In collaborazione con Hesperya
tratto da: https://www.hesperya.net/2017/10/19/lo-spirito-a-lungo-penitente/Blog dedicato ai misteri, esoterismo, antiche civiltà, leggende, Graal, Atlantide, ufo, magia
mercoledì 25 novembre 2020
Lo spirito a lungo penitente
sabato 26 settembre 2020
IL FANTASMA DEL MUSEO È «tornata» la contessa Lydia
tratto da "Il Giornale" del 24/04/2007
Appassionata di esoterismo e scomparsa nel '45, dopo mezzo secolo sarebbe all'improvviso riapparsa nelle stanze di casa sua, in via Sant'Andrea 6
di Stefania Vitulli
Nobildonna. Appassionata lettrice di volumi di spiritismo e di esoterismo. Organizzatrice di esclusive serate in compagnia di una sfera di cristallo, in un salottino dorato della sua casa milanese, per evocare chissà quali misteriose presenze e predire il futuro ai nipoti.
Con queste credenziali, pareva inevitabile che la contessa Lydia Caprara Attendolo Bolognini, una volta deceduta, si trasformasse in un fantasma. E che tornasse ad abitare, dando discreto disturbo ai suoi «vicini», la sua splendida casa di via Sant'Andrea 6 a Milano, donata al Comune alla sua morte nel 1945 e da 1963 divenuta Museo di storia contemporanea. Ama manifestarsi nelle quiete notti del centro storico milanese, aggirarsi nelle numerose stanze dei suoi palazzi di via Sant'Andrea e via Bagutta 24, immerse in quelle ore in un silenzio di tomba, nel cuore di quello che oggi è il quadrilatero della moda e che fino a mezzo secolo fa era ancora il presidio dei milanesi di razza, delle antiche famiglie nobili, degli intellettuali bohémien, del maestro Toscanini. La contessa si agita. Sposta i mobili originali del suo appartamento al primo piano del museo: cassapanche, sedie imbottite, porcellane, quadri, rari reperti egizi che le rammentano la nascita, nel 1876, e l'infanzia ad Alessandria d'Egitto. A volte fa così tanto rumore che «sembra abbia ospiti». Di lei, i testimoni affermano di vedere l'ombra, di sentire correnti fredde attraversare le stanze o un improvviso calore emanare dai mobili, porte sbattere, finestre ermeticamente chiuse aprirsi. Si fa sentire, la contessa Lydia, soprattutto quando la gestione del palazzo la turba. Che si tratti di ristrutturazioni, di tinteggiatura delle pareti, di acquisizione di mobili o quadri o semplicemente di una festa in suo onore, non manca mai di dire la sua.
«La prima volta che mi hanno parlato di queste manifestazioni - ci racconta Roberto Guerri, direttore delle Civiche raccolte storiche di Milano - è stato quando abbiamo preso il Museo e rivisto l'allestimento, nel 1994. Due ragazze delle pulizie sentirono poco prima delle sette del mattino una nitida voce femminile che chiedeva "Chi siete? Cosa fate in casa mia? Cosa volete?". Non ci feci caso. Ma cambiammo il personale e anche i nuovi venuti vedevano un'ombra, di mattina presto e a museo chiuso, dirigersi dalle stanze dell'appartamento "ricostruito" della Contessa agli uffici. Quando la inseguivano e aprivano le porte, non c'era nessuno. Alla fine degli anni Novanta di nuovo la contessa si fece sentire, per dirci "Adesso avete sistemato la mia casa"».
Di nobili origini bolognesi, dei Caprara di Montalba, Lydia sposò a soli sedici anni, nel 1892, il conte Gian Giacomo Morando de Rizzoni, imparentato coi Litta e nipote della più rinomata amante di Umberto I, la «bella Bolognini», di cui, nel più famoso quadro che la ritrae, Lydia indossa la lunghissima collana di perle. La coppia risiederà a Milano, nel palazzo di famiglia di via Sant'Andrea e presso il grandioso castello di Sant'Angelo Lodigiano, feudo degli Attendolo Bolognini dal 1452 e oggi sede della Fondazione che Lydia volle intitolare al marito. I curatori del Museo hanno negli ultimi dieci anni riportato nel palazzo gli arredi originali restaurati e la quadreria sei-settecentesca dei Bolognini, in modo da rendere l'idea di quel che doveva essere casa Morando.
E così la contessa ha potuto sentirsi di nuovo a casa ed è tornata ad abitare le sue stanze: «Gli episodi più eclatanti sono avvenuti durante la ristrutturazione del 2003» continua Guerri. «Il corpo di guardia al pianterreno del Museo passava notti molto agitate. Sentiva che di sopra venivano spostati i mobili. Staccavano l'allarme per controllare: tutto era a posto. Quando decisi di riverniciare la Pinacoteca in un colore violetto, ricominciarono le turbolenze. Dovetti cambiare il colore "sgradito" e la contessa si quietò. I custodi erano arrivati a portare lumi e croci, la notte, per difendersi dal fantasma, e volevano organizzare una veglia la notte del suo compleanno per evocarla e parlarle».
Oggi, che il Museo è come nuovo e si attende che diventi la «Casa della Storia» di tutti i milanesi, la contessa che dice? «L'ultimo episodio misterioso è accaduto l'estate scorsa - ci racconta Beatrice De Angelis, una delle custodi -. Abbiamo passato le mani insieme a una collega sul tavolino ricoperto di velluto rosso che si trova nell'appartamento. E un forte calore è salito dal velluto. Non credo ai fantasmi. Ma quel tavolino ha qualcosa di strano». Forse Lydia cerca di evocare qualcuno che le riporti la sua sfera di cristallo, oggi a Monaco di Baviera nelle mani degli eredi Von Wesendonk, o i suoi libri esoterici, custoditi alla Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco. Troppo lontano perché una nobildonna sola, di notte, vi si possa avventurare.
sabato 11 maggio 2019
Fantasma laureato
tratto da: https://www.hesperya.net/2017/08/17/fantasma-laureato/
di Roberta Faliva
martedì 8 maggio 2018
Fantasma d'amore
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sabato 10 marzo 2018
Lo Spettro Visibile e i dispositivi Full Spectrum
tratto da: https://www.hesperya.net/il-ghost-hunting/lo-spettro-visibile/
di Roberta Faliva
Lo spettro visibile è quella parte dello spettro elettromagnetico che cade tra il rosso e il violetto, includendo tutti i colori percepibili dall’occhio umano. In fisica lo spettro elettromagnetico è l’insieme di tutte le possibili frequenze delle radiazioni elettromagnetiche che sono onde caratterizzate da una lunghezza e da una frequenza. Poiché la lunghezza d’onda e la frequenza di una radiazione sono inversamente proporzionali, tanto minore sarà la lunghezza d’onda, tanto maggiore sarà la frequenza e quindi l’energia dell’onda a parità di ampiezza. Con la vista, noi esseri umani, riusciamo a percepire lunghezze d’onda comprese tra i 356 e i 700 nm (nanometri) a cui diamo il nome di luce visibile.
Lunghezze d’onda minori corrispondono ai raggi ultravioletti, ai raggi X ed ai raggi gamma che hanno tutti quindi frequenza maggiore della luce visibile e perciò maggiore energia.
Le radiazioni infrarosse, le microonde e le onde radio hanno invece lunghezze d’onda maggiore della luce e trasportano energia minore.
Come l’orecchio ha dei limiti nella percezione del suono, così anche l’occhio umano nella visione della luce. In entrambi i casi, vi sono limiti superiori e inferiori.
Le radiazione con una lunghezza d’onda inferiore a 0,4 µm è denominata luce ultravioletta. Questa zona scende fino a una lunghezza d’onda di circa 0,35 µm. Al di sotto di questa zona, si trova quella dei raggi X e si stende fino a una lunghezza d’onda di circa 0,006 µm. La parte inferiore dello spettro si compone di onde denominate raggi gamma. Questa zona si trova al di sotto della zona dei raggi X. Il campo di raggi gamma rappresenta il risultato della disintegrazione radioattiva.
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È interessante rilevare che solo una parte assai limitata dello spettro contiene radiazioni visibili all’occhio umano. Esso non può vedere la radiazione elettromagnetica oltre la zona violetta dello spettro e al di sotto della zona rossa. Lo spettro elettromagnetico si compone invece delle zone al di sopra e al di sotto di questi limiti, incluso il campo visibile.
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mercoledì 6 luglio 2016
Fantasma alla facoltà di scienze botaniche
tratto da: http://www.hesperya.net/2016/05/12/fantasma-alla-facolt%C3%A0-di-scienze-botaniche/
di Roberta Faliva
Alcune università si dice che siano state costruite su antichi luoghi di sepoltura; altre sono state, a quanto pare, le scene di tragici suicidi e morti inspiegabili. C’è poco da meravigliarsi, quindi, se molti campus universitari siano presumibilmente infestati.
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Uno di questi è il Pennsylvania State University, in modo particolare la costruzione riservata al corso di Scienze Botaniche. La struttura, che risale al 1909, si dice essere infestata dal fantasma di Frances Atherton, la vedova dell'ex presidente dell'università George W. Atherton. Dopo la sua morte nel 1906, Atherton fu sepolto a lato del Schwab Auditorium, che si trova proprio di fronte all’edificio di Scienze Botaniche. Questo ha permesso alla vedova in lutto di guardare la tomba del marito dal luogo dove egli aveva lavorato con passione. La storia vuole che il suo spirito si affacci ancora e guardi verso la tomba da una finestra del primo piano.
giovedì 7 maggio 2015
La Termocamera e le Variazioni di Temperatura
In collaborazione con Hesperya
tratto da: http://www.hesperya.net/il-ghost-hunting/la-termocamera/
martedì 17 settembre 2013
Il Ghost Hunting
mercoledì 4 settembre 2013
Il Volo "Eastern Airlines 401"
Il 29 dicembre 1972 il Lockheed L-1011 Tristar che operava il volo è precipitato mentre eseguiva un approccio di routine verso l’aeroporto di Miami uccidendo 5 dei 13 membri dell’equipaggio e 94 dei 163 passeggeri.
Il relitto dell'aereo |
In uno dei casi più eclatanti una hostess affermò che, mentre si riposava di nascosto durante un turno massacrante, vide quello che credeva essere il comandante del suo volo in piedi davanti a lei, che la fissava stando fermo senza dire nemmeno una parola. Parlando con una collega capì che il suo comandante non si era allontanato dalla cabina e che nessuno era entrato nell’area dove lei si era rifugiata per riposare.A volte le figure dei piloti venivano avvistati seduti accanto ai passeggeri, per poi sparire nel nulla; una volta addirittura il viso del comandante fu visto riflesso nel vetro di un forno utilizzato nella cucina di un aereo. L’ipotesi dei fantasmi fu avvalorata quando si scoprì che la Eastern Airlines era riuscita a recuperare dei pezzi funzionanti dal volo 401 e li aveva riciclati su altri aerei ed era proprio su questi aerei che gli avvistamenti si concentravano.
La cosa fece talmente scalpore che la compagnia si vide costretta a rimuovere quei pezzi ma, nonostante una forte attenuazione degli episodi di avvistamento, i fenomeni non si placarono. La Eastern Airlines fallì e gli aerei furono venduti ad altre compagnie aeree e da quel momento non si ha più avuta notizia di fenomeni di apparizione.Si tratta sicuramente di uno dei casi con il più gran numero di testimoni al mondo.
le ricerche dei superstiti |
lunedì 26 agosto 2013
Sindaco teramano chiama i ghostbusters "Ci sono lupi mannari e fantasmi da debellare"
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sindaco-teramano-chiama-i-ghostbusters-ci-sono-lupi-mannari-945307.html