Tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 9 agosto
2003
La scoperta di 270 urne funerarie di ceramica nel centro di
Manus, in Brasile, conferma l’ipotesi dell’esistenza di una cultura organizzata
e complessa in Amazzonia già 2500 anni fa. Le urne sono state scoperte nei
giorni scorsi da operai che lavoravano in una centralissima piazza della
capitale dell’Amazzonia brasiliana. Sotto uno strato di terra nera di origine
organica, presente in quasi tutti i siti funerari della regione, sono state
rinvenute le ceramiche, alcune delle quali in eccellente stato di conservazione,
a circa due metri di profondità. Le urne sono alte circa un metro, con un
diametro di 90 centimetri, e contengono le ossa di una o due persone. Secondo le
prime stime, le urne risalgono ad un periodo intorno al 500 avanti Cristo. Le
ceramiche analoghe più antiche scoperte finora risalivano a 1.300 anni fa,
mentre l’oggetto umano più antico rinvenuto è una punta di freccia di pietra
vecchia di 7.700 anni. Negli anni ’60, l’archeologo tedesco Peter Hilbert, aveva
già formulato l’ipotesi dell’esistenza di una "civiltà amazzonica" di un certo
livello culturale e tecnologico, ma non era stato preso sul serio.
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