di
Vito Foschi
Sabato
scorso guardavo Unexplained Files su Deejay Tv e fra i vari argomenti è
capitato anche quello di un Ufo avvistato da un pilota militare; ciò mi ha
fatto nascere una riflessione sui testimoni di casi cosiddetti inspiegabili. I
testimoni singoli a volte vengono accusati di essere solo persone in cerca di
notorietà o attenzione, mentre nel caso di una pluralità di testimoni si parla
di isteria collettiva.
Indubbiamente
esistono episodi di vere e proprie truffe o di persone disturbate o in cerca
del famoso quarto d’ora di notorietà, però in altri non si capisce perché una
persona dovrebbe inventarsi una storia incredibile e poi andarla a raccontare
in giro. Facendo un lavoro da impiegato con annesso capoufficio, sono in
qualche modo vincolato ad una certa disciplina e a vincoli “sociali”. Ciò
accade in un normale luogo di lavoro e si immagina che in ambienti come quelli
militari, medici o professionali in cui conta gerarchia e reputazione la
situazione sia ancora più rigida. Andreste da un medico che va in giro a
raccontare che vede gli Ufo? O un militare potrebbe continuare a fare carriera
se va in tv a dire che vede i fantasmi? In breve, è un po’ difficile credere
che tutti i testimoni di casi inspiegabili non siano credibili e lo facciano
solo per notorietà. Tranne chi può ricavarci una professione, non pare che ci
siano tutti questi vantaggi ad andare in tv a dire di essere testimoni di casi
inspiegabili, specialmente per alcune persone. Si immagini un piccolo paese di
provincia dove si conoscono tutti, quanto una persona possa venire etichettata
negativamente, se denuncia di essere stato testimone di un qualche fenomeno
inspiegabile. Certo, un individuo può fraintendere ciò che ha visto, ma non si
può sempre dubitare della buona fede.
L’altra
questione è l’isteria collettiva. Sicuramente un singolo immerso in una folla è
soggetto alle influenze del gruppo, ma sembra difficile credere che queste
influenze possano arrivare al punto che una persona possa vedere cose che non
esistono. Questo dubbio viene ampliato dalla presenza di individui eterogenei e
persino scettici come capitato a Fatima con il fenomeno del sole ballerino. Una
folla omogenea è diversa da una eterogenea. Provo a spiegare. Una folla di
tifosi è legata dall’interesse per quel particolare sport e per la propria
squadra, e sicuramente un singolo in tale circostanze può subire una forte
influenza. Diverso pare il caso di un gruppo di persone che per accidente
assiste ad un fenomeno inspiegabile, o come nei fatti di Fatima quando si
radunano sia chi vuole credere e sia chi sta lì proprio per smentire il
fenomeno. Indubbiamente un gruppo di credenti che vuole vedere un miracolo può
essere soggetto ad una influenza, ma risulta difficile credere che un semplice
curioso venga così influenzato da vedere ciò che vedono gli altri.
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