lunedì 27 dicembre 2021

JULIUS EVOLA COLPISCE ANCORA

tratto da "L'Opinione" del 26/02/2021

di Dalmazio Frau

Potremmo dire “chi non muore si rivede” con questa nuova antologia di racconti su Julius Evola appena edita da i tipi de L’Idrovolante, curata come indubitabilmente avviene da sempre, da Gianfranco de Turris con il cinematografico titolo de Il ritorno del barone immaginario. Quella precedente era uscita per Mursia Editore nel 2018 ed era appunto Il barone immaginario.

Questa nuova raccolta attesta innanzitutto un fatto che piaccia o meno, deve essere accettato senza se e senza ma, ovvero che la figura controversa, amata, odiata, criticata od osannata nella propria multiforme totalità, di Giulio Cesare Andrea Evola non lascia – e non potrebbe fare diversamente – indifferenti gli animi. Ecco allora l’Evola pittore dadaista, mago, orientalista, soldato e innumerevoli altre sue “manifestazioni” in una vita che per quanto qua “inventata”, nella realtà non ha nulla da invidiare all’immaginazione. Evola fu – è – tutto questo e ancora di più quindi ben si presta a diventare un “eroe da romanzo”, come avrebbe detto Cyrano de Bergerac.

I racconti che compongono la raccolta sono variegati e variati, certo non tutti – ma quasi – hanno incontrato il mio favore, per le ragioni critiche che dopo chiarirò. Detto questo, del tutto ininfluente comunque, restano invece degni di merito, nota e plauso alcune novelle sul Barone, a cominciare dall’ottima prova che ne dà Alberto Lombardo, certo fortificato da una sua lunga attenzione di studioso all’intera opera evoliana. Va detto che la caratteristica, forse a volte rasentante l’eccessiva didascalicità, dell’aderenza agli scritti e ai pensieri del “filosofo in guerra”, dell’ermetista e del ghibellino che fu Julius, è comune a tutti i narratori cimentatisi in quest’impresa e potrebbe fungere da ulteriore sprone a coloro che magari si avvicinano per la prima volta al corpus letterario e sapienziale dello scrittore, ma al tempo stesso rischia di diventare troppo referenziale ad un esclusivo circuito di estimatori, come avviene nel racconto erotizzante di Guido Andrea Pautasso. Il dèmone della vanità del voler fare a gara, con citazioni e rimandi, a chi è più colto, si nasconde sempre – in maniera non eccelsa – tra molte delle righe di alcuni racconti, ma è un peccato “veniale” suvvia, non facciamone questioni di stato. Nessuno nasce imparato, men che meno chi si sopravvaluta anche come scrittore.

Tema analogo, quello della magia erotica, trattato anche da Vitaldo Conte – del resto l’argomento dell’Eros e della Magia Rossa sono da decenni la cifra della sua produzione – nel suo racconto che tratta di un Evola anziano, immerso nei propri ricordi ma non per questo meno attivo nell’arte della conoscenza d’amore. Julius Evola – e non lo dico in maniera negativa anzi – diventa così un “GI Joe”, un modello posizionabile e multiruolo, iper-adattabile alle sfumature immaginarie di ciascun scrittore, uscendo in tal maniera dalla propria autonomia e identità per diventare un archetipo fantastico, avventuroso, erotico come soltanto una persona realmente vissuta avrebbe potuto fare.

L’altro racconto che voglio segnalare favorevolmente è quello di Alex Voglino, che mostra e dimostra tutta la sua antica e migliore capacità di narratore fantastico avventuroso, ed è forse al proprio meglio quando lascia le confortevoli brughiere arturiane o tolkieniane a lui tanto care. Così come piacevolmente dotta e quasi affettuosamente reverenziale, così come si farebbe verso un Maestro, nei confronti del Barone, è la storia ermetico-egizia raccontata da Luca Valentini.

Oltre questi comunque sono validi anche gli altri racconti, tra reminiscenze lovecraftiane e spruzzate d’umorismo che male non fa, in un variopinto affresco come se fosse più un mosaico bizantino frammentatosi nel corso dei secoli e rimesso in sesto, in un restauro per tutti, della vita sognata di una delle figure ancora adesso più originali e interessanti non soltanto del mondo della Tradizione, ma di quello che è stato l’intero milieu novecentesco. E se con il nome di Julius Evola – ancorché ricordato limitatamente solo come filosofo – sta ancora in solitario e aristocratico ritiro a campeggiare su una targa commemorativa a Sutri, proprio a pochi passi dal mitreo locale, quasi un cippo dimenticato ed evocante un “mago e milite ignoto”, questa seconda prova su di lui aggiunge un ulteriore tassello al suo ricordo che non muore. Tuttavia, ci chiediamo maliziosamente, se ci sarà – come si usa nelle migliori saghe – un terzo capitolo, e che magari potrebbe essere intitolato “Il barone immaginario colpisce ancora”. Hai visto mai…

(*) Autori vari, “Il ritorno del barone immaginario”, a cura di Gianfranco de Turris, Idrovolante Edizioni, pagine 290



sabato 18 dicembre 2021

Ufo e misteri: intervista all'ufologo Gabriele Lombardo

di Simone Leoni


Siamo quasi arrivati all’anno 2022. Sono passati 75 da quando a Roswell è accaduto il primo mistero inerente agli avvistamenti e agli ufo crash. In tutti questi anni ne abbiamo sentite davvero tante, chi conferma l’accaduto, chi lo smentisce categoricamente; c’è chi si è azzardato anche a parlare di un grande complotto che riguarderebbe il controllo dell’attuale società da parte di entità provenienti da altre galassie con la complicità dei nostri governanti. Di teorie in merito c’è ne sono davvero tante, dalle più ridicole a quelle interessanti e che hanno almeno una base teorica su cui effettivamente indagare. Non avendo tutti gli elementi per poter delineare un quadro chiaro e preciso sulla tematica, in questa occasione ho il piacere di intervistare uno degli ufologi più preparati in questo articolato campo, Gabriele Lombardo.


1) Simone Leoni: Gabriele intanto per chi non ti conosce ti puoi presentare? Chi è Gabriele Lombardo? E cosa fa nella vita?


Gabriele Lombardo: Ciao Simone, io sono: un ricercatore indipendente, ufologo, cacciatore di misteri ed appassionato di molte discipline scientifiche, parascientifiche e misteriche. Nell’avventura della mia vita, ho fatto tante cose diverse, tra cui l’investigatore privato, l’addetto alla sicurezza, persino il Bounty Hunter seppure per un breve periodo ed altre cose che mi hanno portato ad affinare, migliorare e potenziare le mie capacità investigative. Tutto questo in qualche modo mi ha portato a diventare anche il Coordinatore nazionale del Dipartimento investigazioni e a divenire Coordinatore anche di quello di analisi e controllo qualità, di cui sono stato a capo fino a pochi mesi fa nella F.U.I.. 

Nella Federazione Ufologica Italiana sono anche Vice coordinatore e membro dello staff di altri dipartimenti operativi, come quelli di: interazioni aliena, paranormale, ecc..

Trentacinque anni fa facevo la mia prima esperienza paranormale, assistendo direttamente ad un poltergeist di terzo livello. Questo mi portava a divenire indirettamente un ghost hunter per circa otto anni, assistendo a diverse stranezze. A quattordici anni ho avuto il mio primo avvistamento UFO, da allora ne ho all’attivo molte decine, è una dozzina di questi sono documentati, alcuni sono anche di dominio pubblico e visibili sui miei canali e quelli della Federazione. 

Nel 2001 creavo una rete di Forum sul mistero. Nel 2004 creavo il mio primo blog e da allora è stato un crescendo da tutti i punti di vista. Oggi sono anche scrittore, giornalista (anche se non iscritto all’albo), blogger, youtuber e naturalmente continuo come ufologo e ricercatore per la F.U.I. e per conto proprio, con diverse collaborazioni all’attivo.


2) Simone Leoni: è legittimo chiederti, come mai ti sei cominciato ad interessare di ufologia? Hai mai assistito a qualche avvistamento particolare?


Gabriele Lombardo: Come ho detto prima, ho decine di avvistamenti all’attivo, Nel primo ho avvistato a distanza ravvicinata un UFO a forma di uovo interamente fatto di plasma arancione, che faceva una spirale infuocata sparendo nell’oscurità dello spazio in un batter di ciglio. Qualcosa che non potrò mai dimenticare. Tra gli altri avvistamenti, molti riguardano luci abbaglianti, sfere rosse, arancioni e bianche, in un caso (se non ricordo male avevo 19-20 anni) ho avvistato un oggetto triangolare pressappoco a mezzogiorno in uno dei primi giorni di un caldissimo luglio, in quegli anni si parlavo poco di UFO, quello che trovavi era in riviste del settore o sui forum di discussione. Il Tr-3b non era ancora oggetto di discussione, anche se somigliava di più alla sua variante Tr-3E. Alcuni di questi avvistamenti, li ho fatti insieme a gruppi di persone, infatti quando ero già adulto ed avevo la mia Associazione in Sicilia, facevamo molti skywatching ed abbiamo fatto anche qualche indagine sul campo.


3) Simone Leoni: Finalmente dopo ben 75 anni sentiamo che anche l’intelligence conferma ciò che in realtà, noi ufologi affermavamo da anni, ovvero che questi oggetti volanti sono di origine extraterrestre. Perché dare questa notizia proprio ora?


Gabriele Lombardo: Recentemente ho pubblicato moltissimi articoli e video sull’argomento, che seguo attentamente. Con la Federazione abbiamo anche partecipato alla stesura di un testo scientifico che riguarda proprio queste notizie “ALIENI, UFO E I DOSSIER DECLASSIFICATI” della IBN Editori. 

Ovviamente ti rispondo con una opinione, dato che non ci sono elementi per fare dichiarazioni ufficiali sui motivi della presunta disclosure, che io chiamo spesso -teatrino mediatico-. Ma ti debbo una risposta, quindi esprimerò la mia idea; un governo come quello statunitense, non fa mai nulla che non sia nei propri interessi economici, militari,strategici, ecc.. Siamo probabilmente davanti ad un momento storico delicato; dopo la fondazione delle Space Force, gli USA si stanno trovando su diversi fronti ad affrontare una competizione con Cina e Russia, che stanno perdendo, con questo pretesto, hanno generato un problema di sicurezza nazionale dovuto agli UAP che è fuori controllo, necessitano quindi di nuove Agenzie, nuovi finanziamenti e la spinta della curiosità del popolo, di cui il Congresso è organo esecutivo rappresentante. Quest’ultimo, ha il potere di erogare denaro dove c’è bisogno, in questo caso nella difesa e nella tecnologica. Quindi il teatrino sugli UAP, che già conoscono benissimo, ci porta ad usare un termine che annacqua il più vecchio e famoso UFO, informazioni molto diluite e confuse, piene di omissis, censure ecc., portato all’attenzione del grande pubblico, confermando tutto con poche prove, spesso contraddittorie e non confermate, contro le centinaia di migliaia presenti negli archivi USA.

Credo che ci sarà a breve una grande contrazione e che se da una parte miglioreranno la raccolta dei dati e gli studi sugli UFO, dall’altra diranno sempre meno e sempre più di rado, esattamente come ha detto il Portavoce del Pentagono John Kirby pochi giorni fa in conferenza stampa.


4) Simone Leoni: è interessante constatare che in tutti questi anni di insabbiamenti c’è chi ha affermato che ha visto di persona non solo questo velivoli non terrestri, ma anche il suo equipaggio. Tutto ciò però, senza portare uno stralcio di prova. Quale possono essere stati i motivi per non fornire delle prove?


Gabriele Lombardo: Personalmente, credo che siano pochi i casi di contattismo a cui dare importanza e che possano avere credito, nell’ufologia c’è troppa gente impreparata. I fanatismi per me portano sempre a problemi anche nel campo ufologico, la storia stessa ci insegna. 

Sul fenomeno delle abduction voglio essere prudente, ma posso dire che è reale, pieno di testimonianze ed anche qualche prova significativa, che però molti sono reticenti a mostrare perché gli porterebbe molte attenzioni, anche governative, che i protagonisti non vogliono. Non dimentichiamo le storie dei Man in Black, di minacce, ricatti, sparizioni, finti suicidi, ecc. proprio tra testimoni e soprattutto ricercatori UFO nei decenni precedenti al nostro.

Non escludo che ci siano stati incontri con gli ufonauti non aggressivi, ma la maggior parte delle persone vede troppi film, confondendoli con la realtà o non capisce la differenza tra sogni e mondo reale. Se portiamo la questione poi nell’ambito della disclosure e del report USA al Congresso di giugno, allora mi sembra chiaro che loro manipoleranno sempre le informazioni prima di rilasciarle, non forniranno mai prove certe se non è nei loro interessi, non dimentichiamo che è materia di Sicurezza Nazionale e Difesa.


5) Simone Leoni: Mi chiedo come mai davanti ad una storia come la battaglia di Los Angeles, la gente, i vari organi competenti, non abbiano in passato deciso di dare conferma di quello che avveniva nei loro cieli?


Gabriele Lombardo: Temo che la maggior parte delle persone si spaventerebbe davanti a certe prove e si rischierebbe in certi ambienti persino il panico. Quindi tutto va fatto gradualmente e con cognizione di causa, proprio per abituare le masse pian piano, per poi dare ogni tanto delle spinte più importanti o più forti. Non solo la Battaglia di Los Angeles, ma sono tanti gli avvistamenti eclatanti e governativi anche su zone militari e palazzi di Governo negli USA, la maggior parte delle persone non vogliono credere, sono scettici per scelta e per paura. Giusto per citare altri casi famosi ed eclatanti: Washington DC, Lubbock e Phoenix. Perché diffondere informazioni vitali ed importanti senza un vero motivo, quando puoi divulgarle con tutta la loro potenza e manipolandole a tuo piacimento?


6) Simone Leoni: Sento parlare molto spesso dell’incidente avvenuto nella base di Dulce. Anche qui solo voci, o ci sono tracce di quanto è teoricamente accaduto li?


Gabriele Lombardo: Simone per risponderti devo camminare su un campo minato. Esistono prove? E’ molto probabile che ci siano, ma altrettanto plausibile che queste non emergano nemmeno con una disclosure completa del fenomeno UFO. Immaginiamo cosa potrebbe accadere se la gente sapesse che extraterrestri: scontrosi, pericolosi e tecnologicamente più evoluti di noi negli armamenti in modo a dir poco incredibile, vivessero nel nostro pianeta, ancora una volta si genererebbe panico e terrore.

L’unica prova degli eventi di Dulce di domino pubblico, è la testimonianza di Phil Schneider dal 1995 in poi. Egli raccontò gli eventi accaduti a lui ed un gruppo di soldati mentre effettuavano un sopralluogo per gli scavi della base, entrando in contatto nel 1979 con un tunnel di una base sotterranea aliena. Schneider avrebbe in più occasioni mostrato fotografie e cicatrici di ustioni da radiazioni e calore ricevute nello scontro, di cui sarebbe stato l’unico umano superstite di una cinquantina di soldati. Personalmente non ho mai dubitato della sua storia e della sua integrità mentale. Egli è morto in circostanze discutibili, portando con se alcuni segreti; ma in ogni caso esistono prove certe che a Dulce ci sia quantomeno una base top secret statunitense e che ci siano eventi ufologici da prima della sua costruzione, testimoniati dagli indiani della vicina riserva, che sono terrorizzati da una zona ben delimitata ed offlimits.


7) Simone Leoni: Ogni persona si potrebbe chiedere come mai i presidenti degli Stati Uniti d’America non hanno accesso a determinati segreti?


Gabriele Lombardo: Quando parliamo degli USA, dobbiamo sempre ricordarci che è una grande potenza, con la spesa militare più imponente al mondo e finanziamenti per tecnologie e produzioni di cui i contribuenti non sanno nulla, quelli che in gergo vengono chiamati black project. I fondi sono black found, ovvero finanziamenti occulti. Negli USA ci sono sei forze armate e 16 agenzie spionistiche  a cui ora si aggiungono le due agenzie per gli studi degli UAP. Esiste quindi un’incredibile ripartizione delle informazioni ed una negazione plausibile, ovvero, non c’è essenzialmente comunicazione tra forze armate ed agenzie, se non per necessità specifiche. Lo stesso vale per le branche del potere politico. Il Presidente degli Stati Uniti fa un briefing all’inizio del suo mandato, viene informato su alcune cose in specifico, ma su molte altre in modo generico. Alcune conoscenze sono custodite da altre cariche. Il sistema è studiato per non dare a nessuno tutta la conoscenza in qualsiasi campo; questo da un vantaggio contro un potenziale nemico, infatti se catturano una persona questa è a conoscenza di un solo tassello dei tanti. Anche i Presidenti USA subiscono questo sistema, ma dobbiamo renderci conto che si tratta di un civile con poteri limitati che cambia ogni 4-8 anni, mentre ci sono altre cariche che rimangono in alcuni casi anche per 30 anni.


8) Simone Leoni: Esistono più livelli di segretezza quindi? E chi vi ha eventualmente accesso?


Gabriele Lombardo: Questo dipende molto dal tipo di informazioni. Ti faccio un paio di esempi, l’FBI raccoglie dati sul proprio territorio, la CIA solo all’estero, l’NSA sui potenziali pericoli, il Dipartimento della Difesa sulle questioni di Sicurezza Nazionale, ecc.. Ogni Agenzia ha i propri segreti ed i propri livelli. Parlando di X-File UFO, quelli veri intendo, non è improbabile che ogni Agenzia abbia una o due persone che conoscano il materiale scottante, non avvistamenti ed incontri fortuiti con alieni.


9) Simone Leoni: Cosa pensi siano gli ufo? Oggetti provenienti dalla galassia o da dimensioni parallele? E soprattutto quali prove ci sono a sostegno di una o l’altra teoria? 


Gabriele Lombardo: Gli UFO sono oggetti e manifestazioni aeree che alle analisi non sono associabili a nulla di conosciuto e quindi vengono etichettati con questo acronimo. Se poi vogliamo entrare nello specifico, possiamo solo dire che in alcuni casi, questi fenomeni ed alcuni oggetti potrebbero avere una spiegazione plausibile solo se fossero effettivamente extraterrestri o extradimensionali. Ci sono prove che chiariscono ogni mistero, il problema è interpretarle correttamente.

 

10) Simone Leoni: Tu sei anche un esperto analista di video e foto. Come si fa a capire se ciò che vediamo nei vari video o foto sono dei falsi o documenti genuini? 


Gabriele Lombardo: Quando si analizzano video e foto si va per gradi, ma sempre partendo da originali. Si usano software capaci di individuare le manomissioni e spesso ci dicono anche i nomi dei programmi informatici usati per effettuarle, se superano questa prova passiamo allo studio, questo ci porta alla raccolta e valutazione dei dati, alla ricostruzione di eventi, ecc.. Poi cominciamo a fare valutazioni e confronti che ci portano ad escludere le varie possibilità conosciute, infine se necessario, usiamo i filtri ed anche ricostruzioni 3d. 


11) Simone Leoni: Ora a cosa stai lavorando? E cosa vorresti dire ai nostri lettori? 


Gabriele Lombardo: Al momento  propongo video sul mio canale YouTube UFO NEWS di Gabriele Lombardo, dove mostro e spiego e porto avanti un corso di ufologia. Ho un sito di informazioni che è statodiemergenza.com e mentre sto lavorando ad alcuni libri sugli UFO. Ho lanciato in questi giorni la campagna di crowdfunding del mio primo romanzo di fantascienza “Cronache dallo Spazio – Marte, il Pianeta degli Antenati” che è il primo capitolo di una Saga, emozionante che al suo interno accoglie vari generi: ufologia, archeologia del mistero, complottismo e thriller. Invito tutti a preordinare il primo capitolo del mio libro. 


UFO NEWS: https://www.youtube.com/channel/UC67djExLBhCDbjiHWOCOVVg

Sito Stato Di Emergenza: https://www.statodiemergenza.com/

Pre-ordine romanzo: Cronache dallo Spazio – Marte, il Pianeta degli Antenati: https://bookabook.it/libri/cronache-dallo-spazio-marte-pianeta-degli-antenati/


Video e avvistamenti realizzati da Gabriele Lombardo:

UFO a Palermo del 1 agosto 2011

https://www.youtube.com/watch?v=IwzvvISe_Ww&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=27

UFO a Palermo del 11 agosto 2012

https://www.youtube.com/watch?v=N__XM9cdAOA&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=26

UFO - Palermo del 15 Giugno 2019

https://www.youtube.com/watch?v=pbL416UQHQ4&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=25

Avvistamento UFO a Torino del Febbraio 2020

https://www.youtube.com/watch?v=PwngrraQ0rQ&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=24

UFO avvistati sulla Luna (Esclusiva). Il racconto e le analisi.

https://www.youtube.com/watch?v=3AGQXP3bbsI&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=23

Avvistamento UFO - EBANI di Palermo del 18 settembre 2014

https://www.youtube.com/watch?v=2JoPrU8y_Lw&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=15





domenica 5 dicembre 2021

LE SEPHIROTH E LA CABALA/2

tratto da "L'Opinione" del 27 luglio 2021

di Pierpaola Meledandri

Il nostro breve viaggio nel mondo della Cabala prosegue, con qualche altro concetto. Il primo capitolo della Genesi viene chiamato col nome di “Berechit”, che in italiano si traduce in “Inizio, principio”. Ma in ebraico, la denominazione Berechit, ha le sue radici in “be”, che significa “per” l’azione di, ed in “rechit”, che può tradursi per “verbo o vibrazione”. Pertanto, il primo momento della creazione sembra essere indicato come una prima vibrazione. Quando appare per la prima volta la formula AT, è nel primo versetto del primo capitolo della Genesi, che in italiano si potrebbe dire: “Nel principio Dio creò i cieli e la terra”, ma, che nell’ebraico originale, pur usando i nostri caratteri, suonerebbe così: “Berechit bara Elohim AT Hashmaim vet herez”. Per i traduttori della Bibbia non è passato inosservato il numero di volte che appare detta particella e il suo valore simbolico, ma non è stata data la giusta importanza alla formula AT.

Coloro che studiano lo Zohar, scopriranno innumerevoli riferimenti a detta particella, dalla quale potranno estrapolare ricchi significati. Le lettere ebraiche formano una sorta di sfera dalla quale non sfugge nulla. Non bisogna immaginare una sfera nella quale sono state inserite delle lettere, ma dette lettere la formano e costituiscono. Una lettera combinata con un’altra forma una voce nuova, in modo che aleph può associarsi al resto delle ventuno lettere. Bet, la lettera seguente, può anche accordarsi con tutte le altre, e così via. Quindi potranno combinarsi due col resto, tre col resto. Ogni combinazione produce una nuova idea. Pertanto, l’interno di quella sfera è interconnesso con queste combinazioni Si dice che ci siano circa 705.432 combinazioni creative, tutte rinchiuse tra aleph e tau, questa cifra rappresenta solamente il risultato di una delle infinite possibilità.

Le Sephiroth per i cabalisti rappresentano dieci forze operative; l’energia di ciascuna si rivolge verso l’alto attraverso la pietas cabalistica positiva e verso il basso per la forza negativa del peccato. Questa è la linea di fondo della dottrina segreta. Per denominare e descrivere le stesse vengono utilizzati i termini allegorici, simbolici, della tradizione rabbinica. L’intera Bibbia ebraica non è più letta come narrazione storica, bensì viene interpretata – decifrata, se così si può dire – come velata esposizione del processo dinamico delle Sephiroth. Nel mondo, che è immagine e somiglianza di a Dio, le Sephiroth costituiscono una costellazione che ripercorre la forma umana. Al di sotto vi è il mondo degli esseri singoli, il mondo degli angeli e degli spiriti, poi il piano degli esseri materiali. Il processo della emanazione conduce, dunque, dall’unità al molteplice.

Il senso e lo scopo della meditazione e della prassi cabalistica è appunto la risalita fino all’unità ripercorrendo i vari gradi dell’emanazione. Il pensiero mistico arricchisce di senso la via della Cabala come visione della luce che si diffonde nel cosmo che anzi costituisce il cosmo, piuttosto, la stessa può dare l’intuizione meravigliosa dell’armonia del cosmo. In questa lettura, ci si rende conto dell’esistenza degli angeli, dell’esistenza delle gerarchie divine, se vogliamo, delle Sephiroth, si ritrova la controparte celeste dell’uomo. La Cabala fondamentalmente è uno strumento per giungere al perfezionamento, un strumento per sentire e vivere nel Creato e con il Creatore, durante vita (Fine).

domenica 28 novembre 2021

LA CABALA, UNA MATERIA IMMENSA E AFFASCINANTE/1

tratto da "L'Opinione" del 26 luglio 2021

di Pierpaola Meledandri

La materia trattata è immensa, complessa e quanto mai affascinante. La Cabala è un insegnamento rivelato che ci aiuta a comprendere verità universali, partendo dalla tradizione esoterica della mistica ebraica. Anche la Bibbia dedica una buona parte al racconto della Creazione e come la Cabala entra in relazione con il Creatore, con l’uomo e la natura, nel linguaggio simbolico, linguaggio molto distante dalla quello della cultura occidentale.

Si stabilisce anche la relazione tra Dio, l’uomo e l’universo, che consta di una serie di simboli che si sviluppano in trentadue “sentieri”, i quali partono dalle dieci emanazioni o Sfere, che si trovano anche nella rappresentazione dell’Albero della Vita. Ognuno di questi sentieri viene nominato con una delle ventidue lettere dell’alfabeto ebraico. Quando parliamo del Creatore, dell’uomo e della natura stiamo utilizzando tre nomi che portano alla nostra mente tre entità distinte. Attraverso la gematrìa, uno dei mezzi della Cabala, sommando e riducendo le lettere-numeri ebraiche, vediamo che il numero risultante da Dio, uomo e natura porta allo stesso valore: quindi le tre entità, apparentemente distinte, sono la stessa cosa.

A differenza del nostro alfabeto, quello ebraico si legge da destra a sinistra e consta di 22 lettere. Come abbiamo accennato, le 10 Sfere, dette sephiroth, producono i 32 sentieri, la forma articolata richiama una struttura triangolare. In una punta del triangolo collochiamo aspetti riferiti alla Bibbia, che sono necessari per comprendere aneddoti da un punto di vista storico ed occulto.

La tradizione cabalistica è stata sviluppata dal popolo ebraico; arrivando ad Occidente è giunta avvolta da molti misteri, benché la maggior parte di essi abbiano prodotto una grande divisione fra quella che è una lingua simbolica e le lingue occidentali. La differente forma mentis aggiunge il resto.

La costruzione della Cabala, come metodo mistico per raggiungere l’idea di Unità per una nuova reintegrazione nell’Assoluto, è ricca di enigmi, affinché si sviluppi l’intelletto attraverso lo studio e la speculazione. Nella Cabala l’alfabeto ebraico, con le sue ventidue lettere-numeri consonanti, è quello che serve da base simbolica per esprimere un buon numero di idee: infatti, un simbolo racchiude una forma di eloquenza superiore al linguaggio. Ogni lettera ebraica è un simbolo, la combinazione di lettere formano una parola, la somma di queste, frasi. Ogni lettera e parola ha un senso fonetico, un valore numerico, un mistero nascosto dietro la sua stessa forma. Pertanto, l’alfabeto ebraico, l’albero della vita, il suo design triadico, i pilastri ed altre disposizioni, sono rappresentazioni sintetiche di verità universali. La fonte o schema triangolare è una forma per allargare la creazione delle cose ignorate fino alle cose più vicine a noi.

Un triangolo è uguale a due aspetti frontali, un terzo che li equilibra. Questa triade è molto evidente nella sua mistica la cui base poggia oltre che nella Bibbia, nel Sefer Yetzirah (Libro della Formazione) e nel Sepher ha-Zohar (Libro dello Splendore). Esistono varie disposizioni simboliche della trinità, una di esse si presenta come i piatti di una bilancia e l’ago che media tra essi. Su ogni piatto si pone una lettera madre ebraica: la shin alla destra, la mem alla sinistra e l’alef mediando tra esse. L’ago della bilancia si riferisce alla lingua, perché questa è quella che registra e formula la parola, asse della creazione tanto nella Genesi, come nel Sepher Yetzirah.

La rappresentazione più frequente dell’idea trinitaria è il disegno dell’albero della vita o sephirotico rappresentato da tre colonne, una a sinistra, una a destra, una terza che funge da forza equilibratrice. Si aggiungono di seguito le tre lettere madri sull’Albero rappresentato in colonne. Tra l’aleph e la tau, prima e ultima lettera in tutto il capitolo della Genesi ebraica, c’è una particella che non si può tradurre, perdendo così il suo significato, il quale è stato compreso come uno dei primi enigmi della Creazione.

Ci stiamo riferendo alla formula, chiave o particella accusativa, che normalmente si scrive At o Et e che fa riferimento alla prima ed ultima lettera dell’alfabeto ebraico: aleph-tau. Ogni atto creativo, generatore, compreso di senso contrario, è sostenuto da detta particella. Niente esiste dentro il racconto della creazione nella quale non appaia questa formula. Nei primi cinque capitoli della Genesi appare cinquantasei volte e dal sesto al decimo quarantadue, in totali novantotto volte in soli dieci capitoli.

La Genesi è scritta in modo che possa leggersi su tre diversi livelli: letterale, simbolico e sacro-occulto. Per arrivare al senso sacro, bisognerebbe conoscerne il valore simbolico. Le lettere ebraiche e le parole che esse costruiscono, rappresentano sempre una figura visibile, un senso letterale ed una forma nascosta nel suo valore numerico. Per comprendere meglio questo concetto, dobbiamo capire che mentre la nostra cultura usa segni per il nostro alfabeto ed altri segni per la numerazione, in modo che possiamo dire “a-b-c” o “1-2-3”, nella lingua ebraica non esistono due serie differenti per lettere e numeri, ma lo stesso segno rappresenta sia la lettera che il numero.

Quando sostantivi o frasi distinte sono ridotte a numero e sommati attraverso un metodo conosciuto in alcuni circoli come “riduzione teosofica”, benché letteralmente si leggano in modo diverso, il loro senso nascosto è lo stesso. Questo metodo di somma e riduzione si conosce nella Cabala con la denominazione di gematrìa, parola che proviene da geometria e che indica il valore numerico delle lettere, delle parole dei testi ebraici. Nella creazione sarebbero state usate tutte le lettere, ad eccezione di ci quel che costituisce simbolicamente “il peccato” (Continua).

sabato 13 novembre 2021

Satanismo e invidia sociale

di Cavaliere Vermiglio

Qualche mese fa è morta Raffaella Carrà e per alcuni giorni tutti mass media ne hanno parlato ad ogni ora del giorno ricordando l'artista nota anche all'estero, in particolare in Spagna. Ovviamente tutto nella normalità delle cose. L'elemento curioso è stato che un giorno gironzolando in Internet esce un video in cui si accusava l'artista di essere una sorta di Contessa Bàthory e che il suo successo fosse dovuto proprio a queste abominevoli pratiche. Sugli artisti esistono molte leggende e i racconti sui patti con il diavolo risalgono al medioevo se non prima, però accusare un'artista di pratiche così orrende mi pare una sincera esagerazione. Forse chi ha fatto quel video che ho stoppato subito, si è fatto influenzare dalle teorie complottiste di QAnon e vede in ogni persona di successo un satanista. Ed è quest'ultimo punto che vorrei focalizzarmi. La vita degli artisti è sicuramente più interessante di altri personaggi di successo e può dare adito ad aneddoti e leggende, ma anche ad invidia. In queste persone che credono ai complotti, ai patti con il diavolo o al fatto che ad ogni successo nasconda qualcosa di losco, non potrebbe trattarsi di semplice invidia? E queste teorie diventano un modo per giustificare la propria incapacità di accettare il successo altrui?

Lo vediamo anche in ambiti comuni che l'invidia sia molto diffusa: il vicino che guarda male perché vede uscire il condomino con il trolley o quello con l'auto nuova, per quanto modesta e così via. Quanto di questo sentimento è presente in quelle persone che credono che Raffaella Carrà sia stata una novella Contessa Bàthory? La vita è complessa e sicuramente non sempre ad un impegno seguono dei risultati perché spesso il caso ci si mette di mezzo, ma è anche altrettanto vero che senza impegno e capacità i risultati non si ottengono. Pensiamo al caso degli sportivi: si possono invidiare quanto si vuole, ma obiettivamente per mantenersi in forma si sottopongono a duri allenamenti. Quanto la diffusione delle teorie su complotto, satanismo, sacrifici umani per mantenersi giovani, ecc. sia dovuto ad una cultura impastata di invidia sociale e vittimismo?

sabato 6 novembre 2021

Vishwakarma: il divino Grande Architetto dell’Universo

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/vishwakarma-il-divino-grande-architetto-delluniverso/

Nota, in forma di appunti, sul dio Vishwakarma

Vishwakarma è una figura complessa della mitologia dell’induismo e allo stesso tempo una casta di artigiani. In questo articolo, in realtà sono i miei appunti di ricerca, iniziamo a scoprire questa divinità. Un breve viaggio che si arricchirà, mano a mano che le mie ricerche ed appunti progrediscono, di più approfonditi spunti di riflessione e ci porterà in Occidente per incontrare la Massoneria e René Guénon.

Vishvakarma è il dio creatore nelle mitologie indiane e con particolare riferimento all’induismo. Vishvakarmaha molte tradizioni e diversi tipi di fedeli, è lui che ha creato l’universo, secondo alcuni gli stessi dei. Il Grande Architetto dell’Universo è fisiologicamente il “patrono” degli artigiani, degli architetti e di molte altre professioni legate alla creazione. Vishvakarma potrebbe aver progettato la struttura dell’universo. Le sue cavalcature sono il cigno e l’elefante. Palazzi, armi, carri volanti degli dei sono per la maggior parte una sua creazione.

Per alcuni è il dio degli strumenti, il giorno della sua festa, come vedremo, questi vengono purificati.

La festa o compleanno del dio Vishwakarma è il giorno di Kanya Sankranti. Kanya Sankranti è il giorno in cui il Sole si sposta da del segno zodiacale del Leone (Simha rashi) a al segno zodiacale della Vergine (Kanya rashi). La tradizione vuole che nel giorno di Kanya Sankranti Vishwakarma abbia inventato l’aratro per farne dono all’umanità.

Curiosità: il Kanya Sankranti 2021 è venerdì 17 settembre, compleanno del dio Vishvakarma.

In questo giorno vengono eseguiti alcuni rituali, ecco alcuni esempi:

Come tutti gli altri devoti del giorno della puja fate il bagno la mattina presto e preparatevi per la cerimonia della puja.

Il Signore Vishwakarma è adorato e la sua immagine o idolo viene pulito insieme agli strumenti che le persone usano per i loro affari.

Questo giorno è celebrato principalmente in tutti i tipi di industrie, scuole, negozi e college. Piccoli e grandi artigiani assicurano che la puja di Vishwakarma si tenga nel loro laboratorio per un migliore progresso nel prossimo anno.

Le macchine sono adorate e offrono ghirlande di fiori in questo giorno. I devoti pregano per il buon funzionamento delle loro macchine e nessun lavoro viene svolto in questo giorno.

Vengono fatte preparazioni alimentari tradizionali per offrire al Signore e il prasad viene distribuito a tutti dopo la puja. Include frutta, dolci e cibi cotti come khichdi e kheer.

(fonte: https://www.prokerala.com/festivals/kanya-sankranti.html)

Il gruppo sociale, a volte identificato come casta, dei Vishwakarma o Vishwabrahmin si reputa “figlio” (discendente) del dio e in alcune dispute sostengono di essere superiori ai bramini. I sottogruppi di questa casta sono cinque come le facce del dio: Scalpellini/muratori, carpentieri del legno, orafi, fabbri e fabbri del bronzo.

È molto interessante il mito d’origine di Vishwakarma e l’Ordine dei costruttori di Vishwakarma:

“Il Vishwakarma Puranam dice che Brahma e Vishwakarma crearono insieme l’universo. Nella loro versione speciale della teoria del “Big-bang”, gli arti sans sostengono che i cinque elementi naturali formarono un enorme uovo che scoppiò come un tuono e l’universo venne alla luce. Siva e Vishnu emersero dallo spazio blu e crearono rispettivamente Vishwakarma e Brahma. Vishwakarma aveva cinque facce che rappresentavano i tre fabbri e i due non fabbri. Infatti, secondo il testo, il colore delle loro facce era anche simbolico dei loro mestieri: oro per l’orafo, rame o ottone per il ramaio, nero per il fabbro, colore di pietra per il muratore, e una faccia di legno per il carpentiere. Vishwakarma fece poi delle pinze con il potere emanato da Brahma e Vishnu, e le unì con il chiodo chiamato Rudram o Siva. Ha chiamato questo ‘Kuradu’, che è naturalmente un importante strumento dei fabbri.

Questo mito d’origine fa anche notare che Vishwakarma nacque indossando il filo sacro “simile a quello che i bramini portano intorno alle loro spalle”. Questa affermazione carica di significato rende ovvio che lo scopo principale di questo mito d’origine era quello di rivendicare lo status brahmanico. Gli artigiani Vishwakarma che ho intervistato mi hanno detto che ancora oggi Avani Avittam (o rituale del cambio del filo) è tra le loro cerimonie più importanti. Il Vishwakarma Puranam dice che Vishwakarma scrisse il Mayanool, che è la scienza dell’architettura. Questa contiene i dettagli dei sistemi indigeni di misurazione manuale (Kadam, ma, Yojanai, ecc.) e si riferisce all’importanza dei calcoli matematici e astrologici per la costruzione degli edifici”. (Vijaya Ramaswamy, Vishwakarma Craftsmen in Early Medieval Peninsular India, in Journal of the Economic and Social History of the Orient, Brill 2004).

Spero questi appunti ti abbiano appassionato come hanno appassionato me, fammelo sapere nei commenti o via mail.

Ora torno in biblioteca

Gioia – Salute – Prosperità

sabato 30 ottobre 2021

L’EQUINOZIO DEGLI DÈI

Aleister Crowley

L’EQUINOZIO DEGLI DÈI

Liber ABA - Libro Quattro

Parte IV: Thelema - La LeggeTesto curato, annotato e introdotto da Hymenaeus Beta

L'equinozio degli dei

Con L’equinozio degli dèi si completa la pubblicazione della nuova edizione di 'Magick', curata e introdotta da Hymenaeus Beta, che offre un approfondito apparato critico e storiografico all’opera più importante di Aleister Crowley, ripristinando passi e note esclusi da tutte le edizioni precedenti. La quarta parte del Liber ABA offre un resoconto autobiografico di come Crowley pervenne alla ricezione della pietra angolare di Thelema, Il Libro della Legge, e consegna al lettore una nuova appendice che tratta delle sue implicazioni cosmografiche, etiche e religiose. Oltre al testo de 'Il Libro della Legge' e del suo Commento, questa edizione comprende la riproduzione del manoscritto originale e quella della 'Stele della Rivelazione'.

collana L’OCCULTO (argomento: MAGIA, OCCULTISMO, ESOTERISMO)

ISBN 978-88-340-1822-4

uscita settembre 2021

pagine 224, ill., con 2 tavole a colori

prezzo € 18,00

domenica 24 ottobre 2021

Tra codici e manoscritti spunta il testamento di San Carlo Borromeo

tratto da "Il Giornale" dell'8 marzo 2021

Si apre l’appuntamento più importante per i collezionisti. La Biblioteca di via Senato acquisirà il "Fondo Strehler"

di Redazione

Pergamene, codici miniati, raf­finate incisioni, mappe e incuna­boli, ma soprattutto rare edizioni di classici, preziosi testi scientifici e di medicina, perfino trattati di esoterismo e atlanti illustrati del ‘500 -‘600. Sono alcuni dei «tesori» che si potranno ammirare alla 22˚ edizione della Mostra del Libro An­tico, la prestigiosa fiera internazio­nale di bibliofilia promossa e orga­nizzata dalla Biblioteca di Via Se­nato presieduta da Marcello del­­l’Utri, in programma dall’11 al 13 marzo al Palazzo della Permanen­te (via Turati 34, dalle 11 alle 19, tel. 2 -21023079). L’appuntamento, che ogni anno supera i diecimila visitatori da tutto il mondo tra col­lezionisti, antiquari e appassiona­ti, è stato annunciato ieri dal sena­tore Dell’Utri insieme al presiden­te Mediaset Fedele Confalonieri. La presentazione è stata anche l’occasione per annunciare l’im­minente acquisizione, da parte della Biblioteca, del prezioso Fon­do «Giorgio Strehler», contenente manoscritti, documenti ufficiali, sceneggiature e filmati del grande regista e fondatore del Piccolo di Milano. Tornando alla mostra, quest’anno accanto alle rarità sele­zionate dalle migliori librerie anti­quarie italiane e internazionali ( ol­tre sessanta sono gli espositori, di cui un terzo stranieri), la Bibliote­ca di via Senato espone una selezio­ne di propri manoscritti e autogra­fi, alcuni dei quali inediti, come il carteggio di Vincenzo Mortillaro, i documenti dei fondi Mario De Mi­cheli e dell’editore Sommaruga o il prezioso testamento spirituale di Carlo Borromeo (un Libro d’Ore su pergamena con firma autogra­fa), ai quali si aggiungono le carte provenienti dall’archivio Malapar­te e le controverse agende di Mus­solini, in corso di pubblicazione da Bompiani. Quanto alle altre «meraviglie» in mostra, c’è solo l’imbarazzo della scelta: si va dalla rarissima edizione originale di La Guerre. Une poésie di Ungaretti, una delle 80 copie firmate dall’au­tore, stampata a Parigi nel 1919 e presentata da Il Polifilo, al pamph­le­t di Ezra Pound Oro e lavoro pub­blicato a Rapallo nel 1944 e propo­sto da Carattere, fino a La Gerusa­lemme liberata di Torquato Tasso di Goriziana, del 1745, con le figu­re di Gian Battista Piazzetta. Per ar­rivare alle venticinque poesie di Tristan Tzara “Dada”del 1918,con dieci illustrazioni originali di Hans Arp (Antiquariat Hans Lindner), o alla prima edizione di 44 esempla­ri numerati di Los Versos del Capi­tan di Pablo Neruda, dedicati al­l’­amante Matilde e pubblicati ano­nimi a Napoli nel 1952 per non feri­re la moglie Delia del Carril (Stu­dio Bibliografico Marini). Numerosi i testi scientifici (co­me l’editio princeps di Galilei, Gali­leo. Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari del 1613, offerta da Bado e Mart Antiquariato; o il Trattato della sfera , sempre di Gali­leo, pubblicato postumo nel 1656 ed esposto da Lex Antigua) e le in­cursioni nell’esoterismo, nella reli­gione e nella geografia: dal ra­ro esemplare completo del primo atlante dedicato alle cit­tà­d’Italia di Francesco Bertel­li, del 1629 (Libraire Ancien­ne des Trois Islets) a La geogra­fia di Claudio Ptolemeo Ales­sandrino del 1547, considera­to il primissimo libro illustra­to del nuovo mondo ( Alessan­dro Meda Riquier), fino al raf­finato Isolario, nel qual si ra­giona di tutte l’Isole del Mon­do dell’artista e miniatore Be­nedetto Bordone ( 1534), espo­sto da Panini, con splendide map­pe del nuovo mondo. Non manca­no le curiosità, come l’edizione francese del 1925 del volume Ri­tratto di Luisa Baccara ((Il Pensa­toio), reso unico dalla dedica auto­­grafa, del febbraio 1926,dell’aman­te e compagno Gabriele D’Annun­zio: A Rosafosca eufonica e nottur­na, il suo Gabriele.

sabato 16 ottobre 2021

Le illusioni dell'Illuminismo (esoterico)

tratto da "Il Giornale" del 26 ottobre 2005

di Redazione

Uno degli scrittori che amo di più, e secondo me uno dei migliori in Italia, è Massimo Introvigne. I suoi libri mi piacciono e m'interessano sempre, al di là dell'interesse suscitato dal tema specifico trattato. Ne Gli Illuminati e il Priorato di Sion (Piemme, pagg. 216, euro 25) l'argomento, per esempio, sono due società segrete che, come molti sapranno, compaiono nei super best-sellers di Dan Brown, Il Codice Da Vinci e Angeli e demoni. Al sottoscritto, che non è stato conquistato dai due libroni, le confutazioni di Introvigne sul merito non interessavano molto: mi trovavo d'accordo a priori con Introvigne, prima di leggere il libro - lo so, è scorretto ma è così. Ma il valore del suo libro va al di là dello specifico contenuto, aiutandoci a chiarire meglio alcune dinamiche della cultura dell'epoca moderna. E lo fa immettendoci nel secolo più problematico, il Settecento, quando «una parte della classe dirigente, abbandonato il cristianesimo, oscilla (...) fra il non credere a nulla e credere a tutto». Su questa credulità generata dall'apostasia si fonda l'ambiguità stessa del termine «illuminismo», traduzione scorretta ma in fondo non erronea delle Lumières francesi, ossia dei Lumi. Scorretta perché esisteva un illuminisme in Francia, termine che designava forme mistico-esoteriche, sia cattoliche che protestanti. Non erronea perché, di fatto anche il disincanto illuminista tende ad ammantarsi di forme rituali esoteriche. È in quest'epoca che la Massoneria, proponendosi alle classi più elevate, cerca di cancellare le proprie umili origini e si dota di un passato nobile ma del tutto fittizio, resuscitando ad esempio i Templari (morti da secoli) e ricollegando i neonati Illuminati di Baviera nientemeno che all'apostolo Giovanni.

Io voglio qui soffermarmi sul fatto che un pensiero anticristiano e irreligioso si affermi attraverso società segrete, rituali talvolta magici, conventicole, iniziazioni. Nulla nasce dal basso, sono sempre piccoli gruppi di potenti e di intellettuali, sono le élites gli strumenti di propagazione di questo nuovo pensiero. E questo modello si è mantenuto nel tempo, nei più diversi ambienti, fino a diventare il modello diffusivo della cultura moderna. È il contrario dell'annuncio cristiano. Questo, infatti, si diffonde attraverso la missione personale, senza segreti (Dio stesso non ha segreti con il Figlio, e il Figlio racconta ai suoi amici tutto ciò che il Padre gli ha rivelato), mentre la diffusione del pensiero anticristiano si basa sull'invidia, sul desiderio smodato di entrare nelle grazie dei potenti, di essere messi a parte dei loro segreti.

I tempi non sembrano, in questo, essere cambiati. Dalle logge segrete all'Isola dei Famosi. Entrare in quelle stanze, mettere piede su quell'isola: questo è il problema.


mercoledì 13 ottobre 2021

Un fascicolo top secret della magistratura indaga su vecchi e nuovi riti

tratto da "Il Giornale" del 10 marzo 2008

Capocotta, la villa di Plinio, le grotte di Gasparone e la necropoli di Pianabella lo scenario preferito dai seguaci di Belzebù

di Stefano Vladovich

Sei sei sei: i numeri della Bestia. Esoterismo, sette misteriose, magia nera, sabba al chiaro di luna e incontri notturni fra iniziati dell'ultima ora. Per gli esperti il territorio sul mare di Roma avrebbe influenze e attrazioni paranormali. Tanto che il lato oscuro del litorale finisce in un'indagine top secret della magistratura. Un fascicolo aperto da tempo e mai chiuso.
Informative a dir poco riservate parlano di fantomatici incappucciati a Capocotta, inquietanti fiaccolate, macabri resti di riti pagani consumati all'ombra di antiche rovine. Lo scenario? La villa di Plinio, la necropoli di Pianabella, Malafede, le grotte di Gasparone e la vecchia ansa del Tevere. «Cavalieri del Nulla», vecchi e nuovi adepti di Belzebù si aggirerebbero ancora fra i pini marittimi e le farnie secolari. E c'è chi giura e spergiura che un vertice del triangolo maledetto della stregoneria sia proprio qui. Un'area che corrisponde al sito altrettanto leggendario dell'antica Politorium, mai venuta alla luce. Un villaggio di pastori nel territorio dell'allora potente Lavinium (Pratica di Mare).
E che dire di Ficana, altro insediamento devastato dal passaggio dei primi romani? Mostra ancora oggi dalle parti di Dragona prove certe di un incendio scoppiato alla fine del VII secolo prima di Cristo. I fantasmi dei vinti si aggirerebbero senza pace fra la tenuta presidenziale, Castelfusano e l'Infernetto, mai nome tanto azzeccato. Le loro anime dannate ispirerebbero da oltre un secolo centinaia di seguaci del demonio. E per non farsi mancare nulla, riti woodoo verrebbero regolarmente celebrati fra Casalpalocco e la spiaggia di Torvaianica in località Zingarini, il tratto d'arenile dove mezzo secolo fa viene rinvenuto il cadavere di Wilma Montesi. Mentre qualcuno racconta ancora del sabba più importante dell'anno, quello svolto alle soglie del nuovo millennio fra le rovine della «villa di Plinio», è allarme rosso per il capodanno di Satana, notte in cui il Demonio soddisfa ogni richiesta. Per gli esperti della Curia romana la messa nera più cruenta, in cui gli adepti di Satanasso dovranno respingere gli influssi «malefici» usando ogni mezzo.
A contrastarli una speciale task force istituita all'indomani degli omicidi attribuiti al gruppo Bestie di Satana, contro il dilagare dell'esoterismo. Marco Dimitri, presidente dell'associazione culturale Bambini di Satana, respinge gli attacchi difendendo il diritto al paganesimo. «C'è troppa confusione. A Roma persone facoltose e studenti riescono a sposare la macumba africana - spiega Dimitri - al satanismo cristiano in un connubio da far rabbrividire persino gli occultisti di strada: croci capovolte, candele, statue del "maligno", sangue di gallo, riti africani e, ovviamente, la pedofilia che nei rituali satanici (a detta del gruppo di ricerca e informazioni sulle sette gestito dalla Curia romana) c'è sempre. È l'ennesimo attacco alla società multietnica, alle forme di pensiero pagane, al satanismo. Pista, d'altro canto, attendibilissima secondo gli inquirenti». I satanisti stuprano i bambini, li portano nei cimiteri con persone della «Roma bene», li violentano mentre danzano la macumba che, fra l'altro, col satanismo c'entra poco.

sabato 9 ottobre 2021

mercoledì 29 settembre 2021

L'ultimo Beethoven, tra capolavori e esoterismi vari

tratto da "Il Giornale" del 7 Luglio 2019

di Mattia Rossi

L'ultimo Beethoven di Maynard Solomon è diventato un classico della musicologia beethoveniana. Per questo ci preme segnalarne il ritorno in economica sugli scaffali. Il critico statunitense traccia una summa dell'ultimo decennio del compositore attraverso alcune sue opere (le Variazioni Diabelli, la Sonata op. 96, la settima e soprattutto la nona sinfonia) e porta alla luce la parte più enigmatica della sua vita in cui si intrecciarono mitologia pagana, orientalismo, spiritualismo, esoterismo e, come testimoniò il suo assistente Karl Holz, massoneria. Luci e ombre del genio di Bonn.


sabato 25 settembre 2021

Anche Gustav Meyrink sapeva sorridere

tratto da "Il Giornale" del 30 Settembre 2011

Di Redazione

Soltanto a pronunciarli insieme, quel nome e quel cognome, Gustav Meyrink, mettono paura. «Colpa» soprattutto di Il Golem, La notte di Valpurga e L'angelo della finestra d'occidente: roba forte, romanzi che imprigionano il lettore come tele di ragno e ne suggono l'attenzione, mandando a farsi benedire le coordinate spazio-temporali in un crescendo d'inquietudine e smarrimento. Tuttavia, esiste anche un Meyrink non diciamo più leggero, ma più... potabile a piccoli sorsi. Sia per quantità, sia per toni. Si tratta dei brevi racconti pubblicati in origine sulla rivista bavarese Simplicissimus di Albert Langen. Su quelle pagine nacque nel 1901, quasi per caso, il Meyrink scrittore, figlio «degenere» del trentatreenne Meyrink banchiere. E quelle pagine divennero, fino al 1908, un approdo sicuro per le prose dell'autore viennese. Pagine che tornano oggi nella raccolta La morte viola. Racconti esoterici e fantastici (Coniglio editore), a cura di Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco. Prevalgono, come spiega de Turris in appendice, il macabro e il grottesco. L'esoterismo è comunque la cifra distintiva di queste narrazioni, ma vi si accentua (a esempio in Le piante del dottor Cinderella) l'impronta espressionista che sarà comune denominatore di molta produzione tedesca nel Novecento. Nell'ultima sua intervista, qui opportunamente riportata, concessa all'Hannoverischer Anzeiger il 18 ottobre 1931, meno di un anno prima della morte, Meyrink confessava: «Uno dei motivi principali che mi spinse a scrivere fu sempre il desiderio, anzi il bisogno di stimolare la gente a un'osservazione simile \, consapevole e visionaria, dato che noi tutti possediamo capacità visionarie, soltanto che esse non vengono mai risvegliate e rimangono pertanto nascoste e inutilizzate».



domenica 19 settembre 2021

Fragmentum, la lettera del diavolo

di Cavaliere Vermiglio

"Fragmentum, la lettera del diavolo" è un film che potete reperire su Youtube e rappresenta il primo capitolo di una storia avvincente. Il film è di produzione artigianale con attori non professionisti, ma non per questo meno coinvolgente sostenuto da una buona trama e sceneggiatura. Chi è appassionato di misteri o di film del brivido non potrà non trovare interessante il film e godersi la visione. La trama trae spunto dalla Lettera del Diavolo custodita nel monastero di clausura di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. Il manoscritto dai caratteri strani e dal significato oscuro che leggenda vuole sia stato scritto sotto dettatura del diavolo da parte di suor Maria Crocifissa della Concezione, appartenente alla nobile famiglia di Tomasi di Lampedusa.

Il secondo capitolo è dato dal film "Fragmentum Cap II, i volti del male", sempre reperibile su Youtube. Questo film inizia dove finisce il secondo e prosegue le avventure del protagonista. Questo secondo film, risulta con un ritmo più incalzante rispetto al primo, con colpi di scena ben dosati. Probabilmente ciò, perché nel capitolo precedente ci è dovuta essere la necessaria presentazione dei protagonisti.

Entro la fine dell'anno dovrebbe uscire il terzo film: "Fragmentum III, Echi Mortali". Non mi resta che augurarvi buona visione. 

I link ai film:

FRAGMENTUM LA LETTERA DEL DIAVOLO

FRAGMENTUM CAP II "I VOLTI DEL MALE"

Il trailer Fragmentum III, Echi Mortali:

Fragmentum III - Echi Mortali - Official Trailer

martedì 31 agosto 2021

L’ESOTERICO GIOCO DELL’OCA

tratto da L'Opinione del 23 giugno 2021

di Pierpaola Meledandri


I giochi tradizionali rappresentano un mezzo d’insegnamento e ludicamente instillano nei partecipanti importanti concetti legati all’esistenza. L’esperienza del gioco apre molte riflessioni sul significato della sua funzione e sul perché individui adulti sentano il bisogno, oggi forse più che in passato, di prolungare il tempo da dedicare alla fase ludica.

Il gioco può essere considerato un residuo evolutivo che garantisce l’affinamento delle abilità necessarie a sopravvivere nel proprio habitat, un modo per esprimere capacità personali, una trasposizione simbolica dell’esperienza e dei contenuti emotivi, un modo originale per apprendere come dominare la realtà. È interessante notare come alcuni giochi, densi di asperità da affrontare, somigliano a un rituale d’iniziazione, alla perenne lotta fra il bene e il male, tra la luce e le tenebre: percorso durante il quale solo il superamento di prove fa giungere alla meta.


Immagine tratta da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_dell%27oca#/media/File:El_juego_de_la_Oca_-_Juan_Francisco_Piferrer_-_Barcelona.jpg

Di sicuro interesse simbolico è il Gioco dell’oca, costituito da un tabellone con da 63 caselle, che si snodano a spirale, con un disegno circolare o ellittico; la casella numero 64 rappresenta uno spazio più grande: l’edenico Giardino dell’oca. La sua immagine richiama la figura del labirinto. Sono le tredici caselle dove è raffigurata un’oca a essere considerate fauste: si avanza di una casella e si ha diritto ad un altro tiro di dadi. Altre caselle sono invece considerate infauste, così la numero 6, il ponte, dove si deve pagare una posta. Poi si può raddoppiare arrivando alla casella numero 12 mentre alla numero 19, la locanda, si paga l’ospitalità, rimanendo fermi per tre giri e poi la numero 31, il pozzo: si staziona fino a quando un altro giocatore vi cade, liberando il precedente prigioniero e venendo a sua volta trattenuto.

Chi ha la sfortuna di giungere alla casella numero 52, definita la prigione, subisce la stessa sorte della casella numero 31. La numero 42, il labirinto, fa indietreggiare il giocatore sino alla casella 39, dove resta fermo un giro, mentre la numero 58, detta la morte, fa pagare un pegno amaro poiché si deve iniziare il gioco da capo. Non solo: chi supera indenne la morte gioca con un solo dado, perché deve entrare nel giardino dell’oca con un solo tiro esatto e i punti eccedenti si percorrono all’indietro.

Il Gioco dell’oca, presente sin dall’antichità riapparve nel Medioevo col nome di Gioco nobile. Si crede che a ripristinarlo siano stati i costruttori delle Cattedrali, che vollero così lasciare una mappa simbolica del cammino spirituale da seguire per giungere, dopo la Morte, al seno della Magna Mater, la Grande Oca, nel Regno dei Beati. Ebbe poi una grande diffusione nel Cinquecento.

È celebre uno splendido tavoliere che, nel 1580, Francesco de’ Medici regalò a Filippo II di Spagna. La valenza di percorso iniziatico è enfatizzata dalla figura che in molti tavolieri si trova prima della casella iniziale: uno gnomo, un mago, un pellegrino, oppure un’oca.

Oche e cigni per i Gaelici rappresentavano i portatori di una saggezza superiore; nell’antico Egitto l’oca raffigura l’anima del Faraone e il Sole nascente. I Cinesi la consideravano messaggera celeste, mentre gli sciamani dell’Altai pensavano di raggiungere l’aldilà a cavalcioni di un’oca selvaggia. A Roma le oche capitoline avevano il dono della profezia e custodivano il tempio della Dea Giunone. Altre interessanti fonti sul valore simbolico dell’oca sono apportati dai Cavalieri del Cigno di Lohengrin o dalla fata Melusina dai piedi a forma di zampa d’oca che nessun mortale poteva vedere.

I Maestri costruttori adoperavano l’oca come proprio emblema, in quanto rappresentava l’immagine del trionfo dello spirito sulla materia, utilizzando la zampa d’oca come appropriato segno distintivo. Parimenti, la zampa d’oca, una forcella a tre punte, intesa come una rappresentazione della mano di Dio, è spesso raffigurata dai costruttori nelle pietre delle Chiese medievali, sulle lapidi tombali, nei cimiteri, lungo il cammino per Santiago.

Nel Nord-Ovest della Spagna, sui Pirenei, nel paese di Puente la Reina, dove si uniscono alcune importanti strade di Francia che portano a Santiago, vi è una Chiesa romanica: lì è conservato un Crocifisso, appartenuto ai Templari. Il Salvatore è immolato su una Croce che raffigura schematicamente l’immagine della zampa del volatile. Inoltre, molti simboli del gioco dell’oca richiamano aspetti del pellegrinaggio: la locanda, il labirinto, il ponte, il pozzo, la prigione e anche i dadi che stanno ad indicare la pietra angolare, la pietra cubica, sintesi delle misure armoniche dell’Universo, del numero aureo dell’angolo sacro ai Maestri Scalpellini.

Infine, il gioco dell’oca si può esaminare anche cabalisticamente a partire dal numero 64 che, per riduzione, dà luogo a uno, all’alef, al Principio, allo spirito del Signore. Oppure, ad esempio, al numero 5, la casella dove si trova la prima oca che rappresenta la V Sefirot, indicativa di severità e rigore.

Tanti significati, storie e simboli non fanno che ricordare, tramite un apparente svago per bambini, il viaggio della vita, con le sue gioie e i suoi dolori.

 

mercoledì 18 agosto 2021

SI AL GREEN PASS: XII° Convegno di Ufologia "città di Pomezia"del 29/08/2021

Si svolgerà regolarmente la dodicesima edizione del popolare Convegno di Ufologia città di Pomezia prevista per il 29 agosto 2021 nel prestigioso Simon Hotel e organizzato dalla famosa ufologa Francesca Bittarello.

 


Al XII° Convegno di Ufologia città di Pomezia si potrà accedere con il Green Pass o Certificato Tampone negativo effettuato 48 ore prima che dovrà essere consegnato all’entrata allo STAFF con la pettorina UFOLOGY WORLD lo Staff altamente specializzato dell’organizzatrice.

 Si comunica inoltre che per il successivo Convegno del 26 settembre e successivi eventi organizzati dalla dottoressa Francesca Bittarello ci sarà la possibilità prenotandosi di effettuare un Tampone  all'entrata per chi ne facesse richiesta pagando un sovraprezzo competitivo.

Il biglietto si può acquistare in anticipo nella piattaforma web dedicata all’evento che è www.convegnoufologiapomezia.it oppure essere acquistato il giorno dell’evento all’entrata. Il giorno dell'evento ci sarà anche l'iniziativa "IL MUST GASTRONOMICO TOP" visto il grande successo della precedente edizione : i partecipanti dovranno inviare una loro foto con il must gastronomico personalizzato acquistato il giorno dell’evento (Panino Alieno, Merenda Aliena, o Cappuccino Alieno) a info@convegnoufologiapomezia.it e le loro foto saranno pubblicate sulla pagina “concorso foto” del sito web www.convegnoufologiapomezia.it Per questa edizione I Relatori sono oltre l' ufologa e organizzatrice Francesca Bittarello, Alessandro Marcon, Osvaldo Carigi, Tony Riggi, Vincenzo Pinelli e Ferdinando Santoro e l'ufologo francese Bernard Rouch in video conferenza in diretta e in esclusiva per l’evento dalla Francia. Ecco gli emozionanti argomenti:

§ DALLE ORE 10,00 ALLE ORE 10,30:

Apertura Spazio Espositori al piano esterno

Saluti di Benvenuto

dell’Organizzatrice, della Direttrice Simon Hotel,

dei Relatori ed Espositori.

§ DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 11,30:

FERDINANDO SANTORO– “L'origine di un segreto di Stato - prima di Roswell”

11,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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§ DALLE ORE 11,30 ALLE ORE 12.30

OSVALDO CARIGI– “UFO Report. Tra UAP vecchie promesse e...tanto rumore per nulla”

12,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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§ DALLE ORE 12,30 ALLE ORE 13.30

FRANCESCA BITTARELLO – "Disclorure UFO - USA"

13,00 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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13,30 -14,30 – pausa pranzo con il “Panino Alieno” al costo di 5€ (cinque) anche vegano e vegetariano

(comprensivo di: 1 panino alieno LARGE + 1 bottiglia di acqua + 1 caffè).

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§ DALLE ORE 14,30 ALLE ORE 15.30

BERNARD ROUCH – Videoconferenza in diretta e in esclusiva per l’evento dal titolo:

“I contatti con Civiltà extraterrestri nei milleni passati”

15,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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§ DALLE ORE 15,30 ALLE ORE 16,30

ALESSANDRO MARCON – “ La civiltà ipogea. Tracce di scavi eseguiti con tecnologia avanzata e risalenti

ad oltre 25.000 anni a.c. “

16,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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§ DALLE ORE 16,30 ALLE ORE 17,30

VINCENZO PINELLI – "I Files Fascisti e il Gabinetto RS/33”

17,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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§ DALLE ORE 17,30 ALLE ORE 18,30

TONY RIGGI – “Frequenze. Il Mistero della matematica musicale ”

18,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO


A SEGUIRE A FINE CONVEGNO:

ESTRAZIONE PREMI A SORPRESA LOTTERIA ALIENA

CHIUSURA E SALUTI AL PUBBLICO IN SALA

A FINE CONVEGNO L’ESTRAZIONE DEI FANTASTICI PREMI DELLA LOTTERIA

ALIENA: COSTO BIGLIETTO 2,00 €

LI POTETE ACQUISTARE AL TAVOLO STAFF

Visitate i tavoli degli espositori al Piano Terra

PROSSIMO XIII° CONVEGNO DI UFOLOGIA CITTA’ DI POMEZIA IL 26/09/2021

LA PREVENDITA DEI BIGLIETTI SARA’ DISPONIBILE SULLA PIATTAFORMA

ON-LINE DEL SITO WEB www.convegnoufologiapomezia.it


Dott.ssa Francesca Bittarello

cell. (+39) 329.4218323

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domenica 8 agosto 2021

La Naometria

 di Gianfranco Pecoraro

https://www.youtube.com/watch?v=_0fdS6mMgpE

La "Naometria" è senza dubbio uno dei libri più misteriosi e inaccessibili, che per secoli solo pochi privilegiati hanno avuto la fortuna di vedere. Si tratta di uno dei libri più misteriosi e inaccessibili, che per secoli solo pochi privilegiati hanno avuto la fortuna di vedere. Fino al 2014 è stato sistematicamente negato il permesso di consultarlo o di ottenerne una riproduzione (io stesso, ci ho provato invano, e tra gli studiosi circola la voce che anche Umberto Eco si vide opporre un rifiuto), finché la Württembergische Landesbibliothek di Stoccarda, presso cui era custodito, ha deciso inopinatamente di rendere disponibile sul proprio sito la riproduzione digitale sia del manoscritto della prima versione dell’opera, datata 1596 e mai pubblicata, sia di quello della seconda, rimasta anch’essa inedita. Si tratta sostanzialmente di due opere distinte, perché la nuova Naometria, datata 1604, è una rielaborazione radicale e notevolmente ampliata della prima versione, rispetto alla quale raggiunge dimensioni più che doppie, essendo divisa in due tomi che assommano a più di 2000 pagine.

Se ormai è venuta meno ogni restrizione alla consultazione della Naometria, non si può certo dire però che i suoi contenuti siano alla portata di tutti. Sin dal sottotitolo della prima versione l’opera viene infatti presentata come una “introduzione alla cognizione dei misteri sacri”, mentre l’obiettivo diventa ancora più ambizioso nella nuova Naometria, che si propone di iniziare i lettori alla conoscenza di “tutti i misteri della natura” prima ancora che di quelli delle Sacre Scritture. Ispirato a un passo dell’Apocalisse (XI, 1), il titolo Naometria (alla lettera “misura del tempio”) prelude a una lunga serie di speculazioni in merito alla struttura e alle dimensioni del tempio descritto nel libro di Ezechiele (40-43), prefigurazione della restaurazione della vera Chiesa cristiana universale in seguito alla caduta dell’Anticristo, al secondo avvento di Cristo e alla distruzione sia del potere papale sia della religione islamica. Lunghi e complessi calcoli basati su date significative della storia umana e su cicli periodici individuano nel 1620 l’anno chiave della svolta escatologica, che avrebbe visto il suo definitivo compimento nel 1623 con l’inizio di una nuova era, dai caratteri molto simili a quella “età dello Spirito” che secondo Gioacchino da Fiore avrebbe rappresentato il coronamento della storia sacra, dopo le età del Padre e del Figlio. L’autore di quest’opera ponderosa è Simon Studion, nato a Urach (nel Baden-Württemberg) il 6 marzo 1543. Tra il 1561 e il 1565 Simon studiò teologia all’università di Tubinga, dove ebbe modo di approfondire anche l’aritmetica mistica sotto l’influsso del rinomato professore di Etica (nonché astronomo e astrologo) Samuel Heiland. A Marbach (la città natale di Friedrich Schiller) Studion insegnò presso la Lateinschule dal 1572 fino al 1605, poco prima della sua morte. In questi anni, oltre a comporre poesie in latino, tra cui un’elegia per la morte del riformatore luterano Johannes Brenz nel 1570 (l’unica sua opera pubblicata) e una lunghissima ode in esametri (1579) per celebrare le nozze del conte Ludwig del Württemberg (1575), del quale ripercorreva la genealogia, scrisse una storia del Württemberg e un trattato di archeologia romana. Studion può essere considerato a ragione uno dei pionieri delle ricerche archeologiche in quella regione, dato che sulla scorta delle sue scoperte di reperti romani il duca Federico I del Württemberg, successore di Ludwig, promosse alcune campagne di scavi. Proprio il conte Federico, cultore di studi alchemici e occultistici, è il dedicatario della Naometria, a cui Simon Studion cominciò a lavorare nel 1592. L’opera attirò anche l’attenzione di Philipp Ludwig, duca del Palatinato-Neuburg, alla cui proposta di pubblicare lo scritto si deve la revisione culminata nella seconda versione, che si conclude con il brano musicale a 6 voci, Versus de instantis temporis fato imminente, "Lilia Nympha Colit". Secondo le attuali conoscenze, la sua prima esecuzione pubblica risulta avere avuto luogo il 6 maggio 2017 a Firenze presso Villa Salviati, ad opera del coro dell’Istituto Universitario Europeo diretto dal maestro Valerio Del Piccolo. Il titolo Versus de instantis temporis fato imminente compare però in un CD a cura dell’Università Rosa-Croce Internazionale (URCI), che ha inserito il brano nel quarto libro dell’Antiphonarius Rosae+Crucis ". Nelle poche righe che introducono il componimento alla fine della Naometria viene precisato che fu musicato da Johannes Brauhart, una figura molto oscura di cui non si sa altro se non che fu collega di Simon Studion, verosimilmente in qualità di Kantor, presso la Lateinschule di Marbach, che oggi continua a esistere come Friedrich-Schiller-Gymnasium. Federico, duca del Württemberg era peraltro un anglofilo entusiasta che durante il regno di Elisabetta visitò più volte l’Inghilterra, dove il prestigio di cui godeva gli consentì di essere ammesso all’Ordine della Giarrettiera nel 1597. La sua cerimonia d’investitura ebbe luogo però soltanto nel 1603 a Stoccarda, dove il nuovo re Giacomo I inviò una delegazione speciale. Molto probabilmente fu questo gesto, che sembrava far presagire l’intenzione del sovrano inglese di rinnovare le alleanze con i principi protestanti tedeschi, a ispirare l’idea della confederazione celebrata nel canto finale della Naometria (che fu portata a termine, non a caso, l’anno successivo all’investitura di Federico). La stessa cerimonia produsse una potente impressione su un giovane studente di Tubinga, Johann Valentin Andreae, a cui è attribuito il terzo manifesto della leggendaria confraternita dei Rosacroce, Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz [Chymische Hochzeit Christiani Rosencreutz], un romanzo allegorico pubblicato a Strasburgo nel 1616 che faceva seguito alla Fama fraternitatis (Kassel, 1614) e alla Confessio fraternitatis (Kassel, 1615). Curiosamente, l’anno che figura sulla seconda versione della Naometria, il 1604, coincide con il momento in cui, a detta degli autori del primo manifesto rosacrociano, fu scoperto il sepolcro del mitico fondatore della confraternita, Christian Rosenkreutz. L’evento, dalle evidenti valenze simboliche, rappresentava l’inizio di una “riforma universale e generale dell’intero universo”, basata su una nuova filosofia, o meglio sulla riscoperta di antiche e segrete conoscenze capaci di produrre una diffusa illuminazione spirituale. Si sa con certezza che Johann Valentin Andreae ebbe modo di leggere la Naometria e di apprezzarne in particolare le previsioni escatologiche, che egli menziona in un’altra sua opera, la Turris Babel (Strasburgo, 1619), inscrivendole nella tradizione profetica avviata da Gioacchino da Fiore e proseguita con numerosi vaticini molto popolari nel Cinquecento, quali quelli di santa Brigida, dell’astrologo Johannes Lichtenberg, di Paracelso, di Guillaume Postel “e di altri illuminati” (Turris Babel, p. 15).

Diversi studiosi hanno messo in luce i contatti tra gli ambienti dei primi Rosacroce e Giordano Bruno, in particolare per il tramite del teologo e alchimista svizzero Raphael Eglin, che il nolano incontrò nel 1591, allorché si trattenne per qualche mese a Elgg, vicino a Zurigo, nella residenza del patrizio augustano Johann Heinrich Hainzel, cultore di alchimia e di occultismo. Il testo delle lezioni tenute da Bruno in quella sede venne pubblicato nel 1595 (e ristampato con integrazioni nel 1609) proprio da Raphael Eglin il quale, condotto dapprima in rovina dai propri esperimenti alchemici e fuggito poi a Kassel, dove godette della protezione del langravio Moritz (che nel 1606 gli valse peraltro la cattedra di teologia a Marburg), fu più tardi coinvolto non solo nella diffusione, ma nella creazione stessa di almeno alcuni dei manifesti rosacrociani: a lui, infatti, può essere probabilmente ascritta, sotto lo pseudonimo di Filippo di Gabella, la Secretioris philosophiae consideratio brevis, il testo che precedeva la Confessio fraternitatis nell’edizione del 1615. Alla luce di queste considerazioni, nonché del fatto che sia nel 1590 sia nel 1591 (prima e dopo i mesi trascorsi in Svizzera), Giordano Bruno soggiornò a Francoforte per poi dirigersi a sud verso Venezia, non è troppo azzardato ipotizzare che in quel periodo Simon Studion abbia potuto conoscere il filosofo nolano e trarre ispirazione da alcune sue idee per la composizione della Naometria, intrapresa di lì a poco, nel 1592.

Nell’ottica del cambiamento epocale annunciato da Studion, che delineava una ricomposizione politica e religiosa dell’umanità nell’ambito di un imperialismo purificato, una delle opere più note di Giordano Bruno, lo Spaccio della bestia trionfante (pubblicata a Parigi nel 1584 e dedicata a Philip Sidney), offre una suggestiva possibilità d’interpretazione del riferimento alla costellazione di Arctophylax (Bootes) nel brano musicale della Naometria. Lo Spaccio descrive una riforma morale e religiosa che ha inizio in cielo, dove Giove aduna gli dei per riordinare le costellazioni, dalle quali si propone di scacciare i vizi a esse collegate per ripristinarne le virtù (un processo che si ripeterà analogamente nel mondo inferiore per effetto degli influssi celesti). Nella rinnovata “Artofilace” la legge, figlia della “Sofia celeste e divina” e dell’intelletto razionale, sostituisce il delitto e l’incostanza, promuovendo così una pacifica “conversazione umana” in virtù della quale i ricchi e i potenti non prevaricheranno i deboli e i poveri e le arti e le scienze prospereranno a vantaggio della comunità. Nota anche come “l’aquilone”, la costellazione di Arctophylax (il guardiano dell’Orsa) può anche essere intesa, nel contesto della Naometria, come un richiamo al nord (o al vento del nord) da cui, secondo Geremia (1, 14), si sarebbe rovesciata ogni sventura (“ab aquilone pandetur omne malum”). In questo senso la profezia di Geremia viene citata non solo nei celebri Vaticini dei sommi pontefici erroneamente attribuiti a Gioacchino da Fiore (vaticinio XIV: “Flores rubei aquam odoriferam distillabunt”, “I fiori rossi distilleranno acqua odorifera”), ma anche in alcune opere coeve di propaganda anti-cattolica, allo scopo di evocare polemicamente l’imminente distruzione del papato e del culto fondato su quella istituzione corrotta. La devastazione del sole e della luna indicherebbe, secondo questa chiave interpretativa, la distruzione del papa e di Maometto a cui allude il sottotitolo stesso della Naometria, mentre in una lettura meno politica del brano il nesso stabilito tra i confederati tedeschi e Arctophylax potrebbe essere un’allusione alla loro simbolica funzione di autentici custodi del Polo (così come Arctophylax è il guardiano dell’Orsa), con tutte le implicazioni che questo concetto ha rivestito nella tradizione esoterica come riferimento al centro spirituale del mondo e della sapienza eterna.

La pubblicazione dell'opera integrale, tradotta, commentata e annotata da Carpeoro, me medesimo, è iniziata.

Durerà un po' di tempo perchè si tratta di sei volumi che usciranno progressivamenre.

Intanto chi vuole può prenotare il primo volume scrivendo a carpeorolibri@libero.com.


sabato 24 luglio 2021

Chi era l'imperatore africano Musa Keita I: l'uomo più ricco di sempre

tratto da "Il Giornale" del 10 Dicembre 2020

Il mondo è stato pieno di milionari, ma nessuno ha mai raggiunto le ricchezze accumulate nel XIV secolo dal sovrano del Mali Musa Keita

di Davide Bartoccini

Si chiamava Musa Keita, ha vissuto sul continente africano a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, e può essere considerato ancora oggi l'uomo più ricco del mondo.

In cima alle liste degli uomini più ricchi del mondo si sono succeduti nei secoli J.D. Rockfeller, J.P. Morgan, i banchieri della dinastia De Rotschild, fino ad arrivare al magnate dei personal computer Bill Gates e al ceo di Amazon Jeff Bezos; ma mai nessuno nella storia più o meno recente ha eguagliato, e tanto meno superato, l'imperatore del Mali Musa Keita I. Considerato, ancora oggi, la persona che ha accumulato più ricchezza materiale nella storia che si tramanda a memoria d'uomo.

Il Time lo ha ricordato come il “più ricco di quanto chiunque possa descrivere”; e secondo gli storici, sebbene sia difficile quantificare precisamente l'entità del "suo patrimonio”, non c'è alcuno dubbio riguardo l'affermazione che il sovrano del Mali - ma anche dei territori che oggi sono conosciuti come stati di Mauritania, Senegal, Gambia, Guinea, Burkina Faso, Niger, Nigeria e Ciad - si stato l'essere umano con più "oro" del mondo.

Paragonato al leggendario re Mida, Musa Keita, nono imperatore del Mali nonché re di Timbuktu, è nato nel 1280 e si è stabilito sul trono nel 1312, quando il Mali, e le terre sulle quali si espandeva il dominio delle dinastie Kolonkan e Laye, era considerato il più grande produttore di oro del mondo fino a quel momento conosciuto. Le leggenda vuole che il mansa Keita I, succeduto ad Abubakari II, fosse un filantropo, studioso del Corano (fece erigere tra le grandi opere commissionate, oltre a scuole e biblioteche, la moschea di Djinguereber a Timbuktu) e che possedesse un esercito di oltre 200mila uomini - un'armata di dimensioni titaniche per la sua epoca. Fu tuttavia l'oro elargito in Egitto durante un suo pellegrinaggio di 6.500 chilometri verso la Mecca, abbia causato una profonda e duratura crisi dovuta all'inflazione, a renderlo famigerato. Secondo le cronache infatti, l'imperatore africano intraprese un lungo viaggio con un seguito di "decine di migliaia di guerrieri" e un'intera corte di araldi con servitori al seguito. La carovana, che si prolungava a perdita d'occhio, si muoveva a dorso di cavalli e cammelli, trasportando con se una grande quantità di lingotti d’oro: che oltre ad essere impiegati per pagare ogni tipo di spesa, vennero donati ai poveri del Cairo, causando un’inflazione di massa che sarebbe perdurata per almeno un decennio.

Questo viaggio leggendario permise a Keita I di essere conosciuto in tutto il mondo arabo e musulmano, venendo anche raffigurato nell’Atlante catalano del 1375 - ossia 43 anni dopo la sua morte - che venne sempre considerato come uno dei mappamondi più autorevoli nell’Europa medievale. Un continente, quello europeo, che in quell'epoca di grande prosperità per l'Africa, doveva sopravvivere a guerre, pestilenze e alla cosiddetta "grande carestia".

A quel tempo il regno del Mali si estendeva per oltre 3.200 chilometri di lunghezza, contenendo al suo interno innumerevoli ricchezze che, secondo le analisi, potrebbero essere quantificate approssimativamente a 400 miliardi di dollari attuali - il doppio di quelle accumulate dal rais libico Muammar Gheddafi e 100 miliardi in più dell'ultimo zar di tutte le Russie Nicola II Romanov. L'attuale patrimonio di Bezos, il magnate del commercio elettronico considerato da Forbes per il secondo anno di seguito l'uomo più ricco del mondo, è quantificato in 184 miliardi di dollari, per capirci. Il patrimonio di Musa era tanto grande che nemmeno il dissennato figlio Maghan - succedutogli nel 1337 - riuscì ad intaccare. Nonostante sia passato alla storia come il più dissoluto dei sovrani del Mali. E non sono stati pochi, nella storia, i figli capaci di dissolvere le ricchezze accumulate dai loro ricchissimi padri.

domenica 18 luglio 2021

Cos’è la Fisiologia Occulta?

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/fisiologia-occulta/

Definizione di Fisiologia occulta in riferimento alla filosofia e alle scienze ermetiche


Di fisiologia occulta, solitamente, si sente parlare in tre ambiti:

Quello delle discipline steineriane sia in senso proprio, ossia, quello dell’Antroposofia, sia in senso improprio: quello afferente a discipline “modaiole” come alcune pratiche pseudo olistiche o vicine a mondi confusamente sincretici legati alla New Age e simili;

Quello delle discipline ermetiche, con particolare riferimento alla Magia. Anche in questo caso spesso se ne parla creando minestroni variopinti;

In ultimo abbiamo la Scuola di Alessandria. In questo ambiente culturale viene redatto il Fisiologo, capostipite dei Bestiari Qui nasce il neoplatonismo, qui si incontrano il “neonato” cristianesimo e le scuole dei misteri del mare nostrum. Tra le altre cose il Fisiologo può essere considerato la pietra di fondamento della simbolistica cristiana con riferimento alla natura.

Intendo sottolineare in questo articolo il significato di fisiologia occulta con riferimento al terzo punto dell’elenco sopra riportato.

“ …il senso di physiologia, physikos, negli scritti giudeo-cristiani, e in genere alessandrini, dell’epoca; originariamente essa designa l’interpretazione in chiave naturalistica degli antichi miti <<pagani>>, fiorita nel periodo ellenistico quando ormai la loro letteralità appariva inverosimile, in Filone Ebreo, invece, che fu uno dei primi interpreti <<allegorici>> della Sacra Scrittura e rappresentò un importante modello per Clemente, Origene e gli altri Padri greci dei primi secoli, physikos significa, precisamente, <<nel senso allegorico>>, e la physiologia è considerata come un mistero riservato agli iniziati e in relazione alla sapienza nascosta di Dio… Il physiologus è dunque propriamente sia il conoscitore delle segrete <<nature>> degli animali, delle piante e delle pietre, sia il divino interprete, l’iniziato che conduce dalle realtà materiali ai loro archetipi celesti; non diversamente dal mitico Ermete Trismegisto  o dagli altri ispiratori della letteratura esoterica sorta contemporaneamente in Egitto, egli è (in una versione cristianizzata) l’aner physikos, cioè il <<mago>>, colui che è a corrente di misteriose forze di <<simpatia>> e <<antipatia>> che governano la natura, e ne sa rivelare il significato simbolico.” (in F. Zambon, Introduzione a il bestiario di Cambridge, Franco Maria Ricci Editore, Milano-Parma 1974, pp. 21-22).

Il fisiologo, nel senso del conoscitore della fisiologia occulta e non in quello medico-moderno è “mago”, è interprete della Natura e conoscitore delle sue leggi.

Una domanda probabilmente è lecita: può occuparsi di fisiologia occulta, chi non è iniziato, chi non è in rapporto con il sacro, chi non è in grado di padroneggiare un’interpretazione allegorica, chi è lontano da un cammino sapienziale?

A te la risposta

domenica 11 luglio 2021

Quantic Touch: seminario di due giorni sul “tocco che cura”

Prosegue, a ritmi serrati, l’attività di Quantum Centre, centro polispecialistico di medicina naturale e dell'energia che promuove e diffonde  una visione sincretica e sinergica delle discipline mediche ed olistiche fondata sulla multi-dimensionalita' dell'essere umano.

Venerdì 30 e sabato 31 luglio, presso l’hotel Salus Terme, si terrà un seminario di due giorni sul Quantic Touch, il tocco che cura.

Quantic  Touch e' una disciplina olistica fondata da Elisabetta Crivellaro in America: grazie a

nuove modalità di meditazione, di respiro, di percezione e utilizzo dell’energia ed attraverso

l’impiego delle proprie mani, le persone imparano a operare energeticamente su se stesse

per migliorare il proprio stato di salute fisico, mentale ed emozionale.

Si tratta di una metodologia alla portata di tutti, anche dei bambini, facile da apprendere e senza  effetti collaterali e, soprattutto, che non interferisce con l’assunzione di farmaci per la cura di patologie mediche poiché si basa sull’uso delle mani per ridurre e rimuovere i dolori.

E’, in definitiva, un metodo di guarigione naturale che funziona con l'energia vitale del corpo, insegnando, alle persone, come focalizzare, amplificare e dirigere questa energia, per una vasta gamma di interventi con risultati incredibili.

Nei due giorni di corso gli operatori specializzati insegneranno come utilizzare le mani ed il respiro per aumentare le frequenze energetiche e sviluppare le potenzialità di auto-guarigione del proprio corpo.


Informazioni ed iscrizioni : quantumcentre.vt@gmail.com, www.quantumcentre.it

INFOLINE 339 300 28 20 dott.ssa Cinzia Nasuti Resp.Sviluppo e Gestione Progetti. 


sabato 26 giugno 2021

Alice nel Paese delle Meraviglie: un'analisi simbolica

di Redazione


Vi presentiamo il nuovo libro di Vito Foschi "Simboli e misteri nelle Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio", in cui procede ad un esame simbolico dei due racconti dedicati al personaggio di Alice inventato da Lewis Carroll, alias Charles Lutwidge Dodgson.
Il libro si apre con l'analisi de "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" che nell'interpretazione data dall'autore diventa un viaggio iniziatico alla ricerca della vera natura del Sè per poi proseguire con l'esame simbolico di "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" in cui la partita di scacchi in cui è impegnata la piccola Alice è la partita della vita per ricongiungere gli opposti e la scacchiera microcosmo che rispecchia il macrocosmo.
Il libro si chiude con un'appendice composto da tre saggi in cui Vito Foschi esamina il simbolismo del gioco, quello degli scacchi e quello dello specchio.
Il libro è di facile lettura e di piccola paginazione che ne agevolano la lettura. La copertina scelta dall'autore mostra Alice con una chiave in mano che solleva una tenda(velo) dove si scorge una porticina: un'immagine quantomeno simbolica.
Vi consigliamo la lettura di questo breve saggio.

 

lunedì 21 giugno 2021

XI Convegno di Ufologia città di Pomezia

Il prossimo 4 luglio ci sarà la nuova edizione del Convegno di Ufologia città di Pomezia, sempre organizzato dalla dott.essa Francesca Bittarello, che avrà al solito importati ospiti, fra i più importanti esperti delle tematiche ufologiche. Vi segnaliamo alcuni nomi, come quello di Adriano Forgione direttore della rivista Fenix, del Gen. Domenico Rossi già Sottosegretario di Stato alla Difesa che parlerà in merito alle recenti rivelazioni del Pentagono. Il luogo del convegno è sempre il Simon Hotel a Pomezia. Per maggiori informazioni potete collegarvi al seguente link:

www.convegnoufologiapomezia.it

Ricordiamo il libro della dott.essa Bittarello "Ufo gli archivi inediti", (Luxco Editions) uscito nello scorso anno.