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mercoledì 25 maggio 2022

Ufology yes atterrà a Pomezia nel Pianeta D il 5 e 6 giugno 2022 un Evento da non perdere

di Redazione

"Il Sito del Mistero” ormai da anni nelle sue pagine illustra l’opera della ormai nota ufologa Francesca Bittarello con le sue ricerche di confine di livello internazionale confluiti in due libri best seller “UFO GLI ARCHIVI INEDITI” e “UFO GLI ARCHIVI INEDITI 2” e dei suoi prestigiosi e originali eventi frutto di una attenta opera di una manager di rilievo.

Come non parlare qui del suo prossimo evento il "Salone del Mistero e Ufologia – UFOLOGY YES - " organizzato in grande stile in una nuova Location di oltre 1000 mq alle porte di Roma, a Pomezia denominata nemmeno a farlo apposta PIANETA D; l’evento è un contenitore di veramente tante realtà anche molto diverse legate al Mistero e Ufologia e alle scienze non canoniche, ma ne va da sé che una Fiera è qualcosa di per sé di unico e la perizia dell’organizzatrice garantisce sempre e ovunque di creare quel mix  di emozioni, conoscenze e efficienza che creano, perché no, quel tocco di magia che rende l’evento un qualcosa di unico.

Leggendo le notizie in breaking che vengono rilasciate dal sito ufficiale dell’evento UFOLOGY YES www.ufologyyes.com sembrerebbe che l’organizzatrice è riuscita a creare quel mix giusto di equilibrio tra area standistica con veramente tante attività da attirare anche lo spettatore più pigro con in più tanti omaggi e gadget per i visitatori, all’area congressuale con eminenti ufologi e noti ricercatori e ospiti d’onore dove spicca il già sottosegretario alla Difesa Gen. Domenico Rossi e con un intrattenimento a tema con la Banda ufficiale dei Templari capitanata da Tony Riggi e per chi ha bambini anche l’area attrezzata per farli giocare. Inoltre ampio parcheggio e prezzi de biglietti veramente economici.

Anche questa volta la Dottoressa Bittarello ha ipotecato un sicuro successo con la sua zampata vincente un po' felina un po' aliena per il suo ritorno ai grandi saloni e poi si continua a settembre con l’Aviation Yes www.aviationyes.com.



venerdì 25 marzo 2022

Tutti gli X Files del fascismo

tratto da "Il Giornale" del 28-9-2021

di Luca Gallesi

Era il 2000, quando gli studiosi del Centro Ufologico Nazionale, guidati da Roberto Pinotti e Alfredo Lissoni, resero note le conclusioni delle loro ricerche, durate quattro anni, sulle segnalazioni di “oggetti volanti non identificati” (UFO) registrate durante il ventennio mussoliniano. La presenza, nei cieli italiani, di “aeromobili non convenzionali”, come tali fenomeni vennero ufficialmente chiamati, non passò inosservata dal Regime, che, oltre a censurare la pubblicazione di tutte le notizie al riguardo, istituì, presso l’Università La Sapienza di Roma, una struttura governativa per monitorare quelle che si pensava fossero nuove armi segrete in possesso delle potenze nemiche.

Stiamo parlando del Gabinetto RS (Ricerche Speciali)/33, a capo del quale Benito Mussolini volle mettere il senatore Guglielmo Marconi con l’incarico di approfondire i retroscena dell’atterraggio di un oggetto misterioso avvenuto a Vergiate, in Lombardia il 13 giugno 1933. In realtà, più che di un atterraggio, si trattò di uno schianto, con la misteriosa aeromobile che si distrusse nell’impatto con il suolo, lasciando accanto al cumulo di rottami i cadaveri di due piloti, descritti come “alti 1,80, dai capelli biondi e gli occhi chiari”. Le salme vennero rapidamente trasportate nei capannoni della vicina Siai-Marchetti, dove, conservate in formalina, rimasero custodite per una dozzina d’anni, fino a quando, dopo la guerra, l’aviazione militare americana, che aveva occupato gli stabilimenti, trasportò i misteriosi reperti negli Usa. Il velivolo, secondo le testimonianze raccolte, era “di forma cilindrica, con oblò sulla fiancata da cui uscivano luci bianche e rosse”, e risulta curiosamente molto simile a quello di un altro avvistamento, registrato tre anni dopo nei cieli di Mestre, quando un’astronave descritta come “un disco metallico netto e lucente” sorvolò il Veneto, seguita da “una sorta di lungo tubo metallico grigio o ardesia”.

A proposito della veridicità di questi fatti, che in qualche modo possiamo considerare come la “Roswell nostrana”, va detto, però, che le fonti non sono inattaccabili, visto che si riducono a una decina di documenti, spediti nel 1996 da una fonte anonima al già citato studioso di ufologia Roberto Pinotti, che ne rivelò, appunto, l’esistenza. Si tratta di alcune lettere su carta intestata del Senato del Regno dove si riferisce dell’avvistamento del 1936, e di alcuni telegrammi dell’Agenzia De Stefani spediti dall’Ufficio telegrafico di Milano, classificati “Riservatissimo – lampo- priorità su tutte le priorità” che, in data 13 giugno 1933, dispongono, per “ordine personale del Duce”, l’assoluto silenzio “su presunto atterraggio su suolo nazionale at opera aeromobile sconosciuto”, minacciando “anche at personale e giornalisti pene previste per trasgressori fino at deferimento tribunale sicurezza dello stato”.

Nella ridda di ipotesi e versioni dei fatti seguite alla pubblicazione di questi documenti, l’interpretazione che sembra più accreditata è che tali eventi, più che a visitatori alieni, facessero riferimento a tecnologie aerospaziali segrete usate in esperimenti militari, come quel misterioso “raggio della morte” scoperto da Guglielmo Marconi, e da lui occultato rapidamente per le spaventose conseguenze, che avrebbero potuto addirittura sterminare l’umanità.

Altri indizi a sostegno della pista militare provengono da un testimone pienamente attendibile: il corrispondente di guerra, e ufficiale di complemento, Luigi Romersa. Fu il celebre giornalista, infatti, che nel 1944, incaricato personalmente da Mussolini, si recò a visitare la base missilistica tedesca di Peenemuende, dove Wernher von Braun, con cui avrebbe stretto una solida amicizia durata tutta la vita, stava sviluppando il progetto V2 e le altre armi segrete tedesca tra cui la cosiddetta “atomica di Hitler”. Come racconta lui stesso, il 12 ottobre 1944 assisté, unico straniero ammesso, all’esperimento tenuto in una piccola isola del Baltico, Ruegen; qui vide la deflagrazione di un nuovo esplosivo, che, dopo aver emesso una luce abbagliante, incenerì una vasta area, per molte ore dichiarata off-limits a causa delle radiazioni.

Ma la testimonianza più interessante riguarda i nuovi, segretissimi velivoli del Reich, sviluppati da una squadra di scienziati che, grazie alla protezione di Himmler, potevano usufruire di risorse illimitate per i loro progetti. Romersa, nel suo libro sulle Armi segrete di Hitler, scrive di aeroplani dalla velocità sorprendente, tra i quali “esisteva anche un tipo di apparecchio di forma ellittica, battezzato dai tedeschi Fliegende Untertasse, ovvero “Piatto volante”. (…) Di aeroplani a forma di dischi -continua Romersa- parlarono nella famosa riunione alla Cancelleria di Berlino Hitler, Goering, Ribbentropp, Keitel, Bormann, Doenitz, Raeder e Guderian. Successivamente, nel suo quartier generale di Rastenburg, il Führer ricevette alcuni tecnici e, fra le varie relazioni, ascoltò anche quella dello scienziato Albert Scholz, che gli parlò di un mezzo di forma circolare, capace di volare alla velocità di 2000 chilometri orari”.

E, a conferma di quanto ascoltato, Romersa riporta la testimonianza di un pilota di questi straordinari velivoli: “Aveva l’aspetto di un mostro, un gigantesco polipo, per via di quella cabina centrale trasparente. Salii a bordo e feci la prova motori. Funzionavano perfettamente. Dopo una settimana circa di lavoro febbrile, il disco riuscì finalmente a staccarsi da terra. Volò. La fine, però era imminente: il campo venne distrutto con cariche di dinamite e la “trottola” saltò in aria con il resto del materiale”. Le testimonianze di Romersa furono indirettamente confermate dalla stampa americana quando, il 14 dicembre 1944, sul New York Times, apparve la notizia dell’avvistamento di un nuovo tipo d’arma di forma elicoidale, notata da alcuni aviatori alleati, che videro, e riuscirono a fotografare, anche delle piccole sfere luminose che li seguivano in volo.

A questo punto, possiamo supporre che, dopo la guerra e grazie al passaggio di Von Braun e dei suoi collaboratori al servizio degli Americani, la Nasa, prima di arrivare a concepire lo sbarco sulla Luna, abbia sperimentato prototipi militari di nuove aeromobili, inevitabilmente destinate ad alimentare il mito degli Ufo. Ipotesi che, però, non esclude l’esistenza, accanto ai dischi volanti decollati dalle basi militari segrete, anche di altri oggetti volanti non identificati, provenienti, questi sì, dall’iperspazio.


sabato 18 dicembre 2021

Ufo e misteri: intervista all'ufologo Gabriele Lombardo

di Simone Leoni


Siamo quasi arrivati all’anno 2022. Sono passati 75 da quando a Roswell è accaduto il primo mistero inerente agli avvistamenti e agli ufo crash. In tutti questi anni ne abbiamo sentite davvero tante, chi conferma l’accaduto, chi lo smentisce categoricamente; c’è chi si è azzardato anche a parlare di un grande complotto che riguarderebbe il controllo dell’attuale società da parte di entità provenienti da altre galassie con la complicità dei nostri governanti. Di teorie in merito c’è ne sono davvero tante, dalle più ridicole a quelle interessanti e che hanno almeno una base teorica su cui effettivamente indagare. Non avendo tutti gli elementi per poter delineare un quadro chiaro e preciso sulla tematica, in questa occasione ho il piacere di intervistare uno degli ufologi più preparati in questo articolato campo, Gabriele Lombardo.


1) Simone Leoni: Gabriele intanto per chi non ti conosce ti puoi presentare? Chi è Gabriele Lombardo? E cosa fa nella vita?


Gabriele Lombardo: Ciao Simone, io sono: un ricercatore indipendente, ufologo, cacciatore di misteri ed appassionato di molte discipline scientifiche, parascientifiche e misteriche. Nell’avventura della mia vita, ho fatto tante cose diverse, tra cui l’investigatore privato, l’addetto alla sicurezza, persino il Bounty Hunter seppure per un breve periodo ed altre cose che mi hanno portato ad affinare, migliorare e potenziare le mie capacità investigative. Tutto questo in qualche modo mi ha portato a diventare anche il Coordinatore nazionale del Dipartimento investigazioni e a divenire Coordinatore anche di quello di analisi e controllo qualità, di cui sono stato a capo fino a pochi mesi fa nella F.U.I.. 

Nella Federazione Ufologica Italiana sono anche Vice coordinatore e membro dello staff di altri dipartimenti operativi, come quelli di: interazioni aliena, paranormale, ecc..

Trentacinque anni fa facevo la mia prima esperienza paranormale, assistendo direttamente ad un poltergeist di terzo livello. Questo mi portava a divenire indirettamente un ghost hunter per circa otto anni, assistendo a diverse stranezze. A quattordici anni ho avuto il mio primo avvistamento UFO, da allora ne ho all’attivo molte decine, è una dozzina di questi sono documentati, alcuni sono anche di dominio pubblico e visibili sui miei canali e quelli della Federazione. 

Nel 2001 creavo una rete di Forum sul mistero. Nel 2004 creavo il mio primo blog e da allora è stato un crescendo da tutti i punti di vista. Oggi sono anche scrittore, giornalista (anche se non iscritto all’albo), blogger, youtuber e naturalmente continuo come ufologo e ricercatore per la F.U.I. e per conto proprio, con diverse collaborazioni all’attivo.


2) Simone Leoni: è legittimo chiederti, come mai ti sei cominciato ad interessare di ufologia? Hai mai assistito a qualche avvistamento particolare?


Gabriele Lombardo: Come ho detto prima, ho decine di avvistamenti all’attivo, Nel primo ho avvistato a distanza ravvicinata un UFO a forma di uovo interamente fatto di plasma arancione, che faceva una spirale infuocata sparendo nell’oscurità dello spazio in un batter di ciglio. Qualcosa che non potrò mai dimenticare. Tra gli altri avvistamenti, molti riguardano luci abbaglianti, sfere rosse, arancioni e bianche, in un caso (se non ricordo male avevo 19-20 anni) ho avvistato un oggetto triangolare pressappoco a mezzogiorno in uno dei primi giorni di un caldissimo luglio, in quegli anni si parlavo poco di UFO, quello che trovavi era in riviste del settore o sui forum di discussione. Il Tr-3b non era ancora oggetto di discussione, anche se somigliava di più alla sua variante Tr-3E. Alcuni di questi avvistamenti, li ho fatti insieme a gruppi di persone, infatti quando ero già adulto ed avevo la mia Associazione in Sicilia, facevamo molti skywatching ed abbiamo fatto anche qualche indagine sul campo.


3) Simone Leoni: Finalmente dopo ben 75 anni sentiamo che anche l’intelligence conferma ciò che in realtà, noi ufologi affermavamo da anni, ovvero che questi oggetti volanti sono di origine extraterrestre. Perché dare questa notizia proprio ora?


Gabriele Lombardo: Recentemente ho pubblicato moltissimi articoli e video sull’argomento, che seguo attentamente. Con la Federazione abbiamo anche partecipato alla stesura di un testo scientifico che riguarda proprio queste notizie “ALIENI, UFO E I DOSSIER DECLASSIFICATI” della IBN Editori. 

Ovviamente ti rispondo con una opinione, dato che non ci sono elementi per fare dichiarazioni ufficiali sui motivi della presunta disclosure, che io chiamo spesso -teatrino mediatico-. Ma ti debbo una risposta, quindi esprimerò la mia idea; un governo come quello statunitense, non fa mai nulla che non sia nei propri interessi economici, militari,strategici, ecc.. Siamo probabilmente davanti ad un momento storico delicato; dopo la fondazione delle Space Force, gli USA si stanno trovando su diversi fronti ad affrontare una competizione con Cina e Russia, che stanno perdendo, con questo pretesto, hanno generato un problema di sicurezza nazionale dovuto agli UAP che è fuori controllo, necessitano quindi di nuove Agenzie, nuovi finanziamenti e la spinta della curiosità del popolo, di cui il Congresso è organo esecutivo rappresentante. Quest’ultimo, ha il potere di erogare denaro dove c’è bisogno, in questo caso nella difesa e nella tecnologica. Quindi il teatrino sugli UAP, che già conoscono benissimo, ci porta ad usare un termine che annacqua il più vecchio e famoso UFO, informazioni molto diluite e confuse, piene di omissis, censure ecc., portato all’attenzione del grande pubblico, confermando tutto con poche prove, spesso contraddittorie e non confermate, contro le centinaia di migliaia presenti negli archivi USA.

Credo che ci sarà a breve una grande contrazione e che se da una parte miglioreranno la raccolta dei dati e gli studi sugli UFO, dall’altra diranno sempre meno e sempre più di rado, esattamente come ha detto il Portavoce del Pentagono John Kirby pochi giorni fa in conferenza stampa.


4) Simone Leoni: è interessante constatare che in tutti questi anni di insabbiamenti c’è chi ha affermato che ha visto di persona non solo questo velivoli non terrestri, ma anche il suo equipaggio. Tutto ciò però, senza portare uno stralcio di prova. Quale possono essere stati i motivi per non fornire delle prove?


Gabriele Lombardo: Personalmente, credo che siano pochi i casi di contattismo a cui dare importanza e che possano avere credito, nell’ufologia c’è troppa gente impreparata. I fanatismi per me portano sempre a problemi anche nel campo ufologico, la storia stessa ci insegna. 

Sul fenomeno delle abduction voglio essere prudente, ma posso dire che è reale, pieno di testimonianze ed anche qualche prova significativa, che però molti sono reticenti a mostrare perché gli porterebbe molte attenzioni, anche governative, che i protagonisti non vogliono. Non dimentichiamo le storie dei Man in Black, di minacce, ricatti, sparizioni, finti suicidi, ecc. proprio tra testimoni e soprattutto ricercatori UFO nei decenni precedenti al nostro.

Non escludo che ci siano stati incontri con gli ufonauti non aggressivi, ma la maggior parte delle persone vede troppi film, confondendoli con la realtà o non capisce la differenza tra sogni e mondo reale. Se portiamo la questione poi nell’ambito della disclosure e del report USA al Congresso di giugno, allora mi sembra chiaro che loro manipoleranno sempre le informazioni prima di rilasciarle, non forniranno mai prove certe se non è nei loro interessi, non dimentichiamo che è materia di Sicurezza Nazionale e Difesa.


5) Simone Leoni: Mi chiedo come mai davanti ad una storia come la battaglia di Los Angeles, la gente, i vari organi competenti, non abbiano in passato deciso di dare conferma di quello che avveniva nei loro cieli?


Gabriele Lombardo: Temo che la maggior parte delle persone si spaventerebbe davanti a certe prove e si rischierebbe in certi ambienti persino il panico. Quindi tutto va fatto gradualmente e con cognizione di causa, proprio per abituare le masse pian piano, per poi dare ogni tanto delle spinte più importanti o più forti. Non solo la Battaglia di Los Angeles, ma sono tanti gli avvistamenti eclatanti e governativi anche su zone militari e palazzi di Governo negli USA, la maggior parte delle persone non vogliono credere, sono scettici per scelta e per paura. Giusto per citare altri casi famosi ed eclatanti: Washington DC, Lubbock e Phoenix. Perché diffondere informazioni vitali ed importanti senza un vero motivo, quando puoi divulgarle con tutta la loro potenza e manipolandole a tuo piacimento?


6) Simone Leoni: Sento parlare molto spesso dell’incidente avvenuto nella base di Dulce. Anche qui solo voci, o ci sono tracce di quanto è teoricamente accaduto li?


Gabriele Lombardo: Simone per risponderti devo camminare su un campo minato. Esistono prove? E’ molto probabile che ci siano, ma altrettanto plausibile che queste non emergano nemmeno con una disclosure completa del fenomeno UFO. Immaginiamo cosa potrebbe accadere se la gente sapesse che extraterrestri: scontrosi, pericolosi e tecnologicamente più evoluti di noi negli armamenti in modo a dir poco incredibile, vivessero nel nostro pianeta, ancora una volta si genererebbe panico e terrore.

L’unica prova degli eventi di Dulce di domino pubblico, è la testimonianza di Phil Schneider dal 1995 in poi. Egli raccontò gli eventi accaduti a lui ed un gruppo di soldati mentre effettuavano un sopralluogo per gli scavi della base, entrando in contatto nel 1979 con un tunnel di una base sotterranea aliena. Schneider avrebbe in più occasioni mostrato fotografie e cicatrici di ustioni da radiazioni e calore ricevute nello scontro, di cui sarebbe stato l’unico umano superstite di una cinquantina di soldati. Personalmente non ho mai dubitato della sua storia e della sua integrità mentale. Egli è morto in circostanze discutibili, portando con se alcuni segreti; ma in ogni caso esistono prove certe che a Dulce ci sia quantomeno una base top secret statunitense e che ci siano eventi ufologici da prima della sua costruzione, testimoniati dagli indiani della vicina riserva, che sono terrorizzati da una zona ben delimitata ed offlimits.


7) Simone Leoni: Ogni persona si potrebbe chiedere come mai i presidenti degli Stati Uniti d’America non hanno accesso a determinati segreti?


Gabriele Lombardo: Quando parliamo degli USA, dobbiamo sempre ricordarci che è una grande potenza, con la spesa militare più imponente al mondo e finanziamenti per tecnologie e produzioni di cui i contribuenti non sanno nulla, quelli che in gergo vengono chiamati black project. I fondi sono black found, ovvero finanziamenti occulti. Negli USA ci sono sei forze armate e 16 agenzie spionistiche  a cui ora si aggiungono le due agenzie per gli studi degli UAP. Esiste quindi un’incredibile ripartizione delle informazioni ed una negazione plausibile, ovvero, non c’è essenzialmente comunicazione tra forze armate ed agenzie, se non per necessità specifiche. Lo stesso vale per le branche del potere politico. Il Presidente degli Stati Uniti fa un briefing all’inizio del suo mandato, viene informato su alcune cose in specifico, ma su molte altre in modo generico. Alcune conoscenze sono custodite da altre cariche. Il sistema è studiato per non dare a nessuno tutta la conoscenza in qualsiasi campo; questo da un vantaggio contro un potenziale nemico, infatti se catturano una persona questa è a conoscenza di un solo tassello dei tanti. Anche i Presidenti USA subiscono questo sistema, ma dobbiamo renderci conto che si tratta di un civile con poteri limitati che cambia ogni 4-8 anni, mentre ci sono altre cariche che rimangono in alcuni casi anche per 30 anni.


8) Simone Leoni: Esistono più livelli di segretezza quindi? E chi vi ha eventualmente accesso?


Gabriele Lombardo: Questo dipende molto dal tipo di informazioni. Ti faccio un paio di esempi, l’FBI raccoglie dati sul proprio territorio, la CIA solo all’estero, l’NSA sui potenziali pericoli, il Dipartimento della Difesa sulle questioni di Sicurezza Nazionale, ecc.. Ogni Agenzia ha i propri segreti ed i propri livelli. Parlando di X-File UFO, quelli veri intendo, non è improbabile che ogni Agenzia abbia una o due persone che conoscano il materiale scottante, non avvistamenti ed incontri fortuiti con alieni.


9) Simone Leoni: Cosa pensi siano gli ufo? Oggetti provenienti dalla galassia o da dimensioni parallele? E soprattutto quali prove ci sono a sostegno di una o l’altra teoria? 


Gabriele Lombardo: Gli UFO sono oggetti e manifestazioni aeree che alle analisi non sono associabili a nulla di conosciuto e quindi vengono etichettati con questo acronimo. Se poi vogliamo entrare nello specifico, possiamo solo dire che in alcuni casi, questi fenomeni ed alcuni oggetti potrebbero avere una spiegazione plausibile solo se fossero effettivamente extraterrestri o extradimensionali. Ci sono prove che chiariscono ogni mistero, il problema è interpretarle correttamente.

 

10) Simone Leoni: Tu sei anche un esperto analista di video e foto. Come si fa a capire se ciò che vediamo nei vari video o foto sono dei falsi o documenti genuini? 


Gabriele Lombardo: Quando si analizzano video e foto si va per gradi, ma sempre partendo da originali. Si usano software capaci di individuare le manomissioni e spesso ci dicono anche i nomi dei programmi informatici usati per effettuarle, se superano questa prova passiamo allo studio, questo ci porta alla raccolta e valutazione dei dati, alla ricostruzione di eventi, ecc.. Poi cominciamo a fare valutazioni e confronti che ci portano ad escludere le varie possibilità conosciute, infine se necessario, usiamo i filtri ed anche ricostruzioni 3d. 


11) Simone Leoni: Ora a cosa stai lavorando? E cosa vorresti dire ai nostri lettori? 


Gabriele Lombardo: Al momento  propongo video sul mio canale YouTube UFO NEWS di Gabriele Lombardo, dove mostro e spiego e porto avanti un corso di ufologia. Ho un sito di informazioni che è statodiemergenza.com e mentre sto lavorando ad alcuni libri sugli UFO. Ho lanciato in questi giorni la campagna di crowdfunding del mio primo romanzo di fantascienza “Cronache dallo Spazio – Marte, il Pianeta degli Antenati” che è il primo capitolo di una Saga, emozionante che al suo interno accoglie vari generi: ufologia, archeologia del mistero, complottismo e thriller. Invito tutti a preordinare il primo capitolo del mio libro. 


UFO NEWS: https://www.youtube.com/channel/UC67djExLBhCDbjiHWOCOVVg

Sito Stato Di Emergenza: https://www.statodiemergenza.com/

Pre-ordine romanzo: Cronache dallo Spazio – Marte, il Pianeta degli Antenati: https://bookabook.it/libri/cronache-dallo-spazio-marte-pianeta-degli-antenati/


Video e avvistamenti realizzati da Gabriele Lombardo:

UFO a Palermo del 1 agosto 2011

https://www.youtube.com/watch?v=IwzvvISe_Ww&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=27

UFO a Palermo del 11 agosto 2012

https://www.youtube.com/watch?v=N__XM9cdAOA&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=26

UFO - Palermo del 15 Giugno 2019

https://www.youtube.com/watch?v=pbL416UQHQ4&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=25

Avvistamento UFO a Torino del Febbraio 2020

https://www.youtube.com/watch?v=PwngrraQ0rQ&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=24

UFO avvistati sulla Luna (Esclusiva). Il racconto e le analisi.

https://www.youtube.com/watch?v=3AGQXP3bbsI&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=23

Avvistamento UFO - EBANI di Palermo del 18 settembre 2014

https://www.youtube.com/watch?v=2JoPrU8y_Lw&list=PLp4IlCOZ8EA3hNA-_s8Qx4Nn9ReA3s687&index=15





mercoledì 18 agosto 2021

SI AL GREEN PASS: XII° Convegno di Ufologia "città di Pomezia"del 29/08/2021

Si svolgerà regolarmente la dodicesima edizione del popolare Convegno di Ufologia città di Pomezia prevista per il 29 agosto 2021 nel prestigioso Simon Hotel e organizzato dalla famosa ufologa Francesca Bittarello.

 


Al XII° Convegno di Ufologia città di Pomezia si potrà accedere con il Green Pass o Certificato Tampone negativo effettuato 48 ore prima che dovrà essere consegnato all’entrata allo STAFF con la pettorina UFOLOGY WORLD lo Staff altamente specializzato dell’organizzatrice.

 Si comunica inoltre che per il successivo Convegno del 26 settembre e successivi eventi organizzati dalla dottoressa Francesca Bittarello ci sarà la possibilità prenotandosi di effettuare un Tampone  all'entrata per chi ne facesse richiesta pagando un sovraprezzo competitivo.

Il biglietto si può acquistare in anticipo nella piattaforma web dedicata all’evento che è www.convegnoufologiapomezia.it oppure essere acquistato il giorno dell’evento all’entrata. Il giorno dell'evento ci sarà anche l'iniziativa "IL MUST GASTRONOMICO TOP" visto il grande successo della precedente edizione : i partecipanti dovranno inviare una loro foto con il must gastronomico personalizzato acquistato il giorno dell’evento (Panino Alieno, Merenda Aliena, o Cappuccino Alieno) a info@convegnoufologiapomezia.it e le loro foto saranno pubblicate sulla pagina “concorso foto” del sito web www.convegnoufologiapomezia.it Per questa edizione I Relatori sono oltre l' ufologa e organizzatrice Francesca Bittarello, Alessandro Marcon, Osvaldo Carigi, Tony Riggi, Vincenzo Pinelli e Ferdinando Santoro e l'ufologo francese Bernard Rouch in video conferenza in diretta e in esclusiva per l’evento dalla Francia. Ecco gli emozionanti argomenti:

§ DALLE ORE 10,00 ALLE ORE 10,30:

Apertura Spazio Espositori al piano esterno

Saluti di Benvenuto

dell’Organizzatrice, della Direttrice Simon Hotel,

dei Relatori ed Espositori.

§ DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 11,30:

FERDINANDO SANTORO– “L'origine di un segreto di Stato - prima di Roswell”

11,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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§ DALLE ORE 11,30 ALLE ORE 12.30

OSVALDO CARIGI– “UFO Report. Tra UAP vecchie promesse e...tanto rumore per nulla”

12,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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§ DALLE ORE 12,30 ALLE ORE 13.30

FRANCESCA BITTARELLO – "Disclorure UFO - USA"

13,00 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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13,30 -14,30 – pausa pranzo con il “Panino Alieno” al costo di 5€ (cinque) anche vegano e vegetariano

(comprensivo di: 1 panino alieno LARGE + 1 bottiglia di acqua + 1 caffè).

*********

§ DALLE ORE 14,30 ALLE ORE 15.30

BERNARD ROUCH – Videoconferenza in diretta e in esclusiva per l’evento dal titolo:

“I contatti con Civiltà extraterrestri nei milleni passati”

15,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

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§ DALLE ORE 15,30 ALLE ORE 16,30

ALESSANDRO MARCON – “ La civiltà ipogea. Tracce di scavi eseguiti con tecnologia avanzata e risalenti

ad oltre 25.000 anni a.c. “

16,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

*********

§ DALLE ORE 16,30 ALLE ORE 17,30

VINCENZO PINELLI – "I Files Fascisti e il Gabinetto RS/33”

17,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO

*********

§ DALLE ORE 17,30 ALLE ORE 18,30

TONY RIGGI – “Frequenze. Il Mistero della matematica musicale ”

18,20 - DOMANDE DEL PUBBLICO


A SEGUIRE A FINE CONVEGNO:

ESTRAZIONE PREMI A SORPRESA LOTTERIA ALIENA

CHIUSURA E SALUTI AL PUBBLICO IN SALA

A FINE CONVEGNO L’ESTRAZIONE DEI FANTASTICI PREMI DELLA LOTTERIA

ALIENA: COSTO BIGLIETTO 2,00 €

LI POTETE ACQUISTARE AL TAVOLO STAFF

Visitate i tavoli degli espositori al Piano Terra

PROSSIMO XIII° CONVEGNO DI UFOLOGIA CITTA’ DI POMEZIA IL 26/09/2021

LA PREVENDITA DEI BIGLIETTI SARA’ DISPONIBILE SULLA PIATTAFORMA

ON-LINE DEL SITO WEB www.convegnoufologiapomezia.it


Dott.ssa Francesca Bittarello

cell. (+39) 329.4218323

francescabittarello@ufologyworld.it

info@convegnoufologiapomezia.it

www.convegnoufologiapomezia.it 

www.ufologyworld.it

lunedì 15 febbraio 2021

I culti ufologici

 Di Cavaliere Vermiglio

Ascoltando dei video diffusi su vari social di argomento apparentemente ufologico, si viene colpiti da come in alcuni casi l’argomento Ufo e alieni è usato in un contesto che si può definire a tutti gli effetti religioso. Si è ben lontani dall’eterno conflitto fra scettici che pensano che gli Ufo siano spiegabili con eventi atmosferici, palloni sonda, allucinazioni, ecc. e gli entusiasti che sono convinti che si tratta di astronavi aliene. In tale contesto si rimane ancora in un ambito se non totalmente scientifico, ma quanto meno aspirante ad essere tale ed in ogni caso si rimane ancorati alla materia e non si tirano fuori spiritualità e religiosità. Nei video che è capitato di ascoltare si è ben lontani da questo contesto e l’elemento predominante è quello spirituale con gli alieni derubricati ad essere spirituali, sorta di angeli custodi dell’umanità. In questa nuova versione del problema ufologico si fa un minestrone di un po’ di tutto, si include Gesù, il cospirazionismo, l’ambientalismo in stile Gaia, un po’ di spiritualità, un po’ di teoria quantistica qualche consiglio per la dieta e chi più ne ha più ne metta. Insomma un gigantesco affresco in cui i vari autori con i loro diversi stili riescono a metterci di tutto. Ognuno è libero di credere a ciò che vuole, ma evidenziamo alcuni aspetti di queste teorie che le fanno assomigliare ai vari culti millenaristici che puntualmente rispuntano o meglio riprendono vigore in momenti di crisi.

In questo guazzabuglio di idee emerge che gli alieni non sono semplici visitatori di altri mondi, ma esseri spirituali portatori del solito messaggio di pace e amore agli uomini di “buona volontà” e che dall’alto della loro tecnologia ed evoluzione spirituale sorvegliano e proteggono gli uomini. Ovviamente la tecnologia di questi alieni-angeli è talmente avanzata che se solo fosse rivelata, liberebbe l’uomo dalla fatica. Perché ciò non succede? Semplice, perché questo non sarebbe gradito ai potenti della terra, che perderebbero il loro potere. È qui si inserisce il cospirazionismo. Una nota a margine. Non si capisce quale potrebbe essere il vantaggio dei governi a tenere all’oscuro l’umanità dell’esistenza di altri esseri intelligenti nel cosmo. Quando mia nonna mi raccontò il primo viaggio sulla Luna, facendo spallucce non potette far altro che dirmi: “Sono andati sulla Luna per trovare chissà che, ma non hanno trovato nulla”. Mi chiedo, ma cosa cambierebbe per l’uomo comune, sapere che esistono gli alieni? Non dovrebbe alzarsi ogni mattina per andare a lavorare? Chiusa la parantesi, torniamo agli alieni-angeli.

Questi esseri meravigliosi avvisano gli uomini dei pericoli che corre la terra a causa dell’inquinamento tramite dei fantomatici profeti e qui si inserisce il tema ecologico e profetico. Non si capisce il motivo per cui degli esseri superiori si fanno imbrigliare dai governi o meglio dal super governo ombra che decide i destini del mondo. Sono o non sono degli esseri avanzati? Mistero. In più, perché non si rivelano semplicemente all’umanità senza passare tramite singole persone, che non si sa perché non sono mai in una posizione, non dico apicale della società umana, ma neanche nei ranghi intermedi. Questo perché la verità si può rivelare solo agli eletti che sono gli unici che potranno salvarsi dal disastro ecologico verso cui corre il pianeta terra. Abbiamo tutti gli elementi di una sorta di culto millenaristico, in cui il primo elemento è un disastro imminente, il secondo elemento una rivelazione salvifica, il terzo elemento gli eletti che saranno salvati e infine il mondo corrotto e malvagio che si oppone all’affermarsi del bene e del giusto. In breve, ci troviamo in una versione moderna di un culto millenarista.

Queste teorie sono ben lontane dall’ufologia classica e come evidenziato sono molto più attinenti ad un culto millenarista aggiornato ai paradigmi attuali. Un altro elemento curioso di questi personaggi è che solo loro vedono astronavi sempre e comunque e comunicano con questi esseri facilmente. Tutti volgiamo lo sguardo verso il cielo, ma non capita mai di vedere strani luci o bagliori, mentre questi personaggi vedono più astronavi che auto in tangenziale nell’ora di punta. Ciò rientra nel discorso degli eletti e dei profeti e quindi è più un discorso religioso, che non un discorso razionale. Alla fine a questi personaggi bisogna credere per fede e non per razionalità. Ci si chiede a quanto di quello che raccontano credano veramente e 

quanto sia solo un modo per attirare attenzione e sbarcare il lunario. Saremo scettici, ma fra cercare di dimostrare che gli Ufo siano di provenienza aliena in modo razionale e credere che siano degli angeli che salveranno gli eletti dall’imminente distruzione esiste una differenza abissale.

sabato 26 dicembre 2020

Il rapporto choc sull'Ufo in California: così pedinava navi da guerra degli Stati Uniti

tratto da "Il Giornale" del 02/06/2018

In base ad un nuovo rapporto l'Ufo avrebbe pedinato per diversi giorni una nave da guerra degli Stati Uniti


di Franco Iacch

Emergono nuovi dettagli sul presunto Oggetto volante non identificato intercettato 14 anni fa al largo della costa della California.

L’emittente televisiva KLAS di Las Vegas, affiliata della CBS, ha ottenuto una copia di un presunto rapporto del 2009 “preparato da e per i militari che dettaglia le interazioni multiple avvenute con sistemi AAV, Anomalous Aerial Vehicle per diversi giorni nel novembre del 2004”. Lo scorso dicembre il New York Times ha pubblicato due video (Gimbal e Flir-1) di presunte intercettazioni Ufo avvenute nel 2004 dai piloti dell’US Navy al largo della costa meridionale della California. Il Dipartimento della Difesa Usa si è rifiutato di commentare i video ad oggi trapelati.


I dettagli del video Go Fast

Lo scorso marzo l’organizzazione privata To the Stars Academy of Arts and Science (TTSA) guidata da Hal Puthoff, consigliere del Dipartimento della Difesa della Nasa e da James Semivan, ex funzionario della CIA, ha pubblicato un video di una presunta intercettazione Ufo avvenuta lungo la costa orientale degli Stati Uniti. Nel filmato di 35 secondi pubblicato dalla TTSA e rinominato “Go Fast”, la telecamera ad infrarossi di un F/A-18 avrebbe intercettato da un’altitudine di 7600 metri un Oggetto volante non identificato di forma discoidale che sfrecciava a velocità sostenuta sull’oceano.

Secondo la TTSA “Go Fast è un autentico video del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti". La società privata specifica che “data, posizione ed altre informazioni sono state rimosse dal Dipartimento della Difesa come parte del processo di approvazione per il rilascio al pubblico”. Alcuni siti statunitensi collocano l'intercettazione al 2015, ma non vi è alcuna conferma ufficiale al riguardo.

L’Unidentified Flying Object sarebbe stato catturato dall’Advanced Target Forward-Looking Infrared del pod Raytheon AN / ASQ-228 di un F / A-18 della Marina degli Stati Uniti. Il display ATFLIR rivela informazioni significative relative alle condizioni di volo ed alle caratteristiche dell’oggetto. Il Super Hornet si trova in volo livellato ad un'altitudine di 25.000 piedi ad una velocità di Mach 0.61. Il sensore è puntato 22 gradi sotto l'orizzonte e 36 gradi a sinistra. La superficie dell'oceano è chiaramente visibile sullo sfondo. L’Ufo appare di forma discoidale pulita: si muove ad alta velocità, quasi a pelo dell’acqua. Non rilascia alcuna scia.

Il Weapon Systems Operator (WSO) dell'F-18 guida il sensore manualmente per tentare di catturare l’oggetto. Al terzo tentativo l'acquisizione avviene con successo: da quel momento il sensore entra in modalità autotrack. Grazie a questa capacità si possono tracciare oggetti che possiedono velocità e accelerazioni entro limiti definiti ed impostati dai parametri di manovra previsti. L'autotrack è stato sviluppato perché il tracciamento di un bersaglio manuale con un sensore ottico è molto difficile. Le modalità automatiche nel sistema ATFLIR riducono il carico di lavoro dell'operatore così da facilitare la valutazione del target. Alla destra dello schermo, il telemetro indica che l'oggetto si trova a 4,4 miglia nautiche. L'F / A-18 inizia vira a sinistra per mantenere l'oggetto nel campo visivo del sensore ATFLIR. Dall’audio registrato il WSO afferma di non riuscire a tracciare manualmente l'oggetto con il sensore ATFLIR. Non sono visibili gas di scarico chiaramente visibili sui velivoli convenzionali.


“Nel 2004 rilevati diversi contatti multipli”

Le 13 pagine del presunto rapporto redatto dalla US Navy nel 2009 sono disponibili sulla rete. Se il documento ottenuto dall’emittente televisiva KLAS di Las Vegas fosse vero, uno o più Oggetti volanti non identificati avrebbero pedinato per due settimane una una nave da guerra degli Stati Uniti verso la fine del 2004.

“L’Ufo a forma di Tic Tac aveva la capacità di librarsi a mezz'aria e rendersi invisibile”. L’AAV avrebbe pedinato per giorni l'USS Princeton, incrociatore missilistico classe Ticonderoga del Nimitz Carrier Strike Group.

“In alcuni frangenti l'USS Princeton ha rilevato diversi contatti radar per quelli che sono stati definiti come Anomalous Aerial Vehicle (AAV). Il radar AN / SPY-1 dell’USS Princeton ha rilevato l’Ufo per la prima volta a 60.000 piedi prima che sprofondasse in pochi secondi nell’oceano, accelerando cosi rapidamente da essere scambiato inizialmente per un missile balistico”. Due giorni dopo il radar dell’USS Princeton rileva nuovamente l’anomalia. Dalla portaerei statunitense a propulsione nucleare USS Nimitz (CVN-68), decollano due F-18 Hornet per l'intercettazione. I piloti rilevano soltanto "un disturbo sull’oceano con diametro di 50-100 metri. Dalla Nimitz decolla anche un aereo di sorveglianza E-2C Hawkeye che avrebbe intercettato soltanto visivamente l'Ufo.

“Era come se qualcosa si fosse immerso rapidamente”. Tuttavia – si legge nel rapporto – l’ USS Louisville (SSN-724), sottomarino d’attacco a propulsione nucleare classe Los Angeles inquadrato nel Nimitz Carrier Strike Group, non rileva nulla.

“L’oggetto era bianco, solido, liscio, senza bordi, uniformemente colorato. In grado di compiere accelerazioni estreme, aveva capacità aerodinamiche ignote così come sconosciuta la sua propulsione”. Nel rapporto si menziona una sorta di “mascheramento ai radar ed all’occhio umano” ed una “capacità di operare sott'acqua senza la possibilità di essere rilevato. "In nessun momento, l'AAV è stato considerato come una minaccia per il gruppo tattico”. Quest’ultima è una frase di rito poiché se le presunte capacità tecnologiche esistessero e se l’AAV fosse stato ostile, il Gruppo da Battaglia della Portaerei Nimitz non avrebbe potuto fare assolutamente nulla. Il Pentagono non ha confermato ne smentito il nuovo rapporto.


UFO

Riconoscere l'origine sconosciuta di un oggetto non significa affermarne la sua origine extraterrestre. Molti fenomeni restano inspiegabili in base alle attuali conoscenze scientifiche. Nel 98% dei casi quello che si vede nel cielo risponde alla fisica terrestre. Nel restante 2% potremmo anche dare ragione all’equazione di Drake. Sarebbe fin troppo presuntuoso considerare l'essere umano come l'unico miracolo tra duemila miliardi di galassie (stima The Astrophysical Journal) dell'intero universo.


Alimentare le teorie sui prototipi alieni è un’ottima copertura

Il divario tra la tecnologia sperimentale segreta e quella nota è stimato in circa 25/30 anni. E’ una finestra temporale evolutiva enorme, basti pensare ai progressi avvenuti nei trent’anni successivi al primo volo dei fratelli Wright nel dicembre del 1903. Da non sottovalutare la pista del camuffamento utilizzata da decenni da ogni nazione: far credere all'opinione pubblica (o al nemico) di essere in possesso di chissà quale sistema d’arma per nascondere operazioni ombra o progetti segreti. Una scelta mirata quindi per distogliere l’attenzione da qualcos’altro (o far abbassare la cresta così come avvenne quando fu mostrato l’F-117). L'Area 51 ad esempio, negli anni al centro di ogni teoria complottistica . La base è divenuta negli anni uno specchietto per le allodole. In molti non sanno, per esempio, che negli USA esistono almeno altre dieci basi come l’Area-51 utilizzate per testare svarati asset classificati. Nessuno sa dove sono, in pochi sanno che esistono. Le restrizioni economiche non si applicano per le basi come l’Area 51, adibita per accogliere e testare i prototipi segreti nei programmi neri delle diverse agenzie e delle divisioni speciali dei principali appaltatori della difesa. Fin dagli anni '70, l'Area 51 ospita in rotazione la flotta MiG/Sukhoi ombra per sviluppare tattiche di volo non convenzionali.

Se Stati Uniti e Russia possedessero davvero un Oggetto volante proveniente da un altro pianeta perchè si dissanguerebbero per produrre F-35 e SU-57?


Advanced Aviation Threat Identification Program

“Gli oggetti volanti non identificati visti dai piloti e dal personale militare apparivano molto più avanzati di quelli presenti negli arsenali americani o stranieri. In alcuni casi, le loro manovre sembravano sfidare le leggi della fisica”.

L'Advanced Aviation Threat Identification Program del Pentagono era un programma supervisionato dal Congresso degli Stati Uniti. Aveva l’obiettivo di indagare sugli oggetti volanti non identificati, meglio noti come UFO (Unidentified Flying Objects). L’esistenza del programma, chiuso nel 2012, è stata ufficialmente riconosciuta dal Pentagono soltanto lo scorso dicembre. L’esistenza dell’Advanced Aviation Threat Identification Program era nota ad un ristretto numero di funzionari. Ufficialmente avviato nel 2005 dall'allora leader della maggioranza al Senato Harry Reid, il programma aveva l’obiettivo di chiarire gli “incidenti inspiegabili registrati negli anni dall’Esercito degli Stati Uniti”.

“Il programma nasceva per identificare la possibile presenza di tecnologia di ultima generazione sviluppata da un paese straniero ed in che modo avrebbe potuto minacciare gli Stati Uniti”. Alla base del programma vi erano i timori che Cina e Russia stessero sviluppando un qualche tipo di sistema di propulsione ignoto al Pentagono.


Gli episodi attualmente inspiegabili

In sette anni l’Advanced Aviation Threat Identification Program ha analizzato anche gli “eventi non verificati in fase di valutazione”: episodi attualmente inspiegabili.

In base ai dati diramati dal Pentagono, il programma ha ricevuto fondi fino ad un massimo di 20 milioni di dollari l'anno dal Congresso degli Stati Uniti. Nella sua lettera di dimissioni indirizzata lo scorso ottobre al Segretario alla Difesa James Mattis, l'ufficiale dell'intelligence che ha diretto l'AATIP Luis Elizondo ha affermato che “le prove raccolte negli anni non sono state prese sufficientemente sul serio dal Pentagono”.

“Abbiamo registrato decine di avvistamenti inspiegabili, non ostili, dei piloti della Marina e di altri osservatori. Velivoli con capacità aerodinamiche mai osservate prima, al limite della tecnologia conosciuta. Gli incidenti sono spesso avvenuti nei pressi di impianti nucleari, centrali elettriche o navi. Non avevamo mai visto niente del genere. Qualcosa di inspiegabile è sempre considerata una potenziale minaccia fino a prova contraria. Per quanto riguarda il lato positivo, credo che oggi siamo più vicini che mai nel comprendere tale tecnologia”.

Nella nota ufficiale del Pentagono si legge che "l’Advanced Aviation Threat Identification Program è stato chiuso nel 2012. Ben altre priorità meritavano finanziamenti nell’interesse del Dipartimento della Difesa che prende sul serio qualsiasi tipo di minaccia esistente o potenziale. In presenza di informazioni credibili, il Dipartimento della Difesa garantisce le risorse opportune”.


Le conclusioni del programma sono classificate

Molte le domande al riguardo come i finanziamenti: 20 milioni di dollari per sette anni per un programma che avrebbe dovuto valutare la possibile esistenza di tecnologia sconosciuta ostile, sembrano davvero pochi. Nulla a che vedere, ad esempio, con le risorse messe a disposizione del Progetto Bluebook che dal 1947 al 1969 ha studiato migliaia di avvistamenti di oggetti volanti non identificati. 701 dei dodicimila avvistamenti valutati dalla commissione del Progetto Bluebook restano ad oggi inspiegabili. Il Pentagono afferma che l’Advanced Aviation Threat Identification Program è stato chiuso nel 2012, ma potrebbe tranquillamente continuare ad esistere in forma classificata e finanziato con ingenti risorse.

sabato 3 ottobre 2020

UFOLOGY WORLD - 8 novembre

8 NOVEMBRE 2020 all’interno di Cinecittà World a Castel Romano si terrà la nuova edizione di UFOLOGY WORLD per l’Italia organizzato da Francesca Bittarello con 3 Dibattiti, Mostre e Villaggio Espositori. Fra gli ospiti Paola Leopizzi Harris famosa ufologa americana, Bernard Rouch dalla Francia, Adriano Forgione, Pablo Ayo, Dario del Buono e molti altri ancora.

LA VENDITA DEI BIGLIETTI PER UFOLOGY WORLD E' SOLO ON-LINE: www.ufologyworld.it


sabato 22 agosto 2020

Alchimia, Ufo o beffa? E' il libro più misterioso

 tratto da Il Giornale del 5 marzo 2009

Il manoscritto Voynich: scritto in una lingua sconosciuta, illeggibile da 500 anni. Ha sconfitto crittografi, archeologi e computer. Uno studio scientifico rilancia l’enigma

di Luigi Mascheroni

Ha fatto impazzire storici e linguisti di ogni Paese, ha resistito agli attacchi dei crittografi di eserciti e servizi segreti di mezzo mondo, ha sconfitto i più sofisticati software di decifrazione di codici, ha ammutolito scienziati e filosofi.

È un piccolo volume formato da un centinaio di fogli scritti a mano, di cui non si conosce l’autore, né la data né il luogo di composizione: è conosciuto come «manoscritto Voynich», dal nome inglesizzato dell’antiquario russo di origini polacche Wylfrid Wojnicz che lo acquistò per il suo negozio londinese dai gesuiti del collegio di Villa Mondragone, a Frascati, nel 1912. Ed è considerato l’enigma letterario più sorprendente di tutti i tempi, il libro più misterioso della storia. Che nessuno è in grado di leggere.

Risalente a un periodo compreso fra la fine del Quattro e la prima metà del Cinquecento, scritto in una lingua misteriosa e indecifrabile, arricchito da numerose illustrazioni a colori di piante ignote ai botanici, animali rari, strane figure femminili, stelle e diagrammi, il «manoscritto Voynich» resiste da mezzo millennio a ogni tentativo di decodificazione e traduzione: ha battuto i geroglifici egizi, la scrittura cuneiforme, persino la leggendaria Lineare B minoica. Il suo silenzio è impenetrabile. Pochissimi lo hanno potuto maneggiare - il manoscritto è custodito alla Beinecke Rare Book Library dell’università di Yale -, qualche studioso lo conosce attraverso la riproduzione pubblicata dall’editore francese Jean-Claude Gawsewitch nel 2005, i più ne hanno solo sentito parlare, tramandando il «mistero» attraverso studi specialistici, siti internet, persino romanzi fantasy.

Oggi la storia di questo occulto rompicapo letterario è raccontata, insieme ai numerosi tentativi di decifrazione e alle più fantasiose ipotesi interpretative - un messaggio in codice di una civiltà extraterrestre, un clamoroso falso rinascimentale, un’“enciclopedia” di arcani saperi per una setta di iniziati... - è ripercorsa dal primo saggio scientifico dedicato all’argomento mai apparso in Italia: L’enigma del manoscritto Voynich dello studioso argentino Marcelo Dos Santos (Edizioni Mediterranee).

Secondo una lettera in latino, datata 1666 e trovata allegata al testo, il volume fu acquistato nel 1568 dall’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, collezionista di nani per il divertimento della corte e di libri esoterici ed altre mirabilia per il proprio piacere. Poi nel XVII secolo scomparve, per riapparire agli inizi del ’900 nella biblioteca gesuita dove lo trovò Wojnicz.

Ma chi l’ha scritto, e perché? Nel 1921 il filosofo statunitense William R. Newbold, specialista in codici cifrati nella Prima guerra mondiale, sostenne che il manoscritto fosse opera del filosofo Ruggero Bacone (1214-93). Altri, confondendo il cognome di Ruggero Bacone, del filosofo rinascimentale Francis Bacon. Negli anni Cinquanta il crittografo americano William Friedman individuò una serie di “ridondanze”, ossia ripetizioni di alcune parole, simili alle formule chimiche, ipotizzando si trattasse di un antico erbario. Nel 1962 Edith Sherwood fece notare la similitudine fra la calligrafia del manoscritto e la scrittura speculare di Leonardo da Vinci; nel 1978 il linguista John Stojko considerò il testo una raccolta di lettere scritte in ucraino, successivamente codificate, ma senza capirne il senso; mentre negli anni Ottanta il fisico Leo Levitov assicurò che il manoscritto fosse opera degli eretici Catari e che celasse i segreti del Giardino dell’Eden. Infine lo psicologo inglese Gordon Rugg, docente di Scienze del calcolo all’Università di Keele, nel 2003 è giunto alla conclusione che si tratti di un falso cinquecentesco, realizzato dall’avventuriero elisabettiano Edward Kelley con la complicità dell’alchimista John Dee per vendere, dietro un compenso di 600 monete d’oro, un testo incomprensibile abilmente contraffatto all’imperatore Rodolfo II. Senza però riuscire del tutto a convincere esperti e profani della reale natura dell’unico libro esistente che nessuno sa leggere: un trattato di alchimia in codice, il delirio di un pazzo, una scrittura perduta o una beffa d’artista?



martedì 11 agosto 2020

Il mistero dell’Ufo che spaventò Mussolini e sparì in America

tratto da "Il Giornale" del 20 marzo 2017

Nel giugno del '33 un Ufo si schianta in Italia. Il regime di Mussolini insabbia tutto. Ma secondo Pinotti, del Centro ufologico nazionale, quell'avvenimento spinse il Duce ad allearsi con Hitler

di Gabriele Bertocchi


C'è una storia misteriosa di Ufo tenuta nascosta e seplata dal regime fascista, guidato da Benito Mussolini.

È quella di un velivolo non identificato che si schiantò nei pressi del Lago Maggiore, in Italia.

Un avvenimento che, secondo Roberto Pinotti, fondatore e segretario del Centro ufologico nazionale, potrebbe ridefinire la storia del periodo pre-bellico e l'alleanza tra Mussolini e Hitler. L'Ufo - termine che al tempo dei fatti non era stato ancora coniato - si è schiantato al suolo il il 13 giugno 1933 al confine tra Piemonte e Lombardia, più precisamente a Vergiate, in provincia di Varese, non troppo distante dall'aeroporto di Malpensa. Tra i resti di quel velivolo, non solo rottami: vengono rinvenuti anche i corpi dei piloti.

La paura di Mussolini

L'unica traccia e testimonianza del primo caso ufologico in Italia è un dispaccio dell’agenzia Stefani, di carattere "riservatissimo". La vicenda venne immediatemente secretata, anche se un ufficio, il Gabinetto RS/33, di cui faceva parte anche Guglielmo Marconi, continuò a occuparsi. Ora a provare a fare chiarezza è Roberto Pinotti, durante il convegno "Ufologia" ad Arona. Il professore ha spiegato che "i resti dell’Ufo, che nei disegni viene descritto come un velivolo cilindrico, con una strozzatura poco prima del fondo, con oblò sulla fiancata, da cui uscivano luci bianche e rosse, furono portati nei capannoni della Siai-Marchetti a Vergiate, dove rimasero per 12 anni. Così come i corpi dei piloti, conservati in formalina, a lungo studiati. Si sa che erano alti 1,80, avevano capelli e occhi chiari".

Dalle fattezze dei corpi rinvenuti, Pinotti, come riportato su La Stampa, avanza la sua personalissima ipotesi, fondata sulla somiglianza tra i due alieni e i piloti tedeschi. "Il Duce credette, forse, che sarebbe stato opportuno allearsi con una potenza militare come quella della Germania nazista, capace di produrre un velivolo mai visto prima, piuttosto che averla come nemica", afferma il segretario Centro ufologico nazionale.

I resti spediti negli States

Il mistero però negli anni è rimasto tale. Infatti, a guerra finita gli Alleati hanno preso in custodia quelle case e le hanno spedite in America. Ma il giallo non si risolve, anzi, come fa notare Pinotti si infittisce: "Stranamente le tre persone che erano a conoscenza del trasporto di quelle casse negli Usa sono morte, due in incidenti di mare, una suicida".

Come è evidente ci sono ancora tante risposte mancanti. Ciò che è certo è che gli esperti sono concordi nel sostenere come la zona tra Lago Maggiore e Ticino è tra quelle con più segnalazioni di oggetti non identificati

sabato 8 agosto 2020

La Cia pubblica i suoi "X-Files"

 tratto da Il Giornale del 31/01/2016 

La Cia pubblica i suoi "X-Files", concedendo al pubblico la possibilità di guardare alle indagini sugli Ufo e gli alieni fra il anni 1940 e gli anni 1950

di Andrea Riva


La Cia pubblica i suoi "X-Files", concedendo al pubblico la possibilità di guardare alle indagini sugli Ufo e gli alieni fra il anni 1940 e gli anni 1950.

"Guardate i nostri X-Files. Abbiamo deciso di mettere in evidenza alcuni documenti che sia gli scettici sia coloro che credono" negli Ufo "troveranno interessanti" afferma la Cia sul proprio sito internet, dividendo i documenti in due categorie.

Ispirandosi alla serie tv di successo '"he X-Files" e ai suoi protagonisti, gli agenti Fox Mulder e Dana Scully, la Cia divide i documenti proprio in base a loro: in quelli che l'agente Mulder userebbe per cercare di persuadere gli altri sull'esistenza di attività extraterrestre, e quelli che l'agente Scully userebbe per offrire spiegazioni scientifiche alla visione degli Ufo.

Uno dei casi della Cia nel file dell'agente Mulder risale al 1952, quando un oggetto "simile a una grande padella volante" è atterrato in Germania. La Cia cita un testimone oculare che, una volta avvicinatosi al luogo dell'atterraggio dell'oggetto, ha visto due uomini con indosso una tuta metallica brillante. I due si sono chinati verso il testimone oculare, per poi tornare alla "grande padella volante" e spuntare il volo. "L'oggetto ha iniziato a sollevarsi lentamente da terra e a ruotare" riferisce il testimone alla Cia, sottolineando che anche se inizialmente pensava di sognare poi avvicinandosi al terreno ha visto l'impronta circolare dell'oggetto volante.

Fra i file anche i documenti e i pareri della commissione scientifica sugli Ufo. I ripetuti avvistamenti nel 1952 non avevano dati nè prove solide per poter essere spiegati e la commissione ha concluso all'unanimità che non c'era una diretta minaccia alla sicurezza nazionale con gli avvistamenti. Molti infatti non erano altro che aerei militari, luce riflessa da cristalli di ghiaccio e chiari raggi di luce.

domenica 2 agosto 2020

X° Convegno di Ufologia città di Pomezia


“X° Convegno di Ufologia città di Pomezia” si terrà il 6 settembre 2020 presso la bellissima terrazza attico del Simon Hotel organizzato dalla sempre attiva Francesca Bittarello. In seguito alle nuove Direttive sugli eventi dovute all’Epidemia del Covid- 19 ecco le regole basilari per i tanti spettatori che giungeranno a Pomezia per assistere al Convegno ovvero:

1) misurazione della temperatura obbligatoria per poter accedere in sala
2) uso mascherina per accedere in sala 
3) prenotazione anticipata e obbligatoria sino ad esaurimento posti. 

La prenotazione è obbligatoria perché ci sarà un distanziamento a norma di legge tra gli spettatori quindi anche se la sala attico è molto ampia in seguito al distanziamento delle sedie ci saranno ovviamente meno posti.
La prenotazione obbligatoria su whatsapp o via sms al cellulare 329.4218323 o su Messanger al  nominativo Francesca Bittarello. Costo di entrata al Convegno 6 € a persona comprensivo di un gadget personalizzato.
Poi relatori quali oltre a Francesca Bittarello, Pablo Ayo, Maurizio Baiata, Dario Del Buono, in Videoconferenza diretta Antonio Chiumiento, un Vigile del Fuoco che parla dell’ alieno di Pescara, e Filiberto Caponi e Carlo Daniele.
Must del Panino Alieno per tutti.


sabato 9 maggio 2020

Ufo gli archivi inediti

Il prossimo giugno uscirà in libreria il libro "Ufo gli archivi inediti", (Luxco Editions) di Francesca Bittarello, nota ufologa, ideatrice ed organizzatrice del Convegno di Ufologia città di Pomezia e di Ufology WORLD. Il libro è acquistabile dal sito della casa editrice senza spese di spedizione al seguente indirizzo: https://www.luxcoeditions.com/catalogue/ufo-gli-archivi-inediti
Il libro gode di una prefazione di Pablo Ayo e di una postafazione di Antonio Chiumiento. Il fenomeno UFO esplose a livello mediatico tra gli anni cinquanta e i sessanta: oggetti volanti sconosciuti e misteriosi umanoidi venivano avvistati ovunque nel mondo, con numerosi testimoni che nonostante le derisioni e l’ostilità della stampa, rilasciavano delle dichiarazioni preziose e ricche di dettagli. L’autrice ha vagliato a lungo molti casi, in parte inediti al grande pubblico, andando a estrarre dal proprio archivio personale proprio i casi appartenenti a quel periodo storico. Così facendo è riuscita a fornire una rilettura in chiave attuale dei casi più comprovati e dei testimoni più credibili, scovando delle informazioni importanti che, grazie alla mentalità tecnologica dei nostri giorni, riusciamo a comprendere con maggiore chiarezza. Dall’Austria alla Germania, dalla Francia alla Norvegia, dagli Stati Uniti al Brasile, gli UFO e i loro piloti extraterrestri sono stati visti e raccontati, storie affascinanti e rivelatrici che spesso sono finite in dei trafiletti giornalistici di poco conto e dimenticate. Non mancano poi tanti casi italiani: Torino, Rovigo, Siena, Livorno, Porto Torres e tanti altri luoghi del nostro Paese dove una generazione – quella dei nostri nonni e padri - ha visto qualcosa di alieno con i propri occhi e ce lo ha raccontato.

Non mancano le analisi di eventi a noi più recenti e talvolta sconvolgenti, come il “Caso Lubian”, riportato qui per la prima volta al pubblico: nelle campagne di Reggio Emilia si sono avvicendati avvistamenti UFO, presenze misteriose, esseri zoomorfi e persino i Men in Black. L’autrice propone inoltre una nuova e efficace metodologia di casistica dei casi UFO, dei testimoni, dei debunkers, sul mimetismo degli oggetti volanti non identificati e sul fenomeno dei Cerchi nel Grano, argomento quest’ultimo che studia da anni.

Categoria: Ufologia
Autore: Francesca Bittarello
Formato A5 / 283 pagine
Data 20 giugno 2020
ISBN: 978-2-902114-17-7
Prezzo: 16,49 euro
https://www.luxcoeditions.com/catalogue/ufo-gli-archivi-inediti

sabato 7 marzo 2020

“Dischi volanti automotori” di Elia Nitti

in collaborazione con Simone Berni:

http://www.cacciatoredilibri.com/su-ebay-ce-dischi-volanti-automotori-di-elia-nitti/

del 16/12/2019

Uno dei titoli cult dell’ufologia italiana
Una copia di Dischi volanti automotori di Elia Nitti (Roma, Casa Editrice “Mondo Nuovo”, 1963) appare in vendita su eBay, al costo di 150 €. Sottotitolo esplicativo: un documento sconcertante e meraviglioso che può gettare luce sul mistero della energia che fa muovere i dischi volanti.

Si tratta di un titolo posseduto solamente dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. È un opuscolo di appena 64 pagine, molto importante per i collezionisti del settore e ricercato in quanto cade in un’epoca (prima anni ’60) dove la problematica ufologica era ancora una disciplina di forte richiamo.




mercoledì 23 ottobre 2019

"Sono tra noi" - 9° Convegno di Ufologia Città di Pomezia

"Sono tra noi" - 9° Convegno di Ufologia Città di Pomezia
Simon Hotel, 10 novembre 2019 ore 9 -20

Come ormai consuetudine degli ultimi anni è in arrivo il popolare “9° Convegno di Ufologia città di Pomezia” che si terrà domenica 10 novembre 2019, presso l’accogliente Simon Hotel, denominato dagli appassionati l’hotel degli ufo, divenuto in pochi anni fra i convegni più noti e importanti in Italia per la splendida organizzazione e la qualità dei relatori e per le tante sorprese e innovazioni che l’organizzatrice unica dott.ssa Francesca Bittarello propone ed apporta ad ogni edizione tanto da destare l’interesse di televisioni nazionali e locali e tanti giornali importanti presenti ad ogni edizione. Per la prima volta l'evento si svolgerà in una nuova sala conferenze da 500 posti. Anche per questa edizione previsto il pienone di pubblico appassionati o curiosi e organi di stampa e media che giungeranno da tutto Italia. Per l’immancabile presenza di stampa nazionale e locale è a loro dedicata un area stampa riservata con graditi cadeaux offerti dall’organizzazione.

L’ingresso per chi vorrà assistere all’evento avverrà con un contributo di € 5.
La giornata si articolerà dalle 9 alle 20 con cena finale per chi lo desidera a 10 € con buffet illimitato, con una pausa pranzo dalle 13 alle 14 dove tutti potranno per soli 5 euro gustare il famoso panino alieno un panino gigante e volendo con la birra aliena (il panino alieno è anche vegano e vegetariano) con una bibita e un caffe. A fine serata prima della cena la consueta lotteria aliena con premi per tutti.

Molto importanti e noti i relatori del convegno UFO con l'eccezionale presenza di Filiberto Caponi l’italiano che negli anni 90 ebbe un incontro ravvicinato del terzo tipo con una creatura extraterrestre, caso noto perché negli anni al centro di depistaggi e calunnie da parte dei detrattori.
Ma Filiberto Caponi sarà presente a Pomezia dove porterà la sua testimonianza diretta e  dove sarà spiegato e analizzato il suo caso reputato assolutamente veritiero e per l’occasione sarà presente un super testimone dell’ Ansa Carlo Daniele che racconterà fatti inediti e incredibile sui depistaggi avvenuti del caso Caponi.
A seguire altri importanti relatori che appassioneranno tutti i presenti infatti a seguire sarà presente l’ex Sottosegretario di Stato alla Difesa Gen. Domenico Rossi già deputato che parlerà degli Ufo e le forze armate; Pablo Ayo ufologo famoso anche per aver curato e presentato per anni la trasmissione Mistero su Italia 1 per il settore ufologico e spesso su RAI e Mediaset per discutere del fenomeno UFO che parlerà dell’ argomento di attualità sulle dichiarazioni della US Navy; Maurizio Baiata noto ufologo italo-americano con oltre quarantennale storia di studi ci parlerà della cover up ufo e poi Francesca Bittarello, nota investigatrice ufologica nonché organizzatrice del Convegno e dell’evento UFOLOGY WORLD per l’ Italia (che si svolgerà nel 2020 info www.ufologyworld.it) che parlerà dei misteri legati a diversi incidenti accaduti in prossimità dei crop circles e poi non mancherà Dario Del Buono uno dei più accreditati esperti in Italia di Ufologia nell’ottica esoterica. Presenti anche la nota scrittrice di fantasy per bambini Patrizia Licari Gradella con il suo ultimo libro che sta riscuotendo molto successo nonché la ricercatrice di cristalli e cristallo terapia Alessia Serafin a disposizione del pubblico in uno stand a lei dedicato.

Per informazioni: WHATSAPP cell. 329.4218323 - orari ufficio
francesca-bittarello@ufologyworld.it





mercoledì 9 ottobre 2019

I primi libri sugli UFO negli Stati Uniti d’America: come è iniziato il mito dei “piatti volanti”

tratto da http://www.cacciatoredilibri.com/i-primi-libri-sugli-ufo-negli-stati-uniti-damerica-come-e-iniziato-il-mito-dei-piatti-volanti/

In principio fu… il 1950
Ho sempre avuto una curiosità insoddisfatta: quale è stato il primo libro pubblicato al mondo sul fenomeno dei dischi volanti? La questione è abbastanza complessa. Innanzi tutto parliamo di Stati Uniti d’America, e non potrebbe essere diversamente dato che tutta la problematica ufologica cosiddetta moderna parte dal 1947 con gli avvistamenti del pilota Kenneth Arnold nello Stato di Washington. Però, non sembra ci siano riferimenti chiari e incontrovertibili fino all’annus mirabilis 1950. Secondo gli esperti librai di Arcturus Book di Port St. Lucie, Florida, Behind the Flying Saucers (“Dietro ai dischi volanti”) (New York, Henry Holt and Company, 1950) di Frank Scully sarebbe uno dei primi tre libri pubblicati sull’argomento. È comunque da considerarsi il libro più importante degli inizi della problematica ufologica. Fu questo testo a scatenare l’entusiasmo popolare per i dischi volanti, la prima tiratura andò a ruba e le successive edizioni ebbero comunque tirature da record. Tutti i libri sugli Ufo degli anni ‘50 e ‘60 citano il lavoro di Scully, o almeno lo citano quelli – e non sono poi molti – dotati di una bibliografia.
Ma quell’anno escono in America – come minimo – altri cinque libri nei quali o si accenna o si parla diffusamente dei dischi volanti. Si tratta di: Star Guests (“Visitatori dalle stelle”) di William Duddley Pelley (Noblesville, Soulcraft); Flying Saucers: Portents of These “Last Days” (“Dischi volanti: un prodigio del nostro tempo”) della Sanctilean University (Santa Barbara, J. F. Rowny Press); The Flying Saucers Are Real (“I dischi volanti sono reali”) di Donald E. Keyhoe (New York, Fawcett Publications Inc.); Is Another World Watching? (“Ci stanno osservando da un altro mondo?”) di Gerald Heard (New York, Harper & Brothers) e Beyond the Moon (“Al di là/oltre della Luna”) di Edmond Hamilton (New York, Nal Signet Books). Traduco, per comodità, il termine saucer in disco.
Di The Flying Saucers Are Real di Donald E. Keyhoe esiste una recente ristampa di un appassionato ufologo disponibile su Lulu.com, il sistema di stampa digitale che ha ormai rivoluzionato l’editoria di nicchia.

Ma qualcuno dice che…
C’è però una seconda ipotesi sul primo nato tra i libri sugli UFO, anzi sui Flying Saucers. Nature of Infinite Entities di Orfeo Angelucci, di solito datato al 1952, potrebbe invece essere stato stampato la prima volta nel 1948 in una rarissima edizione a cura dell’autore. Lo afferma James R. Lewis (ed.) nel suo libro The Gods Have Landed (“Gli Dei sono atterrati”) (New York, University of New York Press, 1995).
Come in altri paesi, anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito prima dell’anno 1950 hanno fatto la loro comparsa alcuni libri che proponevano e anticipavano tematiche che poi sono diventate prettamente ufologiche. Tra di questi si può ricordare Frank E. Sorenson, con il suo Now We Fly (“Adesso voliamo”) (Chicago, John C. Winston Co., 1944). Due anni più tardi esce un pamphlet di Kenneth Goff, dal titolo: Traitors in the Pulpit and Treason Toward God (“Traditori nel pulpito e tradimento verso Dio”) (Englewood, Colorado, edizione privata, 1946). In questo libricino di appena 61 pagine compare un capitolo intitolato: The Flying Saucers: From Russia, From Another Planet, Or From God (“Dischi volanti: dalla Russia, da un altro pianeta o da Dio”).

Le sovraccoperte, il vero fattore scatenante!
In ogni caso, i primi lavori sui dischi volanti sono goffi, imprecisi, in quanto il fenomeno è nuovo e la casistica ancora insufficiente per uno studio sistematico. E questo lo si capisce benissimo anche leggendone solo qualche pagina. Lo stesso Kenneth Arnold – che involontariamente dette il via all’Ufologia come fenomeno di massa nel 1947 – decide di mettere nero su bianco e assieme a Ray Palmer fa uscire, ma non prima del 1952, The Coming of the Saucers (“L’arrivo dei dischi”) (Amherst, Wisconsin, Amherst Press).
Dei libri appena elencati sono soprattutto le sopraccoperte illustrate che colpiscono la fantasia della gente. Behind the Flying Saucers di Frank Scully è un volume in ottavo con copertina rigida in tela celestina, con due linee blu che si intersecano al piatto anteriore. Nella sopraccoperta un “piatto” volante bianco solca il cielo color verde mare e si addentra nell’oscurità. Se prendiamo questo libro come il punto di partenza della rivelazione del problema-Ufo, si può dire che una simile immagine rappresenta l’oscurità dalla quale il problema non uscirà mai più. Oltre mezzo secolo più tardi siamo ancora a dibattere su che cosa sono, da dove vengono e che cosa vogliono questi benedetti dischi volanti. Il libro di Scully parla di strani omuncoli che sarebbero precipitati con il loro disco volante. Inizialmente queste teorie erano state pubblicate sulla rivista Variety e poi messe in volume. Il concorrente True fece svolgere delle indagini e smascherò uno dei testimoni scientifici di Scully, screditando così le affermazioni dell’autore.
The Flying Saucers Are Real di Donald E. Keyhoe è invece un libricino in sedicesimo, copertina rigida ma non rilegata. Largo esattamente 4 pollici e un quarto, è un vero e proprio pocket. La copertina è rivestita tipograficamente da una sottile pellicola trasparente che con il tempo tende a staccarsi. Così è abbastanza difficile trovare una copia di questo libro in perfetto stato. Un libraio di Glendale, California, chiama questa pellicola con il nome di plasticine, ma non so se è corretto. L’illustrazione della copertina è da autentica saga stellare, con dischi volanti fantasiosamente sagomati e colorati, da cui dipartono misteriosi fasci di luce. Il tutto in orbita sulla Terra; si intravede la California in basso. Questa immagine è diventata un classico dell’Ufologia, riportata spesso in locandine e manifesti in occasione di mostre e convegni sui dischi volanti. O riprodotta su pubblicazioni del settore. L’autore, Frank Tinsley, potrà esserne soddisfatto, speriamo solo ne abbia ricavato il giusto guadagno.
Il librettino in sé non è rarissimo, credo ce ne siano in circolazione ancora una certa quantità di copie. Come detto, però, sono rare le copie perfettamente conservate, con ancora la pellicola attaccata. Come se non bastasse, la carta di questo libro tende facilmente ad ingiallire e con il passare dei decenni ritengo diventerà assai fragile.
Per assurdo, infatti, i libri non andrebbero mai letti, soprattutto certe brossure tascabili. Leggendole, pian piano si rovinano, allentandosi o addirittura scollandosi. Per i librai le copie unread (“non lette”) sono le migliori, e il perché è evidente al momento di pagare il conto!

La Sanctilean University, il pazzo lato dell’America!
Del lotto degli aspiranti al titolo – forse più platonico che altro – di “primo nato” tra i libri sui dischi volanti fa parte anche lo strano Flying Saucers: Portents of These “Last Days” della Sanctilean University. È in realtà un booklet, cioè un libricino, poco più che un opuscoletto. Conta 40 pagine in formato ottavo, ha una copertina giallo cadmio, con titolazioni in azzurro. È il booklet n. 2 della serie della Sanctilean University di Florence, Arizona. Va subito detto cosa sia questa Sanctilean. Una specie di congrega religioso-culturale che professa ideali new age, una delle tante che caratterizzano il poliedro Stati Uniti d’America. Questa università, sono loro stessi che lo dicono, “è una Educational Corporation dello stato dell’Arizona, in possesso di tutte le autorizzazioni legali di ogni altra università al mondo”. Il libretto in questione non è frequente sul mercato del raro, in effetti deve essere stato stampato in un numero limitatissimo di copie, poste in vendita a 50 cents l’una nel 1950. Si divide in tre parti e nell’ultima tratta del fenomeno dei dischi volanti. La sezione in questione si intitola “Flying Saucers and Related Phenomena”.
L’autore del libretto non è specificato chiaramente. Tutte le indicazioni presenti riportano il nome della Sanctilean al posto di quello dell’autore, il quale, in carne e ossa, potrebbe essere il reverendo John Lowell che due anni prima (1948) aveva pubblicato un altro volumetto per la stessa serie, per la cronaca si trattava di The Impending Golden Age, considerato abbastanza raro in prima edizione. Dice lo stesso reverendo Lowell:

“La Golden Age – L’Età dell’Oro – è il settimo anno dei tredici che compongono un ciclo solare di avanzamento. Le Età dell’Oro sono periodi ricorrenti di rinnovamento astronomico della Terra, in preparazione per il successivo atto nel processo di creazione. La prossima Golden Age è imminente”.

Così almeno si riteneva nel 1948.

Ma insomma, chi ci sta guardando da lassù?
Gerald Heard, un raffinato scrittore nato nel 1889 in Inghilterra e trapiantato in California dal 1937, fu autore del celebre Is Another World Watching? (New York, Harper & Brothers, 1950). L’edizione americana fu poi seguita da quella inglese, nota con il titolo The Riddle of the Flying Saucers (“L’enigma dei dischi volanti”), edita da Carroll & Nicholson di Londra. Da notare come curiosità il fatto che il titolo dell’edizione americana viene usato come sottotitolo nell’edizione inglese e viceversa.
Anche la sopraccoperta di Is Another World Watching? porta un’illustrazione che poi diventerà familiare per chi si occupa di dischi volanti. La Terra vista da un oblò di un’astronave misteriosa. Un disegno che lascia tutto lo spazio necessario all’immaginazione di ognuno di noi. L’edizione inglese, invece, in maniera più esplicita sotto il profilo del messaggio da dare al futuro lettore, porta una sopraccoperta nella quale campeggia il nostro pianeta illuminato dal sole e dal quale fuoriesce una squadriglia di nove dischi volanti.
L’edizione americana è un libro rilegato con copertina rigida in tela color cappuccino al dorso e finta tela, più scura, ai piatti. Il colore di fondo della sopraccoperta è il grigio grafite. Il formato è l’ottavo, le pagine 183, con quattro tavole di fotografie di dischi volanti. In questo libro Heard si produce in un’ardita teoria. Secondo lui i dischi volanti vengono da Marte. I marziani sarebbero simili a dei grandi insetti ma dotati di un’intelligenza superiore.
Ho, come curiosità, trovato un libro molto particolare scritto da Frank Scully. Si tratta di Blessed Mother Goose (“Benedetta mamma oca”) (Hollywood, House-Warven, 1951). Altro non è che un libro di canzoncine e di rime per maestrine d’asilo. Nulla che riguardi l’Ufologia. Stupende le illustrazioni di Keye Luke. Al frontespizio noto una bella dedica dell’autore a una bambina che ha perso il padre nella guerra di Corea. All’interno del volume, come segnalibro, c’era una bella foto d’epoca che ritrae l’autore mentre consegna una copia del suo lavoro a un sacerdote

[testo tratto da “Dischi volanti e mondi perduti“, in: A caccia di libri proibiti, di Simone Berni (Edizioni SimOn, 2019)]

sabato 5 ottobre 2019

Alieni e Umani - Una questione di contatto - Roma

Nel corso dei secoli, popoli di tutto il mondo hanno tramandato attraverso i testi e le raffigurazioni artistiche, la comparsa di misteriosi oggetti volanti nei cieli del nostro pianeta.
In alcuni casi essi hanno anche descritto gli incontri con gli occupanti di questi velivoli rappresentandoli a volte come temibili divinità, a volte come pacifici visitatori celesti.
L’obiettivo che si propone, partendo dalla consapevolezza che non siamo certamente soli in questa parte dell’universo e che, forse, non lo siamo mai stati, è quello di stimolare la curiosità, ma soprattutto i dubbi, di tutti coloro che si sentono attratti da questi argomenti, per cercare di trovare, insieme, le risposte alle molte domande e ai molti enigmi che ancora oggi circondano l’affascinante mistero degli UFO.

Fusolab 2.0
Sabato 19 ottobre 2019 dalle ore 16:00 alle 20:30
Viale della Bella Villa 94, 00172 Roma




sabato 21 settembre 2019

I primi libri spagnoli sugli UFO (anni ’50)

tratto da http://www.cacciatoredilibri.com/i-primi-libri-spagnoli-sugli-ufo-anni-50/

di Simon Berni

L’anno zero delle pubblicazioni sugli UFO in Spagna (e nel mondo): 1950

Se andiamo alle origini del fenomeno Ufo in Spagna dobbiamo considerare due libri che uscirono nell’anno zero dell’Ufologia mondiale, ovvero Los “platillos voladores” (“I piatti volanti”) (Barcelona, Editorial Molino, 1950) di J. M. Díez Gomez e En el país de los platillos volantes (“Nel paese dei piatti volanti”) (Madrid, Gráficas Nebrija, 1950) di J. Curto Guzmán.
L’anno successivo si ebbe Platillos volantes (“Piatti volanti”) (Barcelona, Bruguera, 1951) di Peter Debry. A seguire, El secreto de los platillos volantes (“Il segreto dei piatti volanti”) (Madrid, Calleja, 1952) di Juan Antonio De Laiglesia. Sono questi quattro i primi libri sul fenomeno dei dischi volanti mai apparsi in Spagna. Sono questi che dovete cercare.
Parliamo un po’ delle loro ingenue ma spettacolari copertine. Los “platillos voladores” si presenta con un fiammeggiante “piatto” volante, che viene spettacolarmente inseguito da un bimotore il quale sale di quota verticalmente nel cielo, bucando le nuvole, come fosse un missile! Il secondo volume di questa mini-rassegna, En el país de los platillos volantes, invece, non ha una copertina illustrata. Presenta solo un titolo con caratteri “calligrafici”, che sono comunque testimoni del gusto e dello stile dell’epoca.
Platillos volantes ricorda un fumetto in bianco e nero, con un ipotetico agente segreto dell’epoca, armato di rivoltella, che fugge via in sella alla sua superaccessoriata motocicletta, inseguito da tre piatti bianchi saettanti nel cielo, al di sopra di una metropoli.
La copertina che preferisco, comunque, è quella di El secreto de los platillos volantes. Una donna misteriosa (o un essere androgino?) con una svolazzante camicia gialla è al cospetto di un extraterrestre (verde, ovviamente) dalle orecchie spropositate. Un lembo della camicia della donna si rivela provvidenziale nel coprire il sesso dello strano e buffo essere. Ma tutti e quattro i libri citati, che coprono gli anni che vanno dal 1950 al 1952, sono nella realtà delle opere di science fiction, non trattando di dischi volanti frutto di reali avvistamenti, ma solo platillos volantes come ingredienti “esotici” di novelle e romanzi. Questo sebbene nel libro di J. M. Díez Gomez alcune sue opinioni personali sui dischi volanti siano intercalate nel testo alla finzione letteraria, che è comunque prevalente.


Los “platillos voladores”, di J. M. Díez Gomez (Barcelona, Editorial Molino, 1950)

Platillos volantes, di Peter Debry (Barcelona, Bruguera, 1951)

El secreto de los platillos volantes, di Juan Antonio De Laiglesia (Madrid, Calleja, 1952)

Los platillos volantes y la evidencia, di Manuel Pedrajo (Santander, edizione privata, 1954).

Le perle più rare

Il super esperto di ufo-bibliofilia spagnola, Antonio González Piñeiro, suggerisce due titoli veramente introvabili e che farebbero “impazzire” qualsiasi cercatore di libri. Il primo è anche il primo libro pubblicato in Spagna sul “problema” dei dischi volanti, Los platillos volantes y la evidencia (“I piatti volanti e l’evidenza dei fatti”) (Santander, edizione privata, 1954) di Manuel Pedrajo. Il libro fu fatto stampare dallo stesso autore. Il secondo pezzo raro di questa mini rassegna è Astronaves sobre la Tierra (“Astronavi sulla Terra”) (Barcelona, Oromí, 1955) di Eduardo Buelta, un opuscoletto, 28 pagine, credo uno dei pochi documenti al mondo sulla cosiddetta teoria del ciclo bienal marciano, in voga tra i primi contattisti spagnoli e poi derelitta.

Fernando Sesma

Se ritorniamo all’intrigante Fernando Sesma – vedi un precedente articolo: Ummo, il libro “que no se piede hallar”: la chimera introvabile dello’ufologia spagnola – non possiamo fermarci al suo libro sugli ummiti, come se niente fosse. L’esperto di libri sugli Ufo (e non solo) Marco Mucci di Roma mi segnala di essere in possesso del rarissimo Los platillos volantes vienen de otros mundos (“I piatti volanti vengono da altri mondi”) (Madrid, Editorial Fiel, 1955). Da una breve ricerca incrociata tra gli appassionati è risultato che nessuno abbia mai avuto questo volume fra le proprie mani. A volte viene citato nelle bibliografie, come se il suo contenuto fosse di dominio pubblico e ben conosciuto a tutti, ma chi lo ha mai visto veramente? Si tratta per la verità di un grosso opuscolo, conta 78 pagine. Il libro fa un’analisi dell’Ufologia mondiale dei primi anni ‘50, con un occhio particolare ai contattisti d’oltre oceano come Adamski. Trovarne una copia sul mercato è la speranza di molti, ma pochi la vedranno realizzarsi. Abbastanza raro è pure Yo, confidente de los hombres del espacio (“Io, il confidente degli uomini dello spazio”) (Madrid, Editorial Tesoro, 1965), nel quale l’autore getta, per così dire, le basi della sua ricerca, ne delinea l’approccio e ne rammenta gli esordi, citando esperienze “significative” durante le sue interminabili e proficue passeggiate nel parco centrale di Madrid.
Sempre di Sesma, da cercare anche l’intessante ¡Sensacional! Hablan los extraterrestres! (“Sensazionale! Parlano gli extraterrestri”) (Madrid, Gráficas Espejo, 1966). Sempre più difficile da rintracciare, invece, è La logica del visitante del Espacio (Madrid, Editorial Tesoro, 1969) che, come si dice in copertina:

“No es un libro más sobre OVNIS. Es una primera y auténtica explicación sobre la conducta desconcertante de sus tripulantes y su filosofía (“Non è un altro libro sugli Ufo; è una prima autentica spiegazione sulla condotta sconcertante dei loro abitanti e della loro filosofia”)”.

Ritengo tuttavia che due delle opere sui dischi volanti più introvabili di Fernando Sesma (alla pari di Los platillos volantes), collocate anch’esse negli anni ‘50, siano da considerarsi rispettivamente La piedra de la sabiduría (“La pietra della sapienza”) (Madrid, Marisal, 1956) ed Esquema de la nueva filosofia de la piedra del espacio (“Schema della nuova filosofia della pietra dello spazio”) (Madrid, stampato in proprio, 1958); si tratta di due opuscoli, contando il primo 78 pagine e il secondo appena 24. L’argomento di questi due lavori ruota attorno al misterioso significato di strani caratteri incisi su una pietra che un sedicente extraterrestre avrebbe consegnato a un anonimo infermiere (e poi famoso contattista), Alberto Sanmartín, pare nel novembre del 1954. Devo ammettere (senza nulla togliere all’importanza del reperto) che quei geroglifici incisi sulla pietra rettangolare (avendoli visti) sembrano piuttosto ingenui, specialmente se osservati oggi e non cinquant’anni fa.
Un altro opuscoletto di Sesma, non facile da rinvenirsi, è La llama de seda (“La fiamma di seta”) (Madrid, Marsiega, 1976), che racchiude massime filosofiche ed esistenziali. A Barcellona ne ho trovata una copia sciaguratamente sfuggita ai cercatori spagnoli con una preziosa dedica autografa dell’autore al grande ufologo Antonio Ribera. All’interno dell’opuscolo, ben ripiegata, ho inoltre rinvenuto una lettera manoscritta di Sesma datata 11 marzo 1976 indirizzata allo stesso Ribera, dalla quale si evince l’amicizia che legava i due autori e il loro continuo scambio di informazioni e di libri. Il libretto faceva probabilmente parte della collezione personale di Ribera, fortunatamente dispersasi in chissà quanti paesi. Colpevoli i librai.

Libri fantasma

Entrambi gli autori hanno fatto uso di pseudonimi durante la loro attività. Dr. Kérek per Fernando Sesma e Anthony Simons per Antonio Ribera. Per chiudere il discorso sui rari libri di Fernando Sesma, voglio esibirmi in un colpo di scena finale. Sempre su imbeccata del competente Mucci cito infatti la commedia El secreto de Lady Margarita. Non esistono dati bibliografici su questo libro. Forse non esiste neppure il libro (ma se esiste fu stampato sicuramente prima del 1965). Il fatto è che Sesma lo cita ripetutamente in diversi suoi lavori e nonostante ciò esperti bibliofili spagnoli, pur avendo effettuato ricerche in tutte le direzioni, non ne hanno mai trovata traccia. La misteriosa signora sarebbe una nobildonna di Albacete, Margarita Ruiz de Lihori, invischiata in non si sa bene quale strana faccenda con il popolo extraterrestre degli ummiti. Il mito della mano cortada (“mano recisa”) sembra presiedere il tutto. Non ci è dato aggiungere di più. Ecco un vero e proprio misterio, al quale corrisponde il suo immancabile “libro proibito”.
A proposito di “donne fatali” nella vita di questo insolito autore, un cenno lo merita la conturbante figura di Mercedes de Sosa. Vi aleggia un piccolo mistero, ma sono cose di mezzo secolo fa, ormai. Un altro enigma ruota invece attorno a un numero che risulta indissolubilmente legato a Fernando Sesma: 372452. E lo sarà per gran parte della sua esistenza. Ma è un mistero per i più.

[testo tratto da “Dischi volanti e mondi perduti“, in: A caccia di libri proibiti, di Simone Berni (Edizioni SimOn, 2019)]