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mercoledì 29 settembre 2021
L'ultimo Beethoven, tra capolavori e esoterismi vari
sabato 25 settembre 2021
Anche Gustav Meyrink sapeva sorridere
tratto da "Il Giornale" del 30 Settembre 2011
Di Redazione
Soltanto a pronunciarli insieme, quel nome e quel cognome, Gustav Meyrink, mettono paura. «Colpa» soprattutto di Il Golem, La notte di Valpurga e L'angelo della finestra d'occidente: roba forte, romanzi che imprigionano il lettore come tele di ragno e ne suggono l'attenzione, mandando a farsi benedire le coordinate spazio-temporali in un crescendo d'inquietudine e smarrimento. Tuttavia, esiste anche un Meyrink non diciamo più leggero, ma più... potabile a piccoli sorsi. Sia per quantità, sia per toni. Si tratta dei brevi racconti pubblicati in origine sulla rivista bavarese Simplicissimus di Albert Langen. Su quelle pagine nacque nel 1901, quasi per caso, il Meyrink scrittore, figlio «degenere» del trentatreenne Meyrink banchiere. E quelle pagine divennero, fino al 1908, un approdo sicuro per le prose dell'autore viennese. Pagine che tornano oggi nella raccolta La morte viola. Racconti esoterici e fantastici (Coniglio editore), a cura di Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco. Prevalgono, come spiega de Turris in appendice, il macabro e il grottesco. L'esoterismo è comunque la cifra distintiva di queste narrazioni, ma vi si accentua (a esempio in Le piante del dottor Cinderella) l'impronta espressionista che sarà comune denominatore di molta produzione tedesca nel Novecento. Nell'ultima sua intervista, qui opportunamente riportata, concessa all'Hannoverischer Anzeiger il 18 ottobre 1931, meno di un anno prima della morte, Meyrink confessava: «Uno dei motivi principali che mi spinse a scrivere fu sempre il desiderio, anzi il bisogno di stimolare la gente a un'osservazione simile \, consapevole e visionaria, dato che noi tutti possediamo capacità visionarie, soltanto che esse non vengono mai risvegliate e rimangono pertanto nascoste e inutilizzate».
domenica 19 settembre 2021
Fragmentum, la lettera del diavolo
di Cavaliere Vermiglio
"Fragmentum, la lettera del diavolo" è un film che potete reperire su Youtube e rappresenta il primo capitolo di una storia avvincente. Il film è di produzione artigianale con attori non professionisti, ma non per questo meno coinvolgente sostenuto da una buona trama e sceneggiatura. Chi è appassionato di misteri o di film del brivido non potrà non trovare interessante il film e godersi la visione. La trama trae spunto dalla Lettera del Diavolo custodita nel monastero di clausura di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. Il manoscritto dai caratteri strani e dal significato oscuro che leggenda vuole sia stato scritto sotto dettatura del diavolo da parte di suor Maria Crocifissa della Concezione, appartenente alla nobile famiglia di Tomasi di Lampedusa.
Il secondo capitolo è dato dal film "Fragmentum Cap II, i volti del male", sempre reperibile su Youtube. Questo film inizia dove finisce il secondo e prosegue le avventure del protagonista. Questo secondo film, risulta con un ritmo più incalzante rispetto al primo, con colpi di scena ben dosati. Probabilmente ciò, perché nel capitolo precedente ci è dovuta essere la necessaria presentazione dei protagonisti.
Entro la fine dell'anno dovrebbe uscire il terzo film: "Fragmentum III, Echi Mortali". Non mi resta che augurarvi buona visione.
I link ai film:
FRAGMENTUM LA LETTERA DEL DIAVOLO
FRAGMENTUM CAP II "I VOLTI DEL MALE"
Il trailer Fragmentum III, Echi Mortali: