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sabato 15 aprile 2023

“Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel paese delle meraviglie” di Vito Foschi

Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel paese delle meraviglie” di Vito Foschi

Per Stamperia del Valentino in libreria


“Tanto si è scritto e detto sugli aspetti iniziatici delle avventure di Pinocchio, dove a una prima spiegazione tutto sembra apparire evidente. Complice lo stesso nome del protagonista, derivato da una crasi tra ‘pineale’ e ‘occhio’, ventilando così uno stretto legame con il ‘terzo occhio’ delle tradizioni iniziatiche orientali. Molte più perplessità hanno destato invece i segnali indubbiamente presenti nell’opera di Lewis Carroll”, spiega l’editore Paolo Izzo (Stamperia del Valentino) nell’introduzione al libro “Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel paese delle meraviglie e attraverso lo specchio” di Vito Foschi, inserito nella collana Polifemi (€ 12,00 – pagine 88).
La piccola Alice sogna, viaggia, cade in una tana di coniglio, entra in uno specchio, gioca a scacchi, incontra buffi personaggi come il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, la Regina di Cuori, i Brucaliffo… Ma dietro tutto questo cosa si nasconde? È solo la sfrenata fantasia dell’autore o dietro ad un apparente trionfo dell’irrazionale ritroviamo antichi simboli sotto una nuova forma? La tana del coniglio è la caverna della Dea Madre, il Brucaliffo la trasformazione iniziatica, lo specchio rimanda al mito di Dioniso. Il sogno di Alice ad una lettura altra… È un viaggio iniziatico, e questo libro ne svela i significati nascosti.
“La tentazione di attribuire al semplice caso la presenza di tanti segnali affioranti nella apparentemente onirica narrazione di Carroll, parrebbe perlomeno azzardata, anche alla luce dei tanti, troppi spunti rilevati nelle due opere dello scrittore inglese, di cui in questo contesto si parla”, continua Izzo. “Un recente intervento di Jake Fior, scrittore ed esperto dell’argomento, rilasciato al quotidiano inglese The Observer, pone chiarezza sulla questione, dichiarando che Carroll aveva un preciso interesse per l’esoterismo e possedeva una ricca biblioteca con testi sul soprannaturale”.
Carrol ha scritto chiaramente un racconto per bambini, ma secondo l’autore “possiamo definire con una certa sicurezza che il viaggio della piccola Alice è un viaggio iniziatico”. E il libro di Foschi saprà meravigliare chi vorrà seguirlo in questa stupefacente avventura.

La casa editrice

Editore dal 2002, Paolo Izzo, alter-ego della Stamperia del Valentino, gestisce con estremo rigore le scelte editoriali della sua “creatura”. Il risultato è un catalogo di alto profilo sia nell’ambito della cultura napoletana, che in quello della produzione di stampo umanistico, esoterico e storico.
La Stamperia del Valentino vuole riportare all’attenzione del pubblico la Napoli colta, folkloristica e letteraria. A tal proposito seleziona opere rivolte al curioso colto come allo studioso, con un occhio all’originalità e completezza dei temi proposti.

Titolo: Simboli e misteri nelle avventure di Alice nel paese delle meraviglie
e attraverso lo specchio
Autore: Vito Foschi
Collana: I Polifemi
Prezzo: € 12,00
Pagine: 88
ISBN: 979-12-80721-45-7
Disponibilità: Marzo 2023

La Collana

Il ciclope Polifemo - che sembra risiedesse nella napoletana isoletta di Nisida - dovette il suo nome alla propensione al “molto parlare”. Un chiacchierone, dunque, stando all’etimo greco polì-femì. Questa collana mutua dal mitico personaggio omerico l’interpretazione più nobile di quel nome, intendendo proporre libri piccoli (nei costi e nel formato) ma che “hanno molto da dire” e che quindi vale la pena di “ascoltare”.

Della stessa collana
Guarda il catalogo: www.stamperiadelvalentino.it 

giovedì 29 dicembre 2022

I libri più belli? Naturalmente quelli che non esistono

tratto da "Il Giornale" del 16 Marzo 2021

Gli pseudobiblia hanno una qualità unica. Essendo libri citati come veri in altre opere letterarie, o cataloghi o Indici, ma del tutto immaginari, sono facilissimi da leggere

di Luigi Mascheroni

Gli pseudobiblia hanno una qualità unica. Essendo libri citati come veri in altre opere letterarie, o cataloghi o Indici, ma del tutto immaginari, sono facilissimi da leggere. Non esistendo.

Strano. Gli pseudolibri sono libri mai scritti, che esistono solo come titolo, magari con degli estratti, di cui si parla in qualche romanzo, soprattutto di fantascienza o dell'orrore. Eppure su di loro si conta ormai una lunga letteratura, la cui consistenza è inversamente proporzionale alla sostanza dei titoli in oggetto. Che non hanno pagine. Libri fantasma. Esempio colto: gli immaginifici pseudobiblion recensiti in Finzioni di Jorge Luis Borges. Esempio popolare: nel primo film della saga di Fantozzi, il protagonista corre alla stazione per riportare un giallo alla figlia di un azionista dell'Azienda dal titolo Hanno ucciso un caro ometto, volume che ovviamente nessuno ha mai scritto.

Il primo a parlarne scientificamente fu Lyon Sprague de Camp in un articolo ormai leggendario, e che forse neppure esiste: The Unwritten Classics (ovvero I classici mai scritti), uscito su The Saturday Review of Literature nel 1947. Poi la materia è stata ripresa, approfondita, ampliata, e così gli pseudolibri di per sé libri che esistono solo in altri libri - alla fine si sono imparentati con altre categorie di libri: quelli esistiti e andati distrutti; libri apocrifi; libri che esistono ma è come se non esistessero perché rarissimi o irreperibili ma diventati di culto. La lista è lunga, e va dal manoscritto anonimo che secondo Alessandro Manzoni raccontò per primo la storia di Renzo e Lucia al manoscritto di cui Il nome della rosa è un'Eco, fino alla raccolta di racconti Three Early Stories di J. D. Salinger, pubblicata postuma nel 2014: tradotto in Italia l'anno dopo dal Saggiatore come I giovani, il libro fu contestato dagli eredi di Salinger, ritirato dalla vendita, mandato al macero e poi resuscitato da Simone Berni che si è autopubblicato una serie di parodie libri fisici con pagine bianche, sigla il Sabbiatore, autore lo stesso Salinger - tipo I bambini, Gli adolescenti, Gli adulti...

Colti giochi letterari, pastiche, divertissement bibliofili... Sull'argomento un ottimo manuale di partenza (a proposito: il Manuale delle Giovani Marmotte è uno pseudolibro dell'universo immaginario della Disney, ideato nel 1954 da Carl Barks, ma che nel '69 la Mondadori pubblicò per davvero) è il libricino dei superesperti Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco Pseudobiblia (appena uscito da Bietti) che riprende un vecchio saggio apparso in appendice ai I libri maledetti di Jacques Bergier (Mediterranee, 1972). Bene. Qui dentro troverete tutto quello che c'è sui libri che non ci sono, dal troppo celebre Necronomicon di H.P. Lovecraft al maledetto Libro di Thoth, dalle Stanze di Dzyan al terribile Il Re Giallo di cui ha osato parlare apertamente R. W. Chambers nel 1895, ma la cui lettura - ammesso che si possa leggere un libro inesistente - dicono renda pazzi.

venerdì 1 aprile 2022

Enigmi e Misteri delle Porte Magiche in Italia. E non solo… - Vol. 2

Nel VOLUME I avete avuto modo di affacciarvi sugli Enigmi e Misteri legati alla PORTA MAGICA di Roma. Siete entrati di soppiatto nel laboratorio del Marchese Massimiliano Palombara e avete fatto parte, per qualche momento, del cenacolo Alchemico creato a Roma dall’ex Regina Cristina di Svezia.

In questo VOLUME II esplorerete altre due Porte Magiche, una a Rivodutri (Rieti) ed una nel Magico Salento, a Corigliano d’Otranto, ma in questo secondo viaggio incontrerete anche altre strane iscrizioni, misteriosi personaggi e – quasi dulcis in fundo – anche una blasfema ipotesi sul Manoscritto Voynich, definito “il libro più misterioso del mondo”.


sabato 18 dicembre 2021

Ufo e misteri: intervista all'ufologo Gabriele Lombardo

di Simone Leoni


Siamo quasi arrivati all’anno 2022. Sono passati 75 da quando a Roswell è accaduto il primo mistero inerente agli avvistamenti e agli ufo crash. In tutti questi anni ne abbiamo sentite davvero tante, chi conferma l’accaduto, chi lo smentisce categoricamente; c’è chi si è azzardato anche a parlare di un grande complotto che riguarderebbe il controllo dell’attuale società da parte di entità provenienti da altre galassie con la complicità dei nostri governanti. Di teorie in merito c’è ne sono davvero tante, dalle più ridicole a quelle interessanti e che hanno almeno una base teorica su cui effettivamente indagare. Non avendo tutti gli elementi per poter delineare un quadro chiaro e preciso sulla tematica, in questa occasione ho il piacere di intervistare uno degli ufologi più preparati in questo articolato campo, Gabriele Lombardo.


1) Simone Leoni: Gabriele intanto per chi non ti conosce ti puoi presentare? Chi è Gabriele Lombardo? E cosa fa nella vita?


Gabriele Lombardo: Ciao Simone, io sono: un ricercatore indipendente, ufologo, cacciatore di misteri ed appassionato di molte discipline scientifiche, parascientifiche e misteriche. Nell’avventura della mia vita, ho fatto tante cose diverse, tra cui l’investigatore privato, l’addetto alla sicurezza, persino il Bounty Hunter seppure per un breve periodo ed altre cose che mi hanno portato ad affinare, migliorare e potenziare le mie capacità investigative. Tutto questo in qualche modo mi ha portato a diventare anche il Coordinatore nazionale del Dipartimento investigazioni e a divenire Coordinatore anche di quello di analisi e controllo qualità, di cui sono stato a capo fino a pochi mesi fa nella F.U.I.. 

Nella Federazione Ufologica Italiana sono anche Vice coordinatore e membro dello staff di altri dipartimenti operativi, come quelli di: interazioni aliena, paranormale, ecc..

Trentacinque anni fa facevo la mia prima esperienza paranormale, assistendo direttamente ad un poltergeist di terzo livello. Questo mi portava a divenire indirettamente un ghost hunter per circa otto anni, assistendo a diverse stranezze. A quattordici anni ho avuto il mio primo avvistamento UFO, da allora ne ho all’attivo molte decine, è una dozzina di questi sono documentati, alcuni sono anche di dominio pubblico e visibili sui miei canali e quelli della Federazione. 

Nel 2001 creavo una rete di Forum sul mistero. Nel 2004 creavo il mio primo blog e da allora è stato un crescendo da tutti i punti di vista. Oggi sono anche scrittore, giornalista (anche se non iscritto all’albo), blogger, youtuber e naturalmente continuo come ufologo e ricercatore per la F.U.I. e per conto proprio, con diverse collaborazioni all’attivo.


2) Simone Leoni: è legittimo chiederti, come mai ti sei cominciato ad interessare di ufologia? Hai mai assistito a qualche avvistamento particolare?


Gabriele Lombardo: Come ho detto prima, ho decine di avvistamenti all’attivo, Nel primo ho avvistato a distanza ravvicinata un UFO a forma di uovo interamente fatto di plasma arancione, che faceva una spirale infuocata sparendo nell’oscurità dello spazio in un batter di ciglio. Qualcosa che non potrò mai dimenticare. Tra gli altri avvistamenti, molti riguardano luci abbaglianti, sfere rosse, arancioni e bianche, in un caso (se non ricordo male avevo 19-20 anni) ho avvistato un oggetto triangolare pressappoco a mezzogiorno in uno dei primi giorni di un caldissimo luglio, in quegli anni si parlavo poco di UFO, quello che trovavi era in riviste del settore o sui forum di discussione. Il Tr-3b non era ancora oggetto di discussione, anche se somigliava di più alla sua variante Tr-3E. Alcuni di questi avvistamenti, li ho fatti insieme a gruppi di persone, infatti quando ero già adulto ed avevo la mia Associazione in Sicilia, facevamo molti skywatching ed abbiamo fatto anche qualche indagine sul campo.


3) Simone Leoni: Finalmente dopo ben 75 anni sentiamo che anche l’intelligence conferma ciò che in realtà, noi ufologi affermavamo da anni, ovvero che questi oggetti volanti sono di origine extraterrestre. Perché dare questa notizia proprio ora?


Gabriele Lombardo: Recentemente ho pubblicato moltissimi articoli e video sull’argomento, che seguo attentamente. Con la Federazione abbiamo anche partecipato alla stesura di un testo scientifico che riguarda proprio queste notizie “ALIENI, UFO E I DOSSIER DECLASSIFICATI” della IBN Editori. 

Ovviamente ti rispondo con una opinione, dato che non ci sono elementi per fare dichiarazioni ufficiali sui motivi della presunta disclosure, che io chiamo spesso -teatrino mediatico-. Ma ti debbo una risposta, quindi esprimerò la mia idea; un governo come quello statunitense, non fa mai nulla che non sia nei propri interessi economici, militari,strategici, ecc.. Siamo probabilmente davanti ad un momento storico delicato; dopo la fondazione delle Space Force, gli USA si stanno trovando su diversi fronti ad affrontare una competizione con Cina e Russia, che stanno perdendo, con questo pretesto, hanno generato un problema di sicurezza nazionale dovuto agli UAP che è fuori controllo, necessitano quindi di nuove Agenzie, nuovi finanziamenti e la spinta della curiosità del popolo, di cui il Congresso è organo esecutivo rappresentante. Quest’ultimo, ha il potere di erogare denaro dove c’è bisogno, in questo caso nella difesa e nella tecnologica. Quindi il teatrino sugli UAP, che già conoscono benissimo, ci porta ad usare un termine che annacqua il più vecchio e famoso UFO, informazioni molto diluite e confuse, piene di omissis, censure ecc., portato all’attenzione del grande pubblico, confermando tutto con poche prove, spesso contraddittorie e non confermate, contro le centinaia di migliaia presenti negli archivi USA.

Credo che ci sarà a breve una grande contrazione e che se da una parte miglioreranno la raccolta dei dati e gli studi sugli UFO, dall’altra diranno sempre meno e sempre più di rado, esattamente come ha detto il Portavoce del Pentagono John Kirby pochi giorni fa in conferenza stampa.


4) Simone Leoni: è interessante constatare che in tutti questi anni di insabbiamenti c’è chi ha affermato che ha visto di persona non solo questo velivoli non terrestri, ma anche il suo equipaggio. Tutto ciò però, senza portare uno stralcio di prova. Quale possono essere stati i motivi per non fornire delle prove?


Gabriele Lombardo: Personalmente, credo che siano pochi i casi di contattismo a cui dare importanza e che possano avere credito, nell’ufologia c’è troppa gente impreparata. I fanatismi per me portano sempre a problemi anche nel campo ufologico, la storia stessa ci insegna. 

Sul fenomeno delle abduction voglio essere prudente, ma posso dire che è reale, pieno di testimonianze ed anche qualche prova significativa, che però molti sono reticenti a mostrare perché gli porterebbe molte attenzioni, anche governative, che i protagonisti non vogliono. Non dimentichiamo le storie dei Man in Black, di minacce, ricatti, sparizioni, finti suicidi, ecc. proprio tra testimoni e soprattutto ricercatori UFO nei decenni precedenti al nostro.

Non escludo che ci siano stati incontri con gli ufonauti non aggressivi, ma la maggior parte delle persone vede troppi film, confondendoli con la realtà o non capisce la differenza tra sogni e mondo reale. Se portiamo la questione poi nell’ambito della disclosure e del report USA al Congresso di giugno, allora mi sembra chiaro che loro manipoleranno sempre le informazioni prima di rilasciarle, non forniranno mai prove certe se non è nei loro interessi, non dimentichiamo che è materia di Sicurezza Nazionale e Difesa.


5) Simone Leoni: Mi chiedo come mai davanti ad una storia come la battaglia di Los Angeles, la gente, i vari organi competenti, non abbiano in passato deciso di dare conferma di quello che avveniva nei loro cieli?


Gabriele Lombardo: Temo che la maggior parte delle persone si spaventerebbe davanti a certe prove e si rischierebbe in certi ambienti persino il panico. Quindi tutto va fatto gradualmente e con cognizione di causa, proprio per abituare le masse pian piano, per poi dare ogni tanto delle spinte più importanti o più forti. Non solo la Battaglia di Los Angeles, ma sono tanti gli avvistamenti eclatanti e governativi anche su zone militari e palazzi di Governo negli USA, la maggior parte delle persone non vogliono credere, sono scettici per scelta e per paura. Giusto per citare altri casi famosi ed eclatanti: Washington DC, Lubbock e Phoenix. Perché diffondere informazioni vitali ed importanti senza un vero motivo, quando puoi divulgarle con tutta la loro potenza e manipolandole a tuo piacimento?


6) Simone Leoni: Sento parlare molto spesso dell’incidente avvenuto nella base di Dulce. Anche qui solo voci, o ci sono tracce di quanto è teoricamente accaduto li?


Gabriele Lombardo: Simone per risponderti devo camminare su un campo minato. Esistono prove? E’ molto probabile che ci siano, ma altrettanto plausibile che queste non emergano nemmeno con una disclosure completa del fenomeno UFO. Immaginiamo cosa potrebbe accadere se la gente sapesse che extraterrestri: scontrosi, pericolosi e tecnologicamente più evoluti di noi negli armamenti in modo a dir poco incredibile, vivessero nel nostro pianeta, ancora una volta si genererebbe panico e terrore.

L’unica prova degli eventi di Dulce di domino pubblico, è la testimonianza di Phil Schneider dal 1995 in poi. Egli raccontò gli eventi accaduti a lui ed un gruppo di soldati mentre effettuavano un sopralluogo per gli scavi della base, entrando in contatto nel 1979 con un tunnel di una base sotterranea aliena. Schneider avrebbe in più occasioni mostrato fotografie e cicatrici di ustioni da radiazioni e calore ricevute nello scontro, di cui sarebbe stato l’unico umano superstite di una cinquantina di soldati. Personalmente non ho mai dubitato della sua storia e della sua integrità mentale. Egli è morto in circostanze discutibili, portando con se alcuni segreti; ma in ogni caso esistono prove certe che a Dulce ci sia quantomeno una base top secret statunitense e che ci siano eventi ufologici da prima della sua costruzione, testimoniati dagli indiani della vicina riserva, che sono terrorizzati da una zona ben delimitata ed offlimits.


7) Simone Leoni: Ogni persona si potrebbe chiedere come mai i presidenti degli Stati Uniti d’America non hanno accesso a determinati segreti?


Gabriele Lombardo: Quando parliamo degli USA, dobbiamo sempre ricordarci che è una grande potenza, con la spesa militare più imponente al mondo e finanziamenti per tecnologie e produzioni di cui i contribuenti non sanno nulla, quelli che in gergo vengono chiamati black project. I fondi sono black found, ovvero finanziamenti occulti. Negli USA ci sono sei forze armate e 16 agenzie spionistiche  a cui ora si aggiungono le due agenzie per gli studi degli UAP. Esiste quindi un’incredibile ripartizione delle informazioni ed una negazione plausibile, ovvero, non c’è essenzialmente comunicazione tra forze armate ed agenzie, se non per necessità specifiche. Lo stesso vale per le branche del potere politico. Il Presidente degli Stati Uniti fa un briefing all’inizio del suo mandato, viene informato su alcune cose in specifico, ma su molte altre in modo generico. Alcune conoscenze sono custodite da altre cariche. Il sistema è studiato per non dare a nessuno tutta la conoscenza in qualsiasi campo; questo da un vantaggio contro un potenziale nemico, infatti se catturano una persona questa è a conoscenza di un solo tassello dei tanti. Anche i Presidenti USA subiscono questo sistema, ma dobbiamo renderci conto che si tratta di un civile con poteri limitati che cambia ogni 4-8 anni, mentre ci sono altre cariche che rimangono in alcuni casi anche per 30 anni.


8) Simone Leoni: Esistono più livelli di segretezza quindi? E chi vi ha eventualmente accesso?


Gabriele Lombardo: Questo dipende molto dal tipo di informazioni. Ti faccio un paio di esempi, l’FBI raccoglie dati sul proprio territorio, la CIA solo all’estero, l’NSA sui potenziali pericoli, il Dipartimento della Difesa sulle questioni di Sicurezza Nazionale, ecc.. Ogni Agenzia ha i propri segreti ed i propri livelli. Parlando di X-File UFO, quelli veri intendo, non è improbabile che ogni Agenzia abbia una o due persone che conoscano il materiale scottante, non avvistamenti ed incontri fortuiti con alieni.


9) Simone Leoni: Cosa pensi siano gli ufo? Oggetti provenienti dalla galassia o da dimensioni parallele? E soprattutto quali prove ci sono a sostegno di una o l’altra teoria? 


Gabriele Lombardo: Gli UFO sono oggetti e manifestazioni aeree che alle analisi non sono associabili a nulla di conosciuto e quindi vengono etichettati con questo acronimo. Se poi vogliamo entrare nello specifico, possiamo solo dire che in alcuni casi, questi fenomeni ed alcuni oggetti potrebbero avere una spiegazione plausibile solo se fossero effettivamente extraterrestri o extradimensionali. Ci sono prove che chiariscono ogni mistero, il problema è interpretarle correttamente.

 

10) Simone Leoni: Tu sei anche un esperto analista di video e foto. Come si fa a capire se ciò che vediamo nei vari video o foto sono dei falsi o documenti genuini? 


Gabriele Lombardo: Quando si analizzano video e foto si va per gradi, ma sempre partendo da originali. Si usano software capaci di individuare le manomissioni e spesso ci dicono anche i nomi dei programmi informatici usati per effettuarle, se superano questa prova passiamo allo studio, questo ci porta alla raccolta e valutazione dei dati, alla ricostruzione di eventi, ecc.. Poi cominciamo a fare valutazioni e confronti che ci portano ad escludere le varie possibilità conosciute, infine se necessario, usiamo i filtri ed anche ricostruzioni 3d. 


11) Simone Leoni: Ora a cosa stai lavorando? E cosa vorresti dire ai nostri lettori? 


Gabriele Lombardo: Al momento  propongo video sul mio canale YouTube UFO NEWS di Gabriele Lombardo, dove mostro e spiego e porto avanti un corso di ufologia. Ho un sito di informazioni che è statodiemergenza.com e mentre sto lavorando ad alcuni libri sugli UFO. Ho lanciato in questi giorni la campagna di crowdfunding del mio primo romanzo di fantascienza “Cronache dallo Spazio – Marte, il Pianeta degli Antenati” che è il primo capitolo di una Saga, emozionante che al suo interno accoglie vari generi: ufologia, archeologia del mistero, complottismo e thriller. Invito tutti a preordinare il primo capitolo del mio libro. 


UFO NEWS: https://www.youtube.com/channel/UC67djExLBhCDbjiHWOCOVVg

Sito Stato Di Emergenza: https://www.statodiemergenza.com/

Pre-ordine romanzo: Cronache dallo Spazio – Marte, il Pianeta degli Antenati: https://bookabook.it/libri/cronache-dallo-spazio-marte-pianeta-degli-antenati/


Video e avvistamenti realizzati da Gabriele Lombardo:

UFO a Palermo del 1 agosto 2011

https://www.youtube.com/watch?v=IwzvvISe_Ww&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=27

UFO a Palermo del 11 agosto 2012

https://www.youtube.com/watch?v=N__XM9cdAOA&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=26

UFO - Palermo del 15 Giugno 2019

https://www.youtube.com/watch?v=pbL416UQHQ4&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=25

Avvistamento UFO a Torino del Febbraio 2020

https://www.youtube.com/watch?v=PwngrraQ0rQ&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=24

UFO avvistati sulla Luna (Esclusiva). Il racconto e le analisi.

https://www.youtube.com/watch?v=3AGQXP3bbsI&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=23

Avvistamento UFO - EBANI di Palermo del 18 settembre 2014

https://www.youtube.com/watch?v=2JoPrU8y_Lw&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=15





sabato 24 aprile 2021

Un atlante per viaggiare nei misteri dell'antichità

tratto da "Il Giornale" 13 Dicembre 2020

Massimo Polidoro accompagna il lettore tra fatti ed enigmi della Storia in tutto il pianeta 

di Matteo Sacchi

«Il passato è una terra straniera». Così inizia un celebre romanzo di Leslie Poles Hartley, e la frase è diventata giustamente famosa perché concentra in poche parole molti concetti diversi. Il fatto che il passato e la storia ci restino per certi versi inconoscibili, il fatto che ci incuriosiscano sempre come un viaggio in luoghi esotici, il fatto che il passato ci è straniero e per capirlo va sempre tradotto...

Ecco, tutti questi concetti convivono e fanno da filo rosso al libro di Francesco Bongiorni e Massimo Polidoro da poco uscito per i tipi di Bompiani: Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità (pagg. 158, euro 25). Il testo è molto divulgativo, spazia per tutti i continenti e un numero incredibile di secoli, con le illustrazioni di Bongiorni che fanno buona compagnia alla prosa sempre chiara del segretario del Cicap.

Può essere un bel regalo, da mettere sotto l'albero, per ragazzi curiosi ma anche una piccola Wunderkammer per adulti che vogliano esplorare alcune delle meraviglie archeologiche della Terra dal divano. O anche avere a che fare con luoghi o chimere che esistono solo nella nostra fantasia, ma che qualche esploratore continua a cercare con ostinata pervicacia.

Qualche esempio.

Polidoro vi porterà sulle tracce dell'esercito perduto di Cambise. Secondo Erodoto, correndo l'anno 524 a.C. il re persiano Cambise II, ormai diventato anche sovrano d'Egitto, per atto di conquista decise di dare una bella sistemata agli Ammonii che abitavano il deserto libico. Mandò contro di loro 50mila uomini. Ma una improvvisa tempesta di sabbia li ingoiò tutti. Favola o realtà? Gli storici di oggi considerano il numero di 50mila una esagerazione dello storiografo greco, ma libici ed egiziani conoscono bene il Khamsin, il vento del deserto che può soffiare anche 50 giorni. Anche oggi può far sparire una intera carovana. E nel 2000 una spedizione archeologica ha rinvenuto su uno dei possibili percorsi dell'armata punte di freccia, bardature, pugnali, bracciali... Sono sicuramente antichi manufatti persiani. Dell'esercito perduto? Forse i persiani si sono spinti più volte in quel deserto, però in questo caso la leggenda ha un chiaro fondo di verità.

Come l'ha anche l'esistenza dell'antica terra di Punt in cui gli egiziani si rifornivano di incenso e merci pregiate più di 3500 anni fa. Sotto il regno della regina Hatshepsut (1513 - 1458 a.C.) venne inviata una spedizione in queste terre a sud del Mar Rosso. Tutto raccontato e disegnato in un tempio a lei dedicato. Ci sono immagini delle merci comprate, del sovrano di Punt, descrizioni delle incredibili ricchezze di quel regno, immagini degli abitanti che fisicamente sembrano essere simili agli egizi... Ma questo antico «paradiso» commerciale non è mai stato trovato e gli archeologi vanno ancora a caccia di esso dalle parti del Corno d'Africa.

Anche l'Europa è piena di luoghi misteriosi, perfino più antichi. Largo spazio Polidoro dedica alla grotta di Lascaux, conosciuta anche come «la Cappella Sistina del Paleolitico». All'interno di questa cavità, scoperta per caso nel 1940, sono conservati centinaia di disegni realizzati tra i 18mila e i 17mila anni fa da uomini di Cro-Magnon. Siamo certi che la caverna non venne mai abitata, i nostri antenati scendevano laggiù solo per dipingere. Un modo per propiziare la caccia? I resti fossili della zona dimostrano che la preda principale dei Cro-Magnon del luogo era la renna. Su mille animali dipinti sulle pareti, nessuno è una renna. Quindi il mistero meraviglioso permane. Una popolazione che doveva lottare per sopravvivere ogni giorno si è presa il tempo per creare rappresentazioni meravigliose di cui non riusciamo a capire lo scopo, ma solo apprezzare la bellezza.

Come è un mistero scoperto relativamente di recente quello del sito di Göbekli Tepe in Turchia. Le prime grandi costruzioni umane a scopo di culto erano tradizionalmente considerate le ziggurat sumere, la cui costruzione inizia nel 4500 avanti Cristo. Bene, a Göbekli Tepe c'è un tempio circolare di pietra - un'area di 500 metri quadrati con lastre calcaree di 7 metri e pesanti 16 tonnellate - vecchio di 9500 anni. La storia della civiltà, in pratica è da riscrivere. Anche perché pare che i costruttori del tempio fossero ancora cacciatori nomadi (100mila ossa di gazzella sono state rinvenute nel sito), quindi il tradizionale assunto agricoltura, sedentarietà, nascita dei templi e dello stato, è messo in discussione.

Ma questi sono solo alcuni dei luoghi o dei miti che finiscono sotto la lente di Polidoro: l'Isola di Pasqua, le navi di Caligola a Nemi, Palenque, Axum e l'arca perduta, Ayers Rock in Australia... Se il passato è una terra straniera, a volte serve un Baedeker per andarci, e questo atlante lo fornisce, e alimenta la curiosità di viaggiare.


mercoledì 1 luglio 2020

Breve recensione a "L'altra Europa" di Paolo Rumor

di Cavaliere Vermiglio

Il libro "L'altra Europa" di Paolo Rumor, Giorgio Galli e Loris Bagnara, è stata riedito dalla Panda Edizioni di cui possediamo una copia. L'edizione non è delle migliori. La carta è spessa quasi da sembrare un cartoncino: una grammatura eccessiva per il tipo di libro che non presenta ampie pagine o foto a colori. Invece di usare una carta così pesante si sarebbe potuto optare per una carta meno spessa, ma di colorazione avorio invece di un bianco lucido che dà fastidio agli occhi. Cosa più grave è che con una carta così spessa il libro ha un certo spessore e l'editore ha deciso una più economica rilegatura incollata e ciò determinerà prima o poi che le pagine si staccheranno. Intanto raggiunta la metà il libro si è aperto in due e devo fare attenzione affinché le pagine centrali non si stacchino dal dorso dove sono appiccicate con della semplice colla. Poteva essere fatto meglio.

Passiamo ai contenuti. Per chi ha letto "Le impronte degli dei" di Graham Hancock anche senza ulteriori approfondimenti ci si troverà di fronte a frequenti déjà vu intuendo nel corso della lettura dove si andrà a parare. Anche senza leggere le note degli altri autori al memoriale di Rumor il più delle volte si intuiscono i riferimenti. Ciò genera una frequente sensazione di perplessità su ciò che si legge. Non si riesce a capire se si tratta di un'opera costruita a tavolino disseminando indizi che rimandano alle teorie di Hancock e di altri autori dello stesso filone o di un racconto genuino. Paolo Rumor racconta di aver saputo quello che scrive dal padre che ha recuperato quelle informazioni negli anni cinquanta, ben prima che certi argomenti fossero noti al grande pubblico. Il problema è che l'archivio del padre è andato perduto e le uniche prove sarebbero i suoi appunti risalenti a quegli anni. Spero che gli altri due coautori abbiamo avuto modo di vedere gli appunti originari di Rumor per verificarne la reale vetustà. Immagino che non sia difficile antichizzare dei documenti, ma almeno un confronto visivo può permettere di verificare che gli appunti non siano stati scritti oggi. Poi se risultassero vecchi si porrebbe il problema dell'autenticità e se siano stati antichizzati. Mi chiedo perché Paolo Rumor avrebbe preso degli appunti sul lavoro del padre e copiato cartine ed elenchi di nomi. Appunti che sarebbero tornati utili decenni dopo per la stesura del libro.
Nella terza parte a cura di Loris Bagnara ci viene svelato ciò che si era già capito, ovvero che la misteriosa camera dei segreti di cui parlano i documenti di Rumor, non è altro che la famosa camera nascosta a Giza sotto la Sfinge di cui si favoleggia da un po'. Poi il resto è una sorta di compendio dove ai nomi della lista di Rumor si cerca di dare una collocazione storica e dei dati biografici.
La parte conclusiva scade nel più comune complottismo cercando di dimostrare che essendoci delle prove di un complotto, la tesi di Paolo Rumor è plausibile. Si recuperano i famigerati Protocolli dei Savi di Sion, affermando che nonostante siano falsi contengono delle intuizioni corrette. Alcune tesi economiche appaiono decisamente semplicistiche e per quanto riguarda l'idea sulla necessità di una riduzione della popolazione, non ci troviamo di fronte ad un complotto bensì a delle tesi pubblicamente esposte e risalente almeno a Malthus e riprese dagli odierni ecologisti, passando anche per il nazismo con il concetto del Lebensraum (spazio vitale). In Italia abbiamo avuto il Club di Roma che pubblicamente metteva in allarme per la fine delle risorse, che pronosticavano che sarebbero dovute finire già da un pezzo.
Il libro ci lascia decisamente perplessi. Si è tentati di pensare di trovarsi di fronte ad un'operazione commerciale per confezionare un libro che venda qualche copia, riprendendo i temi di un'antica civiltà scomparsa che ci ha lasciato un retaggio. L'ultima parte complottistica e decisamente semplicistica ci fa temere che gli autori abbiamo voluto imbastire un testo complottista partendo da lontano come può essere l'idea di un'antica civiltà evoluta distrutta dalla fine dell'ultima era glaciale. In breve, viene il dubbio di aver speso male tempo e soldi.


Per approfondire:

sabato 7 marzo 2020

Eventi annullati

Ciao a tutti. In seguito del Coranavirus molti eventi sono stati annullati, pertanto le nostre segnalazioni non risultano più attendibili. Attendendo tempi migliori vi auguriamo di superare questo periodo nel miglior modo possibile.

La redazione

sabato 18 gennaio 2020

Le religioni dei Misteri

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/le-religioni-dei-misteri/

Appunti su le religioni dei Misteri nell’antichità


Le religioni dei Misteri del mondo antico sono le progenitrici delle moderne scuole iniziatiche? In questo post proverò a dare una risposta su le religioni dei Misteri nel mondo antico per scoprire se ci possono essere dei punti di contatto con le così dette Società segrete moderne, confraternite e scuole iniziatiche. Soprattutto questo post ha lo scopo principale di provare a raccontare aspetti storici spesso poco noti o difficilmente rintracciabili da quanti si avvicinano spesso troppo incautamente al mondo delle scienze ermetiche e delle religioni. 

La religione greca, in quanto religione della pólis, è in misura estrema una religione pubblica: processioni sacrificali e banchetti comunitari, preghiere recitate ad alta voce e voti, templi visibili da lontano con preziosi doni votivi danno un quadro della eusébeia; tramite questa il singolo si integra nella comunità, mentre chi si isola cade solo nella asébeia. Eppure queste forme di religione <<pubblica>> sono da sempre affiancate da vari culti segreti, cui si accede solo in forza di una particolare iniziazione individuale: i <<misteri>>. <<Iniziare>> si dice myeîn o anche teleîn, l’iniziato mystes, il complesso della cerimonia mystéria, mentre telestérion è il particolare edificio adibito all’iniziazione; il rito può chiamarsi anche teleté, ma questa parola è nel contempo usata per indicare in genere le feste religiose. Anche orgia designa il <<rituale>> in assoluto, ma il termine è impiegato con particolare riferimento ai misteri; il verbo che definisce la cerimonia dell’iniziazione è infatti orgiazein. Celebri e ovunque noti erano i misteri di Eleusi, per gli Ateniesi tà mystéria semplicemente; ma, a quanto pare, essi non erano che la componente più significativa di un gruppo di manifestazioni dello stesso tipo.

La segretezza era assoluta, il solo dubbio era se <<il sacro>> fosse in questi casi <<proibito>>, apórrheton, o semplicemente <indicibile>>, árrheton. Simbolo dei misteri è la cesta chiusa da un coperchio, la cista mystica; solo l’iniziato ne conosce il contenuto; il serpente, che si attorciglia attorno ad essa o ne esce, è segno di <<indicibile>> terrore. Gli scrittori pagani non andarono altre le allusioni e quelli cristiani, intenzionati a svelare il segreto, non riuscirono ad andare oltre vaghe supposizioni. Solo per un caso fortunato uno gnostico fu in rado di fornire alcuni dettagli fondamentali su Eleusi. (Walter Burkert, La religione greca, Jaca Book, Milano 20103, pp. 497-498).

Le parole di Burkert ci aiutato ad entrare nel labirinto delle religioni dei misteri, che per dirla con un facile gioco di parole sono un mistero (nel senso moderno del termine) ancora in buona parte da decifrare e svelare.

Si potrebbe definire elemento fondante delle religioni dei misteri l’iniziazione, questa è un elemento in comune a tutti i culti misterici. Quando parliamo di mistero, in questo contesto, dobbiamo sempre riferirci al senso originario della radice my che sta a significare chiudere gli occhi o chiudere la bocca. Nel suo lessico, Suda fa chiaramente riferimento a questa radice in riferimento alla parola mysteria: vengono chiamati misteri perché quelli che li ricevono chiudono la bocca e non spiegano queste cose a nessuno. La parola myêin significa chiudere la bocca. Era praticata una iniziazione o le iniziazioni erano molteplici? La domanda potrebbe essere anche formulata chiedendosi se vi erano diversi gradi o livelli di iniziazione.

Almeno a partire dall’età ellenistica l’intero sistema iniziatico prevedeva inoltre livelli di approfondimento diversi: dopo aver partecipato ai Piccoli e Grandi Misteri si poteva accedere infatti allo stadio della epoptéia(contemplazione), esplicitamente ricordato da Plutrarco come possibile distanza di almeno un anno dai Grandi Misteri. È possibile che l’intero percorso iniziatico fosse categorizzato da gradi successivi, in una scala di conoscenza progressiva probabilmente costituitasi nella sua forma più compiuta molto tardi e attestata solo in età imperiale in maniera completa. Un brano di Teone di Smirne utilizzando un luogo comune del confronto tra processo iniziatico e la conoscenza scientifica afferma, senza accennare esplicitamente ad Eleusi, che l’iniziazione presenta cinque tappe:

La purificazione;
La trasmissione dei riti iniziatici misterici;
La epoptéia (contemplazione);
La “legatura” e l’“imposizione delle corone”;
La felicità ottenuta dal favore divino e dalla convivenza con gli dei.
Anche se non fa menzione del santuario di Demetra, la sequenza, la presenza della epoptéia e altri particolari mostrano in maniera evidente che lo scrittore si riferisce ai Misteri. La successione è anche confermata dalle altre fonti, come si è visto: coincidono la purificazione e la prima catechesi nei Piccoli misteri, quindi in un secondo momento la vera e propria iniziazione e solo al terzo stadio la epoptéia, che Plutrarco si è visto, pone ad almeno un annodi distanza dalla seconda tappa. La sequenza, quindi, corrisponde pienamente alle nostre indicazioni e spiega ulteriormente la complessità della celebrazione iniziatica e della progressiva catechesi vissuta dagli adepti. La legatura e l’imposizione delle corone di cui si parla può essere chiarita con alcune informazioni che dipendono dalla spiegazione lessicale di un modo di dire, a proposito del quale si specifica che <<i misti si legano la mano destra e il piede sinistro con un pezzo di stoffa, e ciò è detto coronare di zafferano>>. Se anche questo quarto stadio, quindi, sembra corrispondere a una vera e propria celebrazione, l’ultimo invece, è il conseguimento effettivo e la pienezza dell’apprendimento religioso, quindi l’effetto determinato dal percorso di ascesi spirituale seguito, più che uno specifico momento celebrativo. Il concetto non è nuovo nella trattatistica, in quanto appare già in Aristotele che ricorda come: <<la vita, in quanto iniziazione ed esecuzione perfetta di questi misteri, deve essere piena di serenità e di gioia>>. (Enzo Lippolis, Mysteria. Archeologia e culto del santuario di Demetra ad Eleusi, Bruno Mondadori, Milano 2006, pp. 108-109).

La molteplicità dei diversi gradi di iniziazione è presente nella storia delle società segrete o di segreti e ancora oggi, questo metodo di <<pedagogia>> cultuale è mantenuto vivo da molte confraternite iniziatiche.

Il passaggio dalle tenebre alla luce è un tema che sovente si ritrova nei riti iniziatici, così come lo spavento che dovevano provare gli iniziandi mentre subivano le prove iniziatiche. Una delle conseguenze delle cerimonie era l’entusiasmo nel senso originario di enthusiasmós – parola composta da en (in) e theos (dio) il dio dentro, indiamento, con il dio dentro di se o invasamento divino – una delle attestazioni più chiare dell’entusiasmo è riscontrabile nelle prassi cultuali del divino Dioniso. Alla fine delle cerimonie d’iniziazione il neofita pronunciava una dichiarazione di beatitudine o un rappresentante della comunità che lo aveva appena accolto la faceva al neofita, questa prassi era chiamata makarismós. Per quanto i riti di iniziazione abbiano lo scopo di causare delle forti emozioni, di smuovere la coscienza e di agire in tutti gli “strati” dell’essere dell’iniziando, solitamente, anche le prassi cultuali che dovevano generare un forte spavento non erano mai cruente. Si possono ipotizzare alcune pratiche di umiliazione corporale nei riti di Attis e Cibele e nel culto di Mitra.

Le Religioni dei Misteri, i culti misterici erano custodi della paradosis – nel suo significato primario sta per abbandono o consegna, in quello secondario, che a noi interessa è la trasmissione verbale o tramite scritti di insegnamenti in particolar modo i precetti e le pratiche rituali. In altre parole è la cosa trasmessa o tramandata – e al neofita o all’iniziando veniva fatto ascoltare lo hieròs logos – discorso sacro -, di questi due aspetti della religiosità greca conosciamo poco o nulla.

Sullo hieròs logos e il mito e la indicibilità del primo è interessante l’osservazione di Ileana Chirassi Colombo: Potremmo osservare il <<mito vero>> nel senso pettazzoniano si propone analogo a quel tipo di racconto che in greco, ad un certo punto e in certe circostanze, diventa hieros, <<sacro>>, ma è esplicitamente logos hieròs, con il significato di discorso particolare che segnala un enunciato che si oppone al mythos per il semplice fatto di dover essere segreto. Non detto. L’esempio più noto è lo hieròs logos che protegge la <<rivelazione>> del complesso mitico-rituale più famoso della grecità, i misteri di Eleusis, un enunciato che non si poteva rivelare, dire, quindi non consisteva nel suo mythos. Il racconto celebre del famoso ratto di Kore è infatti un racconto, un mito, tutt’altro che segreto poiché è esplicitamente raccontato nel celebre Inno a Demeter della raccolta pseudoepigrafica degli Inni di Omerici ed in molte altre varianti, senza protezione. Mentre il senso segreto, il valore vero del messaggio si nasconde altrove (Ileana Chirassi Colombo, Il mito e il ‘900, in Natale Spineto, (a c.), Interrompere il quotidiano. La costruzione del tempo nell’esperienza religiosa, Jaka Book, Milano 2005, p.112).

Tra mito e discorso sacro non possiamo non pensare al Discorso Sacro di Ermete all’interno del Corpus Hermeticum. A differenza di altri trattati del Corpus inizia come consuetudine con il passaggio dalle tenebre alla luce, ed è ipotizzabile sia stato scritto all’interno di circoli giudaici.

Prima di chiudere queste considerazioni su le religioni dei Misteri è utile fermarsi ancora un attimo sul senso di hieros: (l’uomo graecus) Dice ancora hieros dal sanscrito isirah, forte, vivificante. Le hiera sono le potenze in relazione all’azione divina: i fiori sono hiera; lo sono la luce irradiante e la terra carica di frutti e di messi. È in rapporto alla potenza divina che degli esseri e degli oggetti sono hieroi. Hieros logos è il discorso sugli dei. Il re e il prete sono hieroiper il loro rapporto con la potenza divina; hieros anthropos è l’iniziato delle religioni ai misteri. L’iniziato non è un uomo santo, ma un uomo messo in relazione con la potenza misteriosa divina. (Julien Ries, L’uomo e il sacro nella storia dell’umanità, Jaka Book, Milano 2007, p. 359).

Trovo di estremo interesse l’idea di hieros anthropos, una definizione che da un lato fa chiarezza e spazza via il pre-giudizio legato alla santità di quanti sono in relazione con il divino nella contemporaneità, ma, soprattutto, perché lo hieros anthropos è l’anticipatore per certi versi dell’homo hermeticus©.

Per homo hermeticus intendo l’iniziato che – in quanto in rapporto con il sacro e la sua ierofania, in quanto in relazione con il simbolo ed esperitore dei Misteri – si pone (e non potrebbe essere diversamente, in quanto la sua ri-cercaè tangente tanto alla magia quanto al sacro, tanto al simbolo quanto ai Misteri e allo hieros) su un piano diverso – non in senso qualitativo – rispetto all’homo religiosus e all’homo symbolicus, pur avendo tratti comuni a entrambi. Non è possibile e non sarebbe giusto omologarlo ora all’uno ora all’altro: l’homo hermeticus è qualcosa di diverso, che deve essere ancora svelato sia nell’ambito delle scienze profane sia in quello delle scienze ermetiche. È giunto il momento che egli irrompa per mezzo dell’Ermeneutica delle Scienze Ermetiche nelle Geisteswissenschaften (Scienze dello Spirito). Al pari dell’homo religiosus vive nella storia e oltre la storia: egli è usufruitore e a volte creatore di riti; il mito non gli è estraneo e l’iniziazione è il suo punto di partenza e di arrivo: nasce iniziando e muore iniziatore.

Non è compito di queste pagine dare vita all’homo hermeticus, anche se in senso lato sono pregne della sua presenza soprattutto nelle società di segreti.

In Grecia, in relazione con i misteri possiamo identificare tre tipi di organizzazioni religiose:

I <<professionisti>> itineranti;
L’apparato sacerdotale, il clero, addetto ad un santuario;
Le <<confraternite>> o associazioni, tra cui Tiasi e Fratria
La Fratria assumeva la forma di una confraternita riconoscendo l’origine dei suoi membri da un comune capostipite. La Fratria, alla sua origine, dava la garanzia del diritto di cittadinanza. In seguito divenne un modo per garantire la legittimità della nascita di una persona. L’accettazione nelle forme solenni avveniva a 17 anni, mentre il <<candidato>> veniva presentato al momento della nascita. La Fratria aveva un suo proprio statuto e regolamento e il Fratiarco (capo della Fratria) veniva eletto ogni anno. Questa modalità di elezione è rimasta pressoché simile per millenni all’interno delle società segrete e delle scuole iniziatiche. Nei territori dell’Attica la festa principale era quella delle Apaturie. La Fratria onorava diverse divinità le due principali erano Zeus e Atena, questi erano detti Fratrio e Fratriaerano le due divinità sotto il cui patrocinio si svolgevano le Apaturie. Durate queste feste che duravano tre giorni nel mese di Pianepsione (ottobre – novembre) si formalizzava l’iscrizione dei fanciulli alle Fratrie di appartenenza.

La figura dei preti itineranti non era affatto inusuale nell’antica Grecia ed erano a seconda dei casi temuti o considerati dei ciarlatani. Essi erano chiamati in greco antico agyrtes e mantis. Dalla parola agyrtes con l’aggiunta del prefisso men arriviamo ai Menagyrtes: sacerdoti che con la statua della dea Cibele, detta anche Grande Madre, caricata su di un asino, andavano mensilmente in giro per i villaggi come sacerdoti mendicanti.  Il mantis è un profeta, sacerdote indovino, ha la capacità di ascoltare, sentire il messaggio del dio e interpretarlo.

C’è un aspetto che non è possibile tacere in queste pagine su le religioni dei Misteri, anche se in questo momento può essere solo accennato, i Misteri e i Riti, l’Iniziazione e il Segreto sono comuni anche alla magia. Esiste un possibile rapporto tra Misteri e Magia? Interroghiamo in merito Fritz Graf: Cipriano, se dobbiamo credere alla sua autobiografia apocrifa, non si era soltanto sottoposto a un’iniziazione magica presso i preti di Menfi, ma era stato altresì iniziato a tutta una serie di culti misterici in Grecia e altrove. Egli ne dà un elenco piuttosto bizzarro, in cui troviamo i misteri di Cerere a Eleusi, quelli di Artemide Tauropola a Sparta (palese identificazione della crudele Artemide Ortia delle fonti tarde con l’altra Artemide, assai più crudele ancora, dei Tauri, oltre che di Ale Arafenide nell’Attica), di Era ad Argo, di Cibele in Frigia ecc. Va da sé che l’elenco è una pura invenzione, e che l’autore ha un’idea molto vaga della religione pagana greca, frutto di una lettura frettolosa dei testi anteriori. Eppure quest’elenco è significativo, perché fa capire che l’epoca scorgeva una stretta relazione tra magia e misteri. Si ricorderà che Apuleio aveva confutato l’accusa di magia invocando le sue molteplici iniziazioni a culti misterici, i cui segni segreti erano interpretati dai suoi avversari come altrettanti strumenti magici.

[…] Gli autori dei papiri magici non erano stupidi fino al punto di accontentarsi di combinare materiali provenienti da fonti differenti senza una previa eliminazione di contraddizioni e dissonanze. Al contrario, è lecito concludere che il mondo dei misteri non fosse loro estraneo. Si danno casi inequiovoci, in cui la terminologia dei misteri è stata consapevolmente applicata ai riti magici. Non c’è nessun dubbio che il mago si considerasse l’adepto di un culto misterico, che si sottoponeva ad un preciso rituale: un’esperienza molto vicina a quella dei culti misterici che ci sono ben noti. Nel rituale che secondo Betz, proveniva da un’iniziazione al culto dei Dattili, il mago afferma di essere stato iniziato, telesménos, al loro culto. Ma nel rituale magico quest’affermazione ha uno scopo evidente. Essa è diretta contro quegli esseri infernali in cui il mago s’imbatte, e contro i quali si difende invocando la sua iniziazione, ossia la sua familiarità con i poteri che regnano sul mondo infero. E quando un altro mago si rivolge al dio supremo nei termini seguenti: <<io sono Mosé, il tuo profeta, al quale tu hai trasmesso i tuoi misteri celebrati dagli israeliti, egli vuole dimostrare con queste parole la sua intimità con il dio in questione – una dimostrazione confortata dalla sua conoscenza del nome segreto. Poco importa, ai nostri fini, che i misteri qui in gioco siano quelli Israeliti e non quelli dei Greci.

Ma se tra magia e misteri corrono legami così stretti, quali sono dunque le loro caratteristiche comuni? Ce ne sono, secondo me, almeno tre: magia e mistero sono segreti; cercano il contatto diretto con il divino; infine, ci si accosta ed essi mediante un complesso rituale di iniziazione (Fritz Graf, La magia nel mondo antico, Editori Laterza, Bari 2009, pp. 94-96)

Accedere ai culti era formalmente abbastanza semplice, spesso erano aperti tanto agli uomini quanto alle donne, in alcuni casi anche ai non liberi, ma bisognava versare una tassa, l’obolo per ricevere l’iniziazione. Tale obolo è presente ancora oggi nella maggior parte delle Fratellanze iniziatiche.

Come puoi aver intuito questo post su le religioni dei Misteri ha appena socchiuso la porta sul mondo delle religioni antiche e del mondo magico ed ermetico. Spero che ti fornisca almeno una minima indicazione da seguire per le tue ricerche.

  Gioia – Salute – Prosperità

venerdì 27 dicembre 2019

Gli uomini di Neanderthal? Ecco svelata la causa della loro estinzione

Tratto da "il Giornale del 29 maggio 2019

Una ricerca potrebbe aver svelato la causa dell'estinzione dell'uomo di Neanderthal

di Carlo Lanna

 Dopo un’indagine accurata che è stata portata avanti dai geologi dell’Istituto di Scienze Marine del consiglio nazionale delle ricerche di Bologna e dell’università della Florida a Gainesville, è stata svelata la causa dell’estinzione dell’uomo di Neanderthal.

È noto a tutti che ben 40mila anni fa i Neanderthal si sono estinti ma nessuno aveva mai approfondito le cause, almeno fino a questo momento. La ricerca ha di fatto evidenziato una verità che, in un certo qual modo, potrebbe rivelare uno dei più grandi misteri del genere umano. I Neanderthal si sarebbero estinti a causa degli effetti provocati dall’Evento Laschamp. Un crollo del campo magnetico terrestre che perdurò per più di 2000 anni, ha provato un aumento delle radiazioni ultra-violette. L’evento è stato determinate, in quanto ha favorito la sopravvivenza dei Cro-Magnon a discapito dell’uomo di Neanderthal. A quanto sembra l’essenza di un recettore acrilico, ha svolto un ruolo importante nella loro estinzione.

La ricerca è stata portata avanti da un’analisi che ha confrontato dati e DNA genetici degli uomini presenti sulla Terra, prima e durante l’estinzione dei Neanderthal. Si è così dimostrato che l’Evento Laschamp è la causa scatenante dell’estinzione. L’evento ha portato all’estinzione anche di alcuni mammiferi.

venerdì 13 dicembre 2019

La Legge del ritmo: espansione e contrazione


di Vito Foschi

Chi si appresta a leggere o studiare testi esoterici o più generale spirituali si troverà a che fare con il concetto di ritmo o movimento che spesso fa il paio con quello di dualità, perché il ritmo è fatto di due movimenti, potremmo dire di andata e di ritorno o più precisamente di espansione e contrazione. È facile mostrare l’esistenza del ritmo nella vita di tutti i giorni, basti pensare al respiro composto dai due movimenti di inspirazione ed espirazione che coinvolge tutti gli esseri viventi, alle maree, al sole, ai cicli lunari, ecc. Ma oltre a queste evidenze, il ritmo lo ritroviamo nella vita di tutti i giorni. Quante volte è capitato che in poco tempo si sono accumulati avvenimenti positivi o negativi? Per esempio, nel giro di breve tempo si rompono lavatrice, auto e si prende un brutto malanno e poi per mesi o anni non succede niente e si procede con il tran tran quotidiano. In qualche modo il tempo si contrae e accadono più avvenimenti e poi si espande rallentando e non accade niente di eccezionale. Se riflettiamo sulla preparazione di un esame universitario vedremo una prima fase di contrazione in cui tutte le energie sono focalizzate sull’obiettivo, ci si chiude in casa, non si perde tempo in altro e poi tutta l’energia accumulata viene rilasciata al momento dell’esame: contrazione ed espansione.
Da un certo punto di vista queste considerazioni sono rassicuranti perché si può essere certi che dopo un periodo di contrazione in cui si concentrano più avvenimenti seguirà un periodo di distensione in cui la vita scorrerà più tranquilla. Conoscendo questa legge in qualche modo si possono governare i cicli di contrazione e di espansione. Per esempio una spesa voluttuaria si potrà fare in un periodo di espansione perché si è certi che non ci saranno spese improvvise, o in fase di espansione si possono accumulare risorse per affrontare con maggiore serenità i periodi di contrazione. Abbiamo fatto esempi sul piano materiale individuale, ma tale regola vale a tutti i livelli ritrovandosi a livello sovraindividuale, psichico e spirituale. La legge di contrazione ed espansione è legge universale e la ritroviamo anche a livello cosmico nella vita di stelle e pianeti.
A livello storico è facile individuare periodi di espansione e contrazione osservando la vita di una nazione o di una civiltà. A livello psichico abbiamo fatto l’esempio dell’esame universitario, ma a tutti sono capitati periodi che si è giù senza apparente motivo e altrettanti periodi di euforia inspiegabile. I cicli spirituali sono di più difficile individuazione, ma si possono notare gli effetti. Se siamo completamente immersi nella materialità di tutti i giorni senza che rimanga spazio per lo spirito potremmo essere in un ciclo di contrazione spirituale, notando effetti contrari potremmo trovarci in una fase di espansione spirituale.
I cicli sono di breve, medio e lungo termine e si possono intrecciare fra di loro. Nello stesso tempo si potrebbe essere in un ciclo di contrazione spirituale lungo e in uno di espansione materiale breve. Riuscire ad armonizzare i vari cicli orientando psiche e spirito risulta di gran giovamento.



Vi segnaliamo due libri dell'autore dell'articolo:

La simbologia occulta nella leggenda del Graal


Il papà racconta

sabato 26 ottobre 2019

Sindone, nuovi studi ne mettono in discussione la datazione

tratto da Il Giornale del 22/5/2019

Nuovi studi eseguiti sulla Sindone ne mettono in discussione l’origine medievale, finora generalmente accettata dai ricercatori. I dati pubblicati su Nature nel 1988, dunque, non sarebbero più affidabili

di Francesca Rossi

La Sindone rimane uno dei misteri storici, archeologici e religiosi che ancora non siamo stati in grado di risolvere.


La conclusione dell’analisi radiocarbonica effettuata nel 1988 e pubblicata su Nature faceva risalire l’origine del telo al Medioevo, datandolo a un arco di tempo compreso tra il 1260 e il 1390 d.C. Fino a oggi questo risultato, in pratica una confutazione dell’autenticità della Sindone, è stato generalmente ritenuto valido. Nuove analisi, però, potrebbero cambiare definitivamente le nostre (poche) certezze sul telo in cui si ritiene sia stato avvolto il corpo di Gesù dopo la morte. Come riporta il quotidiano La Repubblica, il prossimo 23 maggio si terrà un incontro multidisciplinare tra studiosi della Sindone nell’aula magna del palazzo centrale dell’Università di Catania.

In quest’occasione sindonologi, statistici e data analyst si confronteranno sui risultati di nuovi studi effettuati su dati ufficiali e dati grezzi (ovvero pubblicati su una rivista scientifica per la prima volta) che dimostrerebbero l’inaffidabilità della tesi del 1988. Benedetto Torrisi, statistico dell’Università di Catania, ha affermato: “La nostra analisi prova che non c’è evidenza definitiva che la Sindone sia medievale”. In effetti, nel corso degli anni, molti dubbi avevano incrinato le teorie ufficiali in merito alla datazione del telo.

Dal 1988 fino a oggi gli studiosi hanno continuato a cercare, a studiare, mettendo in discussione più volte ciò che sembrava un risultato assoluto. Come sottolinea La Repubblica, tutta la questione dell’origine della Sindone ruotava attorno all’impossibilità di esaminare i dati grezzi fino a ora secretati. I ricercatori dell’Università di Catania, però, sono riusciti a ottenerli e a studiarli, giungendo a un risultato inaspettato. A proposito di queste nuove analisi Torrisi spiega: “Aver ottenuto i dati grezzi ha permesso di formulare diverse considerazioni: i laboratori hanno prodotto risultati differenti, non riconducibili allo stesso fenomeno. Qualcosa è andato storto durante il processo di datazione, probabilmente poiché i campioni testati non erano omogenei”.

Vatican News riporta anche il passaggio del discorso in cui Torrisi spiega in che modo i dati grezzi potrebbero rivoluzionare le nostre conoscenze sulla Sindone. Lo studioso, infatti, dichiara che da essi “sono emersi riscontri statistici maggiori rispetto a quelli del 1988. Poi, analizzandoli bene, siamo riusciti a raggiungere nuove conclusioni da offrire alla comunità scientifica mondiale”. Nature, infatti, pubblicò quattro risultati campionati ma, come sottolinea Torrisi, “nella realtà di valori di campionatura ne abbiamo trovati più di sedici”. La teoria di cui si discuterà il 23 maggio è stata pubblicata sulla rivista scientifica Archaeometry, edita per conto dell’Oxford Research Laboratory for Archaeology and the History of Art. Dunque il metodo di campionamento del 1988 sarebbe errato e i risultati pubblicati su Nature tutti da rivedere. Siamo davvero di fronte alla più importante reliquia della Cristianità? È presto anche solo per ipotizzarlo, ma da oggi tutte le possibilità sono di nuovo in gioco.

venerdì 26 aprile 2019

Il Libro Rosso

Dalla stessa collana "I libri del Mistero" della Fanucci Editore presentiamo "Il Libro Rosso". Come gli altri libri della stessa collana ritroviamo le pagine decorate per ricreare la sensazione dei vecchi grimori manoscritti e il taglio delle pagine colorato questa volta in rosso. Dall'introduzione:
"Nel luglio 1940, presso lo stesso stampatore di Le Livre Vert, era apparso un volume dallo stesso formato e dimessa veste grafica: Le Livre RougeLe Livre Rouge, che ovviamente è da attribuire (con le dovute riserve) al solito Jacques Dourcet-Valmore, è l'esatto opposto de Le Livre Vert, essendo una sorta di manuale d'invocazione delle gerarchie infernali, descritte con abbondanza di particolari ripugnanti; alcuni rituali riportati sono talmente orribili che francamente ci sentiamo quasi d'approvare la distruzione tentata dalle sbirraglie naziste dell'epoca. All'inizio fu scartata l'ipotesi di una traduzione di e Livre Rouge per la sua particolarità (di folli 'demomaniaci' ce ne sono già troppi in circolazione).
[...] Il contenuto: un elenco pressoché completo di tutti gli spiriti infernali - comuni alla grande tradizione occulta delle tre religioni monoteiste..."



Il libro è composto da 192 pagg. con copertina rigida al costo di 12€.



sabato 29 dicembre 2018

I classici del mistero

Di nuovo in libreria le rare e introvabili edizioni dei classici delle pratiche magiche, imperdibili per gli appassionati del genere.
La Chiave di Salomone: magia nera, incantesimi, talismani ed evocazioni diaboliche.
Il Grimorio Nero: la magia dei grandi maestri, magia ermetica e rituali di alta magia.
Il Libro Rosso: magia nera, evocazioni e le gerarchie complete degli spiriti infernali.

La Chiave di Salomone:

Il più celebre trattato di Magia Talismanica ed evocazioni diaboliche che si conosca nell'area mediterranea.
Insegna una serie di incantesimi d'amore, d'odio, di fortuna, di ricchezza, di morte. Fornisce le istruzioni per fabbricare e consacrare pentacoli e sigilli magici dai poteri straordinari. Riporta il testo di rituali, formule, invocazioni. In breve, è il libro più completo sulle pratiche magiche che sia mai stato scritto e divulgato.


Il Grimorio Nero:
Un vero e proprio trattato di Magia Rituale, onnicomprensivo, inteso a insegnare una serie di cerimonie soprannaturali grazie alle quali il praticante fortifica sé stesso e acquisisce poteri speciali.
Il "Libro dei Libri", per quanto riguarda la Magia Bianca e le pratiche benefiche, di lotta al Male e a tutte le sue nefaste conseguenze, una ricca e ragionata raccolta di pentacoli, sigilli, talismani e amuleti, corredata di informazioni teoriche e pratiche.


Il Libro Rosso:
Un elenco pressoché completo di tutti gli spiriti infernali - da quelli notissimi a quelli praticamente sconosciuti - comuni alla grande tradizione occulta delle tre religioni monoteiste (ebraica, cristiana, islamica).
Un testo fondamentale per gli appassionati del genere, appositamente pensato per coloro che camminano sulla Via della realizzazione e sul sentiero dell'Arte Regia.

mercoledì 20 giugno 2018

DRACULA : LA VERITA’ DIETRO IL VAMPIRO

Sabato 30 Giugno 2018 e.v. alle ore 21,15 presso i locali del Centro Studi e Ricerche C.T.A. 102 - Via Don Minzoni 39, Bellinzago Novarese (NO) - nell’ambito delle serate dedicate ai “Misteri Antichi e Moderni”, la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi ad un imperdibile appuntamento in compagnia di STEFANO MASELLA che parlerà sul tema:

DRACULA : LA VERITA’ DIETRO IL VAMPIRO



Il 26 maggio 1897 e.v. a Londra uno scrittore piuttosto anonimo pubblica per le edizioni della Constable & Robinson un romanzo dal titolo emblematico di “Dracula”. Questo scrittore era un impresario teatrale e amico intimo di Henry Irving. Era il direttore del Lyceum Theatre di Londra e sin dall’infanzia amava scrivere. Il suo nome era Bram Stoker. Su Dracula è stato detto di tutto. Prima la letteratura e l'arte, poi il cinema e la televisione lo hanno trasformato in un mito che non conosce oblio. E da quando Bram Stoker, riprendendo il vampiro ideato dal medico scrittore John William Polidori, ne ha fatto il protagonista del suo omonimo capolavoro letterario, Dracula continua a esercitare la sua perversa seduzione. Uscito dalla Storia per entrare nella finzione romanzesca, si è trasformato in archetipo delle più grandi paure: l'angoscia umana di fronte alla morte, ma quella ancora più spaventosa di un'immortalità disperata e solitaria. In questa conferenza si cercherà di comprendere la realtà storica alla base di questo romanzo, incontrando il vero alter ego di Dracula, Vlad III voivoda di Valacchia - detto Dracul, cioè Figlio del Drago. Verrà quindi esaminata la leggenda all'origine del terrore evocato dal nome del primo vampiro. Vissuto nella seconda metà del Quattrocento nel principato valacco, regione aspra e inquieta che i re cristiani d'Ungheria contendevano all'espansione ottomana, Vlad è incarnazione delle contraddizioni della sua era: despota e avventuriero, indomito in battaglia e incline all'intrigo di palazzo, strenuo difensore della cristianità e principe sanguinario implacabile con i nemici, acclamato eroe nazionale conosciuto però anche col truce appellativo di Impalatore. La sua fine è, manco a dirlo, avvolta nel mistero.

Naturalmente vi aspettiamo, come sempre, numerosissimi!

La partecipazione a questa serata è soggetta a Tesseramento A.S.I. ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi chiamando i numeri 346.9451451 - 3803149775 o scrivendo a: cta102@cta102.it
Si precisa inoltre che la sola adesione all’evento effettuata su Facebook non è considerata una prenotazione valida.

Per i nostri Associati che volessero seguire la conferenza a distanza sarà naturalmente disponibile il collegamento in streaming video.

domenica 8 aprile 2018

Il mistero delle pietre incise 5mila anni fa

In Danimarca sono state ritrovate 300 pietre incise oltre 5mila anni fa. Gli studiosi le stanno studiando per svelare il loro mistero

tratto da Supereva: https://www.supereva.it/mistero-pietre-incise-5mila-anni-fa-45855?ref=libero

Sta tenendo con il fiato sospeso tutto il mondo il mistero delle pietre incise oltre 5mila anni fa. Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando a Bornholm, un’area conosciuta con il nome di “Isola del sole”, sono state ritrovate trecento rocce con strane incisioni che secondo le prime analisi risalgono all’età della pietra.

Il ritrovamento straordinario ha immediatamente dato vita ad un enigma: cosa significano quei disegni, ma soprattutto a cosa servivano le rocce? Le pietre hanno forme diverse: alcune sono circolari, altre invece quadrate. Su quelle tonde sono incisi dei raggi che partono dal centro, mentre sulle altre si trovano dei segni che sembrano rappresentare dei semi oppure delle strane ragnatele. Secondo gli studiosi le pietre potrebbero far parte di un rituale per favorire la fertilità della terra.
Nonostante ciò i reperti restano un enigma per gli studiosi, che in questi giorni si stanno interrogando sull’origine e la funzione delle pietre. Archeologi, studiosi e scienziati danesi hanno creato un team che ha come compito proprio quello di risolvere il mistero che sta appassionando tutta la Danimarca.

“Sarebbe la risposta alla fatidica domanda da un milione di dollari – ha ammesso Lars Larsson, professore dell’università di Lund -. Al momento è impossibile capire e sapere esattamente qual´era la loro funzione”. Le pietre inoltre presentano delle particolarità che non fanno che infittire il mistero: “Molte delle rocce sono estremamente lise, consumate, come se la gente di allora ci avesse spesso camminato sopra” ha svelato Finn Ole Sonne Nielsen, lo studioso che guida il team degli archeologi del museo di Bornholm.

Esperti provenienti da tutto il mondo hanno raggiunto Copenaghen per ammirare da vicino le 300 rocce misteriose e tentare di dare una spiegazione a questo ritrovamento. “L’area di Vasagard dove sono state scoperte già ci aveva dato tracce e indizi dell’esistenza sul posto allora di una struttura sociale dell’età della pietra” hanno raccontato gli esperti.

Già nel 1995 nei pressi di Rispebjerg, una località a otto chilometri da Vasagard, era stata scoperta una roccia di questo tipo. “Da tempo sapevamo dell’esistenza millenni fa di quelle che chiamiamo rocce ”solari”, ma queste pietre scoperte in un campo costituiscono una scoperta totalmente nuova – hanno raccontato gli esperti -, solo ieri ne abbiamo trovate altre quattro, e quelle con ragnatele come decorazione sono per noi archeologi una novità assoluta. Finora non sapevamo che esistessero”.

venerdì 10 novembre 2017

L'iniziato. Un viaggio alla ricerca della verità nascosta negli antichi misteri

Un libro magico, insieme profondamente personale e universale: la sua lettura vi guiderà verso la Via della vostra realizzazione spirituale.

Nello spirito ermetico, l’iniziato è colui che «brucia» alla ricerca delle conoscenze e intuizioni più elevate, è un viaggiatore che cammina verso quella visione del mondo spirituale celata dietro il velo del mondo materiale.

L’autobiografia di Mark Hedsel, raccolta e annotata dall’amico David Ovason, vi immergerà non solo nella storia particolare di colui che è divenuto un grande Maestro, custode degli Antichi Misteri, ma anche nella storia dell’evoluzione interiore dell’uomo stesso.

Il cammino che seguì Marx Hedsel è tradizionalmente conosciuto come la «Via del Matto», la via del viaggiatore solitario, di colui che conserva sempre la propria identità e raramente si impegna nel giuramento di mantenere il silenzio, se questo lo vincola a una scuola specifica. La Via del Matto è una via difficile, perché è come camminare in equilibrio su una corda tesa: facilmente si può inciampare e cadere nella comune follia. È una via fatta di scienza sottile, di strano sapere. È «la via che non è via», «la via che non può essere nominata». Dire che il Matto errante è sulla Via equivale a dire che percorre la strada dell’esperienza.

Con il dono di una scrittura penetrante − che «risveglia» e insieme istruisce «chi ha occhi per vedere» − e attraverso il disvelamento di simboli e misteri, Marx Hedsel vi condurrà in un viaggio dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Egitto alla Grecia, e attraverso il Medio Oriente verso l’India e il Nepal, rispondendo alle domande più profonde che sgorgano dal cuore, soltanto dal cuore, di chi si mette in cammino.


martedì 7 novembre 2017

Il Garda racconta

Giovedì 9 novembre a Moniga del Garda, in sala consiliare, dalle 20,30 una serata dedicata a leggende e tradizioni su San Martino, santo patrono della città gardesana, assieme alla scrittrice Simona Cremonini.


sabato 23 settembre 2017

Così i misteri greci hanno sfidato (e sconfitto) la morte

tratto da "il Giornale" di Sab, 16/09/2017

di Claudio Risé

Il senso più profondo e nascosto degli antichi riti iniziatici è l'avvicinamento della dimensione umana a quella divina


Educare non significa trasmettere meccanicamente ai giovani nozioni e discorsi, come fanno i sedicenti filosofi. Nell'educazione è necessario invece risvegliare in loro una vista interiore, un occhio spirituale, attraverso un'autentica conversione psicologica.

 A sostenerlo è Socrate, quando illustra il suo famoso mito della caverna, ne La Repubblica di Platone. Davide Susanetti, giovane e generosamente impegnato professore di letteratura greca all'Università di Padova, riporta ampiamente la testimonianza socratica, illustrando la funzione dei misteri e riti iniziatici dell'antica Grecia nel suo ultimo lavoro: La via degli dei. Sapienza greca, misteri antichi e percorsi di iniziazione (Carocci, pagg. 264, euro 24). Un libro che unisce una scrittura catturante all'attenzione per l'aspetto pratico e psicodinamico delle questioni trattate, decisive anche oggi nella vita quotidiana dell'uomo.

Distogliere - come insegna a fare Socrate - lo sguardo dall'attenzione ipnotica per movimenti di fantasmi inconsistenti, illuminati dai nascosti poteri che in continuazione li muovono, e scoprire invece la realtà, è una vera e propria «tecnica della conversione» che ci consente di vedere ciò che è, ma è rimasto per noi finora nell'oscurità, dietro le nostre spalle. Apprenderla fa parte di quelle «tecnologie del sé» con le quali Michel Foucault verso la fine del secolo scorso aveva conquistato la Sorbona.

A questo svelamento delle verità profonde dell'esistenza erano appunto dedicati i misteri, riti iniziatici volti nella Grecia classica a formare i giovani prescelti preparandoli alla guida della città, la polis, attraverso la conoscenza e la trasformazione di sé. Un'operazione che sarebbe indispensabile anche oggi, come nell'Atene classica, per educare un'autentica élite dirigente. Che viene invece a mancare quando questa formazione, estremamente seria nella sua apparente stravaganza (come del resto appariva Socrate), viene abbandonata per inseguire le vanità, le paure e le cupidigie più basse, sostituite alla familiarità con i saperi elevati, di cui ci parlano appunto gli dei nei loro misteri.

Certo, gli dei non raccontano storielle leggere. Anche perché l'obiettivo dei riti iniziatici è proprio quello di farci diventare come loro, gli dei. Di aiutarci a riconoscere la nostra parte divina. Per questo è necessario fare nei misteri esperienza della realtà profonda, uscendo da quella vita umana, convenzionale ma in fondo irreale, nella quale rimane la grande maggioranza delle persone. I misteri, fin dagli antichi maestri Orfeo e Pitagora, furono il modo di trasmettere agli iniziati accuratamente selezionati il sapere esoterico sottostante alla civiltà greca, e le sue segrete regole e discipline. Un controcanto sotterraneo alla rappresentazione della religione olimpica ufficiale e alle istituzioni greche (fondative dell'Occidente), che in questo modo le ha comunque profondamente impregnate con le proprie immagini e rappresentazioni.

Il tratto comune ai misteri è quello che riguarda la morte, in essi sempre presente e invece non particolarmente approfondita nella religione olimpica, dove i morti erano spettri, ombre senza direzione, «teste senza forza» come in Omero. Nella rappresentazione misterica la morte è invece un evento centrale: lo stesso iniziato partecipandovi abbandona, «muore» al precedente stato di coscienza e di vita per rinascere con un'altra visione del mondo. Ma soprattutto grazie a questo terribile percorso, «non morrà». «Per gli iniziati, e solo per loro, vi è vita dopo la morte», spiega Susanetti. Come racconta l'iscrizione su un'orfica laminetta aurea: «O felice, o beato, sarai un dio anziché un mortale». «Ed io, come un capretto, mi tuffai nel latte». La morte fisica non è dunque per l'iniziato un passaggio al «regno delle ombre», ma l'ingresso in una condizione luminosa e serena. Sugli iniziati di Eleusi splende «la sacra luce del sole». E quelli che hanno partecipato al mistero diffuso nelle terre a nord ovest della Britannia, raccontato da Plutarco ne Il volto della luna (Adelphi) e qui riportato, entreranno dopo morti nel «prato di Ade... la zona più mite e serena dell'aria, dove le anime tornano a respirare e si purificano da ogni vapore e da ogni malsana esalazione della materia».

La purificazione e respirazione dello Spirito è appunto lo scopo dei misteri iniziatici greci, le prime forme di quel processo di trasformazione psicologica e spirituale che da Pitagora e dai suoi discepoli attraversa gran parte della visione del mondo classico, per arrivare al pensiero stoico greco e romano. E compare poi tra le sue ultime forme, con non molte variazioni, nel «processo di individuazione» proposto nel secolo scorso da Carl Gustav Jung con la sua psicologia analitica. Un percorso, quest'ultimo, che, pur senza entrare nelle credenze religiose, incontra spesso nel lavoro con l'analizzando l'altro grande mistero di morte e di rinascita che nei due millenni trascorsi ha conquistato nel mondo le anime di molti uomini. Quello che racconta della nascita, vita, morte e resurrezione di Gesù Cristo. In analisi l'incontro con questo mistero avviene spesso sincronicamente al transito dai territori psicologici dell'Anima, terra di mezzo tra psiche e spirito, a quelli già vicini al Sé, spesso espressione dell'immagine divina.

«Un rito - dice Susanetti parlando dei misteri greci - che conduce alla vita portando la vita al di là di se stessa». In tutte queste esperienze spirituali, fisiche e psicologiche, è infatti descritto un andare al di là, un oltrepassare soglie di coscienza comuni, che consente di costituirne di nuove, dando spazio agli aspetti superiori della vita umana attraverso un nuovo, completo rapporto con la realtà. Che nelle drammatiche esperienze misteriche viene vista e attraversata integralmente, non più solo parzialmente nei suoi aspetti convenzionali e a-problematici, ma nella sua tragica interezza. Così, nei misteri di Eleusi, mentre la tenera vergine Persefone, figlia della potente Demetra, Dea madre della terra, gioca con le amiche raccogliendo narcisi sul prato primaverile, la terra si apre davanti a lei e ne esce con un tuono il carro di Ade, il dio del sottosuolo, degli inferi, della morte e del passato, trasportandola sotto terra, per farne la sua sposa. Demetra, disperata, minaccia di interrompere i cicli della terra e delle messi, e solo la mostra dei genitali di una vecchia donna, Baubo, riuscirà a farla tornare a ridere. Aprendo così la strada al difficile accordo che lascerà Persefone per sei mesi sulla terra e tre nel sottosuolo, come sposa di Ade.

Con contenuti diversi, gli altri Misteri, quelli orfici e dionisiaci, sono tutti però diretti a unificare gli opposti, alto e basso, femminile e maschile, vita e morte, umano e animale, nobile e osceno, intero e frammentato, integrandone le rispettive energie in una nuova sintesi, più realistica e dunque anche più autenticamente spirituale. Riti e percorsi di formazione e rinascita della persona e del mondo in cui si trova che interpellano insistentemente anche il mondo di oggi.

sabato 29 aprile 2017

Guida alla Massoneria. Un viaggio nei misteri dell’iniziazione

Guida alla Massoneria
Un viaggio nei misteri dell’iniziazione
di Michele Leone
Odoya edizioni 2017
In libreria dal 20 Aprile, 384 pagine, 20 euro, collana Odoya Library






Michele Leone nel realizzare questa guida alla massoneria “3.0” ha unito esigenze differenti. La prima è quella di attualizzare un "fenomeno" che compie trecento anni proprio nel 2017 e l’altra quella di organizzare e descrivere nel dettaglio il suo background. Benché l’anniversario sia ghiotto: nel 1717 si costituisce la più importante Grande Loggia ovvero quella londinese, Leone critica l’influenza che questa ha oggi sulle massonerie europee, fino a chiedersi se l’immobilismo inglese non abbia "ucciso" lo spirito massone. Oltre a questo attacco frontale, l’autore si fa latore anche di una battaglia: l’ingresso delle donne a pieno titolo nella latomistica istituzione.
Ma Leone è prima di tutto un teorico in grado di spaziare tra mito e contemporaneità, rendendo nota non solo la storia della Massoneria, ma anche la sua protostoria. Partendo dal presupposto che capire a fondo la materia è proprio solo degli iniziati (“sarebbe come spiegare un bacio”) prova a fornire un filo di Arianna utile per tutti, anche per chi non ha intenzione di diventare Apprendista.
Bisogna quindi seguirlo nel doppio presupposto materiale e spirituale della Massoneria: da un lato traccia quindi le storie delle Corporazioni, Gilde e poi Logge di muratori e architetti, mentre dall’altro si addentra nella storia delle scuole iniziatiche perché, tra le tante cose che metterebbero d’accordo ogni massone c’è il fatto che la Massoneria sia eminentemente una scuola iniziatica.
L’ambizioso lavoro su simboli, riti e miti è puntellato da una foltissima messe di citazioni da Leon Battista Alberti , Apuleio, Umberto Eco, Le Goff, Jung, René Guénon, la Bibbia e tante altre fonti eccellenti. Se seguire simbologie e rituali a volte diventa ostico per il neofita, è invece veramente utile per capire il “fenomeno” in genere conoscere la narrazione alla base di tutti i credo delle logge, ovvero il mito di Hiram. Coloro ai quali non fosse familiare la storia dell’edificazione del tempio di Salomone e del semidivino architetto che introdusse la divisione tra Apprendisti, Compagni e Maestri — in grado di riconoscersi
tramite parole, toccamenti e segni — troveranno interessante il suo racconto in questo libro addirittura in differenti versioni. La narrazione della storia di Hiram è in questo caso completa di liaison con ritualità e simbologie ancora in uso.
Per quanto sempre al limite del “libro per iniziati”, il pregio della Guida alla Massoneria è quello di organizzare l’armamentario concettuale massone per la prima volta secondo un’ottica italiana.
Basti aggiungere la presenza nel volume di materiali utili quali il succoso capitolo “E se volessi diventare Massone?” e alcune costituzioni in appendice come quella legata a Federico II e si capisce come di una Guida alla Massoneria così aggiornata e completa ce ne fosse proprio bisogno.
Michele Leone dalla fine degli anni Novanta ha indirizzato le sue ricerche prevalentemente nell’ambito delle “scienze tradizionali”, con peculiare riferimento alla Tradizione Ermetica e alla Massoneria. È responsabile della collana “I Ritrovati” per Mondi Velati Editore. Collabora con alcune testate periodiche e per Delta, Rassegna di Cultura Massonica, per la quale è direttore del comitato di redazione. Numerose le sue pubblicazioni: Il linguaggio simbolico dell’esoterismo (2013, con M. Centini); Le Magie del Simbolo (2014, con G. Zosimo); Misteri Antichi e Moderni. Indagine sulle società segrete (2015), oltre alle curatele di volumi di Enrico Queto, Giovanni de Castro, Eugène Goblet d’Alviella e altri. www.micheleleone.it