Visualizzazione post con etichetta René Alleau. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta René Alleau. Mostra tutti i post

sabato 16 maggio 2020

SIMONA CIGLIANA SCAVA NEI LEGAMI TRA OCCULTISMO, ESOTERISMO, CULTURA E POLITICA

tratto da L'Opinione del 10 settembre 2019

di Fabrizio Federici

Il 1848 non fu solo l’anno delle prime grandi rivoluzioni nazionali e liberali, dietro cui avanzavano le prime istanze socialiste. A fine marzo di quell’anno, contemporaneamente alle Rivoluzioni europee, negli Usa, e precisamente nel piccolo villaggio di Hydesville, sperduto tra campi di grano e covoni a nordovest di New York, iniziavano ufficialmente (ma sin dall’antichità classica vi erano stati tanti prodromi) quelli che la scienza – con termine suggestivo quanto riduttivo – ha chiamato poi fenomeni paranormali.

Ad Hydesville, infatti, nella povera casa della famiglia Fox – padre, madre e due figlie adolescenti – da vari mesi erano iniziati strani fenomeni, che oggi chiameremmo di “poltergeist”: soprattutto ripetuti rumori, nel cuore della notte, senza alcuna plausibile spiegazione, che sembravano provenire da misteriose entità, con cui le due ragazze, e la stessa signora Fox, riuscirono in qualche modo a mettersi in contatto mediante una sorta di primitivo alfabeto Morse. Diffusasi sui giornali locali, e da lì un po’ in tutti gli States, la notizia richiamò in breve tempo una crescente folla di curiosi (tra cui anche celebri studiosi), che gradualmente fece di Hydesville (l’accostamento non sembri irrispettoso) la “Lourdes del paranormale”. Per le due sorelle, soprattutto, iniziarono i “momenti di gloria” come presunte “veggenti laiche” (salvo poi rimangiarsi, in tarda età, buona parte delle loro dichiarazioni). Ma i fenomeni paranormali e le discipline destinate a studiarli – poi variamente definite, da “parapsicologia” a “ricerca psichica” – erano ormai entrati nella storia.

Simona Cigliana, docente di Letteratura italiana, Critica militante e Letterature europee comparate all’Università “La Sapienza” di Roma e in altre università europee, autrice di vari saggi su autori dell’Otto-Novecento e sui rapporti tra occultismo, spiritualismo e storia delle avanguardie, ha ora pubblicato “Due secoli di fantasmi” (Edizioni Mediterranee, 2019, euro 24,50).

Una carrellata su almeno due secoli di fenomeni paranormali che non è un’“antologia” di storie di tavolini ballanti, case infestate, poltergeist e presunte reincarnazioni. Ma, da un lato, un’indagine seria su come spiritualismo, occultismo ed esoterismo, col loro corredo di spiritualità alternative, hanno interagito con la cultura ufficiale dell’Occidente, spesso con importanti contributi. Non solo dall’alchimia medioevale e rinascimentale alla chimica moderna ma, per esempio, dalla “ricerca psichica” classica, tra Settecento e Novecento, alla medicina, alla psicologia dinamica e alla stessa fisica; per non parlare dei rapporti, ormai accettati anche dalla scienza ufficiale, tra fisica quantistica, filosofia e ipotesi di mondi alternativi (nello studio dei “buchi neri”, ad esempio).

Dall’altro, un invito a non fermarsi mai alla logica delle apparenze, del “credo solo a ciò che vedo”: ma – senza mai sminuire la ragione e l’esperienza, né dare credito ai primi millantatori e ciarlatani – cercare di approfondire la conoscenza sia delle energie naturali che della psiche e del cervello umano. Delle cui complesse, sofisticate facoltà, gran parte della scienza oggi ritiene che l’uomo medio utilizzi, normalmente, una percentuale davvero minima.

Leggendo il libro di Simona Cigliana scopriamo così che Garibaldi, ad esempio, noto massone, anche Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, fu, dal 1863, presidente onorario di una società spiritica veneziana, in contatto con Madame Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica, e la sua continuatrice, Annie Besant; che Giuseppe Mazzini, cultore di esoterismo, credeva nella reincarnazione, e l’ultrapositivista (nonché socialista) Cesare Lombroso, studiando più volte la celebre medium Eusapia Palladino, nel 1891 fece pubblicamente ammenda, sulla “Tribuna giudiziaria” di Napoli, del proprio iniziale scetticismo nei confronti della medium.

Ma, soprattutto (l’autrice si ricollega, qui, anche ad autori precedenti, dal massimo politologo italiano, Giorgio Galli, all’anglosassone Nicholas Goodrick-Clarke e al francese René Alleau), troviamo chiaramente individuati i legami tra esoterismo e politica. Sin dal Settecento dei “Lumi” e del mesmerismo, infatti, era evidente il nesso tra movimenti per il rinnovamento spirituale e società rivoluzionarie (buona parte della Massoneria, anzitutto, ma non solo). Nell’Otto-Novecento questo legame si rafforza ancor più: con il politico e spiritualista, britannico Robert Dale Owen che è figlio di quel Robert Owen tra i fondatori del movimento cooperativo inglese; e, soprattutto, il socialista rivoluzionario Blanqui, protagonista di tutti i moti dal 1830 al 1870 e che, in tarda età, elabora una visione cosmologica incentrata sulla reincarnazione e sulla teoria (soprattutto nietzschiana) dell’“eterno ritorno”.

La filosofia di fondo di questo saggio, che è difficile non condividere, è che l’uomo di oggi, soprattutto se ricercatore serio, al di là dell’impegnarsi specificamente su questi temi, se vuole restituire credibilità alla scienza può farlo solo riprendendo quella che è stata, in fondo, l’idea base della cultura antica, medioevale e rinascimentale: cioè l’unitarietà del sapere, la continua osmosi (non la contrapposizione) tra cultura scientifica in senso stretto e cultura umanistica. La visione olistica, in sostanza, dell’uomo e del suo rapporto con l’universo.


sabato 23 agosto 2014

Alla ricerca di chi avvelenò Rudolf Steiner

tratto da Il Giornale del 18/08/2014

di Luca Negri


Gli anni che precedettero e videro l'esplosione delle due guerre mondiali, paiono avere un retroscena occulto poco indagato dalla storiografia ufficiale


I lavori pionieristici di Giorgio Galli, Nicholas Goodrick-Clarke e René Alleau hanno fatto un po' di luce sulle radici esoteriche, o meglio sataniche, dell'ideologia nazista, ma ancora molto rimane da capire. Da diversi anni anche lo studioso romano Andrea Franco, laureatosi con una tesi sul pensatore tradizionalista René Guénon sotto la supervisione del filosofo cattolico Augusto Del Noce, scrive saggi e tiene incontri pubblici proprio su questi argomenti.
Dunque non potevano mancare nel suo libro Chi ha avvelenato Rudolf Steiner? (pag. 205, euro 13,90) fresco di stampa per Uno editori. Si tratta di una biografia, molto accurata e documentata, del filosofo, occultista e pedagogista austriaco, fondatore dell'Antroposofia, nato nel 1861 e mancato nel 1925. È appunto il mistero dietro la sua morte, probabilmente non naturale, come suggerisce il titolo, ad occupare un buon numero di pagine. Steiner infatti dovette abbandonare prematuramente la terra, e il movimento antroposofico in un momento molto delicato della sua storia, perché fu avvelenato. Almeno così riportano molte testimonianze di suoi collaboratori. L'ipotesi è abbastanza credibile, dato che aveva molti nemici, sia dentro la Chiesa cattolica e sia fra i militanti del movimento nazista ancora ai primordi. Da tempo Steiner affermava che il cristianesimo rosacruciano, di cui si considerava un continuatore, avrebbe sempre trovato un avversario accanito nel gesuitismo.
Infatti alcuni membri della Compagnia di Gesù non si risparmiarono calunnie mezzo stampa ai suoi danni. Inoltre, l'incendio che distrusse il Goetheanum, “tempio” dell'Antroposofia costruito interamente in legno a Dornach in Svizzera, fu opera di un malcapitato (morì fra le fiamme nell'impresa) aizzato da sacerdoti gesuiti. Avversari ancora più agguerriti degli antroposofi erano però i cosiddetti “ariosofi” che fondevano dottrine esoteriche, paganesimo germanico e razzismo. Da quella fucina uscì il Nazismo e non stupisce che Hitler criticò Steiner fin dal 1921, con la poco originale accusa di essere un agente dell'ebraismo. Dal canto suo, Steiner poco prima della dipartita aveva profetizzato che nel 1933 si sarebbe manifestata la Bestia dell'Apocalisse. Sarà una semplice combinazione, penseranno gli storici ufficiali, ma è noto che proprio in quell'anno il Fürer prese il potere.