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sabato 29 ottobre 2022

Il lato oscuro del sapere classico

tratto da "il Giornale" del  29 settembre 2022

Premonizioni, interpretazione dei sogni e fantasmi al servizio degli dei

di Barbara Castiglioni

Nel sesto secolo a.C., il re della Lidia, Creso, aveva inviato dei messaggeri a sette oracoli, perché facessero nello stesso giorno e ad ognuno di loro l'identica domanda: «Cosa sta facendo oggi il re della Lidia?». Neanche i messaggeri conoscevano la risposta. Cinque degli oracoli fallirono la prova; il sesto sbagliò di poco, e fu molto apprezzato. Solo Delfi diede la risposta giusta: il re della Lidia stava cucinando; per l'esattezza, stava facendo bollire un agnello e una tartaruga in una pentola di rame. Questo è solo uno dei moltissimi aneddoti raccontati ed esaminati in Parapsicologia nel mondo antico da Eric Dodds, regius professor ad Oxford, studioso di Euripide e Platone e già autore de I Greci e l'irrazionale, il quale nel 1971 decide di pubblicare un fascinoso saggio sui fenomeni paranormali nell'antichità (Parapsicologia nel mondo antico, Mimesis, pagg. 200, euro 12, traduzione di Elio lo Cascio).

Dodds, che si definiva un «razionalista incurabile», riteneva Edgar Allan Poe il «responsabile» dei suoi interessi parapsicologici e sapeva bene che l'uomo è un bruto a cui la sofistica ha solo insegnato a giustificare, di fronte a sé stesso, la propria brutalità, e affiancava allo studio delle tematiche paranormali anche un'esperienza diretta: come esperimenti di ipnotismo e telapatia e sedute con dei medium, tra cui i celebri fratelli Schneider di Monaco. Nel saggio, Dodds racconta il lato oscuro del mondo antico: come alcuni episodi di trance della discussa e temuta Pizia che, secondo Plutarco, una volta cominciò a parlare con la voce roca e a gettarsi da una parte e dall'altra come posseduta da uno spirito maligno, per poi precipitarsi fuori dal santuario urlando, e morire pochi giorni dopo.

Una sezione di speciale importanza è occupata, naturalmente, dai sogni, che Democrito spiegava come «effetto della penetrazione, attraverso i pori del sognatore, delle immagini emesse da ogni sorta di oggetti e specialmente dalle persone viventi». I sogni, dice Plutarco, sono «gli oracoli più antichi»: e non a caso gli onirocriti, cioè gli interpreti di sogni per professione, facevano parte dell'establishment egiziano ed erano ritenuti così importanti che il re assiro Esarhaddon, nel VII secolo a.C., ne fece rapire alcuni per deportarli in Assiria; un po' come i Russi che, ricorda Dodds, nel 1945 rapirono gli scienziati tedeschi. Gli onirocriti esistevano anche Grecia, sia nel mondo omerico che nel quinto secolo. E gli Ateniesi tentavano di «stornare» con la preghiera o il sacrificio un sogno, nel caso fosse negativo: Teofrasto, nei Caratteri, ricorda che l'Uomo Superstizioso, ogni volta che sogna, corre dagli onirocriti per chiedere a quale dio sacrificare.

Ai sogni si affiancano però vari altri fenomeni: come lo scrying o «cristallomanzia», come la definivano i libri bizantini di magia, che consiste nel «guardare a lungo qualcosa di traslucido o rilucente per vedere immagini allucinatorie in movimento dentro l'oggetto stesso». Un metodo simile è quello di utilizzare come specchio un recipiente pieno d'acqua: come un ragazzo che, racconta Varrone, pare fosse riuscito a prevedere e descrivere in un poema di 160 versi il corso della futura guerra Mitridatica guardando nell'acqua un'immagine - o un fantasma - di Mercurio. O come la levitazione, che nell'antichità era attribuita ai saggi indiani, a Giamblico e persino a Gesù, ma poteva avere anche dei risvolti molto rischiosi: l'eretico montanista Teodoto, ad esempio, cadde per terra e morì; Simon Mago, invece, se la cavò con una gamba rotta.



sabato 11 maggio 2019

Fantasma laureato

In  collaborazione con Hesperya

tratto da: https://www.hesperya.net/2017/08/17/fantasma-laureato/

di Roberta Faliva

Lambiti dal quieto mare di Posillipo, a Napoli, si ergono i ruderi di una villa romana che fu di Veio Pollione e della quale rimangono ancora in piedi tre piani. La villa è chiamata Castello o Palazzo degli Spiriti, ma anche Villa di Virgilio: infatti il sommo poeta la predilesse e vi fu spesso ospite.

L’amore per questo luogo ha accompagnato Virgilio oltre la tomba: lo possono attestare i pescatori che nelle notti di luna nuova illuminano con le lampade lo specchio d’acqua antistante.

Mentre sono intenti nella pesca, la loro attenzione è richiamata da un suono melodioso proveniente dalla villa; poi una delle arcate si riempie di una luce velata, al centro della quale prende forma una figura dal capo cinto di alloro, che canta versi accompagnandosi con la cetra. Pescatori analfabeti hanno saputo riportare frammenti di questo canto recitati dal misterioso spirito: sono versi dell’Eneide.

sabato 4 maggio 2019

Ecco i dieci castelli più infestati ( e sono tutti in Europa)

tratto da Il Giornale del 24 ottobre 2018

La Torre di Londra, il Castello di Edimburgo e quello di Frankenstein a Darmstadt, e il Castello di Montebello in Italia sono considerati tra i dieci castelli più infestati e si trovano tutti in Europa

di Elisa Sartarelli

Sono molti i luoghi che si dice siano abitati da fantasmi. Tra storia, fantasia, leggenda e suggestione ci sono molti luoghi comunemente considerati infestati. Una bimba dai capelli azzurri, un animale che lascia odore di zolfo, la signora in verde e quella in rosso sono alcune delle presenze che nei secoli sono rimaste legate a luoghi specifici.


Il blog Musement ha segnalato i dieci castelli considerati più infestati al mondo, e si trovano tutti in Europa.

1 - La Torre di Londra
Centinaia di turisti visitano ogni giorno la Torre di Londra senza accorgersi di niente, eppure questa struttura risalente all’XI secolo, ex residenza reale e prigione, è considerata uno dei luoghi più infestati al mondo. Fu infatti luogo di torture e di morte. Tra i fantasmi più celebri si ricorda la seconda moglie di Enrico VIII, Anna Bolena, che in questa torre fu decapitata ma che girerebbe nei sotterranei con la testa ancora sul collo. Qualcuno invece avrebbe visto giocare in camicia da notte nei sotterranei i piccoli principi fratelli Edoardo V e Riccardo, misteriosamente scomparso nel 1483. E ci sarebbe anche chi ha sentito le loro risa. Si dice che fu lo zio Riccardo III a farli uccidere per favorire la propria ascesa al trono, come scrive Shakespeare nel celeberrimo “Riccardo III”.

2 - Il Castello di Houska in Repubblica Ceca
Il Castello di Housaka è un maniero risalente al XIII secolo che sorge a circa 50 chilometri da Praga. Fin qui nulla di strano, se non fosse stato costruito intorno alla “Porta dell’Inferno”, un pozzo che si crede sia senza fondo. Fu costruito per tenere lontani i demoni e mai realmente abitato, tranne quando i nazisti vi condussero i loro esperimenti. Si dice che ci volino intorno creature demoniache. Qualcuno avrebbe anche visto una donna vestita di bianco affacciarsi alla finestra. La domanda che tutti si pongono è: cosa c’è dentro il pozzo? Si racconta che un condannato a morte vi fu calato in cambio nella grazia. Dal fondo oscuro il poveretto cominciò a gridare, riemerse con i capelli bianche e morì dopo poco.

3 - Il Castello di Montebello in Italia
Il Castello di Montebello si trova a Montebello di Torriana, frazione del Comune di Poggio Torriana, in provincia di Rimini. Nel maniero visse una bambina albina di nome Guendolina. La particolarità dei suoi capelli chiarissimi l’aveva segnata in quell’epoca di superstizione e sua madre cominciò a tingerle i capelli, con il risultato che presero una colorazione celeste. La bimba fu allora soprannominata Azzurrina. Visto il suo particolare aspetto, non le era permesso di lasciare il castello. Un giorno, mentre giocava, la sua palla cadde nel seminterrato. La bimba andò a riprenderla ma non tornò più. Si crede che a farla uccidere fu suo padre. La data della sua morte è considerata il 21 giugno 1375. Ancora oggi nel castello si sentirebbe il pianto della bambina.

4 - Il Castello di Brissac in Francia
Uno dei famosi castelli della Loira è quello di Brissac, costruito nell’XI secolo. Quattro secoli dopo ebbe luogo tra le sue mura un duplice omicidio. Jacques de Breze sorprese la moglie Charlotte con il suo amante, Pierre de Lavergne. Accecato dall’ira e dalla gelosia, li uccise a coltellate. Si dice che presto dovette lasciare il maniero, perché i fantasmi dei due amanti continuavano a perseguitarlo con i loro gemiti. Lo spirito di Pierre non verrebbe più avvistato da molto, mentre una donna in verde, probabilmente Charlotte, risiederebbe stabilmente nel castello. Qualcuno l’avrebbe vista nella torre della cappella.

5 - Il Castello di Bran in Romania
Sui monti Carpazi sorge il Castello di Bran (XIII secolo). Lo scrittore Bram Stoker, nel suo celebre “Dracula”, fa vivere il protagonista in un castello che somiglierebbe proprio a questo. Viene quindi comunemente chiamato “Castello di Dracula”. Oggi questo maniero è un museo legato alla regina Maria, che lo abitò per ultima. Si racconta che alla sua morte le fu asportato il cuore, custodito in uno scrigno d’oro all’interno della cappella. La leggenda vuole che chiunque salga sulla torre più alta del castello in una notte di luna piena, sarà spinto di sotto dal fantasma della regina Maria.

6 - Il Castello di Edimburgo in Scozia
In una delle città più infestate del mondo sorge uno dei castelli più infestati, quello di Edimburgo. Proprio in questa sede si è svolta nel 2001 un’importante indagine sui fenomeni paranormali. Improvvisi cali di temperatura o la sensazione di essere strattonati sono comuni in questo luogo, dove sarebbero stati visti fantasmi dei prigionieri coloniali della guerra d’indipendenza americana e prigionieri francesi della Guerra dei Sette Anni, un pifferaio e un tamburino senza testa.

7 - Leap Castle in Irlanda
La Gran Bretagna è terra fertile per i castelli infestati. Nella lista anche il Leap Castle (XIII secolo) che fu costruito dal clan degli O’Bannon. Nel XV secolo cominciarono delle rivalità nella famiglia che sfociarono in un omicidio: un uomo uccise il fratello sacerdote proprio mentre celebrava la Messa nella cappella. I secoli successivi videro gente imprigionata, torturata e giustiziata al suo interno. Si dice che nel corso di una ristrutturazione siano state ritrovate numerose ossa in una prigione che aveva il pavimento fatto di aculei. Ci sono fantasmi noti anche in questo luogo. A cominciare da Emily, la giovane che nel 1600 si gettò dalla torre più alta del castello. Spesso sarebbe stato visto il suo fantasmi buttarsi di nuovo da quella stessa torre, scomparendo prima di raggiungere il suolo. Altre figure che sarebbero state viste sono una pecora con il muso in decomposizione che rilascia intorno odore di zolfo; un uomo dalla corporatura tozza, visto nella casa del sacerdote (distrutta nel 1922); e la cosiddetta signora in rosso, che apparirebbe tenendo alzato un pugnale.

8 - Il Castello di Moosham in Austria
La caccia alle streghe si svolse in Austria in maniera cruenta. Si ritiene che decine di migliaia di donne furono imprigionate, torturate e uccise in modi orribili nel Castello di Moosham, perché sospettate di stregoneria, dall’arcivescovo di Unternberg. Il Castello adesso è un museo e diversi visitatori avrebbero raccontato di aver sentito accanto a loro una presenza, di essersi sentiti toccare da presenze invisibili, e perfino di aver assistito a delle apparizioni.

9 - Il Castello di Frankenstein in Germania
I resti di un antico castello del XIII secolo potrebbero aver ispirato il celebre romanzo “Frankenstein” di Mary Shelley. Le rovine del maniero si trovano a Darmstadt. Il nome del castello avrebbe come origine l’antica tribù germanica “Frank”, termine unito alla parola “Stein”, che significa pietra. Nel periodo tra Natale e Capodanno si potrebbe vedere il fantasma di Johann Konrad Dippel. Medico e alchimista, pare fosse anche un ladro di cadaveri. Il suo obiettivo era quello di riportare in vita i morti, creando un elisir che donasse l’immortalità. Per farlo, utilizzava delle parti di cadaveri. Morì nel 1734 dopo aver bevuto una delle sue pozioni.

10 - Il Castello di Reszel in Polonia
All’interno del castello di Reszel, oggi un albergo, rimase rinchiusa per quattro anni Barbara Zdunk, considerata l’ultima persona giustiziata in Europa per stregoneria, che nel 1897 fu accusata anche di incendio doloso. La donna subì torture e sevizie, per essere infine bruciata sul rogo. Si pensa che durante la detenzione abbia avuto dei figli, dei quali si sono perse le tracce. Si dice che il suo spirito e quelli dei suoi figli si aggirino ancora nelle segrete del castello.

sabato 10 marzo 2018

Lo Spettro Visibile e i dispositivi Full Spectrum

In  collaborazione con Hesperya

tratto da: https://www.hesperya.net/il-ghost-hunting/lo-spettro-visibile/

di Roberta Faliva



Lo spettro visibile è quella parte dello spettro elettromagnetico che cade tra il rosso e il violetto, includendo tutti i colori percepibili dall’occhio umano. In fisica lo spettro elettromagnetico è l’insieme di tutte le possibili frequenze delle radiazioni elettromagnetiche che sono onde  caratterizzate da una lunghezza e da una frequenza. Poiché la lunghezza d’onda e la frequenza di una radiazione sono inversamente proporzionali, tanto minore sarà la lunghezza d’onda, tanto maggiore sarà la frequenza e quindi l’energia dell’onda a parità di ampiezza. Con la vista, noi esseri umani, riusciamo a percepire lunghezze d’onda comprese tra i 356 e i 700 nm (nanometri) a cui diamo il nome di luce visibile.
Lunghezze d’onda minori corrispondono ai raggi ultravioletti, ai raggi X ed ai raggi gamma che hanno tutti quindi frequenza maggiore della luce visibile e perciò maggiore energia.

Le radiazioni infrarosse, le microonde e le onde radio hanno invece lunghezze d’onda maggiore della luce e trasportano energia minore.
Come l’orecchio ha dei limiti nella percezione del suono, così anche l’occhio umano nella visione della luce. In entrambi i casi, vi sono limiti superiori e inferiori.
Le radiazione con una lunghezza d’onda inferiore a 0,4 µm è denominata luce ultravioletta. Questa zona scende fino a una lunghezza d’onda di circa 0,35 µm. Al di sotto di questa zona, si trova quella dei raggi X e si stende fino a una lunghezza d’onda di circa 0,006 µm. La parte inferiore dello spettro si compone di onde denominate raggi gamma. Questa zona si trova al di sotto della zona dei raggi X. Il campo di raggi gamma rappresenta il risultato della disintegrazione radioattiva.


Dalla parte dello spettro, dove la luce ha lunghezza d’onda maggiore, cioè oltre il rosso, si trova la zona denominata infrarossa. Quest’ultima va da 0,7 µm a 0,4 mm.
È interessante rilevare che solo una parte assai limitata dello spettro contiene radiazioni visibili all’occhio umano. Esso non può vedere la radiazione elettromagnetica oltre la zona violetta dello spettro e al di sotto della zona rossa. Lo spettro elettromagnetico si compone invece delle zone al di sopra e al di sotto di questi limiti, incluso il campo visibile.


Lo spettro visibile non contiene come si può pensare tutti i colori che l’occhio e il cervello possono distinguere: il marrone, il rosa, il magenta, per esempio, sono assenti, in quanto si ottengono dalla sovrapposizione di diverse lunghezze d’onda. Le lunghezze d’onda visibili occupano la cosiddetta “finestra ottica”, una regione dello spettro elettromagnetico che può attraversare indisturbata l’atmosfera della Terra. Strumento di straordinaria importanza è rappresentato quindi dal possedere un dispositivo Full Spectrum, apparecchio immancabile nei gruppi di Ghost Hunters. Una comune fotocamera o videocamera digitale hanno un sensore che permette di catturare solo lo spettro visibile della luce, fino a circa 750nm, ed il campo infrarosso è quindi bloccato dall’apposito filtro IR interno al dispositivo stesso. Senza questo particolare filtro è perciò consentito vedere uno spettro di luce più ampio. Proprio questa è la peculiarità della visione in Full Spectrum: la possibilità di riprendere tutto ciò che il nostro limitato occhio umano non può percepire.

sabato 18 febbraio 2017

Castello Quistini a Rovato [BS]

In  collaborazione con Hesperya

tratto da: https://www.hesperya.net/le-indagini/castello-quistini-rovato-bs/

Data: 09 Dicembre 2012

di Luca Maggini


Cenni Storici


I Porcellaga erano un’ antica famiglia originaria d’Iseo e aveva acquistato, oltre ad un titolo nobiliare di conti, anche molte possidenze a Rovato e Roncadelle. Il progetto di costruzione di un palazzo fortificato in campagna venne ideato da Ottaviano  insieme alla moglie Veronica come residenza sostitutiva a quella annessa nel castello di Rovato, dove precedentemente risiedevano. La datazione d’inizio dei lavori si colloca fra il 1570 e il 1580; questi ultimi volgeranno al termine dopo il 1600.
Dopo meno di mezzo secolo dalla costruzione, la nuova residenza dei Porcellaga mutò proprietà. Intorno al 1630 circa, infatti, il nuovo palazzo fortificato venne acquistato da Gerolamo Martino Roncalli, nobile di Bergamo e cittadino di Brescia. La famiglia Roncalli abitò nella sua nuova residenza fino agli inizi del 1700.
Dopo i Roncalli fu la volta della famiglia Quistini, che acquisì la proprietà del palazzo mantenendola fino al 1850: anno in cui gli eserciti guidati da Napoleone Bonaparte entrarono a Rovato e sottrassero alla famiglia Quistini la proprietà dell’edificio. Quando gli eserciti napoleonici commisero saccheggi d’ogni genere nel territorio rovatese, anche alla proprietà del palazzo toccò la stessa sorte. Essa, infatti, passò per innumerevoli mani, attraverso successioni ereditarie, determinando da subito la divisione netta dell’edificio in due metà. Tale divisione è stata mantenuta fino ad oggi: Palazzo Porcellaga attualmente è di proprietà delle famiglie Mazza e Natali.
E’ stato proprio grazie alla segnalazione della famiglia Mazza che la nostra Crew ha potuto svolgere l’indagine in questo affascinante luogo carico di storia e mistero. I proprietari del palazzo, dopo averci raccontato il passato dell’edificio, ci hanno spiegato le sensazioni anomale che talvolta hanno percepito tra quelle mura: sensazione di non essere da soli nel palazzo vuoto, di essere osservati e la visione di una figura femminile davanti a una finestra.


L’ indagine

La nostra indagine è iniziata nel tardo pomeriggio dopo aver svolto un sopralluogo e aver installato la nostra strumentazione.
Abbiamo posizionato le nostre telecamere di videosorveglianza ad infrarossi in quattro punti nel corpo centrale del palazzo: una nella grande sala del camino, una nella camera al piano superiore (un tempo alloggio della servitù), una in soffitta e una nel maestoso portico coperto da volte a crociera (luogo dove sono state percepite strane sensazioni). In ogni stanza sono state svolte sessioni di EVP e analisi di variazioni del campo elettromagnetico con strumenti di rilevazione EMF.
Successivamente abbiamo proseguito l’indagine in una struttura distaccata dal palazzo, anche questa dalla storia molto suggestiva e misteriosa. Esternamente edificio rustico che ricorda una cantina o una rimessa, internamente ci si sorprende ad ammirare un grande ambiente coperto da volte a crociera sostenute da pilastri in pregiata pietra di Sarnico. Elementi architettonici troppo eleganti per un semplice deposito, che fanno quindi supporre l’attribuzione di funzioni molto più importanti a questa struttura ma ad oggi ancora ignote. Proprio in questo luogo abbiamo riscontrato le anomalie più interessanti della nostra indagine. Mentre cercavamo un contatto con la possibile entità, fuori dall’edificio abbiamo sentito dei rumori di passi sui ciottoli ma una volta usciti a controllare abbiamo appurato che non c’era nessuno nei dintorni.
Una seconda anomalia si è verificata durante una sessione EVP quando alla domanda: “Sei una donna?” il nostro registratore, a pile cariche, si è spento improvvisamente.
Infine l’anomalia più impressionante si è verificata al piano superiore di questa struttura, adibita a soffitta. Qui vi era appesa ad una corda una tegola ed improvvisamente quest’ultima, durante una nostra serie di domande, ha iniziato a girare su sé stessa per poi fermarsi e riprendere il movimento ai successivi inviti. Durante quei momenti non abbiamo percepito nessun rumore anomalo ma ad indagine conclusa, analizzando le registrazioni, abbiamo identificato un interessantissimo EVP che non ha lasciato indifferenti noi membri della Crew. Alla domanda di Stefano: “Sei tu che hai mosso la tegola?” si sente chiaramente una voce, non identificabile con nessuna di nostra conoscenza, rispondere quello che noi abbiamo interpretato come un “Grazie a lei”.

https://soundcloud.com/hesperya/risposta-a-domanda-grazie-a

Ora la sola risposta amplificata ed ottimizzata per un migliore ascolto.

https://soundcloud.com/hesperya/risposta-a-domanda-elaborata

In un posto così affascinante, di sicuro Castello Quistini cela qualcosa di misterioso nella storia tra le sue antiche mura.

Qui di seguito vi proponiamo il video dell’ indagine.


mercoledì 19 ottobre 2016

Il castello di Tures e la stanza degli spettri

In collaborazione con Hesperya

tratto da: http://www.hesperya.net/2016/09/01/il-castello-di-tures-e-la-stanza-degli-spettri/

di Roberta Faliva

Il castello di Tures risale ai primi del XIII secolo e sorge in una posizione strategica che permetteva di controllare un attacco nemico e consentiva, ai signori del castello, di esigere un pagamento per il passaggio nelle loro terre.

All’interno del castello c’è una stanza degna di nota, la cosiddetta “Stanza degli Spettri”. Questo luogo deve il suo singolare nome alla leggenda di Margherita e alla sua triste sorte. Margherita von Taufers voleva sposarsi con un giovane di basso lignaggio, probabilmente il capitano delle guardie del castello. La cosa non fu apprezzata in famiglia e qualcuno, forse il padre stesso, ingaggiò un sicario per eliminare il futuro marito, che venne ucciso da una freccia il giorno delle nozze, proprio sull’altare. La leggenda vuole che Margherita disperata si rinchiuse nella sua camera dove pianse ininterrottamente per sette anni per poi gettarsi dalla finestra. Secondo alcuni racconti locali, in alcune particolari notti dell’anno è ancora possibile sentire lo spettro della giovane gemere e piangere.
Un fatto particolare è legato alla storia misteriosa di questo luogo: durante le riprese del film del 1972 di Ettore Scola, “La più bella serata della mia vita”, che si effettuarono nel castello, fu proprio Alberto Sordi a riferire di aver udito i gemiti e i lamenti di Margherita. In molti sostengono che il suo fantasma ancora si aggiri senza pace nelle sale del castello di Tures.

mercoledì 6 luglio 2016

Fantasma alla facoltà di scienze botaniche

In collaborazione con Hesperya

tratto da: http://www.hesperya.net/2016/05/12/fantasma-alla-facolt%C3%A0-di-scienze-botaniche/

 di Roberta Faliva

Alcune università si dice che siano state costruite su antichi luoghi di sepoltura; altre sono state, a quanto pare, le scene di tragici suicidi e morti inspiegabili. C’è poco da meravigliarsi, quindi, se molti campus universitari siano presumibilmente infestati.


Uno di questi è il Pennsylvania State University, in modo particolare la costruzione riservata al corso di Scienze Botaniche. La struttura, che risale al 1909, si dice essere infestata dal fantasma di Frances Atherton, la vedova dell'ex presidente dell'università George W. Atherton. Dopo la sua morte nel 1906, Atherton fu sepolto a lato del Schwab Auditorium, che si trova proprio di fronte all’edificio di Scienze Botaniche. Questo ha permesso alla vedova in lutto di guardare la tomba del marito dal luogo dove egli aveva lavorato con passione. La storia vuole che il suo spirito si affacci ancora e guardi verso la tomba da una finestra del primo piano.

giovedì 7 maggio 2015

La Termocamera e le Variazioni di Temperatura

In collaborazione con Hesperya

tratto da: http://www.hesperya.net/il-ghost-hunting/la-termocamera/


di Roberta Faliva

clicca per ingrandire.

La termo-camera è una particolare telecamera, sensibile alla radiazione infrarossa, capace di ottenere  immagini termografiche. A partire dalla radiazione rilevata si ottengono dunque delle mappe di temperatura delle superfici esposte spesso utilizzate a fini scientifici o anche militari. Questi strumenti consentono di misurare il valore di temperatura assoluto di ogni punto dell’immagine. L’immagine, infatti, è costruita su una matrice di un certo numero di pixel per un certo numero di righe. L’elettronica dello strumento “legge” velocemente il valore di energia immagazzinata da ogni singolo pixel e genera un’immagine, in bianco e nero o in falsi colori, dell’oggetto osservato.
Esistono numerose teorie che associano fenomeni paranormali a fenomeni termici, sottolineando come questi ultimi risultino sempre essere caratterizzati da un repentino abbassamento della temperatura nell’ambiente di indagine. Proprio perché il calore è energia, si può avvertire la diminuzione della temperatura poiché l’energia disponibile viene assorbita ed utilizzata dall’entità che fa manifestare il fenomeno paranormale stesso.
 


domenica 21 settembre 2014

Le Sorelle Fox

In collaborazione con Hesperya

tratto da http://www.hesperya.net/il-ghost-hunting/le-sorelle-fox/

 

La Nascita dello Spiritismo

di Roberta Faliva






Kate, Leah e Margaret Fox furono tre sorelle statunitensi che giocarono un ruolo fondamentale nella nascita e diffusione nei paesi anglosassoni del movimento spiritista.
Nel 1848 le due sorelle minori, Kate e Margaret, abitavano in una casa situata ad Hydesville, New York, insieme con i genitori. La casa aveva la fama di essere stregata e verso la fine di marzo di quell’anno la famiglia Fox iniziò ad essere spaventata da suoni, simili a colpi o al rumore di mobilio spostato, la cui origine sembrava essere inspiegabile.Secondo le dichiarazioni delle sorelle, durante la notte del 31 marzo, Kate avrebbe sfidato il presunto spirito autore dei rumori a ripetere lo schiocco delle sue dita, e dichiarò di averne avuto riscontro. Allora le sorelle gli avrebbero chiesto di battere tanti colpi quanti erano gli anni della loro età, e anche in questo caso, secondo loro, il presunto spirito avrebbe fatto quanto richiesto. Furono allora chiamati i vicini a testimoniare di quell’evento, e nei giorni successivi venne sviluppato una sorta di codice di comunicazione in cui i battiti era utilizzati per rispondere “sì” e “no” o per indicare precise lettere dell’alfabeto.
Kate e Margaret furono successivamente mandate nella vicina Rochester, Kate presso la sorella Leah e Margaret presso il fratello David, ma il fenomeno dei battiti le accompagnò nelle loro nuove dimore.

Le sorelle Fox divennero così presto famose e iniziarono a tenere sedute pubbliche a New York, suscitando l’interesse di scienziati e studiosi e molto presto la pratica fece il giro di tutti i più famosi salotti. C’era chi lo faceva per noia e chi per scopi di studio, infatti lo spiritismo cominciava ad essere considerato una vera e propria scienza.
In assenza dei “colpi”, per poter operare comodamente nei salotti vennero rispolverati antichi metodi di operatività psichica come quello del tavolino a tre gambe che diventerà in seguito noto come il “tavolino spiritico”. I colpi battuti dai piedi del tavolino si trovarono quindi ad essere adattati al codice di sequenza colpi-alfabeto inventato a suo tempo dalle sorelle Fox.
Era nato lo spiritismo.

domenica 27 aprile 2014

La casa infestata. Il Grande Mistero di Amherst

[ISBN 978-88-98776-00-9] Walter Hubbell, La casa infestata. Il Grande Mistero di
Amherst, Golem Libri, Roma 2013, pp. 104, € 12,00
(http://www.golemlibri.it/parapsicologia/la-casa-infestata/).


Amherst, Nuova Scozia, estate del 1878: degli strani fenomeni
iniziarono a verificarsi nel piccolo cottage in cui Daniel Teed, uomo onesto e rispettato da tutti, viveva insieme alla sua famiglia. Un'inquetante forza invisibile sembrava aver preso possesso della casa: oggetti grandi e piccoli venivano lanciati senza che nessuno li toccassse, misteriosi rumori risuonavano ad ogni ora del giorno e dellla notte, miniacciosi incendi si sviluppavano spontaneamente e gli stessi membri della famiglia, come nelle più sfrenate leggende della stregoneria medievale, venivano fatti oggetto di veri e propri assalti fisici...
Fenomeni talmente strani che, di lì a poco, in paese non si parlò d’altro. Cosa fu a suscitare lo stupore e la meraviglia degli abitanti di Amherst? Che cos’era il “Grande Mistero” su cui tutti si interrogavano? Per la prima volta in italiano lo storico resoconto, scritto da un testimone diretto e corredato da numerosi documenti di convalida, di uno dei più bizzarri casi di poltergeist mai apparsi nella letteratura parapsicologica.


[L'autore] Nato da una famiglia di avvocati della Pennsylvania, Walter Hubbell (1851-1932) fu un attore fin da giovane. Fu durante una trasferta teatrale nel 1879 che ebbe modo di far visita alla celebre “casa infestata” di Amherst, in Nuova Scozia, e di conoscere Esther Cox, la ragazza intorno alla quale si incentravano i misteriosi fenomeni. La passione per le tematiche
occulte lo accompagnò per tutta la vita. Pur critico verso i dogmi e le pratiche dello Spiritismo allora in voga, ne recepì i presupposti teorici elaborando una personale visione metafisica.









domenica 9 marzo 2014

Fantasmi. Storie vere di Hereward Carrington

[ISBN 978-88-98776-01-6] Hereward Carrington, Fantasmi. Storie vere, Golem
Libri, Roma 2013, pp. 171, € 15,00.

http://www.golemlibri.it/parapsicologia/fantasmi-storie-vere/


Storie di fantasmi e case infestate si tramandano da secoli nelle tradizioni popolari e nelle letterature di ogni paese. L’idea che sulla terra aleggino presenze invisibili capaci di manifestarsi ad ignari testimoni umani, e che tali presenze siano in qualche modo legate alla dimensione sconosciuta dell’oltretomba, è estremamente antica ed ha forse accompagnato gli esseri umani fin dagli albori della loro storia. Ma esistono davvero i
fantasmi? Esistono “storie vere” di fantasmi? In questo volume Carrington – noto ed apprezzato ricercatore psichico – presenta alcuni dei più suggestivi casi di apparizioni e di infestazioni di cui si abbia notizia. Facendo ampio ricorso alle testimonianze originali e ai resoconti pubblicati su libri e riviste, l’autore descrive episodi inquietanti e spesso importantissimi, su cui gli studiosi si sono interrogati e continuano ad interrogarsi: il fantasma di Hampton Court, l’infestazione di Ballechin House e di Willington Mill, il Grande Mistero di Amherst… Nell’ampia carrellata di fatti raccolti e commentati da Carrington, anche i lettori più scettici troveranno diversi spunti di riflessione. In appendice il caso degli Angeli di Mons.


Hereward Carrington (1880-1958) è stato uno dei più noti ricercatori e divulgatori in ambito parapsicologico. Scrittore assai prolifico, divenne ben presto membro della Society for Psychical Research e, a partire dal 1905, della American Society for Psychical Research.
Indagò soprattutto i fenomeni delle sedute spiritiche, studiando medium celebri come Mina “Margery” Crandon, Eileen Garrett e l’italiana Eusapia Palladino. Tra le sue opere principali ricordiamo: The Physical Phenomena of Spiritualism (1907), The Coming Science (1908), Personal Experiences in Spiritualism (1918), Psychical Phenomena and the War (1918) e The Projection of the Astral Body (1929).

domenica 16 febbraio 2014

Golem Libri, nuova casa editrice specializzata in parapsicologia, ufologia e soprannaturale

FANTASMI: DUE NUOVI TITOLI DELLA NEONATA GOLEM LIBRI

La neonata Golem Libri pubblica due importanti opere su fantasmi, poltergeist e case infestate.
Fantasmi. Storie vere, di Hereward Carrington, e La casa infestata. Il Grande Mistero di
Amherst, di Walter Hubbell: due classici della ricerca psichica finora inediti in Italia.





Esordisce con due libri – Fantasmi. Storie vere, di Hereward Carrington, e La casa infestata.
Il Grande Mistero di Amherst, di Walter Hubbell – dedicati rispettivamente ai fantasmi e al
poltergeist, la casa editrice Golem Libri, che con la sua produzione intende proporsi come
punto di riferimento per chiunque sia interessato a temi "di confine" come parapsicologia,
ufologia e storia delle credenze sul soprannaturale.
Fantasmi, spettri e case infestate sono argomenti che, pur senza essere mai del tutto passati
di moda, sono di recente tornati particolarmente in voga, sia tra i semplici appassionati che
tra i cultori di parapsicologia. Non molto, però, è stato fatto in ambito editoriale per
rispondere a questa nuova ondata di interesse con produzioni di qualità che affrontassero la
questione in maniera divulgativa ma autorevole. Il testo di Carrington e quello di Hubbell
offrono invece, tanto al curioso che al ricercatore, un contributo di indubbio valore
documentale ed interpretativo. Si tratta di due opere – notissime in ambito internazionale ma
che finora erano rimaste inedite in Italia – che con stile semplice e godibile introducono il
lettore alla questione della reale esistenza di due misteriosi ed inquietanti fenomeni (assai
simili tra loro ma con caratteristiche specifiche diverse): l'infestazione e il poltergeist.
Il testo di Carrington lo fa presentando una ricca mole di testimonianze originali di persone
che sostengono di aver avuto a che fare con apparizioni di defunti e con luoghi funestati da
presenze invisibili, mentre il libro di Hubbell ricostruisce, dall'interno e, per così dire, "in
presa diretta", l'evoluzione, sempre più incredibile e drammatica, di un unico caso: quello
della giovane Esther Cox e delle spaventose manifestazioni che per oltre un anno sconvolsero
la quiete della piccola casa di Amherst in cui viveva insieme agli altri membri della sua
famiglia. Due prospettive diverse, quindi, ma che insieme si integrano fornendo un quadro
d'insieme completo e approfondito che non mancherà di appassionare e di stimolare ulteriori
interrogativi.

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