domenica 28 aprile 2024

4° CONVEGNO UAP&AEROSPAZIO, 5 maggio 2024 al Simon Hotel di Pomezia

Il 5 maggio 2024 il CSUW - CENTRO STUDI UAP WORLD (www.centrostudiuapworld.com)con i ricercatori aderenti si riunisce per il 4° CONVEGNO UAP & AEROSPAZIO (www.convegnouapworld.com) per dar spazio al pubblico, addetti ai lavori e media per ascoltare le peculiari ricerche che portano avanti su tematiche che devono essere affrontate con spirito di scientificità. Ogni relatore esporrà le proprie personali ricerche in una frizzante domenica nella tecnologica Sala Convegni ZEUS presso il Simon Hotel di Pomezia. Il CSUW è stato fondato nel 2021 dalla dottoressa Francesca Bittarello nota ricercatrice a livello internazionale con all'attivo 3 libri sul fenomeno UAP, e tra le cariche onorarie del CSUW si annovera il Già Sottosegretario di Stato alla Difesa Gen. Domenico Rossi che sarà presente come Relatore il 5 maggio al Convegno e l' Arch. Paolo Monti il primo al mondo ad aver inviato un opera artistica nello spazio con il Satellite Edusat 37788. I Convegni sono organizzati dalla stessa Francesca Bittarello con la sua azienda LUX-CO EDIZIONI e la partecipazione della PROTEZIONE CIVILE ECHO DI POMEZIA. I CONVEGNI UAP-AEROSPACE sono la nuova generazione dei Convegni sugli Unidentified Anomalous Phenomena/Aerospace nella tecnologica Sala Congressi del Simon Hotel di Pomezia con tutti i Comfort per i partecipanti. La nuova era dei Convegni scientifici legato al fenomeno UAP i convegni in Italia ad alto tasso di credibilità scientifica su un fenomeno molto discusso da anni. Dalle ore 10 alle 19 si terranno le Conferenze e dalle 13 alle 14 pausa pranzo con il PANINO UAP e caffè. Le Relazioni che si terranno al Convegno sono le seguenti:

-RICCARDO NARDUCCI
FEDE,SCIENZA,STORIA UN CONNUBIO SPAZIALE
-GEN. DOMENICO ROSSI Già SSS DIFESA
UAP : SITUAZIONE NEGLI SPAZI AEREI ITALIANI
-FRANCESCA BITTARELLO
IDENTIFICAZIONE DI UN UAP IN O.d.i. (IFO)
-ANTONIO RIGGI
PUO’ I.A. CAPTARE FREQUENZE DALLO SPAZIO?
-FABRIZIO ALBANI
MATERIA ED ENERGIA OSCURA
-VASILE DROJ (SCIENZIATO RUMENO)
LA NUOVA TEORIA DELLE COSTANTI UNIVERSALI
-STEFANO INNOCENTI
I RAZZI DI ALBERTO FENOGLIO
-PATRIZIO ROMANO MARIOTTI
LUFTWAFFE: TECNOLOGIA AEROSPAZIALE
-PAOLO MONTI E LAURA ROSSI
ARCHITETTURA DELLO SPAZIO COSMICO


Vi aspettiamo in tantissimi come sempre!
INFO: www.convegnouapworld.com
watsapp: dott.ssa Francesca Bittarello +39 3294218323

sabato 20 aprile 2024

Una nota sulla conoscenza da "Gli stati molteplici dell'essere" di René Guénon

La conoscenza discorsiva, contrapponendosi alla conoscenza intuitiva, è in fondo sinonimo di conoscenza indiretta e mediata; è dunque solo una conoscenza del tutto relativa, e in qualche modo di riflesso o per partecipazione; a causa del suo carattere esteriore, che lascia sussistere la dualità di soggetto e oggetto, essa non può trovare in sé la garanzia della propria verità, ma deve riceverla da princìpi che la oltrepassano e che appartengono all'ordine della conoscenza intuitiva, ossia puramente intellettuale.

martedì 16 aprile 2024

San Fili: il paese delle Magare

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/san-fili/

San Fili è un piccolo paese nella provincia di Cosenza, ad una ventina di minuti da Paola, un comune ricco di chiese, molte sconsacrate, è celebre per essere il paese delle Magare. Con una facile traduzione potremmo dire che le Magare sono le streghe, ma in realtà sono qualcosa di più e di diverso. Le Magare si occupavano di erboristeria, di medina e rimedi tradizionali. Detenevano la saggezza popolare, erano fortemente religiose e si occupavano anche di legamenti e fatture d’amore. Praticavano lo sfascino, che è una specie di rito per togliere il malocchio, le energie negative.

Se in molti luoghi si raccontava la storia dell’uomo nero per chetare i bambini a San Fili si raccontava la storia della Fantastica, una misteriosa creatura che spaventava i fanciulli. Le Fantastiche dovrebbero essere delle specie di spettri o fantasmi, spesso protettori di un luogo, di un edificio. Qui a San Fili la Fantastica appare nei trivi. Si narra che appaia come una donna dall’aspetto rassicurante ed in abito bianco da sposa, ma man mano che ci si avvicini cambi il suo aspetto e diventi figura terrifica. Per il suo manifestarsi nei trivi qualcuno ha ipotizzato che potrebbe essere una reminiscenza della dea greca Ecate (valuta se fare box su Ecate e la magia). Per altri Fantastica altro non sarebbe che una donna che aveva perso il figlio, impazzita si vesti con l’abito nuziale ed iniziò ad andare in giro cercando il suo figlioletto fermando tutti i bambini che incontrava sul suo tragitto.

Queste leggende hanno portato alla notorietà la cittadina di San Fili e per incrementare il turismo vengono organizzate Le Notti delle Magare e vi è anche un concorso letterario dallo stesso nome.

Curiosità: siamo a pochi chilometri da Paola, e proprio qui a Bucita predicò tra il 1154 e il 1155 Gioacchino da Fiore, monaco cistercense riformatore, abate dell’abbazia benedettina

Santa Maria di Corazzo. Gioacchino profetizzò l’avvento di una nuova era, quella dello spirito santo, che pensava sarebbe iniziata verso il 1260, l’era dell’amore e della solidarietà reciproca, un’era dell’acquario ante litteram. Per alcuni è la figura di Gioacchino da Fiore ad aver ispirato quella di Christian Rosenkreutz.


martedì 9 aprile 2024

Zersetzung, il controllo mentale ai tempi della Stasi

tratto da: https://it.insideover.com/schede/storia/zersetzung-il-controllo-mentale-ai-tempi-della-stasi.html

del 15 AGOSTO 2022

di Emanuel Pietrobon


Il dominio di guerra del futuro è la mente, o meglio il suo controllo. Perché controllare un singolo equivale a farne un candidato manciuriano, sebbene non per forza programmato per uccidere, ma per votare in un certo modo, per pensare in una determinata maniera, per agire prevedibilmente. E perché controllare una massa intera, cioè l’opinione pubblica, significa avere in mano i destini di uno stato.

L’era di questo nuovo modo di fare la guerra, denominata cognitiva, è albeggiante: la pandemia di COVID19 e la guerra in Ucraina ne hanno catalizzato l’ascesa, le ricerche sulla mente degli scienziati nazisti e dei due blocchi nel corso della Guerra fredda ne hanno gettato le fondamenta. E se si scrive delle ricerche avvenute all’interno del Secondo mondo, allora è necessario raccontare la storia di una tecnica pionierizzata dalla Stasi: la Zersetzung.


Le origini della "destabilizzazione psicologica" alla tedesca

Zersetzung è un termine tedesco che può avere una pluralità di significati, tutti interrelati tra loro, che sono corrosione, destabilizzazione, decomposizione e dissolvimento. Che è esattamente ciò che accade, poi, alla mente della vittima di questa psico-tecnica, che viene, passo dopo passo, corrosa, destabilizzata, decomposta e, infine, dissolta.

Zersetzung, la decomposizione della mente. Una tecnica di manipolazione cognitiva e destabilizzazione psicologica nata ai tempi della Germania nazista, nei laboratori di Kurt Plötner, e che nel dopoguerra è stata perfezionata dalla temibile Stasi della Germania Est, trovando vasta applicazione durante l’era Honecker.

Obiettivo del recupero degli studi nazisti sulla decomposizione della mente era la volontà di combattere più efficacemente l’opposizione politica e la resistenza sociale al regime comunista. Perché reprimere il dissenso con la forza, più che insufficiente, sarebbe potuto rivelarsi controproducente. Occorreva qualcosa di nuovo, che fosse pervasivo ma invisibile e pernicioso ma intangibile. E la Zersetzung premetteva e prometteva di avere tali caratteristiche.

Con lo scorrere degli anni Sessanta, di pari passo con il perfezionamento della Zersetzung, le autorità della Germania Est avrebbero progressivamente diminuito il ricorso a strumenti quali la persecuzione giudiziaria e la violenza fisica ai danni di dissidenti, oppositori e critici. Ma non perché l’opposizione dal basso fosse venuta meno, quanto per via dell’estesa applicazione della Zersetzung. Una tendenza accelerata da Erich Honecker a partire dagli anni Settanta.


Teoria e prassi della decomposizione

La Zersetzung, così come strutturata e applicata dalla Germania Est, fu sviluppata da un gruppo di scienziati sociali nella Scuola di legge per la sicurezza statale (JHS, Juristische Hochschule der Staatssicherheit), altresì nota come la Scuola della Stasi.

Attingendo al legato nazista in materia di propaganda e guerra psicologica, che era piuttosto vasto, i ricercatori della Stasi complessificarono e perfezionarono la Zersetzung, facendone un metodo per aggredire l’autostima della vittima al punto tale da suscitare gravi crisi di identità.

Un oppositore politico carismatico e seguito, quando colpito dalla Zersetzung, avrebbe cominciato a vivere dei periodi particolarmente bui, fatti di alienazione sociale, strani incidenti, ostracizzazione e rifiuti. Eventi strettamente personali, apparentemente scollegati alle attività politiche del soggetto, ma psicologicamente destabilizzanti e in grado di provocare delle crisi identitarie ed emozionali. L’esaurimento come capolinea, talvolta accompagnato dal suicidio.

Ogni mezzo era lecito al fine della decomposizione mentale del soggetto da estinguere socialmente: invogliarlo ad avere dei rapporti sessuali con dei minori, farlo entrare in circoli insalubri – con tossicodipendenti –, coinvolgerlo in piccoli delitti – come i furti –, corromperne i colleghi affinché lo emarginassero e i capi affinché lo ostacolassero e/o lo trasferissero in luoghi remoti, farlo dubitare della sua stessa realtà circostante nella speranza di condurlo alla pazzia – la tecnica del cosiddetto gaslighting.

La Zersetzung era un metodo efficiente ed efficace perché personalizzabile e, quasi sempre, personalizzato. Gli addetti alla decomposizione mentale della vittima ne studiavano i tratti caratteriali, i valori e le abitudini, elaborando dei sociogrammi e degli psicogrammi a partire dai quali sviluppare la strategia di emarginazione. Schematismi e piani preconfezionati venivano evitati nella maggior parte dei casi, elevando le prospettive di successo.


L'eredità

Jürgen Fuchs, un intellettuale ribelle che fu vittima della Zersetzung negli anni Settanta, descrisse quell’inusuale periodo di perdurante ostracizzazione – durato anni – come un “crimine psicosociale” ed “un assalto all’anima umana”. Come lui, secondo alcune stime, almeno 5-10mila persone sarebbero state colpite dalla Zersetzung durante l’era Honecker.

Fu proprio Fuchs, deportato in Germania Ovest nel 1977, a mettere il pubblico tedesco a conoscenza della Zersetzung. Sulle colonne dell’influente Der Spiegel, che ripose fiducia nelle sue testimonianze, Fuchs cominciò a pubblicare una mole di documenti relativi all’utilizzo della psicologia da parte della Stasi. Una palla di neve che avrebbe dato vita ad una valanga, tra libri, documentari e inchieste giornalistiche, sebbene la giustizia abbia mantenuto un atteggiamento stranamente ambiguo sulla prosecuzione degli 007 impegnati nella Zersetzung.

Curiosamente, negli stessi anni in cui la Stasi applicava con successo la Zersetzung, nella Romania di Nicolae Ceaușescu veniva eretto il più grande regime di sorveglianza di massa del pianeta – per numero di spie pro capite –, tra Unione Sovietica e Repubblica Popolare Cinese tornavano in auge i corsi di rieducazione e negli Stati Uniti, capifila del mondo libero, si realizzavano dei programmi di manipolazione mentale non meno distopici di quelli sperimentati al di là della Cortina di ferro, da MKULTRA a Mockingbird, passando per COINTELPRO. E oggi come allora, nulla è cambiato: l’obiettivo dei potenti resta il controllo della mente degli individui.