Un altro aspetto della cerca di Perceval è la ricerca delle
proprie origini, un tema non in primo piano, ma presente nel racconto di
Chrétien de Troyes. All’inizio del racconto troviamo l’eroe adolescente recluso
nella Guasta Foresta dalla madre che vuole evitare di perderlo, come successo
al marito e agli altri figli morti in battaglia perché cavalieri. La madre
tiene il giovane all’oscuro del mondo per evitare che sia tentato dalla vita
cavalleresca e perciò Perceval è all’oscuro delle proprie origini ignorando che
padre e fratelli erano cavalieri. Addirittura il giovane ignora il
proprio nome. Gli rivelerà il nome e le sue origini una sua cugina che incontrerà
dopo il fallimento della prova nel Castello del Graal. Gli svelerà anche che il
Re Pescatore è suo zio da parte di madre. Infine incontrerà un’eremita che
completerà la sua formazione spirituale che si rivelerà essere un altro zio
sempre da parte di madre. La ricerca del Graal permette a Perceval di scoprire
le proprie origini e il proprio lignaggio e di poter succedere al trono del Re
Pescatore. Lo Zio Eremita è un maestro per il giovane e il ritrovare la propria
famiglia è anche un ritrovare i membri di una catena iniziatica a cui
riallacciarsi. In questo senso Perceval è un predestinato o meglio ha le
qualificazioni necessarie per essere iniziato, perché se non fosse partito
dalla Guasta Foresta e affrontato le mille prove non sarebbe stato pronto ha
ricevere gli insegnamenti dallo Zio Eremita e ovviamente non lo avrebbe neanche
trovato.
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