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domenica 3 luglio 2022

Guerre e società segrete: quel fondamento esoterico dietro al nazionalsocialismo

tratto da InsideOver dell'8 GIUGNO 2021: https://it.insideover.com/storia-2/guerre-mondiali-e-societa-segrete-nazismo.html

di Luca Gallesi
 
Era il 1960 quando in Francia, presso l’autorevole editore Gallimard, uscì un libro dal titolo curioso: Le matin des magicien, scritto a quattro mani da Louis Pauwels, un ex-discepolo di G.I. Gurdjeff dalle idee reazionarie, e uno scienziato e scrittore comunista, Jacques Bergier. Il saggio, che divenne rapidamente un best-seller, tradotto in italiano nel 1963 da Mondadori col titolo Il mattino dei maghi, miscelava sapientemente dati oggettivi e suggestioni fantastiche, ipotizzando una convergenza delle nuove scoperte scientifiche con le antiche sapienze occulte. Sergio Solmi, nella prefazione all’edizione italiana, elogiava il libro che offriva, “attraverso un’esposizione lucida, varia e appassionata, il materiale più affascinante che possano tenere per noi in serbo questi anni di ardua e preoccupante trasformazione tecnica e sociale”.

In un’epoca, l’inizio degli anni Sessanta, in cui cominciava a delinearsi il sostanziale dominio di una concezione materialistica della società e la visione deterministica della Storia, Il mattino dei maghi rimetteva in gioco l’idea che le forze operanti nello sviluppo dell’umanità non fossero quelle dei rapporti di produzione o dello scontro dialettico tra classi sociali, bensì quelle più sottili, i poteri che agiscono dietro le quinte, espressione di principi non visibili ma assolutamente reali; per intenderci, l’occultismo e la magia che, secondo le parole di Solmi, “non sarebbero ormai più soltanto segreti perduti, ma i preannunci che le età remote mandano fino a noi delle palingenesi future”. Parole problematiche, che rimandano a un libro facilissimo da leggere, difficile da capire e decisamente arduo da condividere in toto. In mezzo alle vite e opere di moderni alchimisti e arcani mistagoghi, passando con nonchalance dalle civiltà scomparse dell’antichità agli scrittori contemporanei di fantascienza, Pauwels e Bergier accompagnano – a volte trascinandolo- il lettore in un turbinio di universi lontani passati e futuri, tra mondi paralleli e dimensioni fantastiche che, a più di mezzo secolo, mantengono intatto il fascino della lettura, anche quando i contenuti sono diventati irrimediabilmente superati, quando non definitivamente screditati.

La realtà virtuale che domina l’inizio del terzo millennio ha rapidamente fatto piazza pulita del ciarpame spiritista e occultista che, ancora a metà del Novecento, poteva mantenere una sembianza di credibilità, ormai definitivamente declinata tranne che per un singolo argomento, che dilaga anche, e soprattutto, nella Rete: il “nazismo magico”. Parliamo quindi dei legami, indiscutibili anche se spesso enfatizzati, tra il nazionalsocialismo e le scienze occulte, argomento centrale del Mattino dei Maghi, come scrisse il politologo Giorgio Galli, che proprio grazie a questo libro cominciò a studiare quello che sarebbe diventato il prolifico filone dell’esoterismo nazionalsocialista, a cui l’illustre politologo dedicò parecchi libri. Galli cominciò allora, proprio grazie a Pauwels e Bergier, a realizzare che la sapienza occulta poteva aiutarlo a capire la Storia, perché l’esoterismo, “dimora dentro la Storia e non fuori, arrivando sovente ad esercitare un’influenza non secondaria su di essa”. Centrale, nell’indagine di Galli nella dimensione nascosta della storia, il riferimento all’esistenza di una cultura esoterica (letteralmente: riservata a pochi) che, dalle profondità della storia dell’Occidente, riemergeva, in Europa e soprattutto in Germania, nel pieno rigoglio scientifico del XX secolo. Una presenza che permette di spiegare il percorso seguito da Hitler e da una parte dell’élite nazionalsocialista lungo tutta la “seconda Guerra dei trent’anni”, come Galli chiama il periodo della storia europea che va dal 1914 al 1945.

Dietro i tragici avvenimenti che insanguinarono il Vecchio continente nella prima metà del Novecento, come romanzato prima da Pauwels e Bergier e poi studiato scientificamente da storici come René Alleau e Nicholas Goodrich Clarke, ci sono, anche, gli influssi esercitati dalle molteplici e attivissime società segrete, operanti in tutta Europa, a cui erano affiliati numerosi membri del governo tedesco e del gabinetto reale britannico. Sul suolo tedesco la realtà dominante era la Società Thule (Thule-Gesellschaft), mentre nel Regno Unito era attivissima la Golden Dawn (Hermetic Order of The Golden Dawn).

La Golden Dawn era stata fondata nel 1887 da Mc Gregor Mathers, Woodman e Wynn Westcott, e si proponeva di approfondire la magia cerimoniale per raggiungere, tramite le conoscenze iniziatiche, lo sviluppo di poteri sovrannaturali. Tra i soci più famosi, tanto per dare un’idea dell’importanza del sodalizio, troviamo W.B. Yeats, Arthur Machen, Aleister Crowley, probabilmente Bram Stoker, e molti altri intellettuali e scienziati di punta dell’intellighenzia britannica. Della Società Thule, invece, furono membri attivi più uomini politici che gli intellettuali, o meglio, dei politici con interessi intellettuali, come il “Vicario” di Hitler, Rudolf Hess, il governatore nazionalsocialista della Polonia Hans Frank, il teorico della geopolitica, prof. Karl Haushofer e il principale teorico del nazionalsocialismo Alfred Rosenberg, tutte persone che appartenevano alla ristretta cerchia del futuro Führer, personaggio certamente non alieno da simpatie e interessi “occulti”, che spesso influenzarono la sua azione politica.

Qui, complice una produzione libraria sconfinata e spesso inattendibile, diventa labile il confine tra storia e fantasia, ma, come scrive Giorgio Galli, possiamo affermare senza tema di smentita che “Hitler è il portavoce di un gruppo di intellettuali formatosi nella dimestichezza con la cultura occulta”. Come e quanto questa “sapienza segreta” abbia effettivamente agito nelle scelte del Cancelliere tedesco è arduo da definire esattamente. Si può, comunque, supporre che molte delle scelte fatte durante il periodo 1939-1945 non siano riconducibili a delle motivazioni razionali: dall’inspiegabile “tregua” concessa agli inglesi a Dunkerque, alla scelta suicida della guerra sui due fronti a oriente e occidente, fino alla spasmodica attesa di misteriose armi finali che avrebbero capovolto l’inevitabile drammatica fine della Germania, siamo nel campo delle decisioni irrevocabili e irrazionali, che hanno avuto spaventose e sanguinose conseguenze così che, nel corso di due guerre mondiali e con un immane sacrificio di vite umane, siamo passati dal “Mattino dei maghi” al “Tramonto dell’Occidente”.

mercoledì 16 dicembre 2020

Antico e Nobile Ordine Dei Gormogoni

In collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/antico-e-nobile-ordine-dei-gormogoni/

Ordine dei Gormogoni: la prima società anti-massonica?

Ci sono delle società dimenticate dalla Storia, vissute per un periodo assai breve, ma che hanno visto come protagonisti della loro breve esistenza personaggi di rilievo della Storia e della storia delle società segrete. È il caso dell’Antico e nobile ordine dei Gormogoni (The Ancient Noble Order of the Gormogons) che ha come protagonista Filippo, duca di Wharton (1698-1731), già Gran Maestro della Gran Loggia di Londra e membro, di uno dei più esclusivi e perversi Club che la storia ricordi: l’Hell Fire Club.

L’Antico e nobile ordine dei Gormogoni è stato probabilmente il primo ordine antimassonico. Fondato dal duca di Wharton a seguito della sua <<cacciata>> dalla Libera Muratoria con la bruciatura in tempio dei suoi guanti e del suo grembiule. Passati pochi mesi da questo episodio si poteva leggere sul Daily Post di Londra: Mentre l’ordine veramente ANTICO e NOBILE dei Gormogoni, istituito da Chin-Qua Ky-Po, il primo Imperatore della Cina (secondo il loro racconto), molte migliaia di anni prima di Adamo e portato in Inghilterra da un mandarino,  dopo aver ammesso diversi signori d’onore nel mistero di quell’ordine più illustre, hanno deciso di tenere un capitolo presso la taverna del castello in Fleet Street, su particolare richiesta di diverse persone di qualità. Ciò significa informare il pubblico, che non ci sarà nessuna spada tirata alla Porta, né la Scala in una stanza oscura, né un Massone sarà riconosciuto come membro fino a quando avrà rinunciato al suo Ordine Novellato e sia stato degradato correttamente. Il mandarino che è appena partito per Roma dove va a fondare una loggia, come ha fatto a Londra. Ci viene detto che numerosi massoni eminenti si sono fatti degradare dalla massoneria per aggregarsi a questa società e che altri sono stati respinti per mancanza di titoli.

È palese l’incompatibilità tra questi due ordini, la volontà di far apparire l’Antico e nobile ordine dei Gormogoni più antico della Massoneria e la richiesta di farsi degradare delle proprie dignità massoniche per farne parte. Strategico al fine di darsi importanza era il dire che ne avessero fatto parte persone importanti e ancor di più che non tutti venivano ammessi. È una consuetudine ricorrente nella storia cercare “patroni importanti” e favoleggiare una esclusività che spesso esiste solo sulla carta. Questa società compare anche in un poema The Goose, nella raccolta Tim Bobbin’s Collected Poems of 1757. I versi così recitano:

As I have the honor to be a member of the

ancient and venerable order of the Gormogons,

I am obliged by the laws of the great Chin-

Quaiw-Ki-Po, emperor of China, to read, yearly,

some part of the ancient records of that country.


Mentre sulle antipatie tra Gormogos e Massoni possono essere illuminanti I versi di Henry Carey del 1729:


The Masons and the Gormogons 

Are laughing at one another, 

While all mankind are laughing at them;

Then why do they make such a pother? 

They bait their hook for simple gulls 

And truth with bam they smother, 

But when thev’ve taken in their culls

Why then’t is “Welcome, Brother”

Troviamo una medaglia di questa società segreta conservata al British Museum, la puoi vedere qui: https://micheleleone.it/antico-e-nobile-ordine-dei-gormogoni/#iLightbox[gallery2282]/0.

Passando dalla realtà storica alla finzione televisiva nella terza stagione della serie Bones vi è un serial killer dal nome Gormogon. Senza voler sviluppare teorie improbabili come i possibili messaggi occulti all’interno del telefilm è però interessante notare che il primo episodio della stagione è intitolato nella edizione americana: Widow’s Son In The Windshield (il figlio della vedova nel parabrezza) e figli della vedova sono chiamati i massoni. L’ottavo episodio è chiamato in italiano i Cavalieri di Colombo (The Knight on the Grid), nome di un’altra società segreta, vicina o opposta alla Massoneria a seconda degli interpreti. Interessante è anche il metodo utilizzato per scegliere le vittime: i Tarocchi. Insomma ci sono abbastanza elementi per poter lanciare la fantasia verso teorie della cospirazione o ipotizzare una guerra tra due società segrete che continua dal lontano 1724.


      Gioia – Salute – Prosperità

mercoledì 9 dicembre 2020

Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica

In collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/antico-ordine-dei-cavalieri-della-catena-mistica/


Dai miti arturiani alla Pennsylvania con l’Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica

 

Questa mattina leggendo il New York Times, 22 ottobre 1884, mi sono imbattuto in un articolo con questo incipit: “PITTSBURG, Penn., 21 ottobre. – Il Castello Supremo dell’Antico, Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica si è riunito qui nella loro convention annuale questo pomeriggio alle 2 e resterà in sessione fino a giovedì sera. Trenta delegati, in rappresentanza di 25 Stati, sono presenti”.

A questo punto è lecito chiedersi cosa fosse l’Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica (Ancient Order of Knights of the Mystic Chain) e di cosa si occupasse.

Nel 1870/71 a Reading, in Pennsylvania un gruppo di Massoni e Cavalieri Pythias unitamente ad altre persone fondarono l’Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica inserendolo nella mitologia e tradizione arturiana e dei Cavalieri della Tavola Rotonda. A questi valori cavallereschi si ispira il loro motto o divisa araldica: “Loyalty, Obedience, and Fidelity” traducibile in: Devozione, Obbedienza, Fedeltà.

L’Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica era diviso in tre gradi a cui nel tempo se ne aggiunsero due:


1. Cavaliere

2. Mistero

3. Cavalleria

 

a. In un secondo tempo venne creato il Mark-degree. Avevano accesso a questo grado paramilitare solo quanti erano stati maestri di un Castello.

b. Naomi o Figlie di Ruth, grado creato per le donne.

Il loro luogo di ritrovo era detto Castello, analogo ad una Loggia Massonica e omonimo del luogo di raduno dei Cavalieri Pitici, nel cui centro era posto un altare su cui si trovava una bibbia aperta.


A differenza della Massoneria i rituali, soprattutto di iniziazione, sono meno seri e come molte fraternità tendono allo scherzo o alla Goliardia.

L’iniziazione al grado di Cavaliere viene posto su una lastra di metallo e viene spinto a prendere un oggetto contenuto in un contenitore colmo d’acqua. Mentre il candidato prova a prendere l’oggetto subisce una piccola scossa elettrica. Durante l’iniziazione ad un altro grado il candidato bendato è costretto a chinarsi sino a quando non immerge la testa in una bacinella di acqua fredda. I membri di questa consorteria sono spinti da precise istruzioni rituali a prendere in giro i recipiendari mentre affrontano le prove dell’iniziazione.

L’Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica non superò le poche decine di miglia di membri e si estinse nella prima metà del XX secolo.  Ci sono voci che raccontano dell’esistenza odierna dell’ordine.

I rituali e la struttura di questa fraternità sono ispirati alla Massoneria ai Cavalieri Pythias, agli Odd Fellows e ad alcune Fraternità forestali.


Descrizione dell’emblema e sigillo


L’emblema di questa società segreta è un pentagono, che porta su ciascuno dei suoi lati una metà inferiore invertita di un triangolo isoscele. Questo fornisce cinque campi distinti, nel primo dei quali, di colore bianco vi è un libro aperto; nel secondo colorato di blu sono posti uno scudo e una lancia; il terzo è rosso, al suo interno troviamo cranio e ossa incrociate; nel quarto, dello stesso colore del precedente vi sono spade incrociate; nel quinto, di colore nero, abbiamo l’Occhio che tutto vede. Al centro sono incise delle lettere, il cui significato è noto solo ai membri del quarto grado: Mark. Sul rovescio abbiamo nel campo centrale un castello in rilievo, che è il marchio del grado più alto. Gradi più bassi avevano altri segni.


Quali erano gli scopi dell’Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica?


Come molte Fraternità e Società di Muto Soccorso l’Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica aveva lo scopo di supportare i confratelli in caso di infortunio sul lavoro o malattia; di assistere e prendersi cura delle vedove e degli orfani dei confratelli deceduti; creare amore per la patria e il rispetto per le leggi del Paese in cui vivono i membri dell’ordine; creare un network professionale e aiutare i confratelli senza lavoro a trovarne uno.

Il motto o vessillo è “Fedeltà, Obbedienza e Fedeltà”; e il “marchio” è un pentagono, che porta su ciascuno dei suoi lati una metà inferiore invertita di un triangolo isoscele, il tutto suggerisce una forma di croce maltese di cinque braccia. Questo fornisce cinque campi distinti, nel primo dei quali, bianco, è un libro aperto; nel secondo, blu, uno scudo e una lancia; nel terzo, rosso, cranio e ossa incrociate; nel quarto, rosso, spade incrociate; nel quinto, nero, l’Occhio che tutto vede; e al centro, lettere, il cui significato è noto solo ai membri di grado Mark. Al contrario, nel campo centrale, al centro, un castello in rilievo, che è il marchio del grado più alto. Ci sono lievi cambiamenti per quelli di rango o grado inferiore.

Ti riporto per permetterti di notare le somiglianze con altri riti di altre organizzazioni il rituale di apertura dei lavori del Castello nel grado di Cavaliere, altrove ti riporterò altri rituali:


Cerimonia di apertura dell’assemblea di Cavaliere dell’Antico Ordine dei Cavalieri della Catena Mistica

Comandante: Nobili Cavalieri, sto per aprire un Castello dei Cavalieri della Catena Mistica, e chiedo la vostra collaborazione. Vice-Comandante, gli ufficiali sono alle loro postazioni?

Vice Comandante: Si, Comandante.

Comandante: Maresciallo, lei prenderà la parola d’ordine e verificherà se tutti i presenti sono Nobili Cavalieri.

Maresciallo, dopo aver preso la parola d’ordine: Lo sono, Comandante.

Comandante: Maresciallo, qual è il primo compito dei Nobili Cavalieri riuniti?

Maresciallo: Essere a guardia del Castello, Comandante.

Commendatore: Istruire la Sentinella che un Castello dei Cavalieri della Catena Mistica è in assemblea, e che solo chi è qualificato può entrare qui.

Maresciallo, dopo aver istruito la sentinella: Il Castello è sorvegliato, Comandante.

Il Comandante dà tre colpetti per richiamare la Loggia.

Comandante: Ufficiali e cavalieri, voi vi alzerete e mi darete il contro-segno; la sua risposta è la stessa. Il segno di riconoscimento; la sua risposta. Il Segno dell’afflizione; la sua risposta. Il Verbo dell’ afflizione; la sua risposta. Il Segno dell’Avvertimento; la sua risposta. Il Segno di Voto. Il Segno del grado di Cavaliere; la sua risposta. Affrontatevi l’uno con l’altro e afferrate la mano.

Comandante: Ufficiali e Cavalieri, vi ringrazio per l’attenzione e l’assistenza nella conduzione degli affari di questoCastello. Il nostro Cappellano invocherà l’aiuto divino.

Cappellano, ex tempore o altro:  

Onnipotente Signore, chiediamo il Tuo aiuto,

Per fare il lavoro che ci è stato affidato,

Per guadagnare il salario prima di essere pagati

Per il dovere svolto.

 Chiediamo il Tuo aiuto per allietare il triste,

Proteggere gli indifesi: i nostri amati così cari:

Dalla povertà e dal bisogno e dalla paura,

Per il dovere svolto

Al lavoro fedele i nostri cuori si inclinano,

I nostri diversi poteri e volontà si combinano

In una linea di battaglia fraterna:

Fino alla vittoria.

Comandante: Dichiaro ora … Castello, N° …, dei Cavalieri della Catena Mistica d’America, aperta. Illustri Cavalieri, vi ringrazio per la vostra assistenza nella conservazione dell’ordine e del decoro durante la presente convocazione.

Il Comandante dà un colpetto di maglietto: Cavalieri, sedetevi.

sabato 14 novembre 2020

Fratellanza del serpente: la più antica società segreta

In collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/fratellanza-del-serpente/


Siamo governati dalla Fratellanza del Serpente?


Ciao, oggi ti racconto della Fratellanza del Serpente, la più antica e potente società segreta che esista, ovviamente non dimenticare l’ironia.

La specie umana infante, sin dalla preistoria, incontra un gruppo di alieni – in alcune versioni un solo individuo – che crea la Fratellanza del Serpente per governare il pianeta Terra; nel corso dei millenni questa Fratellanza del Serpente ha dato i capi carismatici delle religioni e dei governi, ha fomentato le guerre, diffuso informazioni e controinformazioni, è la madre di tutte le società segrete, ma i membri di queste sanno nulla o quasi, perché la verità è per pochi.

Sono queste, in estrema sintesi, le informazioni sulla più antica, potente e occulta società segreta della storia. A molti cospirazionisti non importa porsi legittime domande quali: ma se sono alieni presenti sul nostro pianeta dalla preistoria perché non stanno già governando il mondo? Perché non hanno creato il loro ordine sociale? La Fratellanza del Serpente si è forse scissa e i suoi membri lottano tra loro per detenere il potere?

Tutto questo e in realtà molto altro, a giudicare dalla quantità di carta usata per stampare queste teorie e dal proliferare di siti e blog su questi argomenti che di informativo spesso hanno ben poco, è frutto di un gruppo di teorici del complotto.

Se non bastasse la teoria aliena, ovviamente, essendoci di mezzo il serpente, qualcuno ha pensato di farla diventare anche una fratellanza al servizio di Satana. Quindi avremmo un mix di alieni, possibilmente rettiliani, dal DNA particolare e la capacità di cambiare forma a loro piacimento; se il dna non bastasse è sufficiente compiere qualche macabro rito satanico pasteggiando con sangue umano per poter accedere al potere di mutazione.

Tra gli autori che hanno parlato della Fratellanza del Serpente troviamo: il tedesco Jan Van Helsing (pseudonimo di Jan Udo Holey), autore di testi considerati dei “classici” dagli appassionati; il dj ufologo Xaviant Haze, che ha dedicato a questa fratellanza il volume Aliens in Ancient Egypt: The Bro- therhood of the Serpent and the Secrets of the Nile Civilization; l’inglese David Vaughan Icke, il vero guru delle teorie del complotto. Per Icke i burattinai sono i membri della Babylonian Brotherhood (Confraternita babilonese), altro nome della Fratellanza del Serpente, e ovviamente non mancano i nostri amici rettiliani né gruppi di satanisti. L’elenco di autori potrebbe continuare, ma bastano questi tre per iniziare a farsi un’idea sufficientemente chiara sull’argomento. È implicito che gli autori che hanno individuato la Fratellanza del Serpente come fautrice, creatrice e manipolatrice di tutte le società segrete della storia non hanno ancora fornito prove documentarie sull’argomento. Senza voler dare giudizi frettolosi e partendo dal presupposto che ognuno è libero, se non influenzato dalla Fratellanza del Serpente, di credere a quello che più lo fa star meglio, come possiamo inquadrare questo tipo di opere e speculazioni? A quali bisogni risponde?

Probabilmente queste sono una “evoluzione” del genere fantastico, tanto fantasy quanto fantascientifico, e potrebbero rispondere a uno dei bisogni “primari” dell’essere umano: credere in qualcosa che sia in qualche modo al di là dell’umano. La nostra è ormai una civiltà decaduta, il sacro e l’eros – inteso come la pulsione vitale insita nell’essere umano di cui la componente sessuale è una parte del tutto – si sono affievoliti e quasi dissolti come nebbia in una giornata di sole; la superficialità e l’informazione dozzinale, scambiate per cultura, la fanno da padroni. L’essere umano sublima nel possesso e nel successo personale le sue istanze interiori, ma è in realtà un bambino nel buio che ha paura dell’oscurità. Questo essere nel buio non emerge a un livello di cognizione cosciente, ma resta nascosto nelle profondità dell’essere. La non consapevolezza di essere al buio spingerà l’uomo bambino verso la prima fonte di luce che incontra sul suo cammino, non importa se sia luce vera, luce riflessa o luce artificiale. Il suo comportamento sarà assai simile a quello della falena, compreso il rischio di morire bruciato. Il bambino che è nascosto al buio non si interroga su cosa sia la luce che vede né se possa essere pericolosa: la sua“fame” di luce, il suo bisogno di appigli al buio gli fa accettare qualsiasi verità pur di non restare in solitudine. La necessità di appagare questo bisogno primario spinge l’uomo contemporaneo a credere, spesso senza fede, a qualunque cosa: non sono forse presenti oggi più di ieri sedicenti maestri che sostengono di alleviare le pene dello spirito a prezzi non sempre modici? Molti fenomeni contemporanei sono da attribuirsi a questi tre fattori: perdita del sacro, dell’eros e aumento di superficialità.

L’auspicio, per il decaduto Occidente e soprattutto per suoi figli, è che possa come Araba Fenice risorgere dalle sue proprie ceneri.

Gioia – Salute – Prosperità

lunedì 6 gennaio 2020

Tritemio e la Confraternita Celta

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/tritemio-e-la-confraternita-celta/

La Confraternita Celta: società segreta o modello di conoscenza “universale”?

Un abate nero, la misteriosa Confraternita Celta e un pizzico di occultismo sembrano gli ingredienti per un romanzo eppure sono parte della storia.

C’è un personaggio che non dovrebbe sfuggire all’interesse di quanti si occupano di occultismo, società segrete e crittografia: Johannes Trithemius (Trittenheim, 1° febbraio 1462 – Würzburg, 13 dicembre 1516), pseudonimo di Johann von Heidenberg italianizzato in Giovanni Tritemio.

Si può guardare a Tritemio come modello di uomo universale del Rinascimento, i cui interessi vastissimi spaziavano dalla matematica allo studio delle lingue (tra le molte lingue conosceva l’ebraico e il caldeo), dalla astrologia alla crittografia, all’occultismo. Venne definito “bibliofago” e “abate nero” a causa dei suoi interessi. Era in contatto e corrispondenza con uomini di ingegno, principi, cabalisti, alchimisti, maghi e astrologi, ed ebbe come allievi Paracelso e Cornelius Agrippa von Nettesheim (dei quali ti parlerò in un prossimo post). L’opera che su tutte lo ha consacrato all’immortalità è la Steganographia, edita postuma e messa nell’Indice dei libri proibiti nel 1609.

L’abate nero tra i suoi studi di magia non esclude quelli di magia oscura e demonologia e definisce il De officiis spirituum (Liber Officiorum Spirituum), attribuito a Salomone come un libro maledetto e diabolico. L’incipit di questo libro è: In hoc libro sunt omnia secreta artium. Questo volume è importante per gli studiosi delle cose occulte perché è una delle pietre d’angolo della Pseudomonarchia Daemonum e dell’ Ars Goetia.


La tradizione vuole che mentre Tritemio era all’Università di Heidelberg, spinto dai suoi interessi verso l’occulto e la scienza aderisse o co-fondasse la Confraternita Celta «che studiava l’astrologia, la matematica e la letteratura». Probabilmente ne facevano parte insieme a lui Johann von Dalberg e Rudolf Agricola. Il poeta e letterato Conrad Celtis, pseudonimo di Conrad Pickel (10 febbraio 1459 – 4 febbraio 1508), uno tra gli uomini che contribuirono alla formazione di Tritemio, potrebbe essere stato in qualche modo ispiratore della Confraternita Celta, non tanto per la facile assonanza con il suo cognome, ma perché in uno dei suoi numerosi viaggi, durante un soggiorno in Italia, ebbe modo di apprezzare il modello delle Accademie umanistiche del nostro paese. Al suo rientro in Germania Celtis volle imitare questo modello esemplare di cultura e fondò prima l’accademia: Sodalitas Litterarum Vistulana (1496) e successivamente in Ungheria, la Sodalitas Litterarum Hungaria. L’accademia Sodalitas Litterarum Rhenana fondata da Celtis intorno al 1495 aveva tra i sui membri anche Tritemio.

È pertanto l’alchimia una casta meretrice, che ha molti amanti, ma tutti delude e a nessuno concede il suo amplesso. Trasforma gli stolti in mentecatti, i ricchi in miserabili, i filosofi in allocchi, e gli ingannati in loquacissimi ingannatori… (da Annalium Hirsaugensium Tomus II, S. Gallo, 1690, 225; citato in Umberto Eco, Il pendolo di Foucault, cap. 58, Bompiani 2007).

Ci sarebbe molto altro da dire, ma per oggi penso possa andare bene così

   Gioia – Salute – Prosperità

mercoledì 26 giugno 2019

Katipunan Società Segreta delle Filippine

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/katipunan-societa-segreta-delle-filippine/


Katipunan il K.K.K. delle Filippine

Katipunan è stata una Società Segreta Filippina sorta nel 1892. Quattro anni dopo si rese responsabile della rivoluzione contro la dominazione spagnola.nelle Filippine. Questa società segreta ha alcuni punti in comune con quelle sorte nel così detto Risorgimento italiano, prima su tutte la Carboneria. Se clicchi qui troverai tutti gli articoli pubblicati sulle società segrete nel sito. Se invece vuoi sfogliare Guida alle Società Segrete puoi cliccare qui.

Katipunan aveva intenzione di pubblicare anche un suo proprio bollettino/giornale chiamato La libertà, in realtà vide la luce un solo numero, quello del 1896.

Il nome esteso di questa società segreta è Katastaasang Kagalanggalangang Katipuanan ng mga Anak ng Bayanche in italiano suona più o meno così: Suprema e Venerabile Associazione dei Figli del Popolo (Nazione).

All’origine e nella struttura rituale del Katipunan si possono identificare due Società Segrete “madri”: la Liga Filippinae la Massoneria, essendo molti dei fondatori del Katipunan massoni, mutuarono dalla latomistica istituzione rituali e organizzazione gerarchica interna.

Per il Katipunan abbiamo il giorno e il luogo della fondazione: Tondo di Manila, in via Azcarraga (ora Claro M. Recto) il 7 luglio 1892. Tra i leader di questa società segreta troviamo: Deodato Arellano, Ladislao Diwa, Teodora Plata, Valentine Diaz, Andres Bonifacio.

Gli scopi di questa società segreta erano principalmente tre:

Ottenere l’indipendenza delle Filippine con la rivoluzione o per mezzo di conflitti (anche armati), questo obiettivo è detto politico;
Riunire il popolo filippino in un’unica Nazione;
Insegnare ai Filippini le buone maniere, la pulizia, l’igiene, la buona morale e come proteggersi dal fanatismo religioso, questo obiettivo è detto morale;
Una volta raggiunta l’indipendenza creare una repubblica comunista;
incoraggiare i filippini ad aiutare sé stessi e difendere i poveri oppressi, questo obiettivo è detto


Il Katipunan gestiva tre gradi e la somiglianza con la Massoneria si può ad esempio intravedere con la fascia del terzo grado. Nella immagine qui sotto sono riportati i colori, le divise e le parole dei tre gradi.


I tre gradi del K.K.K. o Katipunan Società Segreta delle Filippine


A capo della organizzazione vi era un Consiglio Supremo (Kataastaasang Sanggunian) e poi vi erano Consigli Provinciali e Consigli Popolari in ogni città.

Le somiglianze, a volte la sovrapposizione rituale, con la Massoneria sono riscontrabili nella cerimonia di iniziazione e bell’equivalente del Gabinetto di Riflessione, ma a questo argomento dedicherò un prossimo post.

domenica 1 luglio 2018

Società Reale del Pelo e della Piuma

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: http://micheleleone.it/societa-reale-del-pelo-e-della-piuma/

La misteriosa e leggendaria Società Reale del Pelo e della Piuma

Ci sono gruppi, associazioni, società segrete di cui si conosce poco o nulla, i cui veri scopi, i rituali di iniziazione e membri sono avvolti nelle nebbie del mistero, questo è il caso della Società Reale del Pelo e della Piuma. Di questa società segreta sappiamo davvero ben poco e molte delle notizie che la riguardano non esistono in documenti ufficiali, ma sono state trasmesse da bocca ad orecchio nei luoghi più impenetrabili di alcuni boschi. Si hanno pochissime notizie della Società Reale del Pelo e della Piuma, società segreta di Bracconieri che pare riunisse i bracconieri di tutti i paesi e di tutti i tipi. Come la maggior parte delle società segrete anche la Società Reale del Pelo e della Piuma aveva le sue regole e la sua organizzazione piramidale. Probabilmente era l’equivalente di una società di mutuo soccorso tra bracconieri che dovevano aiutarsi a vicenda e pagavano una tariffa alla assemblea generale. La pena più lieve era l’espulsione della Società Reale del Pelo e della Piuma, ma oltre alla espulsione, probabilmente, i bracconieri che avessero denunciato un membro della società o non avessero aiutato un gruppo locale in difficoltà sarebbero finiti in guai molto seri.

Si vocifera che il quartier generale della Società Reale del Pelo e della Piuma fosse da qualche parte nei boschi di Francia, ipotesi supportata anche dall’origine della parola Bracconiere, braconnier derivata da braconner, che sta per cacciare con il bracco. Queste, al momento, sono le pochissime informazioni raccolte sulla società segreta detta Società Reale del Pelo e della Piuma, oggi è scomparsa, e, ammesso che sia mai esistita è probabile che abbia avuto il suo apice tra il secolo XVII e XVIII della nostra era. Chissà se i membri della Società Reale del Pelo e della Piuma siano stati loschi personaggio bramosi di sangue o più simili a dei Robin Hood.

Vi è un’ultima ipotesi, un dubbio, perché reale? se al posto di bracconieri avessimo a che fare con agenti del Re? in fin dei conti intorno al 1250 della nostra era la possibilità di “exercer le droit de braconnage“… questa è solo un’altra ipotesi sulla Società Reale del Pelo e della Piuma

mercoledì 11 aprile 2018

Guida alle Società Segrete

Guida alle società segrete di Michele Leone


Michele Leone ci apre la porta alla sua immaginaria Wunderkammer delle società segrete.
Senza la pretesa di essere esaustivo (data la mole e la particolarità della materia) l’autore individua l’oggetto del proprio studio tramite queste semplici regole: le società segrete prevedono la morte e la rinascita. L’adepto viene isolato prima dell’iniziazione e deve superare delle prove, dopo questo momento cruciale prenderà un nuovo nome e parlerà con un differente linguaggio. L'iniziato non dovrà mai divulgare nulla del suo nuovo status al di fuori dalla comunità degli affiliati. Esistono anche alcune società che richiedono una tassa di affiliazione e infine molte delle stesse sono organizzate per gradi di conoscenza.
Delimitato il campo, Leone si addentra nella descrizione dettagliata delle società più conosciute come il culto di Mitra (il contributo su questo argomento è stato scritto da Adelaide Sicuro), i misteriosi Esseni (a cui si dice che anche Gesù Cristo appartenesse e Leone ci spiega perché), gli “antirazionalisti” Rosa+Croce, gli affascinanti Templari, il temibile KKK. Ma anche di quelle meno note, come la partenopea setta di guaritori denominata Fratellanza terapeutico-magica di Miriam o del conciliabolo teutonico degli Illuminati di Baviera.
Ad ogni capitolo è dedicata una società segreta, per favorire la consultazione. Tra esse: Magi, Religioni dei misteri, Culto di Dioniso, Druidi, Cabala e Cabalisti, Beati Paoli, Alchimisti, Confraternita Celta, Lega degli eletti, Filosofi Incogniti, Fruchtbringende Gesellschaft o Societa della Palma, Chlysty, Cavalieri dell’ Apocalisse, Panteistio Loggia Socratica,Carboneria, Fratelli Neri, Fratellanza Italiana, Camiciati, Società dell’Anello, Afrikaner Broederbond, E Clampus Vitus, Elks Lodge e molte altre.
Questo libro non nasce dal fascino per il complotto, indaga solo quella che l’autore ritiene una differente via per la sapienza, la strada che presero e prendono numerosissime persone che si raggruppano intorno a tradizioni e simboli specifici. Dopotutto, secta in latino significava linea di condotta, dottrina, scuola filosofica e gruppo religioso non conciliabolo di cospiratori.
Questo libro è dedicato a tutti coloro che amano il fascino dell’arcano (ciò che è segreto) e ambiscono ad approfondirne la storia, almeno quella che è riuscita a trapelare…


Per poterlo acquistare:



Michele Leone ha indirizzato le sue ricerche prevalentemente nell’ambito delle “scienze tradizionali”, con peculiare riferimento alla Tradizione Ermetica e alla Massoneria. È responsabile della collana “I Ritrovati” per Mondi Velati Editore. Collabora con alcune testate periodiche e per Delta, Rassegna di Cultura Massonica, per la quale è direttore del comitato di redazione. Numerose le sue pubblicazioni: Il linguaggio simbolico dell’esoterismo (2013, con M. Centini); Le Magie del Simbolo (2014, con G. Zosimo); Misteri Antichi e Moderni. Indagine sulle società segrete (2015), oltre alle curatele di volumi di Enrico Queto, Giovanni De Castro, Eugène Goblet d’Alviella e altri. Per Odoya ha già pubblicato Guida alla Massoneria. Un viaggio nei misteri dell’iniziazione (2017). www.micheleleone.it

mercoledì 9 marzo 2016

Il Mondo Secreto


Il Mondo SecretoIl Mondo Secreto è un lavoro in IX volumi e tratta della storia delle società segrete e di quelle che potremmo definire “scuole iniziatiche”, parte dai Magi e si dipana nello spazio e nel tempo sino al XIX secolo della nostra era. E’ un lavoro importante e certosino che per completezza, può essere definito unico nel suo genere. Il lettore viene accompagnato passo dopo passo dai misteri eleusini agli alchimisti, dai templari alla massoneria, dalle società segrete cinesi ai Beati Paoli, in un percorso ricco di dettagli e particolari. L’opera edita per la prima volta nel 1864 ebbe una notevole fortuna al punto da essere tradotta in inglese nel 1875.

Per comprarlo: http://store.streetlib.com/il-mondo-secreto

sabato 20 giugno 2015

MISTERI ANTICHI E MODERNI. INDAGINE SULLE SOCIETÁ SEGRETE

Ogni società segreta è una pallida famiglia di vendicatori. Quegli uomini sono stretti da infrangibile giuramento; i loro riti si direbbero il programma dello sterminio; ma la loro amicizia è tenera e soave. Guardateli in viso; scuri e smorti: ma parlate loro della patria, della libertà, della verità, e il loro volto si rasserena,ride d’una luce ineffabile.

Giovanni De Castro

Società segrete, sette, consorterie: cosa evocano in voi? Riuscite ad immaginare qualcosa che vada al di là dell’effetto facile, da film di serie B, a scavalcare la facile sfumatura horror? Se ci riuscite, o se volete riuscirci, se non volete insomma essere turisti che pensano solo a un selfie da brivido, se desiderate invece essere viaggiatori, persone che da un’esperienza desiderano un cambiamento, o perlomeno un arricchimento, questo libro è il treno che dovete prendere. I suoi scompartimenti si chiamano Cavalieri Templari, Carboneria, Beati Paoli, Scamiciati. Qualcuno di questi nomi forse vi dirà qualcosa, altri magari no. L’importante è sedersi, con la curiosità di chi vuole conoscere senza pregiudizi, lasciandovi trasportare dalla prosa di Michele Leone, che prima di voi ha affrontato questo viaggio e così bene lo sa raccontare.

Basterebbe già l’introduzione, che apre la porta nascosta in ogni parola italiana per arrivare all’antenato greco o latino. Una società segreta (da secretum, quindi da secernere, mettere da parte, separare) è un insieme di persone legate da un’idea o esperienza comune che agiscono separatamente dalla società civile comunemente intesa ed accettano nuovi membri solo ed esclusivamente attraverso riti o cerimonie di iniziazione o promesse solenni e giuramenti. A partire da questa definizione, volutamente generica, ma soprattutto priva di giudizio di valore (perché solo senza giudizio si dà la vera conoscenza), l’autore ricostruisce la storia di molte società segrete attraverso fonti storiche documentate, senza dedicarsi a quelle sette o società dedite a culti neo religiosi, satanici o di complotto, riscoprendone il significato originale.  Giovanni De Castro afferma infatti che “uno dei più ovvi sentimenti, ispiratori delle società segrete, è quello della vendetta, ma della buona e provvida vendetta, aliena dai rancori personali, assente ove si discute un interesse volgare, che vuol punire le istituzioni e non gli individui, colpire le idee e non gli uomini”.

Ora che vi siete messi comodi, vi basti sapere che la prima fermata si chiama Pitagora, e l’ultima, Carboneria. Se avrete gli occhi bene aperti, ma soprattutto la mente, potrete trovare in queste pagine moltissimi spunti di riflessione, che vi porterà a camminare in un corridoio pieno di porte socchiuse verso Storia, Tradizione e Iniziazione. Chissà quali e quanti altri viaggi avrete voglia di fare, dopo aver sfogliato l’ultima pagina.

Michele Leone
MISTERI ANTICHI E MODERNI. INDAGINE SULLE SOCIETÁ SEGRETE
Yume Edizioni 2015
Pagine 192
Euro 15,00





Notizie sull'autore
 
Michele Leone è un personaggio poliedrico che si autodefinisce curioso, ma allo stesso tempo ignorante, studioso scientifico, ma contemporaneamente ametodico. E neppure si proclama scrittore, ma un artigiano del pensiero, di un pensiero occulto e misterioso, capace di passare con destrezza da una forma all’altra, senza vincolarsi a nessuna, lasciandosi guidare dal sotterraneo fil rouge dell’esoterismo.
Laureato in Lettere e Filosofia presso l’università degli studi di Bari, Leone inizia il suo percorso con la poesia, suo primo grande e intramontabile amore:

Dervisci
ballo oscuri versetti
in vite altre
vissute altrove
da te
ch’aspetti
l’ultimo tramonto
con tre monete
davanti al mare

Poi si avvicina alla narrativa per curiosità di sperimentare e sperimentarsi: la sua giovane penna dà vita ai deliri, forme brevi, flussi di coscienza e di emozioni che spalancano finestre sull’ignoto, su quanto è  nascosto e che nel buio aspetta un traghettatore.
Dalla fine degli anni ’90, Leone ha indirizzato le sue ricerche prevalentemente verso la tradizione ermetica e la massoneria, diventandone un esperto conoscitore e divulgatore, grazie anche alla sua capacità di trasmettere passione e interesse. Chi è affascinato dall’ignoto, e desidera avvicinarsi, conoscere, troverà nelle parole di Michele Leone una guida capace di descriverne in modo affascinante ed invitante complessità e bellezza. Ne sono testimonianza alcuni dei suoi testi, come Il linguaggio simbolico dell’esoterismo e  Le Magie del simbolo. Dall’Anhk al tatuaggio per Mondi Velati Editore.
Recentemente ha iniziato ad affrontare tematiche legate all’alchimia spirituale, percorso che partendo dalla alchimia classica e passando da Jung permette di approfondire la conoscenza di se stessi e della propria interiorità.
La passione di Michele Leone non si ferma alle sole sue parole. La sua passione per la conoscenza lo ha portato a diventare responsabile della collana I Ritrovati per Mondi Velati Editore, vice direttore di redazione di Delta, Rassegna di Cultura Massonica, e da poco direttore della collana Misteri Antichi e Moderni di Yume Edizioni. Collabora, inoltre,  con le testate periodiche IlCervoBianco e Ouroboros.