di Vito Foschi
Il Risveglio della Forza è il settimo capitolo della saga
di Guerra Stellari, che come ben esplicitato già nel titolo, racconta di come
torna a rivivere l’ordine dei cavalieri Jedi dopo un periodo di eclissi. La
saga, come abbastanza noto, più che essere un’opera di fantascienza è
tributaria dello studio “L’eroe dai
mille volti” di Joseph Campbell sul mito dell’eroe, da cui George Lucas ha
attinto per la sceneggiatura. Lo stesso studioso ha poi collaborato alla sceneggiatura.
Da ciò le molte similitudini, per esempio, con i miti arturiani, dall’ordine
dei cavalieri, alle spade, alla tavola rotonda dove si riunisce il consiglio
dei Jedi. Se si pensa quanto risulta anacronistica la spada, per quanto laser,
in un futuro con delle armi capaci di annichilire un intero pianeta: eppure è l’arma
principale dei cavalieri Jedi e delle loro nemesi. Spada che come per i
cavalieri medievali passa di padre in figlio. Lo stesso Han Solo, contrabbandiere
e giocatore d’azzardo ricorda un po’ i cavalieri erranti in cerca di avventure.
Per quanto sia un delinquente, stranamente si trova a combattere sempre dalla
parte giusta; ha un fido scudiero, Chewbecca, e un’adeguata cavalcatura, il
Millenium Falcon.
Il Risveglio della Forza è interessante sotto un
particolare punto di vista. L’ordine dello Jedi è sciolto e Luke Skywalker, l’ultimo
maestro, è scomparso: in altri termini una società iniziatica non esiste più
interrompendo una catena iniziatica. Potrebbe sembrare l’attuale situazione
occidentale, in cui non è ben chiaro cosa sia arrivato intatto tramite una
trasmissione regolare nelle moderne società iniziatiche.
Nel film, quello ben vivo è il lato oscuro della Forza
con il suo Primo Ordine fatto di maestri ed allievi. Anche qui sembrerebbe una
situazione in cui la catena iniziatica, per quanto volta al male, si sia
interrotta con la morte dell’Imperatore nel sesto film della saga. Interessante
che Kylo Ren, fra i protagonisti principale del film e adepto del lato oscuro,
conserva come una reliquia il teschio con il relativo casco di Dart Fener, suo
nonno materno e anch’egli seguace del male per quanto alla fine della sua vita
si redime. Non solo, Kylo Ren, per quanto non ne abbia bisogno indossa un casco
che richiama quello di Dart Fener. Questi particolari tendono a creare un
legame con il predecessore e servono in qualche modo a mantenere un legame con
il passato e a preservare la catena iniziatica. L’indossare il casco è solo un
aspetto superficiale, visivo, ma contribuisce a rendere visibile il legame. Il
teschio custodito privatamente da Kylo Ren è un legame più forte, fisico e
metafisico con il passato.
In questa situazione di sconforto c’è ancora chi crede
nella possibilità di ripristinare l’ordine dello Jedi ritrovando l’ultimo
maestro scomparso. Leila Organa, generale della Resistenza, ne è convinta.
Leila è sorella di Luke e anche se in forma limitata partecipe del potere della
Forza. La sua non è solo una convinzione: sa per certo che il fratello è vivo.
Infatti, grazie ai suoi poteri, quando muore Han Solo lo percepisce
immediatamente. Parte interessante della storia sono le modalità di rinascita
dell’ordine dei cavalieri Jedi. Da una parte c’è sicuramente la ricerca attiva
ma infruttuosa del maestro scomparso, dall’altra parte c’è la rinascita
“spontanea” dell’ordine.
Su un pianeta desertico una ragazza orfana, Rey,
sopravvive recuperando rottami. Di notte spesso sogna un’isola in mezzo
all’oceano. Dopo una serie di eventi fortuiti, tipici dei film d’avventura,
capita nella taverna di Maz Kanata, curiosa aliena di almeno mille anni. È qui,
in un luogo mondano, avviene il risveglio della Forza e di conseguenza
dell’Ordine Jedi. “Casualmente” il nome Rey ricorda molto la parola inglese
ray, raggio in italiano. La ragazza stabilisce subito un buon rapporto con Han
Solo dimostrando insospettabili capacità tecniche di pilota non indifferenti.
Nella taverna la ragazza sente un irresistibile richiamo che la spinge nei
sotterranei dell’edificio. Qui trova un baule al cui interno trova una spada
laser. La tocca e riceve la visione degli eventi che hanno coinvolti i
precedenti proprietari dell’arma. La donna è predestinata perché possiede la Forza allo stato latente, ma
ha bisogno dell’oggetto fisico della spada per risvegliarsi e risvegliare
l’ordine iniziatico scomparso. Questo è l’evento interessante del film, perché
ci consegna una possibile modalità di risveglio di una catena iniziatica
interrotta. Anche senza una continuità da maestro ad allievo, è possibile che
individui particolarmente qualificati possano risvegliare ciò che dorme e
riallacciare la catena iniziatica. Oltre alle qualificazioni è necessario un
qualche forma di lascito; nel caso del film la spada laser appartenuta a Luke
Skywalker e prima ancora al padre Anakin. Il contatto con i precedenti maestri
crea una particolare aurea che Rey, particolarmente qualificata riesce a
percepire. Dopo l’iniziale rifiuto, la ragazza diventa sempre più consapevole
dei suoi poteri, che impara ad usare per sfuggire dalla prigionia in cui l’ha
costretta Kyle Ren. L’adepto del male viene addirittura sconfitto in uno
scontro mentale dalla giovane inesperta.
Alla fine del film viene scoperta l’ubicazione di Luke
che è proprio un’isola deserta in mezzo all’oceano, l’isola del sogno
ricorrente di Rey. In questo modo la catena iniziatica è in realtà mai
interrotta, perché la giovane donna può ricevere gli insegnamenti direttamente
dal maestro. Il vecchio Luke è una sorta di maestro superiore sconosciuto che
come nei vari miti compare per donare i suoi insegnamenti.
L’interesse maggiore, credo, sia nella possibilità che un
individuo particolarmente qualificato tramite una qualche forma di lascito, un
oggetto, un libro, dei rituali, possa riattivare una catena iniziatica
interrotta. Rey riesce ad usare i suoi poteri e a sconfiggere Kyle Ren ben
prima di incontrare il suo maestro. Potrebbe essere che Luke dal suo rifugio
sull’isola abbia praticato una sorta di richiamo verso la donna, ma in ogni caso
resta l’evidenza che il richiamo si materializza tramite l’oggetto spada ed è
sentito solo da uno specifico individuo.
Non conosco direttamente la situazione degli ordini
iniziatici occidentali, però un film profano come il Risveglio della Forza
regala la speranza che anche in una situazione disastrosa è possibile
riattivare un ordine iniziatico.
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