simboleggia l’infinita ricerca di una parte perduta di noi stessi ed è l’allegoria della tensione mistica propria dell’animo più elevato: ma si tratta di mito o realtà?
Qual è l’origine del suo nome?
Come, perché e quando il mito della sua impossibile ricerca si unisce alle vicende dei nobili Cavalieri della Rotonda? Cosa sappiamo veramente circa Giuseppe di Arimatea? E’ possibile che questo mito affondi le sue radici in era pre-cristiana?
Corinna Zaffarana, storica e studiosa di esoterismo europeo, ci conduce alla ricerca delle vere origini della leggenda del Graal, esplorando quanto veramente in nostro possesso all’interno dei documenti che ci offrono la storia, la letteratura, le leggende popolari, i miti dell’Europa pre-cristiana e la psicoanalisi.

Anche in questa occasione il nostro Centro si pregia di invitarvi ad un evento di grande interesse a cui, naturalmente, non dovete assolutamente mancare!

La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.

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mercoledì 1 giugno 2016

LA TEORIA DELLO ZEP TEPI E IL PROGETTO UNITARIO DI GIZA

Sabato 18 Giugno 2016 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate agli “Incontri con l'Autore”, la nostra Associazione ha il piacere di ospitare il giornalista e scrittore ARMANDO MEI che ci introdurrà ad un viaggio nel Tempo, alle origini dell’uomo attraverso i Misteri dell’Egitto Predinastico, con una conferenza davvero imperdibile sul tema:
“LA TEORIA DELLO ZEP TEPI E IL PROGETTO UNITARIO DI GIZA”.
Il nucleo fondante della “Teoria della Storicità dello Zep Tepi” è nell’analisi della complessità dei fenomeni che caratterizzano l’Antico Egitto. L’approfondimento dei testi antichi, ascritti alla Mitologia, ha restituito una molteplicità di considerazioni che indirizzano la Ricerca verso una necessaria revisione delle proposizioni finora accettate. Un percorso tecnico-scientifico motivato, non da un convenzionale e banale desiderio di contrapposizione, bensì dall’inoppugnabile volontà di rimettere ordine laddove regna il caos.
La Storia dell’evoluzione dei Popoli, fin dall’Antichità più remota, si tramanda attraverso il simbolo. Ogni simbolo racchiude in sé una Storia, un Percorso, un Evento, un Processo. L’uomo, nel suo ancestrale cammino su questo Pianeta, ha delegato alla forma scritta ogni desiderio e/o volontà di tramandare le proprie esperienze – nella Materia e nello Spirito – attraverso la produzione di "segni" che stimolano, per contro, profonde vibrazioni a chi, con essi, entra in diretta simbiosi.
Così è per chi – con profonda umiltà e altrettanta determinazione – ha voluto proporre una svolta concettuale ai parametri che ingessano l’interpretazione sulle origini della Civiltà Egizia, travalicando gli stereotipi - nonché le fallaci e aride proposizioni convenzionalmente accettate – attraverso un modello interpretativo integrato da ulteriori elementi di valutazione.
Nasce, non senza difficoltà operative, la Teoria della Storicità dello Zep Tepi che si propone come coagulante tra la tradizione falsamente mitologica e le ciclopiche vestigia realizzate sulla Piana di Giza, con l’obbiettivo finale di riproporre, dopo millenni, la ricomposizione del Progetto Unitario voluto dai costruttori.
Con il supporto di strumenti scientifici multidisciplinari e andando oltre la staticità delle formulazioni incentrare solo ed esclusivamente sulla funzione della Sfinge e delle Piramidi Maggiori, è stato possibile conciliare Storia e Monumenti. Il Mito, quindi, ritorna alla sua naturale funzione storica; il Simbolo ritorna alla sua concettuale funzione di trasmissione di eredità filosofiche; i monumenti riemergono in tutta la loro complessa relazione con l’Architettura Celeste, in un equilibrio sottile dove si uniscono Materia e Spirito.
Lo Zep Tepi è un capitolo importante della Storia della nostra specie. E’ lo spartiacque tra la naturale evoluzione dell’uomo nelle forme rigeneratrici dello Spirito e la degenerazione nella materia attraverso l’inganno ed il successivo oblio.
E’ la chiave di volta che ha ordito la trama delle società fino a nostri giorni…
Armando Mei
Armando Mei è nato a Torino, nel 1967. Laureato presso l'Università Federico II di Napoli, si interessa di Civiltà Antiche e, in particolare, di Egittologia Predinastica, ovvero del periodo che va dal 3.180 a.C. indietro nel tempo. Nel 2005, ha presentato una Ricerca sulla Piana di Giza, culminata nella formulazione della sua «Teoria sulla Datazione Storica dello Zep Tepi», presentata all'International Conference on Ancient Studies, tenutasi presso la Zayed University di Dubai nel 2010. Ha pubblicato diversi articoli su riviste specializzate, sia italiane che internazionali. Nel 2009, ha pubblicato il suo primo libro: «Giza: le Piramidi Satellite e il Codice Segreto», poi rivisto ed integrato dal libro "36.420 a.C. - Rivelazioni dal Tempo", seguito, nel 2011, dal libro «Oltre le nebbie del Tempo» e nel 2012 da «La porta del Cielo». Questi tre libri sono attualmente fuori catalogo. Nel 2013, ha collaborato con «Archaelogical Park: Bosnian Pyramid of the Sun Foundation» di Visoko, diretta da Semir Osmanagich. La ricerca ha avuto come obbiettivo lo studio della correlazione astronomica del sito. I risultati sono disponibili sul sito della Fondazione bosniaca. Un ulteriore lavoro di ricerca scientifica ha riguardato lo studio dei simboli rinvenuti su un monolite, rivelatosi una Mappa Astronomica risalente a più di 100.000 anni fa. Nel 2013, ha pubblicato il libro "Visoko: La Scienza Occulta delle Piramidi«, a cui ha collaborato Semir Osmanagich, in distribuzione anche in Bosnia. Nel gennaio del 2015 è stato invitato a collaborare, come Guest Author, con il magazine "Ancient Origins". Nel marzo del 2015, pubblica il suo ultimo libro "Il Segreto degli Dèi", il libro che ricostruisce il Progetto Originario di Giza.
Ancora una volta il nostro Centro si pregia di invitarvi ad una serata straordinaria a cui, naturalmente, non dovete assolutamente mancare!
La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.
Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.

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mercoledì 27 aprile 2016

IL MITO GNOSTICO: ABISSI E VETTE DEL RITORNO AL PLEROMA

Sabato 14 Maggio 2016 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate ai “Dialoghi di Esoterismo”, la nostra Associazione ha il piacere di proporvi un’interessantissima serata in compagnia di FILIPPO GOTI che parlerà sul tema:

“IL MITO GNOSTICO: ABISSI E VETTE DEL RITORNO AL PLEROMA”.

Nel corso della conferenza saranno affrontati alcuni dei miti fondamentali che compongono la narrazione gnostica. Una particolare attenzione verrà data alla loro funzione normativa ed alla contiguità con i miti presenti in altre tradizioni sapienziali.

Filippo Goti, fondatore del Convivium Gnostico Martinista, è un profondo studioso ed amante dello gnosticismo e della Tradizione occidentale. Da anni è impegnato nella libera opera di divulgazione.

Siamo certi che questo incontro stimolerà l’interesse di tutti i cultori e gli appassionati di esoterismo. Vi aspettiamo quindi numerosi!

Si rende noto che la partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. e che è OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata sulla pagina Facebook non è considerata una prenotazione valida.

Per i nostri Associati che volessero seguire l’evento a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.

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sabato 20 febbraio 2016

India: alle origini della storia umana

Segnaliamo la conferenza di Enrico Baccarini che terrà sabato 12 Marzo 2016 alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO). Il tema sarà:

“INDIA: ALLE ORIGINI DELLA STORIA UMANA — SPIRITUALITA', SCIENZA E MISTERO DI UNA CIVILTA' PROVENIENTE DAL COSMO”.

La partecipazione a questa conferenza è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it



Conferenza di ENRICO BACCARINI