sabato 12 marzo 2022

Dagli antichi altari al culto di Satana

a cura di Antonia Depalma e Vincenzo de Lisio

Collana Universo del Mistero diretta da Mario Contino

(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)



Ecco una nuova singolare pubblicazione dal titolo significativo “Dagli antichi altari al culto di Satana” a cura di Antonia Depalma e Vincenzo de Lisio - Collana Universo del Mistero diretta da Mario Contino (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). Antiche pratiche, talvolta basate sul bisogno di una conoscenza più autentica, sono state assoggettate ad un relativismo temporale che ha modificato, di generazione in generazione, l'agire, ed ha integrato un simbolismo sempre più ampio distaccandosi, talvolta, dagli usi più arcaici in favore di nuovi approcci. Questo volume si pone come manuale per la conoscenza storica e simbolica, a fini investigativi nell'ambito della criminogenesi e della criminodinamica, analizzando le correnti che caratterizzano il mondo dell’iniziatico e dell’occulto che, nella sua complessità, ha dato origine a forme devianti e che talvolta diventa il protagonista di scenari di cronaca nera.

“Il pluralismo religioso presente in Italia, di cui la Costituzione della Repubblica è garante, ricalca anche il Credo di antichissime religioni. Frutto di studio, ricerca ed analisi, “Dagli antichi altari al culto di Satana” si pone come fine quello di analizzare i culti più arcaici per giungere ad una spiegazione precisa ed esaustiva circa la diffusione del fenomeno nelle varie forme che lo connotano e nell'aspetto riguardante il suo relativismo geografico e temporale. Negli ultimi secoli, gli studi archeologici hanno portato alla luce informazioni che hanno permesso di confermare quanto già affermato da H.Spencer, sulla scia delle teorie evoluzionistiche di C. Darwin, il quale sostenne che la nuova società si origina dalle ceneri della “vecchia” società, portando con sé un patrimonio genetico di valori, credenze e tradizioni trasmesse dalle culture progenitrici più antiche.

Questo libro, a seguito di un'attenta e propedeutica analisi storica e simbologica di matrice esoterica e satanista, si sofferma sugli aspetti che riguardano le religioni legate al culto di Satana ben distinguendo quelle subculture che, non avendo alcuna correlazione con l'aspetto spirituale, si limitano a mettere in pratica quel comportamento sociologicamente e giuridicamente definito “deviante” che assume, così, valenza criminologica. La criminologia clinica - quale scienza eziologica - incontrerà la sociologia, l'antropologia e la giurisprudenza. Prendendo le distanze da ogni luogo comune, verrà spiegata con obiettività la fattispecie storico-culturale definita di matrice satanista ed il sound scandinavo del Black Metal Inner Circle, analizzandone gli aspetti riguardanti la correlazione tra musica e satanismo che verrà affrontata anche nell'analisi di altri casi criminologicamente rilevanti; particolare attenzione verrà dedicata ad alcuni colde cases rimasti negli archivi di cronaca nera internazionale. (Antonia Depalma)

Info link I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno:

https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/6853146984567667361?hl=it

Giunti al Punto

https://www.giuntialpunto.it/product/b09t63d3xy/libri-dagli-antichi-altari-al-culto-di-satana-analisi-


mercoledì 2 marzo 2022

Esoterico, anarchico e cronista

tratto da "Il Giornale" del 19 ottobre 2008

Una folla di eteronimi, molti più di qualsiasi altro scrittore del Novecento. Fernando Pessoa è stato maestro, ingegnere navale, barone, poeta, aiutante contabile, filosofo e molto altro ancora, tanto da dichiararsi «multiplo, come una stanza dagli innumerevoli specchi fantastici». Ma da dove nasce questa passione nel dissimularsi? Una risposta si può trovare nell'antologia di Poesie esoteriche (Guanda, pagg. 148, euro 14, a cura di Francesco Zambon), e coincide con riti e pratiche per iniziati. Esoterismo e teosofia hanno dominato l'opera del portoghese, tanto da fargli dichiarare: «Credo nell'esistenza di mondi superiori al nostro e di abitanti di questi mondi, in esperienze di diversi gradi di spiritualità, che si assottigliano fino ad arrivare a un Ente Supremo che presumibilmente ha creato questo mondo».

Le Cronache della vita che passa (Passigli, pagg. 91, euro 8,50, trad. P. Collo) conferma quest'interesse: accanto alla raccolta di corsivi pubblicati da O Jornal nel 1915 trovano spazio altri due articoli successivi, sempre a firma di Pessoa - di cui è stato ora ristampato da Guanda Il banchiere anarchico, a torto indicato dall'editore come opera prima inedita in Italia (pagg. 110, euro 10, trad. L. Carra e C.M. Valentinetti). Nelle due cronache è raccontata la storia del mago inglese Edward Alexander «Aleister» Crowley, poi riparato in Italia. Qui la cronaca si fa ultradettagliata, con tanto di appunti del capo della polizia De Bono inviati al Duce sul cittadino britannico, in seguito espulso dal Belpaese. E a distanza di settant'anni dalla pubblicazione ci conferma la forte attrazione dello scrittore per culti e cerimoniali segreti.

domenica 27 febbraio 2022

“VAMPIRI SEPOLTURA E MORTE” DI PAUL BARBER (PRATICHE, 1994): CASOMAI VI SERVISSE!

 In collaborazione con Simone Berni: https://www.cacciatoredilibri.com/vampiri-sepoltura-e-morte-di-paul-barber-pratiche-1994-casomai-vi-servisse/

Una piccola notizia libraria per gli appassionati di vampiri dal sito Cacciatore di libri.


ONZA LIBRERIA LIBRACCIO Piazza Indipendenza – Sabato 29 Gennaio 2022 Oggi alla libreria è stato avvistato un raro libro della collana Nuovi Saggi della casa editrice, non più in attività, Pratiche di Parma.

Si tratta di Vampiri: sepoltura e morte di Paul Barber (Parma, Pratiche, 1994); traduzione di Chiara Gabutti, prima ed unica edizione. Piuttosto costoso al tempo (38.000 lire), era oggi in vendita a 12 €.

Si segnala con la speranza che possa essere utile agli amanti delle tematiche legate al mistero, in particolar modo a quelle sui Vampiri. Il libro è raro, scomparsissimo dai canali di vendita. Una copia è stata venduta a dicembre 2021 per 85 €.

[Segnalazione di Alessandro Piana]



sabato 19 febbraio 2022

Citazioni dal Corpus Hermeticum

Dove correte, o uomini, ubriachi per aver tracannato puro il vino dell'ignoranza, sì che nemmeno potete sopportarlo, e già lo state vomitando? Tornate sobri, smettetela! Alzate lo sguardo con gli occhi del cuore, e se non tutti voi potete, lo facciano almeno quelli che possono. Giacché il male dell'ignoranza sommerge tutta la terra e rovina l'anima imprigionata nel corpo, senza lasciarla approdare al porto della salvezza.

Tutto ciò che è stato generato è imperfetto e divisibile, cresce e diminuisce; niente di questo accade a ciò che è perfetto; ciò che cresce trae la sua crescita dalla monade, ma è preda della sua debolezza nel momento in cui non è in grado di contenere la monade.

Puoi forse vedere o prendere con le mani il tuo pensiero e contemplare l'immagine di Dio? Se dunque anche ciò che è in te è per te invisibile, come potrebbe Dio manifestarsi in te attraverso i tuoi occhi?

Dio dunque non ignora l'uomo, anzi lo conosce e vuole essere da lui conosciuto. Questa è la sola salvezza per l'uomo, la conoscenza di Dio: questa è l'ascesa all'Olimpo.

Dio crea tutte le cose da se stesso e tutte le cose sono parti di Dio, e se tutte sono parti di Dio, Dio è tutto. Poiché crea tutte le cose, crea anche se stesso e non può smettere di creare ,come non può smettere di essere. E come Dio non ha fine, così la sua opera non ha né inizio né fine.

Questo è dunque l'eternità, che non ha né inizio né fine, che, fissa nella legge immutabile del suo corso, compie la sua rivoluzione con un movimento perpetuo: alternativamente nasce e muore in alcune sue parti, cosicché, attraverso il variare dei momenti, le parti in cui ora muore sono le stesse in cui poi rinasce. Questo è infatti il moto circolare, legge di rotazione, in cui tutte le cose sono talmente connesse tra loro da ignorare quale sia l'inizio - se ve n'è uno - della rotazione, giacché ogni suo punto sembra sempre sia precedere che seguire.

sabato 12 febbraio 2022

Contro il veleno degli Spiriti tra gli sciamani Buriati

in collaborazione con l'autore Michele Leone

tratto da: https://micheleleone.it/il-veleno-degli-spiriti/

Formula degli sciamani Buriati contro il veleno degli spiriti nel fanciullo

Contro il veleno degli spiriti potrebbe essere il titolo di un film horror, di un libro sul folclore locale di qualche sperduto paese di campagna, il capitolo di un manuale per esorcisti, ecc. ecc. 

Quello di cui ti voglio parlare oggi non è nulla di tutto questo, o, forse, tutto questo fatta eccezione per il film.

La formula contro il veleno degli spiriti nel fanciullo che ti riporto appartiene alla popolazione dei Buriati, mi sono imbattuto in essa mentre percorrevo una duplice strada: la prima è quella di una ricerca per una migliore comprensione di cosa sia lo sciamanesimo e di chi sia lo sciamano; la seconda afferente ad un volume che non so se finirò mai su magia e religione, con particolare riferimento alle pratiche magico-religiose relative alla protezione dei bambini e fanciulli da maledizioni, streghe cattive ed altro. 

È necessario far seguire l’aggettivo qualificativo al nome strega perché non tutte le streghe sono cattive, anzi! Quando ci avviciniamo allo studio della magia, della religione e di quanto è vicino al sacro dovremmo avere il coraggio di togliere i paraocchi della nostra cultura e provare a smantellare le nostre sovrastrutture per osservare e conoscere senza pregiudizi.

Per approfondire e chiarire le sole parole evidenziate in grassetto sarebbero necessari svariati volumi. Essendo la Tradizione Occulta e le Scienze Ermetiche argomenti labirintici ho deciso di approfondire l’argomento con una serie di video su Youtube e un programma in diretta tutti i lunedì mattina. Qui il link. 

Tornando allo scongiuro contro il veleno degli spiriti nel fanciullo, osserviamo che si inserisce nel contesto dei riti di protezione dei bambini e dei fanciulli. La così detta Magia Popolare è piena di questi riti, per farsi una idea dell’argomento con particolare riferimento al nostro Paese si può leggere: Ernesto De Martino, Sud e Magia.

Ecco la formula Contro il veleno degli Spiriti pronunciata degli sciamani Buriati:

Quarantaquattro zayān, nell’ardore del loro banchetto,

trentatré zayān, nell’ardore del loro festino;

zayān secolari, nella lontananza dei secoli,

zayān stranieri, in terra straniera,

ciò che è del cielo, nel cielo,

ciò che è delle terra, sulla terra!

Io ho disperso la malattia,

ho guarito il corpo posseduto dagli spiriti!

(In Testi dello Sciamanesimo, siberiano e centroasiatico, a c. di Ugo Marazzi, Utet, Torino1984)


I protagonisti di questo rito sono: 1) Lo sciamano che tra le sue funzioni presso la popolazione dei Buriati a quella di aiutare i ragazzi a guarire a queste particolari afflizioni.; 2) Il soggetto avvelenato; 3) gli zayān che “possiedono” il soggetto afflitto. 

Proviamo ad immaginare come si svolgano gli eventi. 

Un ragazzo mostra segni si afflizione e malattia, probabilmente a causa dell’ingestione di qualcosa reso “magicamente” nocivo. I genitori presumono che sia “avvelenato”/“posseduto” dagli spiriti maligni. Devono fare qualcosa contro il veleno degli spiriti nel fanciullo e chiamano lo sciamano. Questo dopo aver osservato il ragazzo e determinata la causa della sofferenza, inizia le sue pratiche rituali e recita lo scongiuro.

In questo, prima identifica gli spiriti che causano il disagio, determina la loro natura e i “luoghi dell’ordine cosmico” dove dovrebbero risiedere, si potrebbe dire che ristabilisce l’ordine e dopo l’esorcismo sancisce, chiudendo il cerchio, la guarigione. A questo punto il ragazzo sputa per espellere il veleno, questo, così come era entrato esce. 

Simpatie, analogie, corrispondenze sono una parte integrante e si potrebbe dire fondante della magia sia essa Popolare o Sapienziale per usare una facile distinzione, ma, la Magia,  è sempre legata alla Natura e al Sacro anche quando l’operatore è intenzionato a pervertirlo. 

Ti è piaciuto contro il veleno degli spiriti nel fanciullo? Fammelo sapere nei commenti o via mail tramite il form del sito. Ah non dimenticare di iscriverti alla newsletter. 

 Gioia – Salute – Prosperità

venerdì 28 gennaio 2022

Comunicazione con l'Aldilà?

di Cavaliere Vermiglio

In queste breve note scriverò di alcune testimonianze di amici e parenti riguardanti quelle che parrebbero casi di comunicazione con i morti. Potrebbe trattarsi solo di coincidenze o suggestioni, anche se a volte troppe coincidenze sembrano improbabili. Noi proviamo a raccontarvele.

Un primo caso che vi descrivo è quello di un nonno moribondo che alla frase di circostanza di una figlia che lo rassicurava sulla guarigione risponde che se non stava per morire per quale motivo il suo vecchio amico morto anni prima era venuto a trovarlo e lo aspettava sulla soglia della porta della camera per portarlo via.

Un caso simile riguardo un signore anziano oltre i 70 anni che incomincia a vedere il padre morto anni prima. Pensa di avere delle allucinazioni e di avere necessità di un controllo medico. Dopo qualche giorno da questi casi di allucinazione ha un ictus durante la notte e viene portato in ospedale dove muore dopo qualche giorno. Una semplice coincidenza?

Adesso vi racconto un sogno. Un uomo da poco sposato con qualche difficoltà economica sogna la nonna di cui era il nipote preferito che gli dice che avrebbe mandato dei soldi. Nel sogno, in qualche modo lucido, il tizio chiede alla nonna come avrebbe fatto a mandare dei soldi dato che era morta e la nonna gli risponde di non preoccuparsi. L'uomo si sveglia, va a lavorare tranquillamente e la sera riceve una telefonata dei suoi genitori che gli dicono che gli hanno inviato del denaro tramite un bonifico. Certo è piuttosto normale che un genitore mandi dei soldi ai figli, ma rimane la coincidenza fra il sogno e l'invio.

Lo stesso tizio anni dopo decide di comprare casa e chiede il mutuo alla banca ed è molto in tensione per la risposta. Si sveglia una domenica con un forte presentimento che fra martedì e mercoledì successivo sarebbe arrivata una brutta notizia e pensa sia il rifiuto del mutuo da parte della banca. Arriva il mercoledì ed è il suocero ad essere ricoverato d'urgenza in ospedale dove muore dopo alcuni giorni. Anche qui una semplice coincidenza? Sempre alla stessa persona il suocero appare in sogno dopo pochi giorni dalla morte. Nel sogno il suocero è in salotto e nessuno lo vede e solo l'uomo in questione lo saluta spontaneamente e il suocero gli risponde sorridendo, "Tu vedi anche i morti!", come una sorta di complimento. Lo sogna un altro paio di volte e nell'ultima volta, quasi fosse un sogno consapevole chiede come si trova dall'altra parte e se ha incontrato vecchi amici. Il volto del suocero si fa scuro e il sogno si interrompe bruscamente come se certe domande non andassero poste.

Un altro caso riguarda un figlio e un padre che in vita non andavano d'accordo. Nella notte in cui il padre muore il figlio è svegliato da "qualcuno" che gli strappa le coperte di dosso e gli scuote il letto. L'uomo in questione è sicuro che non si trattasse di un incubo e non ha chiuso occhio tutta la notte. Particolare curioso, quella stessa notte l'allarme della casa si è messo a suonare più volte. Precisiamo che ci è stato specificato che l'impianto elettrico dava problemi e che durante i temporali o piogge l'allarme suonava da solo. La notte in questione era serena. Potrebbe trattarsi di un semplice caso di suggestione e della combinata coincidenza di un impianto non funzionante perfettamente. Anche qui il lettore si farà una sua opinione personale.

Un altro sogno che potremmo definire premonitore è quello di un signore che sogna l'anziana ex-vicina ringiovanita e che gli racconta che finalmente sta bene. Sapendo che la vicina aveva dei problemi dopo qualche settimana va a trovare gli anziani ex-vicini e scopre che l'anziana donna è ricoverata praticamente in stato vegetale e dopo meno di un paio di mesi muore. Questo caso potrebbe essere una semplice coincidenza, ma l'uomo in questione non sentiva gli ex-vicini da un paio d'anni e non era a conoscenza dell'aggravamento della salute della signora. Sapeva che aveva incominciato a soffrire di demenza senile o una malattia simile, i vicini non gli avevano mai specificato la precisa diagnosi, ma l'ultima volta che l'aveva vista era ancora autonoma anche se con problemi di memoria.

Come detto potrebbe trattarsi di coincidenze e suggestioni e il lettore si farà una sua opinione, ma permane il dubbio su alcune curiose coincidenze.

venerdì 21 gennaio 2022

ISIDE LA MAGA: IL LIBRO DI MARIA CONCETTA NICOLAI

tratto da L'Opinione del 02 settembre 2021

di Pierpaola Meledandri


Nell’immaginario collettivo la figura di Iside apre le porte di mondi esotici, fantastici, misteriosi, occulti. Cercare di scoprire e di ripercorrere le tracce di quanto, nel corso dei secoli, ha tratto ispirazione dall’antico nume egizio, è un sentiero complesso e affascinante che si articola nel labirinto della mitologia, della storia dell’antropologia.

Maria Concetta Nicolai, l’autrice del presente volume, è una studiosa di livello internazionale; collaboratrice di importanti periodici, scrittrice affermata e ricercatrice attenta e puntuale. Ha dato alle stampe un numero impressionante di opere, alcune delle quali rivestono un’importanza fondamentale. In “Iside la Maga” conduce una ricerca a tutto campo, esaminando le fonti più disparate che vanno dal “Libro dei Morti” e i “Testi delle Piramidi” fino ai volumi pubblicati da Bricault, Cumont, Del Corno, Mila, Neuman e, in questo lungo itinerario, si sofferma spesso su altri autori come Erodoto, Platone, Tito Livio, Ovidio, Clemente Alessandrino, Goethe, Verga, Yourcenar.

“Iside Mater”, “Iside Dea”, “Iside Maga” sono solo alcuni dei tanti volti attribuiti alla divinità nilotica che, di volta in volta, ha catturato l’attenzione di autori come Plutarco e Apuleio, tanto che quest’ultimo scrive “L’Asino d’oro”, una sorta di manifesto, sotto forma di metafora della teologia isiaca. Il protagonista del romanzo, perché di un romanzo si tratta, è Lucius, un giovane e un po’ scapestrato studente, in cerca di avventure e animato da una pericolosa “curiositas”. La sua specialità è quella di mettersi nei guai e alla fine, operando da apprendista stregone, ottiene il massimo: è trasformato in ciuco. Solo alla fine riuscirà a riacquistare la sua forma umana, vivendo in forma asinina, un percorso iniziatico, complesso e doloroso che ricorda la storia di Osiride e il mito di Ra, che ogni notte deve affrontare Apopis, il demone serpente che vuole inghiottirlo.

Apuleio era un seguace dei Misteri di Iside, uno dei tanti potremo dire, perché il culto della dea si diffuse in tutto l’Impero Romano, specie in Italia dove gli Isei, i luoghi di devozione a lei dedicati sorsero un po’ ovunque, a Roma, a Ostia, a Tivoli, a Pompei, nei Campi Flegrei, a Verona, a Fiesole, a Firenze, Luni e Benevento.

Maria Concetta Nicolai procede comunque oltre il mondo classico, individuando tracce di Iside nella Regina della Notte, figura centrale del “Flauto Magico”, il capolavoro di Mozart o cogliendole nelle ricorrenze religiose cristiane. Ed ecco che Iside emerge nella festa catanese di Sant’Agata, nel mito delle Janare di Benevento, nel culto mariano della Theotokos che ha ispirato preghiere, litanie e altre forme di devozione.

Vi è infine un’altra Iside, quella cooptata da tanto esoterismo e dalla massoneria. Nel XVIII secolo, infatti, i liberi muratori, subendo le fascinazioni del Cavaliere di Ramsay si erano profusi nell’inventare e sperimentare nuovi riti: templari, rosacroce, cabalisti, alchimisti entrarono nel loro immaginario mitologico e ben presto, non resistendo al fascino della  terra dei faraoni, inserirono nel loro capiente calderone, anche un fantasioso Egitto, tanto che inventarono il complicato “Ordine di Architetti africani” suddivisi in sette gradi culminanti con la figura sublime di “Profeta”.

Anche gli Arcani Maggiori dei Tarocchi vennero considerati retaggio del misterioso e inesistente “Libro di Thoth”, legato alla cosmologia del pantheon egizio. Così Oswald Wirth, autore di un notissimo testo sui Tarocchi e sulla relativa simbologia, associò la figura di Iside al secondo Arcano Maggiore, la Papessa, Sacerdotessa del mistero e della notte.

Leggendo “Iside la Maga”, opera interessantissima e innovativa per la propria interdisciplinarità, si può affermare che Iside non è mai scomparsa, giacché fra tutte le divinità antiche è quella che meglio rappresenta sotto ogni aspetto l’eterno femminino, pertanto si può affermare con il prefatore dell’opera, Luigi Pruneti, che “Iside vive sempre laddove vi siano donne orgogliose di esserlo”.  


(*) Maria Concetta Nicolai, “Iside la Maga”, prefazione di Luigi Pruneti, Ianieri Edizioni, 2020, pagine 214, 18 euro