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sabato 1 maggio 2021

Tra sette segrete ed esoterismo: il volto nascosto di Hitler

tratto da "Il Giornale" del 4 gennaio 2021

Dietro all'ascesa al potere del Führer importanti movimenti esoterici. E anche autori insospettabili...

di Matteo Carnieletto

Nel 1792 la Rivoluzione francese ha raggiunto il suo culmine. In Europa sta nascendo un nuovo ordine e l'ancien regime sembra ormai un lontano ricordo. Sono, quelli, anni strani. Non solo per la politica ma anche per l'arte. Proprio in quel periodo, infatti, l'artista spagnolo Francisco Goya viene colpito da una strana malattia, "la cui natura però ci è ignota", scrive lo storico dell'arte Hans Sedlmayr ne La perdita del centro (Borla, 1967). Non è l'unico, però. "Siamo nei decenni" - prosegue l'autore austriaco - "in cui molti artisti vengono posseduti da forze demoniache". Goya è costretto a stare a letto per quasi un anno, paralizzato e continuamente tormentato da disturbi visivi. Uscito da questo inferno, dipingerà i "Sogni". I volti dei suoi personaggi si deformano. Non sono più uomini, ma demoni. "Nelle visioni dei 'Sogni' e dei 'Proverbi' compaiono tutte le deviazioni dell'elemento umano e gli attentati all'uomo e alla sua dignità; dèmoni in forme umane e, accanto ad essi, dèmoni allucinati di ogni specie: mostri, spettri, streghe, giganti, animali, lemuri, vampiri", nota Sedlmayr.

È proprio in quegli anni che riemergono incubi e teorie che si pensava fossero terminati nel Rinascimento e che, come nota James Webb ne Il sistema occulto (Iduna, 2019), ritornano alla luce e hanno il loro culmine nel periodo che va dalla sconfitta di Napoleone (1815) al 1848. Per Webb sono infatti tre le grandi "esplosioni di irrazionalità" nella storia dell'uomo: "'La crisi 'dell'anno zero', che denota il periodo sia precedente che successivo alla nascita di Cristo, quando un'ondata di speculazione magica sovrastò le conquiste del razionalismo greco", quella "del 'Rinascimento e della Riforma' e si riferisce al riemergere dell'irrazionale dopo il collasso della sintesi medievale" e, infine, quella che emerge tra il XIX e il XX secolo.

Ed è proprio seguendo queste crisi, che Giorgio Galli ha investigato le radici occulte del nazismo. In Hitler e l'esoterismo (Oaks editrice), il celebre politologo da poco scomparso sostiene infatti che l'esoterismo del Führer "comprende elementi molto anteriori al cristianesimo, quali la stessa dottrina occulta del Terzo regno, anticipazione del Terzo Reich".

L'esoterismo dei circoli che formeranno Hitler si forma infatti con "Clemente Alessandrino il quale, negli Stromati, propone una lettura criptica dei Vangeli che, attraverso il misticismo e le mistiche (come Margherita Porete), giunge alla Società Thule. (...) Qui si formano, appunto, in questa cultura esoterica, gli ufficiali aristocratici che, attorno e con la guida di Von Stauffenberg, prima aiutano Hitler a giungere al potere e poi cercano di eliminarlo (luglio 1944) quando la 'sua' guerra sta portando alla rovina il loro Terzo Regno (Terzo Reich), pensato millenario, che sperano di salvare mediante un'intesa con loro omologhi (aristocratici esoteristi) vicini alla Corte inglese coi quali Hess aveva cercato di prendere contatto sin da maggio 1941".

Nella prefazione a libro di Lord Beaverbrook, Un nazista sul trono d'Inghilterra (Oaks editrice), Galli nota infatti che molto probabilmente Edoardo VIII, il sovrano britannico affascinato dal Führer, potesse "essere il punto di riferimento di circoli della tradizione esoterica collegati a quelli del Terzo Reich (Wally Simpson era un'esperta di magia sessuale, 'magia rossa', e un rapporto dei servizi segreti inglesi informava che Edoardo seguiva una terapia con Alexander Cannon, occultista ed esperto di magia nera". La rete esoterica che aveva sostenuto Hitler (per poi scaricarlo) era infatti molto più ampia di quanto si potesse pensare e superava i confini nazionali.

L'Operazione Valchiria, ovvero il tentativo del 20 luglio del 1944 per eliminare Hitler e avviare un colpo di Stato in grado di salvare la Germania, "ha pieno successo (con l'arresto del vertice delle SS) solo a Parigi, ove sono contemporaneamente presenti Gurdjieff, Pauwels, Jünger (tra gli ispiratori del complotto) e i collaboratori di Rosenberg". Tutti e quattro sono importanti esoteristi. Gurdjieff, nota Galli, "è un autentico maestro dell'esoterico, e non un ciarlatano, ma opera nella nascente società dello spettacolo"; Pauwels scrive, "da un punto di vista occulto", Il mattino dei maghi in cui sostiene che Hitler fosse mosso da idee "eccentricamente mistiche e cosmologiche"; Jünger scriverà Le scogliere di marmo per cercare di evitare la guerra con la Gran Bretagna; Rosemberg non solo è uno dei motori del nazionalsocialismo, ma anche uno dei sostenitori del "'partito esoterico della pace, quel settore del vertice nazionalsocialista che voleva evitare la guerra, perché la temeva su due fronti".

All'interno del Reich, dunque, non era solo Hitler a muovere i fili. Il Führer, però, sentiva di essere guidato da un destino superiore. Aveva la certezza di rispondere a un ordine più alto, dove magia e occultismo si mescolavano. Per creare uno dei più grandi demoni del XX secolo.

mercoledì 4 luglio 2018

Svastica e rabdomanti: ecco le armi occulte utilizzate dal Terzo Reich

tratto da "Il Giornale" del 23/01/2018

Un saggio di Kurlander approfondisce il rapporto tra nazionalsocialismo ed esoterismo

di Luca Gallesi

È ancora talmente incomprensibile l'enorme successo di un caporale boemo diventato dal nulla il Führer indiscusso del popolo tedesco, che, soprattutto a livello di cultura popolare, l'intervento di forze soprannaturali sembra essere l'unica spiegazione possibile.
Quello del «nazi-occultismo» è, infatti, un tema molto apprezzato dalla cultura pop, come dimostrano gli innumerevoli fumetti, produzioni televisive, film e videogiochi dove i malvagi seguaci di Hitler provano a conquistare il mondo, resuscitando il Reich immortale grazie a scellerati patti infernali o ad antichi sortilegi.

Ad esempio, nei fumetti, e nel film del 2011 Captain America. Il primo Vendicatore, il celebre eroe Marvel combatte contro la Hydra, una società segreta legata al regime hitleriano, e al filone del «nazismo esoterico» si richiamano anche videogiochi molto popolari come Wolfenstein, per non parlare, poi, del cinema, dove esiste un vero e proprio filone di pellicole in cui il Terzo Reich attinge alle forze demoniache, come nei Predatori dell'Arca Perduta o addirittura risorge grazie a zombie-SS, come accade nell'esilarante horror-comedy Dead Snow.
L'attrazione per tali argomenti ha, però, anche dei fondamenti storici precisi e innegabili, come dimostra uno studio scientifico dedicato all'argomento appena pubblicato da Mondadori: I mostri di Hitler. La storia soprannaturale del Terzo Reich, di Erich Kurlander (pagg. 612, euro 30, traduzione di Chiara Rizzo e Roberto Serrai). L'autore, professore di storia alla Stetson University, ha già dedicato due libri alla storia della Germania tra le due guerre, è relativamente giovane (1973), e riesce quindi più facilmente a non cadere negli stereotipi e nei luoghi comuni frequenti quando si tratta di temi delicati. Consapevole di muoversi su un terreno sdrucciolevole, dove è facile prendere lucciole per lanterne (magiche) o confondere realtà e propaganda, Kurlander sviluppa le sue tesi motivandole e fornendo al lettore appassionato di storia validi motivi e nuove informazioni sulla Germania hitleriana, il cui apparato di potere era disposto ad utilizzare qualsiasi strumento e a sfruttare ogni scuola di pensiero, pur di ampliare e consolidare il proprio consenso, argomento finora trascurato dalla ricchissima bibliografia sull'occultismo nazionalsocialista, esaurientemente analizzata e criticata da Kurlander.

Dopo l'exploit per lo più divulgativo degli anni Sessanta e Settanta, inaugurato dal celebre Il mattino dei maghi di L. Pauwels e J. Bergier, che definirono il Terzo Reich come: «Renè Guenon più le Panzer Divisionen», seguì, tra gli anni Novanta e il primo decennio del nuovo secolo un'ondata di saggistica che inseriva l'esoterismo nazionalsocialista nel revival occultistico fiorito a cavallo tra Otto e Novecento. Fu quindi il momento di studi, soprattutto angloamericani, che minimizzavano l'influsso della tradizione ermetica sul regime hitleriano, mentre da noi, invece, lo studioso di scienze politiche Giorgio Galli apriva un filone di studi storici dedicati alla profonda influenza che la cultura esoterica ebbe tanto nella formazione culturale del Führer quanto nella gran parte dell'élite che prese il potere in Germania nel 1933, tesi ripresa e sviluppata ne I mostri di Hitler, con una peculiarità evidente sin dal sottotitolo, ovvero l'attenzione al soprannaturale invece che all'occulto o alla magia.

Nella dimensione «occulta», infatti, non possono rientrare molti argomenti analizzati nel saggio, come le cosiddette «scienze di confine» come la radiestesia, l'antroposofia, l'agricoltura biodinamica, l'ariosofia e la teoria del ghiaccio cosmico, molto apprezzati dal regime, che finanziò la ricerca di tecnologie miracolose e lo studio del folclore, e organizzò missioni esplorative in tutto il mondo. Curiosissimo, ad esempio, il capitolo dedicato agli esperimenti di radiestesia del Pendulum-Institut della Marina militare tedesca, il cui obiettivo era «individuare la posizione dei convogli nemici in mare attraverso pendoli e altri dispositivi soprannaturali», affinché gli U-Boot potessero silurarli. L'Istituto impiegò un vasto gruppo di studiosi dell'occulto che usavano tecniche diverse, con i rabdomanti che venivano costretti per tutto il giorno a stare sulle carte nautiche con le braccia stese e il pendolino in mano.

Altrettanto singolare è la ricostruzione dell'«Operazione Marte», ovvero il lavoro di intelligence che, nell'estate 1943, permise ai tedeschi di localizzare la prigione di Mussolini a Campo Imperatore, dove fu liberato dalla spettacolare missione di Otto Skorzeny. Ebbene, verso la fine di luglio circa quaranta astrologhi e occultisti, alcuni tratti addirittura dai campi di concentramento, vennero ospitati, per trovare il Duce, a Wannsee, nel quartiere generale della polizia criminale, dove, alla fine, sembra che riuscirono a localizzare un punto sui monti dell'Abruzzo.

Le conclusioni di Kurlander offrono, quindi, un apprezzabile contributo alla riflessione sul ruolo dell'immaginario collettivo, ovvero di una realtà importante che, però, né le statistiche sociali né le previsioni economiche prendono in seria considerazione. «Non tutti i tedeschi che condividevano elementi dell'immaginario soprannaturale proposto dal Partito nazionalsocialista erano imperialisti o razzisti, ma questo è esattamente il motivo per cui lo sfruttamento nazionalsocialista dell'immaginario soprannaturale fu tanto efficace nell'attrarre e conservare il sostegno di una parte così ampia e trasversale della popolazione tedesca». E, vinta la Germania, come ammoniva Jung, altre nazioni sarebbero diventate vittime della possessione se «avessero dimenticato il pericolo di cadere anch'esse, altrettanto improvvisamente, prede delle potenze demoniache. Ogni uomo che smarrisce la sua ombra, ogni nazione che si sente moralmente superiore, è la loro preda, e questa tendenza generale a lasciarsi suggestionare svolge un ruolo enorme nell'America di oggi». Parole scritte più di settant'anni fa, che oggi risuonano sinistramente attuali.