tratto da Il Giornala del 9 giugno 2006
di redazione
Notte di S. Giovanni: i falò, antica memoria
di un passato precristiano, illuminano la notte. Ma questo è noto a
tutti: ciò che, forse, è meno noto, è che la natività di San Giovanni
Battista viene celebrata, con apposite cerimonie, dalle Logge massoniche
di qualsivoglia Obbedienza. Non solo: la Massoneria celebra - e sempre
in occasione del Solstizio (questa volta l'invernale)- anche San
Giovanni Evangelista, Logge di San Giovanni sono definite quelle dei
primi tre gradi massonici (quelli definiti Massoneria Azzurra) e, di
nuovo, i due San Giovanni sono i santi patroni delle antiche
confraternite operative dei «muratori» inglesi. Ma poiché la Massoneria
non è una religione ma un'Istituzione Iniziatica che, al di là e al di
sopra delle religioni storiche, pratica l'esoterismo nel solco della
Tradizione, il significato di tale pratica non può sicuramente quello
specificamente e riduttivamente cristiano: per comprenderne il motivo
bisogna guardare, necessariamente, al simbolismo solstiziale nella sua
globalità.
Il Solstizio d'Estate è il momento in cui il sole comincia
a sorgere sempre più a sud sull'orizzonte (e, analogamente, col
Solstizio d'Inverno, sempre più a nord), determinando l'accorciarsi
delle giornate: il trionfo del Sole, quindi, è solo momentaneo, perché
nel mondo dell'impermanenza questo prelude, inevitabilmente, alla sua
discesa sino ad arrivare all'altro culmine, quello invernale, in cui
finalmente può risorgere.
Come ha osservato quel Maestro della
Tradizione Integrale che è René Guénon, ciò che ha raggiunto il suo
massimo può ormai solo decrescere, e ciò che è giunto al suo minimo può
solo crescere: per questo, il Solstizio d'Estate segna l'inizio della
metà discendente dell'anno, il Solstizio d'Inverno quello della metà
ascendente.
I due Solstizi, quindi, sono complementari e
rappresentano i due punti estremi dell'anno solare: non deve trarci in
inganno il fatto che non coincidano esattamente con i solstizi (i due
Santi vengono festeggiati dalla Chiesa latina il 24 giugno ed il 27
dicembre), perché siamo comunque in presenza di un periodo di tempo
sacro che permette una dilatazione simbolica dell'evento.
Ma se
teniamo presente che nel mondo greco i due solstizi venivano chiamati
«porte», il simbolismo solstiziale diventa molto più chiaro: non siamo
in presenza di quella religione cosmica inventata dai positivisti
occidentali, ma al cospetto di una visione metafisica di tutto rispetto.
Il solstizio d'estate rappresenta la «porta degli uomini» e quello
invernale la «porta degli dèi»: sono le aperture che collegano i mondi,
il simbolo del passaggio tra il mondo terreno del divenire e quello
celeste, caratterizzato dall'eternità e dall'aspazialità. Ora, se
teniamo presente che il mondo degli antenati e quello degli dèi, nel
simbolismo cosmico, non sono posti esattamente a sud e a nord, ma a
sud-ovest e nord-est, comprendiamo perché la ricorrenza dei due San
Giovanni non corrisponda esattamente a quelle solstiziali.
Tradotto
nel simbolismo proprio dell'esoterismo cristiano, San Giovanni Battista
ha la funzione di introdurre gli essere nel cosmo e, quindi, di
proteggere e preservare l'universo: ecco il perché dei riti, come i falò
o le ruote infuocate che, richiamando il simbolismo solare, hanno la
funzione di allontanare il male. Ma il cosmo, nel linguaggio simbolico,
viene spesso rappresentato dalla caverna, cosa che, nel linguaggio
massonico, corrisponde alla Loggia: la volta stellata, il simbolismo
assiale Oriente-Occidente e Nord-Sud, rendono perfettamente l'immagine
di un «loka», cioè di un universo.
Celebrando San Giovanni, la
Massoneria non si limita a rievocare le tradizioni pre-cristiane di un
periodico rinnovamento cosmico, ma riesce a riportare la tradizione
religiosa cristiana all'interno di un ambito sapienziale di più vasta
portata: e, così facendo, il Mito e il Simbolo, ancora una volta,
dimostrano così la loro vitalità e la loro capacità di saper parlare,
anche in questi tempi, all'uomo di oggi.
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