mercoledì 3 ottobre 2018

Trofeo Letterario La Centuria e La Zona Morta


E’ partita la XI Edizione del “Trofeo Letterario La Centuria e La Zona Morta” per racconti fantasy con la collaborazione dell’Associazione “A Campanassa” di Savona e della manifestazione “Savona  International Model Show 2019”.
L’Associazione Culturale “La Centuria” e il sito “La Zona Morta” gestiranno le varie fasi dell'iniziativa e selezioneranno, tra gli scritti pervenuti, i racconti finalisti, i quali saranno poi valutati da una Giuria di qualità costituita da scrittori quali Davide Longoni, Donato Altomare, Filippo Radogna, Giovanni Mongini, Alessio Banini, Anna Giraldo ed Emanuele Manco, oltre a esperti appassionati del settore dell’Associazione “La Centuria”, dalla Prof.ssa BOTTINELLI Simonetta dell’Associazione “A  Campanassa” e da  autori di  giochi.
Ciascun testo verrà giudicato innanzitutto per l’originalità della trama e della scrittura, per la forma e la chiarezza  narrativa.
Per i primi cinque racconti classificati sono previsti un attestato, una medaglia e la pubblicazione sul sito internet de “La  Centuria” (www.lacenturia.it), sul sito internet “La  Zona  Morta”  (www.lazonamorta.it), sulla rivista cartacea “La Zona Morta Magazine” e sul sito di GdR www.dark-chronicles.eu, nonché sulla  brochure cartacea  ufficiale dedicata alla “Savona  International Model Show” prossima ventura e un libro a testa offerto dalle Edizioni Il Foglio Letterario.
Inoltre il primo classificato riceverà un Premio di 200,00 Euro, il secondo un  Premio di 100,00 Euro e il terzo un Premio di 100,00 Euro in buono-libri.
Per partecipare inviare i testi (max 4 per partecipante e max 21.600 caratteri, spaziature fra parole incluse) in formato .rtf e .txt a: associazione@lacenturia.it, longdav@libero.it e letteratura@dark-chronicles.eu.
La partecipazione al “Concorso letterario La Centuria e La Zona Morta” è pari a Euro 7,00 (sette/00), da versarsi tramite ricarica/accredito su Carta PostePay n. 4023 6009 1499 9893 intestata a Davide Longoni.
La scadenza è prevista per il 16 dicembre 2018, mentre la cerimonia di proclamazione dei vincitori avrà luogo nella tarda mattina/primo pomeriggio del giorno domenica 13 gennaio 2019 all’interno della Torre medievale del Brandale, Piazza del Brandale 2, a Savona (SV).
Ulteriori info all’interno dei siti citati.


giovedì 27 settembre 2018

Presentazione libri 2 ottobre in San Pietro in Casale

Biblioteca Comunale Mario Luzi
via Matteotti, 123, San Pietro in Casale


Presentazione dei libri:

"Quando Troia era solo una città"
e
"Iniziazione segreta alla felicità"


domenica 16 settembre 2018

IN MEMORIAM RENÉ GUÉNON

in collaborazione con la rivista Lettera e Spirito:
https://drive.google.com/file/d/15c_HR8PsRbsvq_NDA5w7ym5NvbblmRF6/view


Frans Vreede

René Guénon era francese di nascita. Nell’ambiente orientale in cui ha trascorso gli ultimi venti anni della sua vita è restato francese – almeno agli occhi dei suoi lettori stranieri – per l’irresistibile logica
dell’espressione verbale.
Questa traduzione logica di un pensiero tradizionale era tuttavia ai propri occhi solo una modalità d’espressione tra molte altre ugualmente verbali che gli erano meno familiari: artistica, poetica, pragmatica ...

René Guénon non era, infatti, molto “geniale” nel senso che s’attribuisce oggi a questo termine; la sua originalità consisteva al contrario nel fatto che, in un mondo infatuato di un modernismo superficialmente internazionale, si sia sforzato di rimanere strettamente fedele all’antica tradizione di un’autentica universalità di spirito.

Il suo inflessibile attaccamento ai principi, di cui aveva riconosciuto una volta per tutte l’immutabilità, faceva di lui una guida sicura e imperturbabile attraverso il dedalo dei movimenti d’idee e di teorie contemporanee dalle denominazioni spesso fuorvianti.

Bisogna dire che i giudizi precisi e intransigenti, che alcuna accusa turbava e che erano piuttosto propensi a chiarire l’intendimento di coloro che ne erano l’oggetto, non tenevano conto delle reazioni da prevedere da parte delle persone che potevano sentirsi prese di mira.
Se la carità propriamente cristiana sembrava fargli difetto, la sua intelligenza, che conosceva solo la passione per la verità, non mancava certo del luminoso calore che emana da ogni superiorità veramente umana
Mi sia consentito di menzionare qui alcuni ricordi personali:
Nel corso degli anni già lontani quando, a Parigi, lo vedevo quasi ogni giorno, ho assistito parecchie volte a casa sua a dei prolungati
incontri a notte fonda, durante i quali, malgrado la fatica, rispondeva con un’instancabile e lucida pazienza alle questioni intelligenti o strambe poste dai visitatori in visita: Indù, Musulmani, Cristiani...

Più tardi, al Cairo, dove ho trascorso due inverni consecutivi con lui, questa lungimirante facilità d’accoglienza sembrava aver ritrovato la sua cornice naturale nel favorevole ambiente dell’ospitalità orientale e tradizionale.

Pochi mesi prima della sua morte, ricevetti di questa larghezza d’animo una conferma sorprendente che non sapevo allora dovesse restare per me l’ultimo segno di vita di quest’intelligenza eccezionalmente aperta: Avendo scritto A Brief introduction to Hindu Philosophy, destinato ai miei studenti, gliene comunicai il testo a lui prima ancora d’inviare il manoscritto all’editore.

Quando si ricorda la sua inappellabile condanna della moderna “filosofia”, si sarà forse sorpresi di sapere che, dopo alcune iniziali riserve, aveva finito con l’ammettere senza alcuna difficoltà che in inglese tale termine “filosofia” poteva essere accettato per rendere ciò che nelle proprie opere scritte in francese, aveva costantemente cercato di suggerire con il termine “metafisica”.
L’universalità delle sue vedute oltrepassava infatti da ogni lato i limiti del suo temperamento individuale e rimarrà, per coloro che hanno avuto il privilegio d’accostarlo, un ricordo prezioso e ispiratore, che completa felicemente l’immagine data dai suoi libri, immagine fedele della sua intelligenza, ancorché parziale della sua personalità. Ed è proprio per questo che la scomparsa di René Guénon è, per i suoi amici personali, una perdita irreparabile.

Frans Vreede, In memoriam René Guénon, in Études Traditionnelles, n. 293-
294-295, Numéro spécial consacré à René Guénon, 1951.