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domenica 25 febbraio 2018

La stanza segreta della piramide

tratto da Il Giornale del  03/11/201

di Andrea Cuomo

Scoperta in quella di Cheope a Giza, una delle sette meraviglie

È l'unica delle sette meraviglie del mondo a essere ancora in piedi. Ma il suo mistero non è stato ancora del tutto svelato, e regala sorprese ancora oggi.


Un team di archeologi ha scovato un ambiente segreto all'interno della piramide di Cheope, la più antica delle tre che si trovano nella piana di Giza al Cairo, uno dei luoghi più ricchi di fascino e di leggenda del mondo intero. Si tratta di una grande cavità che si trova al di sopra della grande galleria, un corridoio ascendente che collega la camera della Regina a quella del Re nel cuore del monumento. Ancora oscura la sua funzione: potrebbe essere un ambiente con una precisa destinazione d'uso oppure semplicemente avere il compito di un alleggerimento strutturale del peso sulla galleria sottostante. E a supportare questa tesi il fatto che i due ambienti sembrerebbero avere lo stesso orientamento e dimensioni simili, con una lunghezza di 50 metri (su una larghezza totale della piramide di 230,36 metri), una larghezza di un metro e un'altezza di otto metri.

L'annuncio è stato dato dalla rivista Nature, che ha intervistato Mehdi Tayoubi dell'Istituto Hip di Parigi, organizzazione no profit che studia e preserva il patrimonio culturale avvalendosi delle più avanzate tecnologie. «Sappiamo che questo spazio vuoto ha le stesse caratteristiche della grande galleria - dice Tayoubi -. È davvero impressionante». La scoperta è avvenuta grazie a dei sensori che utilizzano la fisica delle particelle, non invasiva, evitando così danni alla struttura. Questi sensori rilevano le particelle note come «muoni», frutto dell'interazione dei raggi cosmici con l'atmosfera terrestre, che viaggiano a una velocità prossima a quella della luce e si comportano come i raggi X quando incontrano dei corpi. Nota anche come piramide di Khufu o la Piramide di Cheope, la Grande Piramide è stata costruita nella quarta dinastia probabilmente dall'architetto «di regime» Hemiunu al quale era stata commissionata dal faraone Khufu (o Cheope), che regnò dal 2509 al 2483 avanti Cristo. La sua costruzione fu un'epopea pazzesca, che costituisce ancora ragione di sgomento. Pare che vi abbiano lavorato fino a centomila uomini, che trascinavano tutto il giorno blocchi di pietra calcarea su barche rudimentali nutrendosi solo di rapanelli, porri e cipolle. Il monumento era originariamente alto 146,6 metri (oggi è 138 metri) ed è stato per quasi quattro millenni la più alta struttura artificiale del mondo, fino al 1300 dopo Cristo in cui fu alzata la guglia centrale della Cattedrale di Lincoln in Inghilterra. La piramide nella sua apparente semplicità geometrica è in realtà una struttura assai complessa anche al suo interno, dove si trovano tre camere: un sotterraneo alla base della piramide, la camera della Regina al centro e la Camera del re nel cuore della piramide. Gli ambienti sono per lo più vuoti, la tomba di Khufu non c'è, le sue donne furono sepolte altrove e anche le tante ricchezze che originariamente vi erano state stipate sono state saccheggiate nel corso dei secoli.

La piramide di Cheope ha sempre affascinato storici, artisti, letterati, archeologi e condottieri. Raccontate e descritte da Erodoto di Alicarnasso, da Diodoro Siculo, da Strabone da Amasea, da Plinio il Vecchio, dal viaggiatore arabo Abd al-Latif al-Baghdadi, è stata riscoperta nel XIV e nel Xv secolo, quando divenne una tappa fondamentale per i pellegrini in viaggio verso la Terra Santa, quando era ancora considerata un granaio. Fondamentale per la conoscenza di questo luogo mozzafiato ed esoterico fu l'arrivo in Egitto di Napoleone e delle sue truppe negli ultimi anni del Settecento: 150 tra filologi, cartografi, disegnatori giunti dalla Francia si dedicarono all'esplorazione, alla mappatura e alla descrizione di questo monumento, che ai loro occhi doveva sembrare ben più enorme di quanto già non sembra ai nostri occhi avvezzi alle cattedrali e ai grattacieli . Per molto tempo i matematici si ruppero la testa sulle proporzioni della piramide, ipotizzando che fosse una sorta di manuale in pietra delle scienze esatte. Uno dei tanti abbagli su un luogo che non smette di mozzarci il fiato.

mercoledì 16 maggio 2012

La scienza nascosta

È appena uscito il libro del dottor Roberto Volterri…



Oltre all’onnipresente e genialissimo Nikola Tesla, in questo libro  troverete qualche altro “spirito irriverente” – irriverente verso la   Conoscenza consolidata, universalmente accettata, accademica. Certamente è considerato  “irriverente” pensare che la Grande Piramide di Giza, anziché rappresentare – almeno per l’archeologia di stretta    osservanza – un gigantesco monumento che dovrebbe  ricordare le gesta di Cheope, di Chefren o di chissà chi, fosse in realtà una  mastodontica ”Pila a combustibile” Eppure un misconosciuto agronomo del nostro imprevedibile Bel Paese così ipotizza…E non è da considerarsi “scienziato pazzo” – nella più benevola accezione del termine! – chi ipotizza che con le “sottilissime     energie” la nostra mente sarebbe in grado di produrre, i misteriosi “crop circles”?  Ma l’universo delle “energie sottili” è vastissimo, quasi infinito. Così, nel libro incontrerete anche il dottor Reichenbach e il suo “OD” e il dottor Blondot per esaminare da vicino i suoi (molto) evanescenti “Raggi N”. Ma alcune scoperte scientifiche vanno nascoste e ostacolate. Su questa linea si inserisce la vicenda delle geniali e stranissime   teorie di quell’altro “scienziato pazzo” – il governo USA così lo  definì per… toglierselo poco elegantemente di torno – Wilhelm Reich con le sue “Camere Orgoniche” e i suoi strani “Cloud busters” in grado di agire sul tempo atmosferico!Nel libro si parlerà di laboratori dove altri “scienziati pazzi” studiano  la possibilità di vedere senza l’uso degli occhi, di generare   energie di incommensurabile potenza partendo…dal “nulla” e qualche altro divertente ed istruttivo girovagare tra i misteri della medicina antica, dell’esoterismo “diabolico”, dell’astrologia un po’ più “scientifica” e di  qualche criptico messaggio celato in un indecrittabile “quadrato magico”.