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mercoledì 27 giugno 2018

Brevi note sul film Noah


Di Vito Foschi

Il film Noah racconta la storia di Noè in maniera originale rispetto al racconto biblico risentendo molto della cultura moderna ed in particolare delle pensiero ambientalista estremo. Ritroviamo anche alcune teorie moderne su angeli e alieni, anche se tutto sommato in maniera discreta e forse cercando di rendere in maniera visiva alcuni passi della Bibbia su giganti e angeli caduti, di indubbia difficoltà interpretativa.
I dati di un certo interesse del film sono due. Il primo riguarda i cosiddetti vigilanti, essere di pura luce che per amore dell’umanità tradiscono Dio e vengono puniti con il confinamento sulla terra e la trasformazione in esseri fatti di roccia proprio di quella terra per cui avevano tradito. Il loro essere di luce rimane intrappolato in un involucro di terra. Il simbolismo della scintilla divina intrappolato nel corpo umano che anela a ricongiungersi a Dio è piuttosto evidente. Verso la fine del film i vigilanti vengono perdonati per il loro impegno nel proteggere Noè e la sua famiglia, perdendo l’involucro di roccia e terra, tornano esseri di pura luce e volano in cielo tornando a Dio.
Nel film l’umanità corrotta ha devastato la terra rendendola un deserto e dove sorgeva il giardino dell’Eden non rimangono altro che rocce e sterpaglie. Quando Noè ha la visione del diluvio e inizia la costruzione dell’Arca immagina che il nuovo mondo che nascerà dopo che le acque si saranno ritirate dovrà essere senza uomini, perché intrinsecamente volti al male e così il creato sarà un nuovo giardino dell’Eden senza l’uomo che possa distruggerlo. Per questo all’inizio parlavamo di ecologismo estremo. Noè appare un invasato che pensa che l’uomo sia l’origine di ogni male e la natura buona e saggia come un moderno ecologista dimentico della lezione di Leopardi sulla natura matrigna.
Detto ciò, è interessante dal punto di vista simbolico l’Arca che contiene ogni coppia di animali dalle inoffensive colombe ai più pericolosi felini e rettili. L’Arca deve contenere in sé tutto ciò che è necessario per un nuovo inizio: è l’Uno da cui si devono dispiegare tutte le potenzialità. È una sorta di uovo primordiale da cui deve nascere un nuovo mondo.
Noè e la sua famiglia sono discendenti da Seth e rappresentano gli eletti destinati alla salvezza, mentre i discendenti di Caino sono guidato dal re malvagio Tubalcain. La tribù cainita è abile nella lavorazione dei metalli e nella preparazione delle armi e con una determinazione all’espansione e osano sfidare Dio. Quando arriva il diluvio assaltano l’Arca per poterci salire sopra e salvarsi, ma vengono fermati dai vigilanti e solo Tubalcain ferito riesce a salirci. Questo è interessante. L’Arca è l’Uno che deve dispiegare tutte le possibilità nel nuovo mondo: deve dispiegare tutte le coppie di opposti, il bene e il male, la luce e le tenebre, il maschile e il femminile e così via. Tubalcain che sale sull’Arca rappresenta il polo opposto a Noè ed insieme rappresentano la coppia di opposti bene e male che si completa. Ricordiamo che una coppia di opposti ad un certo livello, è un’unità a livello superiore. Tra l’altro, nel film Noè non sembra tanto buono, dato il suo intento di estinguere il genere umano. Anzi, Tubalcain con la sua voglia indomita di vivere e di crescere rappresenta quella forza vitale che spinge alla crescita e all’espansione. Sull’Arca Noè è il portatore di morte e Tubalcain di vita. I due opposti che si completano e si compenetrano.
Tubalcain ha con sé conoscenze legate alle lavorazione dei metalli, mentre Noè legate alla medicina. Simbolicamente i due uomini portano la propria parte di conoscenza sull’Arca in modo che nel nuovo mondo possano essere trasmesse di nuovi uomini. Essendo l’Arca il nuovo principio deve contenere in sé tutte le possibilità e perciò anche la parte di conoscenza della tribù di Caino che salgono a bordo con il suo re.